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martedì 10 gennaio 2023

MS Outlook: Impedire di aggiungere nuovi dati a un file .pst esistente

Per impedire agli utenti di aggiungere nuovi dati o contenuti a un file .pst esistente, è possibile aggiungete la voce PSTDisableGrow al Registro di sistema e impostate il suo valore ad 1. Per farlo, basta eseguire i seguenti passaggi:
  • Avviare l'Editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio); 
  • Posizionarsi sulla seguente chiave di registro
    HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\xx.0\Outlook\PST
    dove al posto xx.0 va indicata la versione di Office (ad es. 15.0 per Office 2013, 16.0 per Office 2016 e 2019);
  • Creare un nuovo valore DWORD (32 bit) e rinominarlo in PSTDisableGrow;
  • Fare clic con il pulsante destro del mouse sulla voce di registro PSTDisableGrow creata e selezionare Modifica;
  • Nella casella di Dati valore, digitare 1 e selezionare OK;
    La voce di registro PSTDisableGrow può essere impostata sui seguenti valori:
    0 - L'utente può aggiungere nuovi elementi a un file .pst esistente. Questo è il valore predefinito.
    1 - Non è possibile aggiungere nuovi contenuti o dati a un file .pst esistente.
    Outlook  PSTDisableGrow
    FIG 1 - Outlook  PSTDisableGrow
PSTDisableGrow può essere impostato anche tramite policy, in tal caso il valore verrà creato al seguente percorso nel registro di sistema:
HKEY_CURRENT_USER\Software\Policies\Microsoft\Office\xx.0\Outlook\PST

Dopo aver assegnato a PSTDisableGrow  il valore 1, se si tenta di aggiungere un email al file pst verrà visualizzato il messaggio 
"Impossibile spostare gli elementi. Autorizzazione non idonea per eseguire l'operazione".
Impossibile spostare gli elementi
FIG 2 - Impossibile spostare gli elementi




martedì 21 giugno 2022

PowerShell: Verificare le impostazioni del criterio password di Active Directory

Per visualizzare le impostazioni password policy di Active Directory (come la durata massima, la lunghezza minima, la cronologia, ecc) è possibile utilizzare il cmdlet Get-ADDefaultDomainPasswordPolicy.


Sintassi

Get-ADDefaultDomainPasswordPolicy
   [-AuthType <ADAuthType>]
   [-Credential <PSCredential>]
   [[-Current] <ADCurrentDomainType>]
   [-Server <String>]
   [<CommonParameters>]

Get-ADDefaultDomainPasswordPolicy
   [-AuthType <ADAuthType>]
   [-Credential <PSCredential>]
   [-Identity] <ADDefaultDomainPasswordPolicy>
   [-Server <String>]
   [<CommonParameters>]
   

Parametri

-AuthType 
Specifica il metodo di autenticazione. I valori accettati dal parametro sono:
  • Negotiate oppure 0 (default)
  • Basic oppure 1
-Credential
Specifica le credenziali dell'account utente con cui eseguire il comando. Se omesso viene considerato l'utente corrente che sta eseguendo il comando. Al parametro può essere passato il nome dell'account, come ad es. "utente01" o "Dominio\utente01" oppure può essere passato un'oggetto PSCredential generato dal cmdlet Get-Credential. Se viene specificato un'account utente verrà richiesto di inserire la password all'esecuzione del comando.

-Current
Specifica se restituire il dominio del computer locale o dell'utente correntemente connesso. I valori accettati per questo parametro sono:
  • LocalComputer oppure 0
  • LoggedOnUser oppure 1

-Identity
Specifica un oggetto di dominio Active Directory fornendo uno dei seguenti valori 
  • Distinguished name
  • GUID (objectGUID)
  • Security identifier (objectSid)
  • Security Account Manager account name (SAMAccountName

-Server
Specifica l'istanza di Active Directory Domain Services a cui connettersi:
  • Fully qualified domain name
  • NetBIOS name
  • Fully qualified directory server name
  • NetBIOS name
  • Fully qualified directory server name e la porta

Esempi

Esempio 1
Get-ADDefaultDomainPasswordPolicy
Questo comando ottiene il criterio della password di dominio predefinita dal dominio dell'utente attualmente connesso.
Get-ADDefaultDomainPasswordPolicy
FIG 1 - Get-ADDefaultDomainPasswordPolicy


Esempio 2
Get-ADDefaultDomainPasswordPolicy -Current LocalComputer
Visualizza il criterio della password di dominio predefinita dal computer locale corrente.

Esempio 3
Get-ADDefaultDomainPasswordPolicy -Current LoggedOnUser
Questo comando ottiene il criterio della password di dominio predefinita dal dominio dell'utente attualmente connesso. 

Esempio 4
Get-ADDefaultDomainPasswordPolicy -Identity contoso.com
Questo comando ottiene il criterio di password del dominio predefinito dal dominio specificato.

Esempio 5
(Get-ADForest -Current LoggedOnUser).Domains | %{ Get-ADDefaultDomainPasswordPolicy -Identity $_ }
Visualizza gli oggetti dei criteri delle password di dominio predefinite di tutti i domini della foresta.


In alternativa e possibile usare il seguente comando dal prompt dei comandi
net accounts
Net accounts
FIG 2 - Net accounts






mercoledì 27 aprile 2022

Windows: Ripristinare i criteri di Windows Firewall

Per resettare i criteri di Windows Firewall reimpostando i valori predefiniti è possibile utilizzare netsh advfirewall. Avviare il Prompt dei comandi come amministratore ed eseguire il comando
netsh advfirewall reset  
Reset policy Windows Firewall
FIG 1 - Reset policy Windows Firewall

Per eseguire il backup dei criteri correnti prima di ripristinare quelli predefiniti si utilizza il parametro export a cui va passato il nome del file in cui si intendono salvare i criteri
netsh advfirewall export "C:\BackupPolicyFirewall.wfw"

Per importare i criteri salvati da un file si utilizza il comando
netsh advfirewall import "C:\BackupPolicyFirewall.wfw"




venerdì 25 marzo 2022

Windows 10: Errore nell'installazione Language Pack. Codice errore: 0x80073D01

Tentando di aggiungere una nuova lingua in un sistema Windows 10 Enterprise collegato ad un dominio ci si può imbattere nell'errore 0x80073D01. Generalmente questo problema è dovuto ad una policy che impedisce il download da Internet degli aggiornamenti e dei Language Pack.
Installazione Language Pack, Codice errore 0x80073D01
FIG 1 - Installazione Language Pack, Codice errore 0x80073D01

Se si dispone di un utenza amministrativa è possibile risolvere procedendo nel seguente modo:
  • Avviare l'Editor del Registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio); 
  • Posizionarsi sulla chiave di registro
    HKEY_
    LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate
  • Modificare il DWORD nominato DoNotConnectToWindowsUpdateInternetLocations valorizzandolo a 0
    Valore Dword: DoNotConnectToWindowsUpdateInternetLocations
    FIG 2 - Valore Dword: DoNotConnectToWindowsUpdateInternetLocations

  • Posizionarsi sulla chiave di registro
    HKEY_
    LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate\AU
  • Modificare, se presente (se non presente non è necessario crearlo), il DWORD nominato UseWUServer valorizzandolo a 0.
La modifica non richiede il riavvio. Riprovando a scaricare il language pack l'operazione verrà eseguita correttamente. Una volta terminata l'operazione è opportuno ripristinare i valori iniziali di DoNotConnectToWindowsUpdateInternetLocationsUseWUServer.








sabato 6 giugno 2020

Windows Server 2019: Group Policy, mappare una cartella solo per utenti appartenenti ad un determinato gruppo

Nell'articolo precedente è stato mostrato come mappare una cartella condivisa tramite GPO. La Policy (configurazione utente) è stata creata all'interno del dominio pertanto va ad agire su tutti gli account utente.
In quest'articolo vedremo come creare un oggetto criteri di gruppo da applicare esclusivamente ad un determinato gruppo in AD.
Il primo passo da seguire consiste nella creazione del gruppo. In questo caso andremo a creare il gruppo GRP_Direzione contenente tutti gli utenti della unità organizzativa Direzione. I passaggi sono del tutto analoghi a quelli già visti in precedenti articoli.


Creare un gruppo tramite Utenti e computer di Active Directory

  • Da Server Manager cliccare sul menu Strumenti e selezionare Utenti e Computer di Active Directory (Active Directory Users and Computers). In alternativa premere la combinazione di tasti WIN+R digitare dsa.msc e premere invio.
    Windows Server 2019, Server Manager
    FIG 1 - Windows Server 2019, Server Manager
  • Espandere il dominio mycompany.local e posizionarsi sull'unità organizzativa Direzione\Utenti. Cliccare, con il tasto destro del mouse, sulla UO Utenti e selezionare Nuovo->Gruppo.
    FIG 2 - Utenti e computer di Active Directory, Nuovo Gruppo
  • Nella casella Nome gruppo inserire il nome da assegnare al gruppo (ad es. GRP_Direzione), come Tipo gruppo lasciare selezionato Sicurezza e come Ambito del gruppo lasciare attiva l'opzione Globale. Cliccare su OK per la creazione del gruppo.
    Nuovo oggetto Gruppo
    FIG 3 - Nuovo oggetto Gruppo
  • Selezionare tutti gli account utente presenti nell'unità organizzativa Direzione\Utenti e cliccarci su con il tasto destro del mouse. Selezionare, dal menu contestuale, Aggiungi a un gruppo.
    Aggiungi a un gruppo
    FIG 4 - Aggiungi a un gruppo
  • Nella nuova finestra di dialogo, all'interno della casella Immettere i nomi degli oggetti da selezionare, digitare il nome (o parte di esso) del gruppo (GRP_Direzione) a cui si intendono  aggiungere gli account utente e cliccare sul pulsante Controlla nomiSe il nome del gruppo è corretto cliccare su OK per confermare l'operazione. Una nuova finestra di dialogo (FIG 6 ) confermerà l'avvenuta aggiunta al gruppo.
    Seleziona Gruppi
    FIG 5 - Seleziona Gruppi

    Aggiunta al gruppo completata
    FIG 6 - Aggiunta al gruppo completata




Creazione cartella condivisa

  • Avviare Esplora file, cliccare su Questo PC quindi sul Disco locale (C:).
    Esplora file, disco C:
    FIG 7 - Esplora file, disco C:
  • Creare una nuova cartella e rinominarla in Direzione.
  • Cliccare, con il tasto destro del mouse, sulla cartella appena creata e selezionare Proprietà.
    Proprietà cartella
    FIG 8 - Proprietà cartella
  • Selezionare la scheda Condivisione e cliccare sul pulsante Condivisione avanzata.
    Condivisione cartella
    FIG 9 - Condivisione cartella
  • Selezionare l'opzione Condividi la cartellaAll'interno della casella Nome condivisione aggiungere il simbolo $ per creare una condivisione nascosta. Cliccare sul pulsante Autorizzazioni.
    Condivisione avanzata
    FIG 10 - Condivisione avanzata
  • Selezionare il gruppo Everyone, quindi cliccare su Rimuovi. Il nostro scopo è fare in modo che alla cartella possano accedere solo utenti che appartengono al gruppo GRP_Direzione.
    Autorizzazioni, rimuovere gruppo Everyone
    FIG 11 - Autorizzazioni, rimuovere gruppo Everyone
  • Cliccare sul tasto Aggiungi e, all'interno della nuova finestra di dialogo, digitare il nome del gruppo GRP_Direzione quindi cliccare su OK per ritornare alla schermata precedente.
    Autorizzazioni, aggiungi gruppo
    FIG 12 - Autorizzazioni, aggiungi gruppo
  • Dato che intendiamo fornire al gruppo GRP_Direzione permessi completi sulla cartella condivisa, selezionare il gruppo quindi flaggare la casella Controllo completo e cliccare su OK.
    Autorizzazioni, controllo completo al gruppo GRP_Direzione
    FIG 13 - Autorizzazioni, controllo completo al gruppo GRP_Direzione
  • Nella finestra Condivisione avanzata (FIG 10), cliccare ancora su OK.
  • Come visibile in FIG 14 verrà mostrato il percorso della cartella condivisa. Cliccare su Chiudi.
    Percorso di rete condivisione
    FIG 14 - Percorso di rete condivisione

Il prossimo passo consiste nel mappare la cartella condivisa agli utenti che appartengono al gruppo GRP_Direzione mediante GPO.





Creazione GPO per mappare la cartella agli utenti del gruppo GRP_Direzione

  • Da Server Manager, cliccare su Strumenti quindi su Gestione Criteri di gruppo.
    Server Manager
    FIG 15 - Server Manager
  • Espandere il dominio mycompany.local quindi cliccare, con il tasto destro del mouse, sull'unità organizzativa Direzione e dal menu contestuale selezionare Crea un oggetto Criteri di gruppo in questo dominio e crea qui un collegamento....
    Gestione Criteri di gruppo
    FIG 16 - Gestione Criteri di gruppo
  • Specificare il nome che si desidera assegnare all'oggetto Criteri di gruppo ad es. GPO_Direzione_mappa_condivisione e cliccare su OK.
    Nuovo oggetto Criteri di gruppo
    FIG 17 - Nuovo oggetto Criteri di gruppo
  • Cliccare con il tasto destro del mouse sull'oggetto Criteri di gruppo appena creato e selezionare Modifica.
    Modifica oggetto Criteri di gruppo
    FIG 18 - Modifica oggetto Criteri di gruppo
  • La policy dovrà essere applicata agli utenti. All'interno della sezione Configurazione utente cliccare su Preferenze, quindi su Impostazioni di Windows e successivamente su Mapping unità.
    Configurazone utente, Mapping unità
    FIG 19 - Configurazone utente, Mapping unità
  • Cliccare, con il tasto destro del mouse, sul pannello sulla destra e selezionare Nuovo->Unità mappata.
  • Nella casella Azione selezionare Aggiorna, all'interno della casella percorso digitare il percorso della cartella condivisa \\SERVER1DC\Direzione$. Attivare la casella Riconnetti e in label digitare il nome con cui la cartella verrà mappata (ad es. Share Direzione).
    Proprietà unità mappata
    FIG 20 - Proprietà unità mappata
  • Selezionare l'opzione Usa e specificare la lettera di unità con cui la cartella condivisa verrà mappata (ad es. J:).
    Proprietà unità mappata
    FIG 21 - Proprietà unità mappata
  • Cliccare su OK e chiudere la finestra Editor Gestione criteri di gruppo e la finestra Gestione criteri di gruppo.


A questo punto gli utenti che appartengono al gruppo GRP_Direzione, quando eseguiranno il logon su una postazione del dominio, si ritroveranno la cartella \\SERVER1DC\Direzione$ mappata come unità J:.





lunedì 29 aprile 2019

Windows 10: Ripristinare messaggio di conferma per l'eliminazione file

In Windows 10 è stata eliminata la finestra di dialogo di conferma per l'eliminazione del file: il file cancellato viene spostato all'interno del cestino senza richiedere alcuna ulteriore conferma all'utente.
Per ripristinare tale funzione è possibile agire tramite GUI, creare un'apposita policy tramite il registro di sistema oppure tramite l'Editor criteri di gruppo locali (solo con le versioni Professional o Enterprise di Windows).


Metodo 1: Ripristinare messaggio di conferma eliminazione file tramite GUI

  • Cliccare con il tasto destro del mouse sul Cestino presente sul Desktop e dal menu selezionare Proprietà;
  • Selezionare la casella Visualizza conferma eliminazione e cliccare sul pulsante OK per applicare la modifica.
    Windows 10, Abilitare la visualizzazione della finestra di conferma eliminazione file
    FIG 1 - Windows 10, Abilitare la visualizzazione della finestra di conferma eliminazione file



Metodo 2: Ripristinare messaggio di conferma eliminazione file tramite registro di sistema

Con questo metodo andremo a creare una policy che abilita la visualizzazione della conferma eliminazione. Applicando tale metodo l'opzione non sarà più modificabile dall'utente tramite GUI come visto per il Metodo 1 (la modifica della casella sarà inibita).
  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'editor del registro di sistema;
  • Posizionarsi su
    HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\Explorer
  • Creare un nuovo valore DWORD (32bit), rinominarlo ConfirmFileDelete e valorizzarlo ad 1.
    Windows 10, Regedit ConfirmFileDelete
    FIG 2 - Windows 10, Regedit ConfirmFileDelete
Disconnettersi e riconnettersi al sistema per rendere effettiva la modifica. Per ripristinare l'impostazione di default basta eliminare il valore ConfirmFileDelete.

Dal seguente link è possibile scaricare i file .reg per abilitare/disabilitare la finestra di conferma eliminazione file.
DOWNLOAD



Metodo 3: Ripristinare messaggio di conferma eliminazione file tramite l'Editor Criteri di gruppo locali 

  • Avviare l'Editor Criteri di gruppo locali (WIN+R e digitare gpedit.msc seguito da invio);
  • Posizionarsi su Configurazione utente -> Modelli amministrativi -> Componenti di Windows -> Esplora file
  • Sulla parte destra cliccare 2 volte con il tasto sinistro del mouse sulla voce Visualizza finestra di conferma per la cancellazione di file;
    Editor Criteri di gruppo locali, Visualizza finestra di conferma per la cancellazione di file
    FIG 3 - Editor Criteri di gruppo locali, Visualizza finestra di conferma per la cancellazione di file
  • Selezionare la casella Attivata e cliccare sul pulsante OK per confermare la modifica.
    Attiva Visualizza finestra di conferma per la cancellazione di file
    FIG 4 - Attiva Visualizza finestra di conferma per la cancellazione di file







martedì 28 agosto 2018

Windows 10: Impedire lo spegnimento del computer

In alcuni contesti può essere utile impedire all'utente di spegnere il computer, ad es. nel caso in cui questo sia adibito a sistema informativo accessibile al pubblico.
Per raggiungere tale scopo è possibile procedere  tramite l'Editor Criteri di gruppo locali (solo con le versioni Professional o Enterprise di Windows) oppure tramite il registro di sistema (quest'ultima è l'unica via percorribile nel caso di Windows Home).

Metodo 1: Editor Criteri di gruppo locali

  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare gpedit.msc seguito da invio per avviare l'Editor Criteri di gruppo locali;
  • Per applicare la restrizione a tutti gli utenti posizionarsi su Criteri Computer locale/Configurazione computer/Modelli amministrativi/Menu start e barre delle applicazioni, se invece si intende limitare la restrizione solo all'utente connesso Criteri Computer locale/Configurazione utente/Modelli amministrativi/Menu start e barre delle applicazioni;
    Editor Criteri di gruppo locali, Menu start e barre delle applicazioni
    FIG 1 - Editor Criteri di gruppo locali, Menu start e barre delle applicazioni
  • Sul lato destro della finestra selezionare, dall'elenco, il criterio Rimuovi e impedisci accesso ai comandi Arresta il sistema, Riavvia il sistema, Sospendi e Ibernazione e aprirlo tramite un doppio clic.
  • Nella finestra di configurazione che viene aperta selezionare la voce Attivata e confermare con OK;
    FIG 2 - Editor Criteri di gruppo locali, Attiva criterio Rimuovi e impedisci accesso ai comandi Arresta il sistema, Riavvia il sistema, Sospendi e Ibernazione 
  • Posizionarsi su Criteri Computer locale/Configurazione computer/Impostazioni di Windows/Impostazioni sicurezza/Criteri locali/Opzioni di sicurezza e selezionare il criterio, nell'elenco di destra, Arresto del sistema:consenti di arrestare il sistema senza effettuare l'accesso;
    Editor Criteri di gruppo locali, Arresto del sistema:consenti di arrestare il sistema senza effettuare l'accesso
    FIG 3 - Editor Criteri di gruppo locali, Arresto del sistema:consenti di arrestare il sistema senza effettuare l'accesso
  • Aprire l'elemento selezionato tramite doppio click e impostare Disattivato;
    Editor Criteri di gruppo locali, Disattiva Arresto del sistema:consenti di arrestare il sistema senza effettuare l'accesso
    FIG 4 - Editor Criteri di gruppo locali, Disattiva Arresto del sistema:consenti di arrestare il sistema senza effettuare l'accesso
  • Per impedire all'utente di spegnere il computer tramite il prompt dei comandi posizionarsi su Configurazione utente/Modelli amministrativi/Sistema, eseguire un doppio click sulla voce Impedisci accesso al prompt dei comandi, impostare la voce Attivata quindi confermare cliccando su OK. In questo modo l'utente non potrà più avviare il prompt dei comandi.
    Editor Criteri di gruppo locali, Impedisci accesso al prompt dei comandi
    FIG 5 - Editor Criteri di gruppo locali, Impedisci accesso al prompt dei comandi

    Editor Criteri di gruppo locali, Attiva criterio Impedisci accesso al prompt dei comandi
    FIG 6 - Editor Criteri di gruppo locali, Attiva criterio Impedisci accesso al prompt dei comandi


Metodo 2: Editor registro di sistema

  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'Editor del Registro di sistema;
  • Per applicare la restrizione a tutti gli utenti posizionarsi sulla chiave
    HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\Explorer
    quindi creare un  nuovo valore  DWORD (32 bit), rinominarlo in HidePowerOptions e valorizzarlo ad 1;
  • Per applicare la restrizione solo all'utente corrente selezionare la chiave
    HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\Explorer 
    creare un  nuovo valore  DWORD (32 bit), rinominarlo in NoClose e valorizzarlo ad 1;
  • Infine non resta che impedire l'accesso al prompt dei comandi selezionando la chiave
    HKEY_CURRENT_USER\Software\Policies\Microsoft\Windows\System
    (se non presente crearla manualmente) e creando un nuovo 
    DWORD (32 bit) nominato DisableCMD assegnandogli il valore 2.

    FIG 7 - Editor del Registro di sistema, disabilitare l'accesso al prompt dei comandi
Dal seguente link è possibile scaricare i relativi file .reg per disabilitare/riabilitare lo spegnimento del sistema da parte dell'utente corrente o di tutti gli utenti
DOWNLOAD




lunedì 11 settembre 2017

Outlook Quick Tip: Impostare la quantità di messaggi sincronizzati in locale da Outlook 2013/2016 tramite registro di sistema

A partire da Outlook 2013 al client di posta di casa Microsoft è stata aggiunta la funzionalità Sync Slider che limita (per data) il numero di email sincronizzate in locale quando si utilizzano caselle di posta Exchange o IMAP.
In Outlook 2013 tale funzionalità riguarda solo gli account di posta e non influisce sul funzionamento delle caselle aggiuntive mentre in Outlook 2016 tale impostazione agisce anche sulle caselle di posta aggiuntive impostate in modalità cache.

Per default Outlook 2013/2016 sincronizza in locale i messaggi degli ultimi 12 mesi e per visualizzare i messaggi dei mesi precedenti è necessario essere online. Per modificare tale comportamento è possibile procedere tramite le impostazioni del client di posta oppure tramite il registro di sistema.


Metodo 1: Tramite Outlook

  • Dal menu File di Outlook cliccare sul pulsante Impostazioni Account;
  • Dal menu che appare cliccare su Impostazioni Account;
    Outlook, Impostazioni account
    FIG 1 - Outlook, Impostazioni account
  • Selezionare il proprio account di posta e cliccare su Cambia;
  • Tramite l'apposito cursore è possibile personalizzare la finestra temporale relativa alla posta che si desidera sincronizzare in locale (offline). Il valore minimo impostabile in Outlook 2013 è di 1 mese mentre in Outlook 2016 si parte da un minimo di 3 giorni.
    Outlook, Sync Slider
    FIG 2 - Outlook, Sync Slider



Metodo 2: Tramite il registro di sistema/Criteri di gruppo di Outlook

  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'Editor del registro di sistema;
  • Posizionarsi su
    HKEY_CURRENT_USER\Software\Policies\Microsoft\Office\XX.0\outlook\cached mode 
    dove al posto di XX va specificata la versione di office (15 per Outlook 2013 e 16 per Outlook 2016). Se la chiave non è presente va creata.
  • Creare un valore DWORD (32 bit), assegnargli il nome syncwindowsetting e valorizzarlo con il numero di mesi che si intende sincronizzare. I valori decimali accettati sono 0, 1, 3, 6, 12, 24. Settando il valore a 0 vengono sincronizzati tutti i messaggi.
  • SOLO per Outlook 2016 è possibile specificare il valore in giorni creando un valore DWORD (32 bit) rinominandolo in syncwindowsettingdays e assegnandogli un valore decimale tra 0, 3, 7, 14. In questo caso per sincronizzare tutti i messaggi è necessario impostare entrambi i valori syncwindowsettingdayssyncwindowsetting a 0.
Le chiavi di registro viste con tale metodo possono essere create anche mediante il modello amministrativo Criteri di gruppo di Outlook (Outlk15.admx/Outlk16.admx)




Metodo 3: Tramite il registro si sistema/Strumento personalizzazione di Office

Analogamente a quanto visto nel Metodo 2 lo stesso risultato lo si ottiene creando i valori syncwindowsetting e syncwindowsettingdays (solo per Outlook 2016) all'interno della chiave di registro
HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\XX.0\outlook\cached mode 
Le chiavi e i valori, in questo caso, possono essere create con lo Strumento di personalizzazione di Office.



L'impostazione non influisce sui seguenti elementi di posta: Attività, Calendario, Contatti, Diario, Note, Posta in uscita.







martedì 27 dicembre 2016

Windows Quick Tip: Disabilitare l'accesso al Pannello di Controllo

In alcune occasioni può essere utile impedire all'utente l'accesso al Pannello di Controllo al fine di evitare che possa fare danni. Per eseguire tale operazione è possibile utilizzare uno dei seguenti metodi.

Metodo 1
Il primo metodo consiste nell'agire manualmente all'interno del registro di sistema creando una nuova policy. Tale metodo è anche l'unico adottabile nel caso in cui si utilizzi una versione standard di Windows:
  • Avviare l'editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio); 
  • Posizionarsi su
    HKEY_CURRENT_USER\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\
  • Se non presente, creare una nuova chiave e nominarla Explorer;
  • Selezionare la chiave Explorer, al suo interno creare un nuovo valore DWORD (32 bit) rinominarlo in NoControlPanel e valorizzarlo ad 1.
Le modifiche saranno attive al successivo logon dell'utente.
Proibire l'accesso al Pannello di Controllo tramite registro di sistema
FIG 1 - Proibire l'accesso al Pannello di Controllo tramite registro di sistema


Per riabilitare il Pannello di Controllo, rimuovere il valore NoControlPanel oppure valorizzarlo a 0.
Dal seguente link è possibile scaricare i file .reg per disabilitare/abilitare l'accesso al Pannello di Controllo.
DOWNLOAD



Metodo 2
Il secondo metodo consiste nell'utilizzare l’editor criteri di gruppo locali (gpedit.msc) e può essere applicato solo alle versioni Professional ed Enterprise di Windows.
  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare gpedit.msc seguito da invio per aprire l'editor criteri di gruppo locali;
  • Posizionarsi su Criteri Computer Locale->Configurazione utente->Modelli Amministrativi->Pannello di controllo;
    Editor Criteri di gruppo locali, Proibisci l'accesso al Pannello di controllo
    FIG 2 - Editor Criteri di gruppo locali, Proibisci l'accesso al Pannello di controllo
  • Eseguire doppio clic su Proibisci l'accesso al Pannello di controllo, selezionare l'opzione Attivata quindi confermare cliccando su OK.
     Attiva policy Proibisci l'accesso al Pannello di controllo
    FIG 3 - Attiva policy Proibisci l'accesso al Pannello di controllo
Le modifiche, in questo caso, verranno applicate immediatamente.

Quando la policy è attiva, tentando di accedere al Pannello di Controllo verrà visualizzato il messaggio mostrato in FIG 4.
Accesso negato al Pannello di Controllo
FIG 4 - Accesso negato al Pannello di Controllo




mercoledì 5 ottobre 2016

Windows 10: Ritardare gli aggiornamenti

A differenza dei sistemi operativi precedenti di casa Microsoft, Windows 10 non permette agli utenti di decidere autonomamente se e quando installare gli aggiornamenti. Se da un lato questo sembra essere una impostazione restrittiva dall'altro permette agli utenti di avere sempre la versione aggiornata del sistema operativo a tutto vantaggio della sicurezza.
Con il primo update dopo il rilascio della versione definitiva di Windows 10, Microsoft ha introdotto alcuni strumenti che consentono agli utenti di avere un maggiore controllo sugli aggiornamenti da installare. Gli aggiornamenti continuano a non poter essere accettati singolarmente ma è possibile ritardare la loro applicazione al fine di limitare al minimo i rischi causati dall'installazione di patch che possono minare la stabilità del sistema.
Per ritardare l'installazione degli update è necessario agire tramite l'editor delle policy di gruppo, pertanto è possibile solo su sistemi Windows 10 Pro ed Enterprise.

Vediamo come procedere.
  • Accedere alla finestra Impostazioni e selezionare Aggiornamento e sicurezza;

    Windows 10 - Impostazioni, Aggiornamento e sicurezza
    FIG 1 - Windows 10 - Impostazioni, Aggiornamento e sicurezza
  • Sul lato sinistro della finestra assicurarsi che sia selezionata l'opzione Windows Update quindi cliccare su Opzioni avanzate;

    Windows 10 - Impostazioni, Windows Update
    FIG 2 - Windows 10 - Impostazioni, Windows Update
  • Nella finestra successiva, selezionare l'opzione Ritarda aggiornamenti delle funzionalità;

    Windows 10 - Opzioni avanzate, Ritarda aggiornamenti delle funzionalità
    FIG 3 - Windows 10 - Opzioni avanzate, Ritarda aggiornamenti delle funzionalità


La prima parte è conclusa. Adesso bisogna agire tramite l'editor delle policy di gruppo. 
  • Dalla finestra Esegui (WIN+R) digitare gpedit.msc e cliccare su OK;

    Windows 10 - gpedit.msc
    FIG 4 - Windows 10 - gpedit.msc
  • Nella finestra dell'Editor Criteri di gruppo locali, sul lato sinistro, raggiungere il percorso Criteri Computer locale -> Configurazione computer -> Modelli amministrativi -> Componenti di Windows ->Windows Update -> Rinvia gli aggiornamenti di Windows;

    Windows 10 - Editor Criteri di gruppo locali
    FIG 5 - Windows 10 - Editor Criteri di gruppo locali
    Sul lato destro troviamo 2 criteri da attivare e impostare: Seleziona il momento per la ricezione degli aggiornamenti delle funzionalità e Seleziona il momento per la ricezione degli aggiornamenti qualitativi.

    Gli aggiornamenti delle funzionalità sono gli aggiornamenti più corposi che vengono rilasciati più raramente e contengono novità significative relative alle funzionalità offerte.
    Gli aggiornamenti qualitativi, invece, riguardano aggiornamenti più piccoli e frequenti come nuove versioni di driver, patch di sicurezza e di correzione bug.

  • Cliccare 2 volte su Seleziona il momento per la ricezione degli aggiornamenti delle funzionalità e, nella finestra che viene aperta, cliccare su Attivata per attivarla. Nel menu a tendina Seleziona il livello di disponibilità del ramo per gli aggiornamenti delle funzionalità che vuoi ricevere, possiamo selezionare Current Branch for Business che ritarda ulteriormente l'installazione degli aggiornamenti rispetto a Current Branch. Nella casella sottostante possiamo impostare anche per quanti giorni rimandare l'aggiornamento dopo che è stato rilasciato. La casella Sospendi gli aggiornamenti delle funzionalità consente di interrompere la ricezione degli aggiornamenti tuttavia tale blocco è temporaneo, dopo 35 giorni il funzionamento di Windows Update viene ripristinato automaticamente.

    Windows 10 - Seleziona il momento per la ricezione degli aggiornamenti delle funzionalità
    FIG 6 - Windows 10 - Seleziona il momento per la ricezione degli aggiornamenti delle funzionalità
  • É possibile procedere analogamente per Seleziona il momento per la ricezione degli aggiornamenti qualitativi. Ovviamente si consiglia di non ritardare troppo gli aggiornamenti relativi alla sicurezza.