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martedì 3 agosto 2021

Windows 10: Attivazione audit

La tracciatura degli eventi impostata di default in Windows, a differenza di altri sistemi operativi come GNU/Linux, risulta troppo limitata per consentire di individuare con certezza un eventuale intrusione fornendo informazioni dettagliate.

Fortunatamente è possibile ovviare a questa mancanza in maniera molto semplice attraverso l'utilizzo dell'Editor Criteri di gruppo locali:
  • Avviare, con un utente amministratore, l'Editor Criteri di gruppo locali (WIN+R e digitare gpedit.msc seguito da invio);
  • Selezionare il percorso Configurazione computer -> Impostazioni di Windows -> Impostazioni sicurezza -> Criteri locali -> Criteri controllo;
    Editor Criteri di gruppo locali
    FIG 1 - Editor Criteri di gruppo locali

  • Bisogna attivare tutte le voci che appaiono sul pannello destro ad eccezione di Controlla accesso al servizio directory  in quanto, in questo caso, il PC non è connesso al dominio. Per l'attivazione basta cliccare due volte sul criterio e selezionare le caselle Operazioni riuscite e Operazioni non riuscite.
    Proprietà criterio di controllo


Di seguito i dettagli dei criteri di controllo.

Controlla accesso agli oggetti
Questa impostazione di sicurezza specifica se il sistema operativo controlla i tentativi di accesso a oggetti non Active Directory.

Controlla accesso al servizio directory
Specifica se il sistema operativo controlla i tentativi di accesso agli oggetti Active Directory. Nel caso di PC non connesso a dominio tale controllo non va attivato.

Controlla eventi accesso account
Specifica se il sistema operativo controlla o meno gli eventi di convalida delle credenziali di un account nel computer in uso.

Controlla eventi di accesso
Questa impostazione di sicurezza determina se il sistema operativo controlla o meno ogni singolo evento di accesso o fine sessione nel computer in uso.  

Controlla eventi di sistema
Questa impostazione di sicurezza specifica se il sistema operativo controlla uno degli eventi seguenti: 
  • Tentativo di modifica dell'ora di sistema
  • Tentativo di avvio o arresto del sistema di sicurezza
  • Tentativo di caricare componenti di autenticazione estendibili
  • Perdita di eventi controllati a causa di un errore del sistema di controllo
  • Dimensione del registro di sicurezza superiore a un livello soglia di avviso configurabile.

Controlla gestione degli account
Specifica se è necessario controllare ogni singolo evento di gestione degli account in un computer. Esempi di eventi di gestione degli account:
  • Creazione, modifica o eliminazione di un account utente o di un gruppo.
  • Ridenominazione, attivazione o disattivazione di un account utente.
  • Impostazione o modifica di una password.

Controlla modifica ai criteri
Questa impostazione di sicurezza determina se il sistema operativo controlla o meno ogni singolo tentativo di modifica dei criteri di assegnazione dei diritti utente, dei criteri di controllo, dei criteri degli account o dei criteri di attendibilità. 


Controlla esito processi
Questa impostazione di sicurezza determina se il sistema operativo controlla o meno gli eventi correlati ai processi, ad esempio la creazione e la chiusura di un processo, la duplicazione degli handle e l'accesso indiretto agli oggetti. 


Controlla uso dei privilegi
Questa impostazione di sicurezza specifica se controllare o meno ogni singolo evento di utilizzo di un diritto utente da parte di un utente.




lunedì 19 luglio 2021

Windows 10: Aumentare la dimensione dei registri eventi

Un'impostazione che viene spesso trascurata in ambiente Windows è quella della dimensione dei registri eventi. In Windows 10 la dimensione massima dei registri eventi come Applicazione, Sicurezza, Sistema è impostata di default a 20 MB. Tale dimensione, in alcuni contesti, potrebbe rivelarsi insufficiente portando alla sovrascrittura prematura degli eventi più vecchi e, di conseguenza, alla perdita di informazioni. Per incrementare le dimensioni dei registri eventi è possibile procedere in diversi modi.

Metodo 1 - Tramite GUI

Questo è il metodo più semplice e consiste nel procedere tramite l'interfaccia grafica di Windows:
  • Avviare il Visualizzatore eventi (WIN+R e digitare eventvwr seguito da invio); 
  • Espandere la voce Registri di Windows quindi cliccare, con il tasto destro del mouse, sul registro su cui si intende intervenire e selezionare Proprietà dal menu contestuale;
    Visualizzatore eventi
    FIG 1 - Visualizzatore eventi

  • Nella finestra delle proprietà possiamo modificare il percorso del registro, impostare la dimensione massima (in KB) e decidere cosa fare al raggiungimento della dimensione massima scegliendo tra una delle 3 opzioni messe a disposizione:
      1. Sovrascrivi eventi se necessario (dal più vecchio),
      2. Archivia il registro quando è pieno (non sovrascrive gli eventi),
      3. Non sovrascrivere gli eventi (cancella i registri manualmente).
    Cliccando sul pulsante Cancella registro il contenuto del registro corrente verrà eliminato. Prima, però, ci verrà richiesto se salvare una copia.
    Proprietà registro
    FIG 2 - Proprietà registro


Metodo 2 - Tramite registro di sistema

  • Avviare l'Editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio);
  • Posizionarsi su
    HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\EventLog
    ed espandere l'alberatura in modo da visualizzare le sottochiavi.
  • All'interno della chiave EventLog troviamo altre sottochiavi relative ai registri eventi. Supponiamo di voler ridimensionare il registro eventi Sistema. Selezionare la sottochiave System ed eseguire un doppio click sul valore DWORD con nome MaxSize. Selezionare la base decimale e specificare, in byte, la dimensione massima che si intende impostare.
    Editor del Registro di sistema, Eventlog
    FIG 3 - Editor del Registro di sistema, Eventlog


Metodo 3 - Tramite group policy

Questo metodo prevede l'utilizzo dell'Editor di Criteri di gruppo locali pertanto può essere eseguito solo sulle versioni Professional e Enterprise di Windows 10:
  • Avviare l'Editor Criteri di gruppo locali (WIN+R e digitare gpedit.msc seguito da invio);
  • Posizionarsi su Criteri Computer locale -> Configurazione computer -> Modelli amministrativi -> Componenti di Windows -> Servizio Registro eventi. All'interno di quest'ultima voce troviamo i registri eventi principali.
  • Selezionare il registro eventi su cui si intende operare (ad es. Sistema) quindi eseguire un doppio click su Specifica dimensione massima file di registro (KB)
    Editor Criteri di gruppo locali
    FIG 4 - Editor Criteri di gruppo locali

  • Selezionare l'opzione Attivata quindi, nell'apposita casella, specificare la dimensione massima desiderata in KB. Terminata la modifica cliccare su Applica.
    Specifica dimensione massima file di registro (KB)
    FIG 5 - Specifica dimensione massima file di registro (KB)
     



martedì 13 luglio 2021

Windows 10: Ingrandire le miniature di anteprima sulla taskbar

Per impostazione predefinita, passando con il cursore del mouse sulle icone presenti nella barra della applicazioni di Windows 10 viene mostrata l'anteprima della finestra. 
Windows 10 - Anteprima barra delle applicazioni
FIG 1 - Windows 10, Anteprima barra delle applicazioni


Volendo, è possibile ingrandire le dimensioni della finestra intervenendo sul registro di sistema:
  • Avviare l'editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio); 
  • Posizionarsi su
    HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Explorer\Taskband
  • Creare un nuovo valore DWORD (32 bit) e rinominarlo in MinThumbSizePx;
  • Eseguire un doppio click del mouse sul valore appena creato, nella sezione nominata Base selezionare Decimale e nella casella Dati valore digitare 400. Tale valore definisce, in pixel, la dimensione minima dell'anteprima. I valori accettati vanno da 0 a 500.
    MinThumbSizePx
    FIG 2 - MinThumbSizePx

  • In modo analogo creare il valore DWORD (32 bit) nominato MaxThumbSizePx e assegnargli lo stesso valore decimale di MinThumbSizePx.
  • A questo punto non resta che disconnettersi e riconnettersi al sistema per avere l'anteprima di dimensioni maggiorate.
Windows 10, Nuova anteprima barra delle applicazioni
FIG 3 - Windows 10, Nuova anteprima barra delle applicazioni




venerdì 21 maggio 2021

Microsoft OneDrive: Errore 0x8004de40

Già da un po' di tempo alcuni utenti OneDrive stanno riscontrando problemi di accesso al servizio visualizzando i seguenti messaggi:
Impossibile effettuare login a OneDrive – Errore 0x8004de40
L’accesso è stato interrotto o non è riuscito. Prova ad accedere di nuovo. (Codice errore: 0x8004de40).

Generalmente l'errore 0x8004de40 indica che l'applicazione OneDrive non è in grado di connettersi ad Internet ma, come indicato dallo stessa Microsoft, può anche essere causato da problemi di connettività di Azure Active Directory (Azure AD). 

Di recente Microsoft ha fornito un workaround per tutti gli utenti che stanno riscontrando gli errori 0x8004de40 quando tentano di accedere ai loro account OneDrive.

Workaround per Windows 10
  • Verificare se la postazione è connessa correttamente ad Internet e che non ci siano Firewall che blocchino la comunicazione di OneDrive con l'esterno.
  • Riavviare il sistema.
Se il problema persiste anche dopo aver eseguito i precedenti passaggi è necessario scollegare/ricollegare il dispositivo da Azure AD:
  • Avviare il Prompt dei comandi come amministratore.
  • Digitare il seguente comando seguito da invio per disconnettere il dispositivo da Azure AD
    dsregcmd /leave
  • Sempre la prompt dei comandi eseguire allo stesso modo il comando per il join ad Azure AD 
    dsregcmd /join
  • Riavviare il sistema ed effettuare il login a OneDrive.

Windows 10, DSREG
FIG 1 - Windows 10, DSREG






giovedì 6 maggio 2021

Windows 10: Rimuovere il limite di 260 caratteri nel path

Nelle API di Windows la lunghezza massima per un percorso è impostato da MAX_PATH, che è definita come 260 caratteri. Tale limite viene mantenuto, per questioni di compatibilità, anche nelle nuove versioni di Windows 10. In realtà le API di Windows prevedono anche versioni Unicode che consentono di estendere tale limite fino a 32.767 caratteri. A partire dalla versione 1607 di Windows 10 la limitazione legata al MAX_PATH è stata rimossa dalle funzioni comuni di file e directory Win32, ma il limite dei 260 caratteri va rimosso manualmente agendo tramite l'Editor Criteri di gruppo locali (solo per le edizioni Pro ed Enterprise di Windows 10) o tramite registro di sistema (quest'ultima è l'unica strada percorribile in caso di Windows 10 Home)

Metodo 1: Rimozione limite dei 260 caratteri tramite l'Editor Criteri di gruppo locali

  • Avviare l'Editor Criteri di gruppo locali (WIN+R e digitare gpedit.msc seguito da invio);
  • Posizionarsi su Configurazione computer -> Modelli amministrativi -> Sistema -> File System;
  • Nel pannello di destra selezionare il criterio Abilita percorsi lunghi Win32. Come indicato nella note presenti nella descrizione della GPO, questa impostazione, non essendo memorizzata in una chiave di registro dedicata ai criteri di gruppo (HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Group Policy\DataStore\Machine), verrà mantenuta anche dopo l'eventuale rimozione dell'oggetto Criteri di gruppo che la implementa. Tale comportamento viene evidenziato anche dall'icona con la freccia verso il basso con cui è contrassegnato l'oggetto criteri di gruppo.
    Editor Criteri di gruppo locali, Abilita percorsi lunghi Win32
    FIG 1 - Editor Criteri di gruppo locali, Abilita percorsi lunghi Win32

  • Eseguire un doppio click con il tasto sinistro del mouse sulla voce Abilita percorsi lunghi Win32;
  • Selezionare l'opzione Attivata e cliccare su OK.
    Abilita percorsi lunghi Win32
    FIG 2 - Abilita percorsi lunghi Win32


Metodo 2: Rimozione limite dei 260 caratteri tramite l'editor del registro di sistema

  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'editor del registro di sistema;
  • Posizionarsi su
    HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\FileSystem
  • Impostare ad 1 il valore DWORD nominato LongPathsEnabled
    Regedit, LongPathsEnabled
    FIG 3 - Regedit, LongPathsEnabled
  • Riavviare il sistema per rendere la modifica effettiva.

Cliccando sul link di seguito è possibile scaricare i file .reg per abilitare/disabilitare i percorsi lunghi in Windows 10.
DOWNLOAD







martedì 23 marzo 2021

Windows 10: Emoji nei nomi dei file e cartelle

Nell'articolo Windows 10: Pannello Emoji (Emoji, Kaomoji e Simboli) abbiamo visto come inserire un emoji all'interno del testo che stiamo digitando online o all'interno di un'applicazione come Microsoft Word. L'interfaccia di selezione degli emoji, richiamabile tramite la combinazione WIN+., funziona in gran parte dei programmi e delle applicazioni che utilizzano lo standard Unicode per la codifica dei caratteri. Tra i programmi compatibili c'è anche la shell di Windows con Esplora file il che rende possibile inserire emoji anche all'interno dei nomi di file e cartelle. Il funzionamento è analogo a quanto visto nel precedente articolo: nel digitare il nome del file o della cartella basta richiamare il pannello degli emoji con l'apposita combinazione di tasti e selezionare l'emoji da inserire (o digitare la parola corrispondente al simbolo grafico, ad es torta, selezionarlo con  tasti freccia e inserirlo premendo invio).
Inserimento emoji nel nome della cartella
FIG 1- Inserimento emoji nel nome della cartella


Emoji nel nome della cartella
FIG 2 - Emoji nel nome della cartella


Anche se Windows supporta il formato Unicode da molti anni non è consigliabile utilizzarlo per inserire simboli grafici all'interno dei nomi di file e cartelle in quanto programmi non aggiornati, o lo stesso prompt dei comandi, non sono in grado di interpretare correttamente tali caratteri visualizzando al loro posto una serie di glifi e punti interrogativi.

Prompt dei comandi non supporta caratteri Unicode
FIG 3 - Prompt dei comandi non supporta caratteri Unicode







mercoledì 3 febbraio 2021

Windows 10: Unità SATA interna rilevata come supporto rimovibile

A seconda di come vengono contrassegnate le porte SATA sulla scheda madre da parte del BIOS, può capitare che i driver di Windows rilevino i dispositivi SATA interni (HDD o SDD) come unità rimovibili. Si tratta di una situazione che può essere una causa potenziale di danni o perdita di dati.

Per risolvere il problema:
  • Aprire un prompt dei comandi con privilegi di amministratore.
  • Digitare il seguente comando seguito da invio per avviare Gestione dispositivi
    devmgmt.msc
  • Espandere la voce Unità disco, individuare il disco su cui si intende agire e visualizzare le proprietà (doppio click con il tasto sinistro del mouse oppure cliccarci su con il tasto destro e selezionare Proprietà).
    Gestione dispositivi
    FIG 1 - Gestione dispositivi

  • Nella finestra delle proprietà prendere nota del Bus number (in FIG 2 il Bus Number è 0).
    Bus Number
    FIG 2 - Bus Number
  • Ritornare al prompt dei comandi aperto in precedenza e digitare il seguente comando seguito da invio 
    reg.exe add "HKLM\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\storahci\Parameters\Device" /f /v TreatAsInternalPort /t REG_MULTI_SZ /d x
    dove al posto di x va indicato il bus number annotato precedentemente




giovedì 28 gennaio 2021

Windows 10: Gestione attività, impostare la scheda predefinita

Gestione attività (nelle vecchie versioni di Windows conosciuto come Task Manager) è uno strumento integrato nei sistemi operativi Windows. Inizialmente utilizzato prevalentemente per terminare applicazioni bloccate o in stallo, nel corso degli anni ha assunto un ruolo sempre più importante ed è stato oggetto di diversi aggiornamenti volti ad integrare nuove funzionalità. Nelle nuove versioni Gestione attività può essere utilizzato per indagare sul funzionamento del sistema, controllare l'uso delle risorse hardware da parte delle applicazioni, verificare le applicazioni eseguite all'avvio e i vari servizi/processi in esecuzione.
Nelle ultime versioni di Gestione attività (da Windows 10 versione 1903) è possibile impostare la scheda da visualizzare in primo piano all'apertura del tool. Anche se può sembrare un'operazione superflua, può far risparmiare molto tempo a chi utilizza di frequente tale strumento:
  • Avviare Gestione attività (si può utilizzare la combinazione di tasti CTRL+SHIFT+ESC) e dal menu Opzioni selezionare Imposta pannello predefinito.
  • Selezionare la scheda che si intende impostare come default.
    Gestione attività
    FIG 1 - Gestione attività






venerdì 22 gennaio 2021

Windows 10: Un bug provoca il crash del sistema operativo quando si accede ad un percorso

Un bug scoperto di recente in Windows 10 provoca il crash del sistema operativo e la visualizzazione della schermata di errore BSOD (Blue Screen of Death) semplicemente tentando di aprire un determinato percorso all'interno della barra di indirizzi di un browser o utilizzando altri comandi di Windows.

Il bug è stato portato alla luce dal ricercatore di sicurezza Jonas Lykkegaard.
Windows consente agli sviluppatori di interagire direttamente con i dispositivi passando il percorso del namespace del dispositivo Win32 come argomento alle funzioni di programmazione del sistema operativo. Questa funzionalità permette, ad esempio, ad un'applicazione di interagire direttamente con il disco fisso senza passare per il file system.
Quando un utente, anche con bassi privilegi, tenta di accedere al percorso incriminato all'interno di un browser, Windows 10 va in crash mostrando la classica schermata blu di errore. Dall'analisi effettuata da Lykkegaard risulta che tentando di connettersi al percorso senza passare alcun attributo viene generata un'eccezione non gestita che provoca il crash del sistema.
BSOD
FIG 1 - BSOD

Il percorso incriminato, relativo al console multiplexer driver, è il seguente

Percorso che provoca il crash di Windows 10
FIG 2 - Percorso che provoca il crash di Windows 10


Il bug risulta presente in Windows 10 versione 1709 e successive e Microsoft sta già lavorando alla risoluzione della problematica

Anche se non è stato appurato che tale bug possa essere sfruttato per l'esecuzione di codice da remoto con privilegi elevati, di sicuro può essere utilizzato per attacchi DoS sui computer. Lo stesso ricercatore ha dimostrato che è possibile creare un URL con un'impostazione che punta al percorso: quando il file viene scaricato, Windows 10 prova ad effettuare il render dell'icona del file URL dal percorso problematico generando il crash.


AGGIORNAMENTO 11.02.2021
Microsoft ha corretto il bug (CVE-2021-24098) con il Patch Tuesday di febbraio.






martedì 12 gennaio 2021

Windows 10: Scaricare dll e file eseguibili di sistema

Chi lavora da molti anni in ambiente Windows si è trovato almeno una volta a dover affrontare un problema di una dll di sistema mancante. Con Windows 10 il problema è quasi sparito del tutto. Se ci si ritrova nella situazione di dover reperire una particolare DLL o un file eseguibile di sistema per una versione specifica di Windows una fonte affidabile è il sito https://winbindex.m417z.com

Il servizio mette a disposizione moltissimi file tra EXE, DLL e SYS. Basta digitare il nome del file desiderato (ad es. twain_32.dll), selezionare uno dei risultati proposti e cliccare su Show per visualizzare le varie versioni del file disponibili. Di default vengono visualizzate informazioni come l'hash SHA256 del file, la versione di Windows 10 in cui il file è presente, l'aggiornamento, l'architettura e la versione del file. Tramite le opzioni e il tasto Show è possibile visualizzare ulteriori informazioni mentre il tasto Download permette di scaricare in locale il file.

Sito Winbindex
FIG 1 - Sito Winbindex

Winbindex, Versioni file
FIG 2 - Winbindex, Versioni file









lunedì 30 novembre 2020

Windows 10: Disabilitare la sfocatura dello sfondo al logon

A partire dalla versione 1903 di Windows 10 viene applicata una sfocatura all'immagine di benvenuto quando si effettua il logon o si sblocca il sistema.

Sfocatura sfondo al logon
FIG 1 - Sfocatura sfondo al logon
Per disabilitare tale effetto senza intaccare le altre impostazioni dell'interfaccia del sistema operativo è necessario procedere tramite il registro di sistema:

  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'Editor del registro di sistema;
  • Posizionarsi sulla chiave
    Computer\HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\System
    Se la chiave non esiste, crearla manualmente;
  • In System creare un nuovo valore DWORD a 32-bit, assegnargli il nome DisableAcrylicBackgroundOnLogon e impostare il suo valore a 1;
    Creazione valore DWORD DisableAcrylicBackgroundOnLogon
    FIG 2 - Creazione valore DWORD DisableAcrylicBackgroundOnLogon

  • Per rendere attiva la modifica riavviare il sistema

Dopo il riavvio l'effetto sfocatura dell'immagine sarà disattivato. Per chi non vuole mettere le mani all'interno del registro può scaricare, dal seguente link, i file .reg per attivare/disattivare l'effetto sfocatura.

Effetto sfocatura sfondo disattivato
FIG 3 - Effetto sfocatura sfondo disattivato







giovedì 26 novembre 2020

Windows 10: Rimozione file DumpStack. log e DumpStack.log.tmp

I file DumpStack.log e DumpStack.log.tmp che generalmente si trovano nella directory principale dell'unità su cui è installato il sistema operativo, vengono generati dalla funzionalità Dump stack logging introdotta da Microsoft a partire da Windows 8. Tale funzionalità, se abilitata, raccoglie informazioni utili a individuare eventuali problemi hardware/software che portano alla visualizzazione delle BSOD (Blue Screen of Death ovvero le schermate blu di errore di Windows). Il componente di sistema che si occupa della diagnostica è Crashdmp.sys, ed è possibile ottenere informazioni più o meno dettagliate in base al livello impostato.

Generalmente il file DumpStack.log può essere cancellato senza problemi mentre il file DumpStack.log.tmp risulta bloccato in quanto il suo contenuto viene aggiornato continuamente dal sistema operativo.
Impossibile eliminare il file DumpStack.log.tmp
FIG 1 - Impossibile eliminare il file DumpStack.log.tmp


Tranne in casi particolari, la dimensione dei due file è trascurabile (pochi KB) e la loro presenza può essere tranquillamente ignorata. In caso contrario, prima di poterli eliminare, è necessario disabilitare la funzione Dump stack logging procedendo con i seguenti passaggi:
  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'Editor del registro di sistema;
  • Posizionarsi sulla chiave 
    HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\CrashControl
  • Eseguire un doppio click sul valore DWORD nominato EnableLogFile e nel campo Dati valore digitare 0 (se il valore DWORD non è presente crearlo manualmente) e confermare cliccando su OK;
    Modifica valore DWORD EnableLogFile
    FIG 2- Modifica valore DWORD EnableLogFile
  • Riavviare il sistema.

Dopo questa operazione sarà possibile eliminare entrambi i file.
Dal seguente link è possibile scaricare il file .reg per disattivare la funzionalità Dump stack logging di Windows.




venerdì 9 ottobre 2020

Windows 10: Utilizzare il microfono connesso al computer locale nella Connessione Desktop remoto (RDP)

Per utilizzare il microfono connesso al computer locale su una Connessione desktop remoto (RDP) è necessario procedere prima alla sua configurazione: 

  • Verificare che il microfono sia connesso al computer locale e che funzioni quindi avviare Microsoft Terminal Services Client (WIN+R digitare mstsc seguito da invio).
  • Una volta avviato il client MSTSC cliccare su Mostra opzioni;
    Connessione Desktop remoto
    FIG 1 - Connessione Desktop remoto

  • Selezionare la scheda Risorse locali e, nel gruppo Audio remoto, cliccare sul pulsante Impostazioni;
    Connessione Desktop remoto, Opzioni
    FIG 2 - Connessione Desktop remoto, Opzioni

  • In Registrazione audio remoto selezionare Registra da questo computer e cliccare su OK;
    Registrazione audio remoto, Registra da questo computer
    FIG 3 - Registrazione audio remoto, Registra da questo computer

  • A questo punto possiamo cliccare su Nascondi opzioni o posizionarci sulla scheda Generale, specificare il nome del computer a cui vogliamo connetterci e cliccare su Connetti per avviare la connessione.
    Connessione Desktop remoto, Connetti
    FIG 4 - Connessione Desktop remoto, Connetti


Nel caso in cui il microfono collegato al computer locale non venga rilevato dal computer remoto:
  • Sul computer remoto avviare l'Editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio);
  • Posizionarsi su 
    Computer\HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\Terminal Server\WinStations\RDP-Tcp 
    (in alternativa copiare/incollare il percorso all'interno della barra di navigazione di Regedit);
  • Impostare il valore DWORD nominato fDisableAudioCapture a 0 quindi disconnettersi/riconnettersi sul computer remoto.
    Regedit, fDisableAudioCapture
    FIG 5 - Regedit, fDisableAudioCapture








lunedì 21 settembre 2020

Windows 10: Aprire Esplora file su Questo PC

Avviando Esplora file in Windows 10, per default, viene aperta la cartella Accesso rapido che visualizza le ultime cartelle/file utilizzati. Qualcuno può trovare più utile che Esplora file visualizzasse direttamente la cartella Questo PC per navigare all'interno dei dispositivi e delle cartelle presenti sul PC. Per modificare l'impostazione di Esplora file è possibile agire sia tramite GUI che tramite registro di sistema.

Metodo 1: Modificare la cartella di avvio di Esplora file tramite GUI
  • Avviare Esplora file cliccando sull'apposita icona presente nella barra delle applicazioni  o tramite la combinazione di tasti WIN+E;
  • Nella scheda Visualizza cliccare sul pulsante Opzioni (o in alternativa cliccare sul menu File e selezionare Modifica opzioni cartelle e ricerca);
    Windows 10 - Esplora file
    FIG 1 - Windows 10, Esplora file

  • Nella casella Apri Esplora file per selezionare Questo PC quindi cliccare sul pulsante OK per applicare la modifica.

    Esplora file, Opzioni cartella
    FIG 2 - Esplora file, Opzioni cartella



Metodo 2: Modificare la cartella di avvio di Esplora file tramite registro di sistema
  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'editor del registro di sistema;
  • Posizionarsi su
    Computer\HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Explorer\Advanced
    (in alternativa copiare/incollare il percorso all'interno della barra di navigazione di Regedit);
  • Cliccare due volte sul valore DWORD nominato LaunchTo e nel campo Dati valore digitare 1 per aprire Esplora file su Questo PC2 per aprirlo su Accesso rapido (default) o 3 per aprirlo sulla cartella Download quindi cliccare su OK per applicare la modifica. Non è necessario riavviare il sistema.

    Regedit - LaunchTo
    FIG 3 - Regedit, LaunchTo

Per chi non vuole modificare manualmente il registro di sistema può scaricare i  file .REG dal seguente link 




giovedì 30 luglio 2020

Windows 10 Quick Tip: Copiare il percorso completo di un file/cartella

Per recuperare velocemente il percorso di un file o di una cartella oltre alla barra presente in Esplora file è possibile utilizzare una scorciatoia:
  • Tenere premuto il tasto SHIFT e cliccare, con il tasto destro del mouse, sul file o sulla cartella;
  • Selezionare dal menu contestuale la voce Copia come percorso. Il percorso del file verrà salvato negli appunti di Windows e potrà essere incollato nell'applicazione che si desidera tramite la combinazione CTRL+V o tramite la funzione incolla all'interno del software di destinazione.

Windows 10 - Copia come percorso
FIG 1 - Windows 10, Copia come percorso







lunedì 27 luglio 2020

Windows 10: Pannello Emoji (Emoji, Kaomoji e Simboli)

Emoji
Gli emoji sono simboli pittografici utilizzati per mostrare gli stati d'animo, le emozioni e le idee all'interno dei messaggi e nei post sui social network e,  ormai, fanno parte del linguaggio moderno.
Oltre a poter essere utilizzati sui social network e sui programmi di messaggistica, gli emoji sono stati integrati anche in ambiente Windows 10 a partire dalla versione 1709. 
Per inserire un emoji all'interno del testo che stiamo digitando online o all'interno di un'applicazione come Microsoft Word possiamo utilizzare il pannello degli emoji, ovvero una piccola finestrella dalla quale scegliere la faccina da inserire. Per la visualizzazione di tale pannello basta premere la combinazione di tasti 
Win +
Per muoversi nell'elenco si utilizza sia il mouse che la tastiera: i tasti frecce direzionali consentono di selezionare una faccina all'interno di uno stesso pannello. Il tasto Tab consente di passare alla categoria successiva mentre premendo Invio viene inserito l'emoji selezionato.
Windows 10, Pannello emoji
FIG 1 - Windows 10, Pannello emoji

Alcuni emoji possono essere personalizzati. Ad esempio, selezionando la categoria Contatti (contenente facce di persone), è possibile selezionare diverse tonalità della pelle cliccando su uno dei sei punti colorati.
Personalizzazione emoji
FIG 2 - Personalizzazione emoji


La categoria contrassegnata dall'icona dell'orologio contiene gli emoji utilizzati di recente. Il suo contenuto si aggiorna in base agli emoji più utilizzati. Le altre sei categorie sono:
- Smile e animali
- Contatti
- Celebrazioni e oggetti
- Cibo e piante
- Trasporti e luoghi
- Simboli



Kaomoji
Dallo stesso pannello, cliccando sull'icona centrale ;-), è possibile selezionare un altro tipo di emoticon chiamato Kaomoji (dal giapponese da kao "faccia" e moji "lettera, carattere"). Si tratta di un tipo di emoticon nato in Giappone e poi diffuso in tutto il mondo. Diversamente dalle emoticon regolari, il Kaomoji non va ruotato di 90 gradi ma si sviluppa in orizzontale.
Le sette categorie presenti sono:
:-)   Emoticon ASCII classiche
=)   Felice
:D   Messaggio di saluto
;P   Posa
:-(  Triste
>:( Arrabbiato
:-O Sorpreso/Senza parole
Kaomoji
FIG 3 - Kaomoji


Simboli
Cliccando sul simbolo omega Ω viene visualizzato il pannello Simboli. Si tratta della scheda più utile tra le tre ed è costituita dalle seguenti sette categorie:
<  Punteggiatura generale
$  Simboli di valute
Ç  Simboli latini
⇆  Simboli geometrici
∞  Simboli matematici
⨀  Simboli supplementari
Ω  Simboli della lingua

Simboli
FIG 4 - Simboli





lunedì 1 giugno 2020

Windows Server 2019: Configurare la workstation in modo che contatti un domain controller alternativo in caso di indisponibilità di quello principale

Chi ha seguito gli articoli precedenti su Windows Server 2019 (i link sono presenti in fondo all'articolo) si ritroverà con due domain controller configurati come segue:

Nome: Server1DC
IP: 192.168.1.121
Subnet Mask: 255.255.255.0
DNS primario: 192.168.1.121

Nome: Server2DC
IP: 192.168.1.122
Subnet Mask: 255.255.255.0
DNS primario: 192.168.1.121

Per fare in modo che una workstation, nel caso non riesca a contattare Server1DC o questo non sia disponibile, provi con un domain controller alternativo come Server2DC è necessario modificare le impostazioni di rete. In pratica tra i server DNS della workstation bisogna aggiungere l'indirizzo IP del server Server2DCGeneralmente questa operazione viene effettuata centralmente tramite il server DHCP. Dato che non ho ancora trattato l'argomento DHCP, in quest'articolo mostrerò come effettuare l'operazione manualmente sulla postazione tramite GUI. I passaggi da seguire sono quelli già visti nell'articolo Windows Server 2019: Aggiungere una workstation al dominio (join al dominio):
  • Cliccare con il tasto destro del mouse sull'icona Accesso a Internet presente nell'area di notifica e selezionare Impostazioni Apri connessione e Internet.
    Windows 10, Impostazioni Apri connessione e Internet
    FIG 1 - Windows 10, Impostazioni Apri connessione e Internet
  • Cliccare sulla sezione Ethernet presente sul lato sinistro della finestra quindi cliccare su Modifica opzioni scheda.
    Impostazioni Ethernet, Modifica opzioni scheda
    FIG 2 - Impostazioni Ethernet, Modifica opzioni scheda
  • All'interno della finestra Connessioni di rete, cliccare con il tasto destro del mouse sulla scheda di rete e selezionare Proprietà dal menu contestuale. Potrebbe essere richiesto l'inserimento di credenziali di un account del dominio abilitato ad eseguire la modifica (FIG 4).
    Proprietà scheda di rete
    FIG 3 - Proprietà scheda di rete
    Connessioni di rete, richiesta credenziali
    FIG 4 - Connessioni di rete, richiesta credenziali
  • Dall'elenco selezionare Protocollo Internet versione 4 (TCP/IPv4) e cliccare sul pulsante Proprietà.
    Proprietà Protocollo Internet Versione 4 (TCP/IPv4)
    FIG 5 - Proprietà Protocollo Internet Versione 4 (TCP/IPv4)
  • All'interno del campo Server DNS alternativo digitare l'IP del domain controller aggiuntivo (Server2DC) 192.168.1.122 quindi cliccare su OK e chiudere le finestre aperte.
    Server DNS alternativo
    FIG 6 - Server DNS alternativo