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giovedì 3 luglio 2025

MS Outlook: La copia delle riunioni non è consentita

A partire da MS Outlook versione 2311 Build 17029.20000, la copia delle riunioni non è più supportata. Gli utenti che tenteranno di copiare una riunione dal calendario si imbatteranno nel messaggio: "La copia delle riunioni non è supportata."
La copia delle riunioni non è supportata
FIG 1 - La copia delle riunioni non è supportata

Non si tratta di un errore, ma di una modifica deliberata da parte del team di Outlook che ha implementato questo blocco per affrontare una serie di problematiche di vecchia data.

La pratica di copiare gli eventi è stata a lungo sconsigliata come "best practice" documentata. Le azioni eseguite su eventi copiati hanno dimostrato di produrre risultati imprevedibili, portando a confusioni, incongruenze e potenziali problemi di sincronizzazione tra i partecipanti. Questi "effetti collaterali" possono includere:
  • Incoerenze di sincronizzazione: Gli eventi copiati potrebbero non aggiornarsi correttamente per tutti i partecipanti in caso di modifiche.
  • Problemi con le risposte RSVP: La gestione delle risposte "Accetta", "Rifiuta", "Suggerisci pianificazione alternativa" può diventare problematica.
  • Conflitti di calendario: La presenza di eventi duplicati o inconsistenti può generare confusione nella pianificazione.
  • Difficoltà nella gestione delle eccezioni: Modifiche a eventi ricorrenti potrebbero non propagarsi correttamente agli eventi copiati.
Per mitigare questi rischi e garantire un'esperienza utente più stabile e prevedibile, il team di Outlook ha deciso di bloccare proattivamente la funzionalità di copia. Questa mossa riflette un impegno verso una maggiore affidabilità e integrità dei dati del calendario.

Sebbene il blocco della copia possa richiedere un leggero aggiustamento nelle abitudini degli utenti, le alternative consigliate promuovono una migliore gestione degli eventi:
  • Creare un nuovo evento: Per replicare un evento esistente con modifiche minime, la creazione di un nuovo evento e la ricompilazione dei dettagli è il metodo più sicuro. Questo garantisce che tutte le proprietà dell'evento siano correttamente inizializzate e sincronizzate.
  • Modificare l'evento originale: Se l'intento è modificare un evento esistente, è fondamentale farlo direttamente sull'originale per garantire che tutte le parti coinvolte ricevano gli aggiornamenti.

Per gli utenti che, per motivi specifici e consapevoli dei rischi, necessitano di riabilitare temporaneamente la copia degli eventi, Microsoft ha messo a disposizione una chiave di registro non legata a policy:

[HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\16.0\Outlook\Options\Calendar]
"EnableMeetingCopy"=DWORD:1

Per eseguire la modifica nel registro:
  • Aprire l'Editor del Registro di Sistema: Premere Win+R, digitare regedit e premere Invio.
  • Navigare al percorso: Espandere le chiavi fino a raggiungere
    HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\16.0\Outlook\Options\Calendar
  • Creare o Modificare il Valore DWORD:
    Se EnableMeetingCopy non esiste, fare clic con il tasto destro del mouse sullo spazio vuoto nel pannello di destra, selezionare Nuovo -> Valore DWORD (32 bit). Nominarlo EnableMeetingCopy.
    Se EnableMeetingCopy esiste già, fare doppio clic su di esso.
  • Impostare il Dato Valore: Nella finestra di modifica, assicurarsi che "Dati valore" sia impostato su (per 1 non fa differenza che la Base selezionata sia Esadecimale o Decimale). Cliccare OK.
  • Chiudere l'Editor del Registro di Sistema e riavviare Outlook.

È fondamentale sottolineare che l'attivazione di questa chiave è a discrezione e rischio dell'utente. Come ribadito dal team di Outlook, l'utilizzo di eventi copiati può portare a problemi imprevisti e il supporto tecnico di Outlook non fornirà assistenza per problemi derivanti da eventi creati tramite copia. In caso di problematiche dopo la riabilitazione di questa funzionalità, la raccomandazione è di eliminare l'evento copiato e di creare un nuovo evento da zero.




giovedì 26 giugno 2025

MS Outlook: Disabilitare il salvataggio delle impostazioni su cloud tramite registro di sistema

Nell'era del cloud computing, la sincronizzazione delle impostazioni utente tra diversi dispositivi è diventata una funzionalità comune e spesso apprezzata. Microsoft Outlook, parte integrante della suite Office, non fa eccezione, offrendo la possibilità di archiviare le impostazioni nel cloud per un'esperienza utente fluida e coerente. Tuttavia, ci sono scenari in cui gli amministratori IT o gli utenti avanzati potrebbero desiderare di disabilitare questa funzionalità, magari per motivi di conformità, sicurezza dei dati o semplicemente per mantenere un maggiore controllo locale sulle configurazioni.

Fortunatamente, esistono metodi per disabilitare l'opzione "Archivia le mie impostazioni di Outlook nel cloud", sia tramite l'interfaccia utente di Outlook che attraverso modifiche del registro o l'applicazione di Criteri di Gruppo. Questo articolo esplorerà la chiave di registro menzionata e come integrarla con le pratiche consigliate da Microsoft.

Archivia le mie impostazioni di Outlook nel cloud
FIG 1 - Archivia le mie impostazioni di Outlook nel cloud



La Funzionalità "Archivia le mie impostazioni di Outlook nel cloud"
Quando si abilita questa opzione, le impostazioni per l'account Microsoft 365 in uso verranno automaticamente sincronizzate tra tutti i dispositivi Windows su cui si utilizza Outlook. Questo include la maggior parte delle opzioni configurabili tramite File -> Opzioni in Outlook:
  • Generale
  • Posta
  • Calendario
  • Gruppi
  • Persone
  • Attività
  • Ricerca
  • Accessibilità
  • Avanzate
Mentre le impostazioni nelle seguenti aree della finestra di dialogo Opzioni di Outlook non vengono trasferite:
  • Lingua
  • Personalizza barra multifunzione
  • Barra di accesso rapido
  • Componenti aggiuntivi
  • Centro protezione


Disabilitare il salvataggio delle impostazioni su cloud 
La chiave di registro che controlla la funzionalità di sincronizzazione delle impostazioni di Outlook nel cloud a livello di utente è la seguente:

[HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\16.0\Outlook\Preferences] "EnableCloudSettings"=dword:00000000

Per disabilitare il salvataggio delle impostazioni di Outook su cloud:
  • Aprire l'Editor del Registro di Sistema: Premere Win+R, digitare regedit e premere Invio.
  • Navigare al percorso: Espandere le chiavi fino a raggiungere
    HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\16.0\Outlook\Preferences
  • Creare o Modificare il Valore DWORD:
    Se EnableCloudSettings non esiste, fare clic con il tasto destro del mouse sullo spazio vuoto nel pannello di destra, selezionare Nuovo -> Valore DWORD (32 bit). Nominarlo EnableCloudSettings.
    Se EnableCloudSettings esiste già, fare doppio clic su di esso.
  • Impostare il Dato Valore: Nella finestra di modifica, assicurarsi che "Dati valore" sia impostato su 0  (per 0 non fa differenza che la Base selezionata sia Esadecimale o Decimale). Cliccare OK.
  • Chiudere l'Editor del Registro di Sistema e riavviare Outlook.

Editor del Registro di sistema
FIG 2 - Editor del Registro di sistema




domenica 21 gennaio 2024

Windows 11: Disabilitare la scritta Requisiti di sistema non sono soddisfatti

Windows 11 è stato ufficialmente rilasciato il 5 Ottobre 2021. Tra le numerose novità introdotte all'interno del sistema operativo Microsoft, spiccano i potenziamenti della sicurezza per rendere il nuovo Windows più sicuro e resistente agli attacchi informatici. Per tale motivo, a detta di Microsoft, Windows 11 è estremamente esigente riguardo alle specifiche hardware del computer. I requisiti minimi richiesti da Windows 11 potevano rappresentare un problema per le configurazioni disponibili qualche anno fa. Se i requisiti minimi sono stati ignorati e l'installazione di Windows 11 è stata forzata anche su sistemi non compatibili, potrebbe apparire il messaggio 
Requisiti di sistema non sono soddisfatti. Vai a Impostazioni per altre informazioni.
nell’angolo inferiore destro del desktop.

Per far sparire il messaggio relativo ai requisiti non soddisfatti è possibile procedere tramite il registro di sistema o tramite i criteri di gruppo.

Metodo 1 - Registro di sistema

  • Avviare l'Editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio); 
  • Posizionarsi sulla seguente chiave di registro
    HKEY_CURRENT_USER\Control Panel\UnsupportedHardwareNotificationCache
  • Eseguire un doppio click sul valore DWORD denominato S2 e modificare il suo valore da 1 a 0 quindi cliccare su OK. Nelle versioni più vecchie di Windows 11 il valore DWORD da modificare è denominato S1.
  • Per rendere effettive le modifiche potrebbe essere necessario riavviare explorer.exe o l'intero sistema.

In alternativa, da riga di comando è possibile eseguire il comando
reg add "HKCU\Control Panel\UnsupportedHardwareNotificationCache" /v SV2 /t REG_DWORD /d 0 /f
oppure, per le versioni meno recenti di Windows 11
reg add "HKCU\Control Panel\UnsupportedHardwareNotificationCache" /v SV1 /t REG_DWORD /d 0 /f


Metodo 2 - Criteri di Gruppo

Per modificare Criteri di gruppo al fine di disattivare la filigrana dei requisiti minimi di sistema, procedere come segue:
  • Avviare l'Editor Criteri di gruppo locali (WIN+e digitare gpedit.msc seguito da Invio).
  • Posizionarsi su Criteri computer locali -> Configurazione computer -> Modelli amministrativi -> Sistema.
  • Cliccare due volte su Nascondi i messaggi quando i requisiti di sistema di Windows non sono soddisfatti quindi selezionare Attivata e confermare cliccando su OK

Abilitando questa impostazione dai criteri di gruppo, i messaggi relativi ai requisiti minimi di sistema non verranno più visualizzati sul desktop o in Impostazioni.
Nascondi i messaggi quando i requisiti di sistema di Windows non sono soddisfatti
FIG 1 -  Nascondi i messaggi quando i requisiti di sistema di Windows non sono soddisfatti





mercoledì 9 agosto 2023

Microsoft 365 Quick Tip: Shortcut per accedere a Microsoft 365

Per accedere velocemente a Microsoft 365 è possibile premere, da tastiera, la seguente combinazione di tasti
CTRL + WIN + ALT + SHIFT

Microsoft 365
FIG 1 - Microsoft 365

Per modificare il comportamento di tale combinazione di tasti, è possibile agire tramite il registro di sistema:
  • Avviare l'Editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio); 
  • Posizionarsi sulla seguente chiave di registro 
    HKEY_CURRENT_USER\SOFTWARE\Classes\ms-officeapp
  • Creare, se non presenti, le sottochiavi Shell\Open\Command
  • Posizionarsi su 
    HKEY_CURRENT_USER\SOFTWARE\Classes\ms-officeapp\Shell\Open\Command
  • Modificare il valore stringa (Predefinito) assegnando il comando da eseguire. Ad esempio, assegnando il valore D:\test.docx, alla pressione della combinazione di tasti verrà aperto il file specificato tramite l'applicazione predefinita (MS Word).
Editor del registro di sistema
FIG 2 - Editor del registro di sistema







mercoledì 11 maggio 2022

Windows 10: Ripristinare l'opzione "Apri con" nel menu contestuale

La funzione "Apri con" all'interno del menu contestuale viene spesso utilizzata per aprire un file con un determinato programma (diverso da quello predefinito) o per impostare una nuova app predefinita per quel tipo di file. La procedura consiste nel cliccare, con il tasto destro del mouse, sul file per poi andare sull'opzione "Apri con" e selezionare uno dei programmi dalla lista oppure cliccare su "Scegli un'altra app" per selezionare manualmente un'app non presente in elenco.
Può capitare che la voce "Apri con" non appaia all'interno del menu contestuale. In questo caso, per ripristinarla, basta intervenire all'interno del registro di sistema:
  • Premere la combinazione di tasti WIN+per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'Editor del Registro di sistema;
  • Posizionarsi su
    HKEY_CLASSES_ROOT\*\shellex\ContextMenuHandlers\Open With se la chiave non è presente, crearla manualmente
  • Modificare il valore stringa "Predefinito" inserendo nel campo Dati valore la seguente stringa e cliccare su OK
    {09799AFB-AD67-11d1-ABCD-00C04FC30936}
    Ripristinare Apri con nel menu contestuale
    FIG 1 - Ripristinare Apri con nel menu contestuale

L'opzione "Apri con" nel menu contestuale dovrebbe essere disponibile immediatamente. In caso contrario, riavviare il processo explorer.exe o disconnettersi e riconnettersi al sistema.

Per chi non volesse mettere le mani all'interno del registro di sistema, dal seguente link è possibile scaricare il file .reg per ripristinare l'opzione "Apri con" all'interno del menu contestuale.






giovedì 7 ottobre 2021

Windows 10: Disabilitare l’integrazione di Bing

Sin dalle prime versioni di Windows 10 è presente una strettissima integrazione tra le ricerche dei contenuti in locale e quelle sul web tramite Bing. Tale connubio ha come risultato la comparsa di contenuti recuperati dal web quando si effettua una ricerca dal menu Start. L'integrazione di Bing Search può essere disabilitata agendo tramite il registro di sistema. 
Nel corso degli anni la chiave di registro utilizzata per disattivare la ricerca su web è cambiata più volte:

Per versioni di Windows 10 antecedenti alla 1607:
[HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\Windows Search]
"ConnectedSearchUseWeb"=dword:00000000

Dalla versione Windows 10 1607:
[HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\Windows Search]
"AllowCortana"=dword:00000000

A partire da Windows 10 1803:
[HKEY_CURRENT_USER\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Search]
"BingSearchEnabled"=dword:00000000

Da Windows 10 2004:
[HKEY_CURRENT_USER\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\Explorer]
"DisableSearchBoxSuggestions"=dword:00000001


Disattivare l'integrazione di Bing tramite registro di sistema

Per disattivare l'integrazione di Bing tramite registro di sistema con le versioni aggiornate del sistema operativo è necessario procedere come indicato di seguito:
  • Avviare l'Editor del Registro di Sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio); 
  • Raggiungere la chiave
    HKEY_CURRENT_USER\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows
  • Se non presente, creare una nuova chiave chiamata Explorer;
    Nuova chiave di registro
    FIG 1 - Nuova chiave di registro

  • Posizionarsi sulla chiave appena creata e al suo interno creare un nuovo valore di tipo DWORD (32 bit), rinominarlo in DisableSearchBoxSuggestions e impostarlo al valore con un doppio click nella parte destra delle finestra.
    DisableSearchBoxSuggestions
    FIG 2 - DisableSearchBoxSuggestions

  • Riavviare il sistema.

A questo punto nelle ricerche locali non interverrà più Bing.



Disattivare l'integrazione di Bing tramite l'Editor Criteri di gruppo locali

  • Avviare il l'Editor Criteri di gruppo locali (WIN+R e digitare gpedit.msc seguito da invio).
  • Posizionarsi su Configurazione computer -> Modelli amministrativi -> Componenti di Windows -> Cerca
  • Eseguire un doppio click sul criterio Non cercare nel Web o visualizzare risultati Web per la ricerca
    GPO - Non cercare nel Web o visualizzare risultati Web per la ricerca
    FIG 3 - GPO, Non cercare nel Web o visualizzare risultati Web per la ricerca

  • Selezionare l'opzione Attivata e cliccare su OK.
    Attivazione GPO - Non cercare nel Web o visualizzare risultati Web per la ricerca
    FIG 4 - Attivazione GPO, Non cercare nel Web o visualizzare risultati Web per la ricerca



Disattivare l'integrazione di Bing tramite PowerShell e per tutti gli utenti

Per disattivare l'integrazione di Bing utilizzando PowerShell, basta eseguire il seguente script:

if( -not (Test-Path -Path HKLM:\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\Explorer)){
  New-Item HKLM:\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\Explorer
}
Set-ItemProperty -Path HKLM:\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\Explorer -Name "DisableSearchBoxSuggestions" -Value 1 -Type DWord






lunedì 19 luglio 2021

Windows 10: Aumentare la dimensione dei registri eventi

Un'impostazione che viene spesso trascurata in ambiente Windows è quella della dimensione dei registri eventi. In Windows 10 la dimensione massima dei registri eventi come Applicazione, Sicurezza, Sistema è impostata di default a 20 MB. Tale dimensione, in alcuni contesti, potrebbe rivelarsi insufficiente portando alla sovrascrittura prematura degli eventi più vecchi e, di conseguenza, alla perdita di informazioni. Per incrementare le dimensioni dei registri eventi è possibile procedere in diversi modi.

Metodo 1 - Tramite GUI

Questo è il metodo più semplice e consiste nel procedere tramite l'interfaccia grafica di Windows:
  • Avviare il Visualizzatore eventi (WIN+R e digitare eventvwr seguito da invio); 
  • Espandere la voce Registri di Windows quindi cliccare, con il tasto destro del mouse, sul registro su cui si intende intervenire e selezionare Proprietà dal menu contestuale;
    Visualizzatore eventi
    FIG 1 - Visualizzatore eventi

  • Nella finestra delle proprietà possiamo modificare il percorso del registro, impostare la dimensione massima (in KB) e decidere cosa fare al raggiungimento della dimensione massima scegliendo tra una delle 3 opzioni messe a disposizione:
      1. Sovrascrivi eventi se necessario (dal più vecchio),
      2. Archivia il registro quando è pieno (non sovrascrive gli eventi),
      3. Non sovrascrivere gli eventi (cancella i registri manualmente).
    Cliccando sul pulsante Cancella registro il contenuto del registro corrente verrà eliminato. Prima, però, ci verrà richiesto se salvare una copia.
    Proprietà registro
    FIG 2 - Proprietà registro


Metodo 2 - Tramite registro di sistema

  • Avviare l'Editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio);
  • Posizionarsi su
    HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\EventLog
    ed espandere l'alberatura in modo da visualizzare le sottochiavi.
  • All'interno della chiave EventLog troviamo altre sottochiavi relative ai registri eventi. Supponiamo di voler ridimensionare il registro eventi Sistema. Selezionare la sottochiave System ed eseguire un doppio click sul valore DWORD con nome MaxSize. Selezionare la base decimale e specificare, in byte, la dimensione massima che si intende impostare.
    Editor del Registro di sistema, Eventlog
    FIG 3 - Editor del Registro di sistema, Eventlog


Metodo 3 - Tramite group policy

Questo metodo prevede l'utilizzo dell'Editor di Criteri di gruppo locali pertanto può essere eseguito solo sulle versioni Professional e Enterprise di Windows 10:
  • Avviare l'Editor Criteri di gruppo locali (WIN+R e digitare gpedit.msc seguito da invio);
  • Posizionarsi su Criteri Computer locale -> Configurazione computer -> Modelli amministrativi -> Componenti di Windows -> Servizio Registro eventi. All'interno di quest'ultima voce troviamo i registri eventi principali.
  • Selezionare il registro eventi su cui si intende operare (ad es. Sistema) quindi eseguire un doppio click su Specifica dimensione massima file di registro (KB)
    Editor Criteri di gruppo locali
    FIG 4 - Editor Criteri di gruppo locali

  • Selezionare l'opzione Attivata quindi, nell'apposita casella, specificare la dimensione massima desiderata in KB. Terminata la modifica cliccare su Applica.
    Specifica dimensione massima file di registro (KB)
    FIG 5 - Specifica dimensione massima file di registro (KB)
     



lunedì 25 maggio 2020

Outlook: Individuare i file PST connessi al profilo Outlook tramite registro di sistema

Ogni volta che viene aggiunto un file PST ad Outlook, viene generata una nuova chiave all'interno del registro di sistema. Il nome della chiave, per questioni di sicurezza, viene generato in maniera casuale mentre il percorso e il nome del file PST connesso al profilo Outlook è contenuto all'interno del valore binario 001f6700.

Per ricercare manualmente il valore possiamo avviare l'editor del registro di sistema (regedit.exe) e posizionarci sulla chiave di registro del nostro profilo di posta. Il percorso del profilo varia in base alla versione di Outlook:

Per Outlook 2010 posizionarsi su
[HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\Windows Messaging Subsystem\Profiles\<nome_profilo_posta>]

Per Outlook 2013 e successivi la chiave di registro contenente il profilo è del tipo
[HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\<versione>\Outlook\Profiles\<nome_profilo_posta>]
Ad esempio, per Outlook 2013 è
[HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\15.0\Outlook\Profiles\<nome_profilo_posta>]
mentre per Outlook 2016 la chiave è
[HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\16.0\Outlook\Profiles\<nome_profilo_posta>]


Una volta in posizione possiamo ricercare il valore binario 001f6700
Editor del Registro di sistema, valore 001f6700
FIG 1 - Editor del Registro di sistema, valore 001f6700

Un modo più semplice consiste nell'utilizzare uno script che, fornita la chiave di registro relativa al profilo Outlook, si occupa di individuare tutti i valori 001f6700 e trasformarli da valori binari in stringhe. Di seguito è riportato un semplcie script PowerShell che permette di automatizzare l'operazione.


$keys = Get-ChildItem HKCU:\software\microsoft\office\16.0\OUTLOOK\profiles\Posta -rec -ea SilentlyContinue | Where-Object {(Get-ItemProperty -path $_.PSPath) -match "001f6700"} | select -Property Property, Name, PSPath
foreach($chiave in $KEYS.PSPath){
  $valore = Get-ItemPropertyValue $chiave -Name 001f6700
  [Text.Encoding]::unicode.getString($valore.syncroot) 
}


Per individuare le chiavi di registro che contengono i valori 001f6700 ci avvaliamo dell'utilizzo dei cmdlet Get-ChildItem e Get-ItemProperty. A Get-ChildItem passiamo la chiave di registro relativa al profilo Outlook che vogliamo analizzare (HKCU:\software\microsoft\office\16.0\OUTLOOK\profiles\Posta), indichiamo che la ricerca deve essere effettuata anche sulle sottochiavi (-rec o -recurse) e che in caso di errore intendiamo proseguire senza visualizzare alcun messaggio (-ea SilentlyContinue oppure -ErrorAction SilentlyContinue).
Con la condizione Where-Object e Get-ItemProperty andiamo ad individuare solo le chiavi che contengono valori 001f6700.
Con il ciclo foreach scorriamo tutte le chiavi di registro individuate dall'istruzione precedente, estraiamo il contenuto del valore 001f6700 con Get-ItemPropertyValue e trasformiamo il valore binario in stringa in modo da renderlo leggibile. In output avremo l'elenco dei file PST connessi al profilo di Outlook specificato.