martedì 3 gennaio 2017

Outlook Quick Tip: Copiare la struttura di cartelle e sottocartelle presenti in un file PST all'interno di un altro file

In ambiente di lavoro potremmo avere la necessità di creare un nuovo file archivio (.PST) con la stessa struttura di cartelle/sottocartelle presente in un altro file.
Outlook non permette di copiare solo la struttura delle cartelle escludendo le email in queste contenute tuttavia, con un piccolo trucco, possiamo raggiungere il nostro obiettivo.

Vediamo come fare in Outlook 2016 e versioni precedenti.
  • Avviare Outlook e assicurarsi che il file PST da utilizzare come modello sia connesso;
  • Dal menu File selezionare Informazioni;
  • Cliccare sul pulsante  Strumenti (Strumenti pulizia per Outlook 2013 e antecedenti) quindi selezionare Pulisci vecchi elementi... (Archivio in Outlook 2013 e antecedenti);
    Outlook, Pulisci vecchi elementi...
    FIG 1 - Outlook, Pulisci vecchi elementi...
  • Nella nuova finestra selezionare l'opzione Archivia la cartella e tutte le sottocartelle e, nel riquadro sottostante, selezionare il file PST da utilizzare come modello;
  • In Archivia elementi antecedenti inseriamo una data sicuramente antecedente alla prima email archiviata nel file (ad es. 01/01/1995);
  • In File archivio impostare il percorso e il nome del nuovo file che si intende creare (o selezionare un file PST su cui si intende copiare la struttura), quindi cliccare su OK e attendere il termine dell'operazione.

    Outlook, archiviazione elementi
    FIG 2 - Outlook, archiviazione elementi

A questo punto avremo il nostro file con la stessa struttura di quello esistente ma privo di email.




venerdì 30 dicembre 2016

Windows 10: Attivare la connessione a consumo anche su reti cablate

Windows 10 consente di impostare una connessione di rete cellulare o Wi-Fi come Connessione a consumoLe connessioni a consumo visualizzano un messaggio di avviso prima di procedere al download degli aggiornamenti del sistema operativo pertanto, tale impostazione, può essere utile nel caso si intenda rimandare l'operazione ad un momento più opportuno.

Le connessioni a rete dati/cellulare sono impostate come Connessioni a consumo per default mentre le connessioni Wi-Fi possono essere impostate dall'utente.  L'impostazione è specifica per ciascuna rete pertanto se si utilizzano più connessioni Wi-Fi/cellulare l'operazione va effettuata per ciascuna di esse.

Per impostare una connessione a consumo si procede nel seguente modo:
  • Dal menu Start selezionare Impostazioni (oppure premere la combinazione di tasti WIN+I);
  • Accedere alla sezione Rete e Internet;
    Windows 10: Impostazioni, Rete e Internet
    FIG 1 - Windows 10: Impostazioni, Rete e Internet
  • Nella sezione Wi-Fi selezionare Gestisci reti note;
    Windows 10: Wi-Fi, Gestisci reti note
    FIG 2 - Windows 10: Wi-Fi, Gestisci reti note
  • Selezionare la propria rete Wi-Fi quindi cliccare su Proprietà;
    Windows 10: Gestisci reti note
    FIG 3 - Windows 10: Gestisci reti note
  • Attivare l'opzione Imposta come connessione a consumo.
    Windows 10: Imposta come connessione a consumo
    FIG 4 - Windows 10: Imposta come connessione a consumo


Tramite un workaround è possibile abilitare la modalità Connessione a Consumo anche su reti cablate, per farlo è necessario agire tramite l'editor del registro di sistema:
  • Avviare l'editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio); 
  • Posizionarsi su
    HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\NetworkList\DefaultMediaCost

    La chiave DefaultMediaCost è protetta quindi bisogna impostare le autorizzazioni in modo da poterne modificare il contenuto (tasto destro sulla chiave DefaultMediaCost, selezionare Autorizzazioni e abilitare la propria utenza al controllo completo).
  • All'interno della chiave DefaultMediaCost, modificare il valore di Ethernet impostandolo a 2 (esadecimale).

    Windows 10, chiave di registro DefaultMediaCost
    FIG 5 - Windows 10, chiave di registro DefaultMediaCost 
Dopo questa modifica anche le connessioni ad Internet mediante cavo Ethernet diventeranno connessioni a consumo



giovedì 29 dicembre 2016

PowerShell: Inviare un'email tramite il cmdlet Send-MailMessage

Per inviare un'email tramite PowerShell è possibile utilizzare il cmdlet Send-MailMessage. La sintassi del comando è la seguente:

Send-MailMessage [-Attachments <String[]>] [-Bcc <String[]>] [[-Body] <String>] [-BodyAsHtml] [-Encoding <Encoding>] [-Cc <String[]>] [-DeliveryNotificationOption <DeliveryNotificationOptions>] -From <String> [[-SmtpServer] <String>] [-Priority <MailPriority>] [-Subject] <String> [-To] <String[]> [-Credential <PSCredential>] [-UseSsl] [-Port <Int32>] [<CommonParameters>]


Parametri principali


-Attachments
Consente di specificare il path e il nome dei file da allegare al messaggio.

-Bcc
Blind Carbon Copy. Permette di specificare uno o più indirizzi a cui inviare il messaggio in copia conoscenza nascosta. Tali indirizzi non vengono visualizzati dai destinatari del messaggio.

-Body
Al parametro Body va passato il corpo del messaggio.

-BodyAsHtml

La presenza di tale parametro indica che il corpo del messaggio passato a Body contiene codice HTML.

-Cc
Specifica gli indirizzi a cui inviare l'email in copia conoscenza (o copia carbone). E' possibile specificare solo l'indirizzo email oppure nome e indirizzo nel formato Nome <esempio@contoso.com>

-Credential
Per default l'email viene inviata con le credenziali dell'utente corrente. Per inviare l'email con un altro account è necessario utilizzare tale parametro.

-DeliveryNotificationOption

Il parametro DeliveryNotificationOption (abbreviabile in -dno) consente di impostare le opzioni di notifica del messaggio. I valori accettati sono:
None Nessuna notifica (impostazioni di default);
OnSuccess Si riceve una notifica se il messaggio viene recapitato correttamente;
OnFailure Si riceve un messaggio se il messaggio non viene recapitato;
Delay  Si riceve in caso di recapito ritardato;
Never Non notifica in alcun caso.
Alcune opzioni possono essere utilizzare contemporaneamente ad es. OnSuccess e OnFailure.

-Encoding
Specifica il tipo di codifica utilizzata dal corpo e dall'oggetto del messaggio. I valori accettati sono:
ASCII
UTF8
UTF7
UTF32
Unicode
BigEndianUnicode
Default
OEM
Per default è impostata la codifica ASCII.

-From
Il parametro From è obbligatorio e viene utilizzato per specificare l'indirizzo del mittente. Al parametro è  possibile passare solo l'indirizzo email oppure nome e indirizzo nel formato Nome <esempio@contoso.com>.

-Port
Questo parametro è disponibile a partire da PowerShell 3.0 e consente di indicare una porta SMTP alternativa a quella di default (la porta SMTP di default è la 25).

-Priority
Il parametro Priority permette di specificare la priorità del messaggio. I valori accettati sono:
Normal
High
Low

-SmtpServer
Permette di specificare il nome del server SMTP che invia il messaggio.

-Subject
Questo è un parametro obbligatorio. Al parametro va passato l'oggetto dell'email.

-To
Tale parametro, richiesto, permette di indicare gli indirizzi a cui spedire il messaggio. Anche in questo caso (come per i parametri From, CC e BCC) è possibile specificare solo l'indirizzo email oppure nome e indirizzo nel formato Nome <esempio@contoso.com>.

-UseSsl
Se usato, forza la connessione al server remoto tramite protocollo SSL (Secure Sockets Layer).


Vediamo alcuni esempi

Esempio 1
Send-MailMessage -SmtpServer Smtp.contoso.com -To bill.gates@example.com -From 'Giovanni Lubrano <giovanni.lubrano@contoso>' -Subject 'Riunione Aziendale' -Body '<h1>Ciao Bill</h1>' -BodyAsHtml -Priority High
Invia un messaggio a priorità alta in formato HTML.

Esempio 2
Send-MailMessage -From "Giovanni Lubrano <giovanni.lubrano@example.com>" -To "Bill Gates <bill.gates@example.com>", "Mark Zuckerberg <mark.zuckerberg@example2.com>" -Subject "Invio CV in allegato" -Body "In allegato il mio CV." -Attachments "Curriculum.pdf" -Priority High -dno onSuccess, onFailure -SmtpServer "smtp.contoso.com"
Invio di un allegato a più persone con un messaggio di solo testo, a priorità alta e con richiesta di notifica nel caso in cui il messaggio venga recapitato o nel caso in cui la consegna fallisca.




martedì 27 dicembre 2016

Windows Quick Tip: Disabilitare l'accesso al Pannello di Controllo

In alcune occasioni può essere utile impedire all'utente l'accesso al Pannello di Controllo al fine di evitare che possa fare danni. Per eseguire tale operazione è possibile utilizzare uno dei seguenti metodi.

Metodo 1
Il primo metodo consiste nell'agire manualmente all'interno del registro di sistema creando una nuova policy. Tale metodo è anche l'unico adottabile nel caso in cui si utilizzi una versione standard di Windows:
  • Avviare l'editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio); 
  • Posizionarsi su
    HKEY_CURRENT_USER\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\
  • Se non presente, creare una nuova chiave e nominarla Explorer;
  • Selezionare la chiave Explorer, al suo interno creare un nuovo valore DWORD (32 bit) rinominarlo in NoControlPanel e valorizzarlo ad 1.
Le modifiche saranno attive al successivo logon dell'utente.
Proibire l'accesso al Pannello di Controllo tramite registro di sistema
FIG 1 - Proibire l'accesso al Pannello di Controllo tramite registro di sistema


Per riabilitare il Pannello di Controllo, rimuovere il valore NoControlPanel oppure valorizzarlo a 0.
Dal seguente link è possibile scaricare i file .reg per disabilitare/abilitare l'accesso al Pannello di Controllo.
DOWNLOAD



Metodo 2
Il secondo metodo consiste nell'utilizzare l’editor criteri di gruppo locali (gpedit.msc) e può essere applicato solo alle versioni Professional ed Enterprise di Windows.
  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare gpedit.msc seguito da invio per aprire l'editor criteri di gruppo locali;
  • Posizionarsi su Criteri Computer Locale->Configurazione utente->Modelli Amministrativi->Pannello di controllo;
    Editor Criteri di gruppo locali, Proibisci l'accesso al Pannello di controllo
    FIG 2 - Editor Criteri di gruppo locali, Proibisci l'accesso al Pannello di controllo
  • Eseguire doppio clic su Proibisci l'accesso al Pannello di controllo, selezionare l'opzione Attivata quindi confermare cliccando su OK.
     Attiva policy Proibisci l'accesso al Pannello di controllo
    FIG 3 - Attiva policy Proibisci l'accesso al Pannello di controllo
Le modifiche, in questo caso, verranno applicate immediatamente.

Quando la policy è attiva, tentando di accedere al Pannello di Controllo verrà visualizzato il messaggio mostrato in FIG 4.
Accesso negato al Pannello di Controllo
FIG 4 - Accesso negato al Pannello di Controllo




venerdì 23 dicembre 2016

MS Word: Visualizzare tutti gli stili

MS Word mette a disposizione degli utenti diversi strumenti per trasformare, in pochi istanti, l'aspetto del documento e permette di scegliere tra una nutrita serie di stili importanti non solo a livello estetico ma anche a livello semantico. MS Word non mostra tutti gli stili a disposizione ma ne visualizza solo una piccola parte. Gli stili proposti cambiano contestualmente all'utilizzo da parte dell'utente: ad es. solo dopo aver usato lo stile Titolo 2 verrà visualizzato anche lo stile Titolo 3

Per mostrare sempre tutti gli stili a disposizione (in MS Word 2010, 2013 e 2016) è possibile procedere nel seguente modo:
  • Nella scheda Home, individuare la sezione Stili e cliccare sulla piccola freccia presente in basso a destra;
  • Nel riquadro Stili che appare, cliccare su Opzioni...;
    MS Word, Opzioni Stili
    FIG 1 - MS Word, Opzioni Stili
  • Nella casella Selezionare gli stili da mostrare selezionare la voce Tutti gli stili;
  • Se si intende mantenere tale modifica anche per altri documenti selezionare l'opzione Nei nuovi documenti basati sul modello.
    MS Word, Visualizzare tutti gli stili
    FIG 2 - MS Word, Visualizzare tutti gli stili
Adesso all'interno del pannello Stili della barra multifunzione verranno visualizzati tutti gli stili disponibili.

giovedì 22 dicembre 2016

Windows 10: Verificare quali processi vengono eseguiti con privilegi elevati

Alcuni processi in ambiente Windows hanno la necessità di essere eseguiti con privilegi elevati per poter operare.
Un processo può essere avviato manualmente con privilegi elevati o come amministratore oppure autorizzato dal UAC (Controllo Account Utente). Uno sviluppatore può fare in modo, tramite una tecnica di sviluppo nota come embedded manifest, che la sua applicazione richieda il token di accesso come amministratore. In queste situazioni interviene il UAC.

Per visualizzare velocemente quali processi sono in esecuzione con privilegi elevati o autorizzati dal UAC è possibile procedere nel seguente modo:
  • Premere la combinazione di tasti CTRL+ALT+CANC e selezionare Gestione Attività;
  • Posizionarsi sulla scheda Dettagli;
  • Cliccare, con il tasto destro del mouse, sull'intestazione di una colonna e selezionare, dal menu contestuale, l'opzione Seleziona colonne;
    Gestione attività, Seleziona colonne
    FIG 1 - Gestione attività, Seleziona colonne
  • Nell'elenco selezionare Con privilegi elevati e Virtualizzazione controllo dell'account utente quindi confermare cliccando su OK;

    Seleziona colonne, Con privilegi elevati e Virtualizzazione controllo dell'account utente
    FIG 2 - Seleziona colonne, Con privilegi elevati e Virtualizzazione controllo dell'account utente

In Gestione attività, all'interno della colonna Con privilegi elevati troviamo valori Si e No che indicano se il processo è stato eseguito con privilegi elevati o meno.
Nella colonna Virtualizzazione controllo dell'account utente possiamo trovare uno dei seguenti valori:
Non consentito - Processo in esecuzione come amministratore (privilegi elevati);
Abilitato - Processo soggetto alla virtualizzazione UAC;
Disabilitato - Processo non soggetto alla virtualizzazione UAC.
Gestione attività, Con privilegi elevati e Virtualizzazione controllo dell'account utente
FIG 3 - Gestione attività, Con privilegi elevati e Virtualizzazione controllo dell'account utente



mercoledì 21 dicembre 2016

Office: Installare Office Picture Manager in Office 2016/365

Microsoft Office Picture Manager è incluso in Office 2003, 2007, 2010 ma a partire da Office 2013 tale applicazione è stata rimossa dal pacchetto.
L'applicazione è stata rimossa in quanto Microsoft ritiene che Windows Photo Gallery disponga delle stesse funzionalità, tuttavia molti utenti abitudinari preferiscono ancora utilizzare Picture Manager.
In quest'articolo verrà mostrato un workaround per installare Picture Manager su Office 20132016 e 365. Picture Manager è un componente di Sharepoint Designer 2010 che è possibile scaricare gratuitamente dal sito Microsoft.

Vediamo in dettaglio come procedere.
  • Scaricare Microsoft SharePoint Designer 2010 da uno dei seguenti link in base alla versione di Office installata
    Microsoft SharePoint Designer 2010 per Office a 32-bit
    Microsoft SharePoint Designer 2010 per Office a 64-bit 
  • Download Microsoft SharePoint Designer 2010
    FIG 1 - Download Microsoft SharePoint Designer 2010
  • Eseguire il file scaricato, rispondere affermativamente all'eventuale finestra di dialogo del Controllo dell'account utente quindi accettare le condizioni di licenza e cliccare su Continua;
    Condizioni di licenza Microsoft SharePoint Designer 2010
    FIG 2 - Condizioni di licenza Microsoft SharePoint Designer 2010
  • Cliccare su Personalizza;
    FIG 3 - Personalizza installazione
  • Nella schermata successiva, cliccare su ogni sezione e selezionare la voce Escludi dall'installazione;
    Escludi dall'installazione
    FIG 4 - Escludi dall'installazione
  • Espandere la sezione Strumenti di Office, cliccare su Microsoft Office Picture Manager e selezionare Esecuzione dal computer locale;
    Microsoft Office Picture Manager, Esecuzione dal computer locale
    FIG 5 - Microsoft Office Picture Manager, Esecuzione dal computer locale
  • Cliccare su Installa per avviare l'installazione del prodotto;
    Microsoft Office Picture Manager, Avvio dell'installazione
    FIG 6 - Microsoft Office Picture Manager, Avvio dell'installazione
  • Al termine dell'installazione verrà visualizzata la finestra di FIG 7, cliccare su Chiudi.
    Microsoft Office Picture Manager, installazione completata
    FIG 7 - Microsoft Office Picture Manager, installazione completata

Adesso Microsoft Office Picture Manager è correttamente installato sulla postazione.


Microsoft Office Picture Manager
FIG 8 - Microsoft Office Picture Manager