lunedì 2 marzo 2020

Windows Quick Tip: Utilizzare il comando FC (file compare) dal Prompt dei comandi

Il comando FC (File compare) presente nel prompt de comandi, consente di confrontare il contenuto di file di testo o file binari evidenziandone le differenze.
La sintassi del comando è

FC [parametri] [file1] [file2]

Parametri
/A    Abbrevia l'output di una comparazione tra file in modo che FC mostri solo la prima e l'ultima riga per ogni gruppo di differenze.

/B    Esegue una comparazione binaria. FC confronta i due file byte per byte. Si tratta della modalità di default per i file binari. Viene utilizzata per confrontare file con estensioni .exe, .com, .sys, .obj, .lib, or .bin. 

/C    Nel confronto ignora maiuscole/minuscole (case insensitive).

/L    Confronta i file in modalità ASCII linea per linea.

/LBn  Imposta il numero specificato (n) di linee per il buffer interno. Di default il buffer è di 100 linee. Se nel confronto il numero massimo di corrispondenze mancate consecutive è superiore al numero di righe specificato FC termina il confronto.       

/N    Visualizza i numeri di riga in un confronto ASCII.

/T    Previene la conversione delle tabulazioni in spazi da parte di FC.Il comportamento di default prevede che le tabulazioni siano considerate come spazi.

/U    Confronta i file come file UNICODE..

/W    Comprime spazi bianchi (tabulazione e spazi) durante il confronto. Se una linea contiene più spazi o tabulazioni consecutive, tale parametro le considera come un singolo spazio. Quanto si utilizza tale opzione FC ignora gli spazi all'interno della linea durante il confronto.

/nnnn   Il valore di default è 2. Il numero di righe consecutive che devono corrispondere prima che la FC consideri i file da risincronizzare. Se il numero di righe corrispondenti nei file è inferiore a nnnn, FC visualizza le righe corrispondenti come differenze
   


Per confrontare due file di testo, dal Prompt dei comandi, è possibile utilizzare il seguente comando
fc /a file1.txt file2.txt    

In FIG 1 e FIG 2 vengono mostrati i messaggi nel caso in cui i due file siano uguali e nel caso in cui siano diversi. In quest'ultimo caso viene mostrata anche la riga di testo che differisce tra i due file.
Confronto file di testo, nessuna differenza
FIG 1 - Confronto file di testo, nessuna differenza

Differenza rilevata nel confronto tra file di testo
FIG 2 - Differenza rilevata nel confronto tra file di testo



Per confrontare file binari bisogna utilizzare il parametro /b come nel comando  
fc /b app.exe app2.exe


Confronto tra file binari
FIG 3 - Confronto tra file binari






venerdì 28 febbraio 2020

Windows Server 2019: Aggiungere una workstation al dominio (join al dominio)

In quest'articolo verranno indicati i passaggi da seguire per aggiungere una workstation Windows 10 al nostro dominio mycompany.local. Per aggiungere una workstation al dominio è necessario che il server e il client riescano a comunicare tra loro pertanto devono essere entrambi connessi in rete.

La configurazione di rete del nostro server è la seguente:
Nome: Server1DC
Indirizzo IP: 192.168.1.121
Subnet Mask: 255.255.255.0

Il nostro server si trova sulla rete 192.168.1.0.  Il passo successivo consiste nel configurare la connessione alla rete del client Windows 10 in modo che riesca a comunicare con il server. Non avendo ancora implementato un server DHCP sulla rete procediamo con la configurazione manuale.


Configurazione connessione di rete sulla workstation Windows 10 da aggiungere al dominio

  • Cliccare con il tasto destro del mouse sull'icona Accesso a Internet presente nell'area di notifica e selezionare Impostazioni Apri connessione e Internet.
    Windows 10, Impostazioni Apri connessione e Internet
    FIG 1 - Windows 10, Impostazioni Apri connessione e Internet
  • Cliccare sulla sezione Ethernet presente sul lato sinistro della finestra quindi cliccare su Modifica opzioni scheda.
    Impostazioni Ethernet, Modifica opzioni scheda
    FIG 2 - Impostazioni Ethernet, Modifica opzioni scheda
  • All'interno della finestra Connessioni di rete, cliccare con il tasto destro del mouse sulla scheda di rete e selezionare Proprietà dal menu contestuale.
    Proprietà scheda di rete
    FIG 3 - Proprietà scheda di rete
  • Dall'elenco selezionare Protocollo Internet versione 4 (TCP/IPv4) e cliccare sul pulsante Proprietà.
    Proprietà Protocollo Internet Versione 4 (TCP/IPv4)
    FIG 4 - Proprietà Protocollo Internet Versione 4 (TCP/IPv4)
  • Selezionare l'opzione Utilizza il seguente indirizzo IP. Nel campo Indirizzo IP specificare 192.168.1.131, in Subnet mask digitare l'indirizzo 255.255.255.0. Nel nostro caso non è necessario specificare un Default gateway.
  • Il domain controller funge anche da server DNS. All'interno del campo Server DNS preferito digitare l'IP del nostro server DNS 192.168.1.121 quindi cliccare su OK e chiudere le finestre aperte.
    Configurazione manuale indirizzo IP e DNS preferito
    FIG 5 - Configurazione manuale indirizzo IP e DNS preferito
Prima di procedere con la join al dominio bisogna accertarsi che la workstation riesca a comunicare con il server:
  • Premere la combinazione di tasti WIN+R, digitare cmd e premere invio
  • Dal prompt dei comandi digitare ipconfig seguito da invio e verificare che l'indirizzo IP e la Subnet Mask siano quelli specificati nei passi precedenti.
    IPConfig
    FIG 6 - IPConfig
  • Per verificare la comunicazione con il server utilizziamo il comando ping. Dal prompt dei comandi digitare ping 192.168.1.121 seguito da invio. Il comando ping esegue un test sulla comunicazione con l'indirizzo IP specificato (in questo caso si tratta dell'indirizzo IP del nostro server). Se viene generata una risposta allora le due postazioni sono in comunicazione tra loro in caso contrario bisognerà verificare la configurazione e la connessione alla rete.
    Ping verso l'IP del server
    FIG 7 - Ping verso l'IP del server
  • Per verificare che il server DNS sta facendo il proprio lavoro eseguire il comando ping -4 Server1DC (il parametro -4 forza l'utilizzo di IPv4). Se il server DNS funziona correttamente il comando restituirà, all'interno della risposta, l'indirizzo IP del server.
    Verifica server DNS tramite ping nome server
    FIG 8 - Verifica server DNS tramite ping nome server

Verificata la connessione tra il client e il server possiamo passare alla fase successiva della join al dominio.


Join al dominio della workstation Windows 10

  • Aprire Esplora file cliccando sull'apposita icona nella barra delle applicazioni o tramite la combinazione di tasti WIN+E.
  • Cliccare con il tasto destro del mouse su Questo PC e selezionare Proprietà dal menu contestuale.
    Proprietà Questo PC
    FIG 9 - Proprietà Questo PC
  • Come visibile in FIG 10 questo computer ha un nome temporaneo e appartiene al gruppo di lavoro WORKGROUP. Cliccare sul link Cambia impostazioni.
    Proprietà del sistema, Cambia impostazioni
    FIG 10 - Proprietà del sistema, Cambia impostazioni
  • Nella finestra Proprietà del sistema cliccare sul pulsante Cambia...
    Proprietà del sistema, Cambia
    FIG 11 - Proprietà del sistema, Cambia
  • Nella casella Nome computer inserire il nome che si intende assegnare al computer all'intero del dominio. Come per gli account utente anche il nome computer deve essere univoco all'interno del dominio ed è consigliabile stabilire uno standard relativo alla nomenclatura delle macchine. Generalmente si preferisce assegnare un nome significativo al PC che faccia capire la sua ubicazione (ad es. PCDIR001 ad indicare il pc numero 001 presente in Direzione).
  • Selezionare l'opzione Dominio, inserire nell'apposita casella il dominio mycompany.local e cliccare su OK.
    Nome computer e Dominio
    FIG 12 - Nome computer e Dominio
  • Alla richiesta delle credenziali bisognerà inserire un account utente e relativa password abilitato all'inserimento della postazione all'interno del dominio. Possiamo utilizzare l'account Administrator del nostro dominio mycompany.local.
    Richiesta credenziali per la join al dominio
    FIG 13 - Richiesta credenziali per la join al dominio
  • Verrà mostrato un messaggio di benvenuto al dominio, cliccare su OK.
    Join al dominio della workstation
    FIG 14 - Join al dominio della workstation
  • Il messaggio successivo avvisa che è necessario riavviare il sistema per rendere effettive le modifiche. Cliccare su OK (FIG 15) quindi su Chiudi (FIG 16) e poi su Riavvia adesso (FIG 17).
    Riavvio richiesto per la join al dominio
    FIG 15 - Riavvio richiesto per la join al dominio
    Chiudi Proprietà del sistema
    FIG 16 - Chiudi Proprietà del sistema
    Riavvia ora
    FIG 17 - Riavvia ora
  • Dopo il riavvio cliccare su Altro utente presente in basso a sinistra della schermata di logon.
    Schermata logon, Altro utente
    FIG 18 - Schermata logon, Altro utente
  • Eseguire il logon utilizzando un account utente appartenente al dominio. Inserire l'account creato nell'articolo Windows Server 2019: Creare utenti al'interno del dominio.
    Logon con account utente appartenente al dominio
    FIG 19 - Logon con account utente appartenente al dominio
  • Nella creazione dell'account utente all'interno del dominio abbiamo impostato il cambio password al primo logon dell'utente. Verrà mostrata la finestra mostrata in FIG 20. Cliccare su OK, quindi digitare e confermare la nuova password che si intende impostare rispettando i requisiti minimi di sicurezza (FIG 21).
    Modifica password al primo logon
    FIG 20 - Modifica password al primo logon

    Nuova password per l'account del dominio
    FIG 21 - Nuova password per l'account del dominio


Verificare che la workstation è stata aggiunta correttamente al dominio

  • Da Server Manager cliccare sul menu Strumenti e selezionare Utenti e computer di Active Directory. In alternativa premere la combinazione di tasti WIN+R, digitare dsa.msc e premere invio.
    Server Manager, Utenti e computer di Active Directory
    FIG 22 - Server Manager, Utenti e computer di Active Directory
  • Espandere il dominio mycompany.local e selezionare il container Computers. La postazione che abbiamo aggiunto al dominio sarà presente in tale container.
    Active Directory, container Computers
    FIG 23 - Active Directory, container Computers
  • Per spostarlo all'interno della unità organizzativa Direzione\Computer cliccarci su con il tasto destro del mouse e selezionare Sposta....
    Active Directory, Sposta computer
    FIG 24 - Active Directory, Sposta computer
  • Selezionare il percorso dove si intende spostare il computer selezionato e cliccare su OK. In questo caso il percorso è mycomputer.local\Direzione\Computer.
    Active Directory, Sposta computer in una nuova UO
    FIG 25 - Active Directory, Sposta computer in una nuova UO
  • Come possibile verificare in FIG 26, il computer è stato spostato all'interno della UO specificata nel passo precedente.
    Active Directory, Computer spostato nella nuova UO
    FIG 26 - Active Directory, Computer spostato nella nuova UO




mercoledì 26 febbraio 2020

Windows Quick Tip: Visualizzare il rapporto diagnostica efficienza energetica

Nell'articolo Windows Quick Tip: Verificare lo stato di salute della batteria in Windows 8 e Windows 10 è stato mostrato come creare un report relativo allo stato della batteria di un portatile utilizzando il comando 
powercfg /batteryreport 

Tramite powercfg è possibile anche generare un report contenente informazioni relative all'efficienza energetica del sistema:
  • Eseguire il prompt dei comandi come amministratore (nel menu start digitare CMD, cliccare con il tasto destro del mouse su Prompt dei comandi e selezionare Esegui come amministratore)
  • Digitare ed eseguire il comando 
    powercfg /energy
Windows 10, powercfg /energy
FIG 1 - Windows 10, powercfg /energy

Dopo qualche minuto, all'interno del percorso in cui è stato eseguito il comando, viene generato il file energy-report.html contenente il rapporto della diagnostica. Il file può essere aperto con il proprio browser.
All'interno del Rapporto diagnostica efficienza energetica troviamo informazioni utili come i profili energetici impostati (nel caso di alimentazione a batteria le impostazioni che favoriscono le prestazioni a discapito del risparmio energetico vengono segnalate come errori), le impostazioni di risparmio energetico sui dispositivi USB, i processi in esecuzione che consumano più risorse e di conseguenza richiedono più energia, gli stati di sospensione supportati dal processore, informazioni sulla batteria, ecc. 
Con le informazioni contenute all'interno del rapporto possiamo capire dove andare ad intervenire per massimizzare l'efficienza energetica del sistema.


Rapporto diagnostica efficienza energetica
FIG 2 - Rapporto diagnostica efficienza energetica









venerdì 21 febbraio 2020

Windows Server 2019: Aggiungere account utente ad un gruppo

Nell'articolo Windows Server 2019: Creazione gruppi in Active Directory abbiamo visto come creare un nuovo gruppo in Active Directory. In questo articolo verranno mostrate diverse modalità per aggiungere account utente ad un gruppo.


Aggiungere account utenti ad un gruppo tramite il Centro di amministrazione di Active Directory

  • Da Server Manager cliccare sul menu Strumenti e selezionare Centro di amministrazione di Active Directory. In alternativa premere la combinazione di tasti WIN+R, digitare dsac.exe e premere invio.
    Windows Server 2019, Centro di amministrazione di Active Directory
    FIG 1 - Windows Server 2019, Centro di amministrazione di Active Directory
  • Espandere il dominio ed individuare il gruppo su cui si intende operare (nel nostro esempio mycompany.local\Marketing\GRP_Marketing).
    Windows Server 2019, Gruppo
    FIG 2 - Windows Server 2019, Gruppo
  • Cliccare due volte sul gruppo per aprire la finestra delle proprietà.
  • Scorrere nella finestra fino ad individuare la sezione Membri quindi cliccare sul tasto Aggiungi.
    Windows Server 2019, Aggiungi membri al gruppo
    FIG 3 - Windows Server 2019, Aggiungi membri al gruppo
  • Nella nuova finestra di dialogo, all'interno della casella Immettere i nomi degli oggetti da selezionare, digitare il nome (o parte di esso) dell'account utente che si intende aggiungere e cliccare su Controlla nomi.
  • Se l'account utente visualizzato è quello corretto cliccare su OK per completare l'operazione.
    Windows Server 2019, Seleziona Utenti, Contatti, Computer, Account servizio o Gruppi
    FIG 4 - Windows Server 2019, Seleziona Utenti, Contatti, Computer, Account servizio o Gruppi
    Windows Server 2019, Utente aggiunto al gruppo
    FIG 5 - Windows Server 2019, Utente aggiunto al gruppo
In alternativa è possibile procedere nel senso inverso. Anziché partire dal gruppo e aggiungere gli account utente si parte da questi ultimi:
  • Selezionare gli account utente che si intende aggiungere al gruppo.
  • Nel riquadro Attività (o cliccando con il tasto destro del mouse sugli account utente) cliccare su Aggiungi al gruppo.
    Windows Server 2019, Aggiungi al gruppo
    FIG 6 - Windows Server 2019, Aggiungi al gruppo
  • Nella nuova finestra di dialogo, all'interno della casella Immettere i nomi degli oggetti da selezionare, digitare il nome (o parte di esso) del gruppo a cui si intendono aggiungere gli account utente e cliccare sul pulsante Controlla nomi.
    Windows Server 2019, Seleziona Gruppi
    FIG 7 - Windows Server 2019, Seleziona Gruppi
  • Se il nome del gruppo è corretto, cliccare su OK per completare l'operazione.



Aggiungere account utente ad un gruppo tramite Utenti e Computer di Active Directory

  • Da Server Manager cliccare sul menu Strumenti e selezionare Utenti e Computer di Active Directory (Active Directory Users and Computers). In alternativa premere la combinazione di tasti WIN+R digitare dsa.msc e premere invio.
    Server Manager, Strumenti, Utenti e computer di Active Directory
    FIG 8 - Server Manager, Strumenti, Utenti e computer di Active Directory
  • Espandere il dominio ed individuare il gruppo su cui si intende operare (nel nostro esempio mycompany.local\Marketing\GRP_Marketing).
    Selezione gruppo in Utenti e computer di Active Directory
    FIG 9 - Selezione gruppo in Utenti e computer di Active Directory
  • Cliccare due volte sul gruppo per aprire la finestra delle proprietà quindi selezionare la scheda Membri e cliccare sul tasto Aggiungi.
    Utenti e computer di Active Directory, aggiungi membri al gruppo
    FIG 10 - Utenti e computer di Active Directory, aggiungi membri al gruppo
  • Nella nuova finestra di dialogo, all'interno della casella Immettere i nomi degli oggetti da selezionare, digitare il nome (o parte di esso) dell'account utente che si intende aggiungere e cliccare su Controlla nomi.
    Utenti e computer di Active Directory, Seleziona Utenti, Contatti, Computer, Account servizio o Gruppi
    FIG 11 - Utenti e computer di Active Directory, Seleziona Utenti, Contatti, Computer, Account servizio o Gruppi
  • Se l'account utente visualizzato è quello corretto cliccare su OK per completare l'operazione.
    Utenti e computer di Active Directory, Membri del gruppo
    FIG 12 - Utenti e computer di Active Directory, Membri del gruppo
Anche in questo caso è possibile partire dagli account utente:
  • Selezionare gli account utente che si intende aggiungere la gruppo e cliccarci su con il tasto destro del mouse. Selezionare, dal menu contestuale, Aggiungi a un gruppo.
    Utenti e computer di Active Directory, Aggiungi a un gruppo
    FIG 13 -Utenti e computer di Active Directory, Aggiungi a un gruppo
  • Nella nuova finestra di dialogo, all'interno della casella Immettere i nomi degli oggetti da selezionare, digitare il nome (o parte di esso) del gruppo a cui si intendono aggiungere gli account utente e cliccare sul pulsante Controlla nomi.
    Utenti e computer di Active Directory, Seleziona Gruppi
    FIG 14 - Utenti e computer di Active Directory, Seleziona Gruppi
  • Se il nome del gruppo è corretto cliccare su OK per confermare l'operazione. Una nuova finestra di dialogo (FIG 15) confermerà l'avvenuta aggiunta al gruppo.
    Utenti e computer di Active Directory, Operazione di aggiunga al gruppo completata
    FIG 15 - Utenti e computer di Active Directory, Operazione di aggiunga al gruppo completata




Aggiungere account utente ad un gruppo tramite PowerShell

Per aggiungere un account utente ad un gruppo tramite PowerShell dobbiamo affidarci al cmdlet Set-ADGroup

Sintassi
La sintassi del comando è la seguente
Set-ADGroup
   [-WhatIf]
   [-Confirm]
   [-Add <Hashtable>]
   [-AuthType <ADAuthType>]
   [-Clear <String[]>]
   [-Credential <PSCredential>]
   [-Description <String>]
   [-DisplayName <String>]
   [-GroupCategory <ADGroupCategory>]
   [-GroupScope <ADGroupScope>]
   [-HomePage <String>]
   [-Identity] <ADGroup>
   [-ManagedBy <ADPrincipal>]
   [-Partition <String>]
   [-PassThru]
   [-Remove <Hashtable>]
   [-Replace <Hashtable>]
   [-SamAccountName <String>]
   [-Server <String>]
   [<CommonParameters>]
   
   
   
Parametri
-Add
Specifica i valori da aggiungere alla proprietà di un oggetto. Questo parametro consente di aggiungere uno o più valori ad una proprietà. Necessita del display name Lightweight Directory Access Protocol (LDAP). E' possibile specificare più valori separati da virgole e più proprietà separate da un punto e virgola.
-Add @{Attribute1LDAPDisplayName=value1, value2, ...; Attribute2LDAPDisplayName=value1, value2, ...; AttributeNLDAPDisplayName=value1, value2, ...}

-AuthType 
Specifica il metodo di autenticazione. I valori accettati dal parametro sono:
  • Negotiate oppure 0 (default)
  • Basic oppure 1

-Clear
Tale parametro viene utilizzato per cancellare i valori di una o più proprietà di un oggetto. Necessita del display name Lightweight Directory Access Protocol (LDAP). E' possibile cancellare più di una proprietà passandole al parametro e separandole da virgole 
-Clear Attribute1LDAPDisplayName, Attribute2LDAPDisplayName

-Confirm
Se specificato, tale parametro mostra la richiesta di conferma prima di eseguire il cmdlet.

-Credential
Specifica un'account utente che ha i permessi necessari per eseguire l'operazione. Se omesso viene considerato l'utente corrente che sta eseguendo il comando. Al parametro può essere passato il nome dell'account, come ad es. "utente01" o "Dominio\utente01" oppure può essere passato un'oggetto PSCredential generato dal cmdlet Get-Credential. Se viene specificato un'account utente verrà richiesto di inserire la password all'esecuzione del comando.

-Description
Specifica una descrizione dell'oggetto. Tale parametro imposta il valore della proprietà Description dell'oggetto.


-DisplayName
Specifica il display name dell'oggetto: imposta la proprietà DisplayName dell'oggetto.

-GroupCategory
Con questo parametro si va a specificare il tipo di gruppo. I valori accettati sono:
  • Distribution oppure 0
  • Security oppure 1

-GroupScope
Il parametro specifica l'ambito del gruppo. I valori accettati sono:
  • DomainLocal o 0
  • Global o 1
  • Universal o 2

-HomePage
Permette di specificare l'URL della home page dell'oggetto.

-Instance
Specifica l'istanza di un oggetto di tipo gruppo da usare come template per la creazione di un nuovo gruppo. Insieme al parametro Instance non è possibile utilizzare altri parametri che modificano le proprietà dell'oggetto.
I valore accettati da questo parametro sono:

  • Distinguished Name
  • GUID (objectGUID)
  • Security Identifier (ObjectSid)
  • SAM account name (SAMAccountName)


-ManagedBy
Permette di specificare l'utente o il gruppo che gestisce l'oggetto. L'utente o il gruppo può essere indicato passando al parametro:
  • Distinguished name;
  • GUID (objectGUID)
  • Security identifier (objectSid)
  • SAM account name (sAMAccountName)

-Partition
A tale parametro va passato il Distinguished Name (DN)di una partizione di Active Directory. Il cmdlet utilizzerà tale partizione per ricercare l'oggetto specificato dal parametro Identity.

-PassThru
Restituisce un oggetto che rappresenta l'item su cui si sta lavorando. Per impostazione predefinita, il cmdlet non genera alcun output.

-Remove
Permette di rimuovere uno o più valori di una proprietà di un oggetto specificando il display name LDAP. E' possibile rimuovere più di una proprietà separandole da un punto e virgola.
-Remove @{Attribute1LDAPDisplayName=value[]; Attribute2LDAPDisplayName=value[]}
Quando vengono utilizzati insieme i parametri Add, Replace, Clear, e Remove  all'interno dello stesso comando le operazioni vengono eseguite nel seguente ordine:
Remove
Add
Replace
Clear

-Replace
Permette di specificare i valori da sostituire all'interno della proprietà di un oggetto. Per modificare la proprietà di un oggetto, va utilizzato il display name LDAP. E' possibile modificare più di una proprietà elencandole all'interno del comando separate da virgole.
-Replace @{Attribute1LDAPDisplayName=value[], Attribute2LDAPDisplayName=value[]}

-SamAccountName
Specifica il nome dell'account Security Account Manager (SAM) dell'utente, del gruppo o del computer. La lunghezza massima della descrizione è di 256 caratteri. Per questioni di compatibilità con sistemi operativi più vecchi è consigliabile creare un SamAccountName con una lunghezza non superiore ai 20 caratteri.

-Server
Permette di specificare l'istanza di Active Directory Domain Services a cui connettersi per la creazione di un nuovo gruppo.

-WhatIf
Mostra cosa accadrebbe se venisse eseguito il cmdlet. Il cmdlet non viene eseguito.



Aggiungere un'account utente al gruppo

Avviare Windows PowerShell (amministratore) ed eseguire il comando
Set-ADGroup -Add:@{'Member'="CN=Daffy Duck,OU=Utenti,OU=Marketing,DC=mycompany,DC=local"} -Identity:"CN=GRP_Marketing,OU=Marketing,DC=mycompany,DC=local" -Server:"Server1DC.mycompany.local"
Ovviamente il comando va adattato in base al proprio dominio, nome dell'account utente, OU e al nome del gruppo.





mercoledì 19 febbraio 2020

MS Outlook Quick Tip: Impostazioni del registro di sistema relative alla gestione dei messaggi contenenti richieste di conferma di lettura

Quando si riceve un'email contenente una richiesta di conferma di lettura MS Outlook, per default, chiede all'utente se inviare il messaggio di  conferma. 


Microsoft Outlook, Richiesta invio conferma di lettura
FIG 1 - Microsoft Outlook, Richiesta invio conferma di lettura

Per modificare tale comportamento è possibile agire tramite le opzioni del client di posta:
  • Dal menu File di Outlook selezionare Opzioni;
  • Sul lato sinistro selezionare Posta;
  • Scorrere fino alla sezione Verifica;
  • Selezionare uno dei tre comportamenti predefiniti quando si riceve un messaggio con una richiesta in conferma di lettura:
    Invia sempre la conferma di lettura

    Non inviare mai una conferma di lettura

    Chiedi ogni volta se inviare una conferma di lettura
    Microsoft Outlook, Gestione messaggio contenente richiesta conferma lettura
    FIG 2 - Microsoft Outlook, Gestione messaggio contenente richiesta conferma lettura


L'operazione può essere eseguita anche tramite il registro di sistema:
  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'Editor del registro di sistema;
  • Posizionarsi sulla chiave
    HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\XX.0\Outlook\Options\Mail 
    Al posto di XX va indicata la versione di Office (16 per Office 2016, 15 per Office 2013, 14 per Office 2010, 13 per Office 2007) 
  • Creare, se non presente, un valore DWORD (32 bit) e nominarlo Receipt Response;
  • Cliccare due volte sul valore appena creato e, nella casella Dati valore, digitare un valore compreso tra 0 e 2 in base all'opzione che si intende attivare:
    0 = Invia sempre la conferma di lettura
    1 = Non inviare mai una conferma di lettura
    2 = Chiedi ogni volta se inviare una conferma di lettura
    Editor del Registro di sistema, valore Receipt Response
    FIG 3 - Editor del Registro di sistema, valore Receipt Response
  • Riavviare Outlook per applicare la modifica.





lunedì 17 febbraio 2020

Windows Server 2019: Centro di amministrazione di Active Directory e Cronologia di Windows PowerShell

Il Centro di amministrazione di Active Directory (ADAC) si basa sulla tecnologia Windows PowerShell e rende disponibili funzionalità migliorate per la gestione dei dati di Active Directory e un'interfaccia utente grafica (GUI) avanzata.
Negli articoli precedenti abbiamo visto come creare unità organizzative, account utenti, gruppi, ecc. tramite il Centro di amministrazione di Active Directory. Tutte le operazioni effettuate da tale strumento vengono eseguite tramite comandi PowerShell.
Nell'articolo Windows Server 2019: Creazione gruppi di utenti in Active Directory abbiamo visto come creare un gruppo all'interno di Active Directory tramite il Centro di amministrazione di Active Directory. Una volta creato il gruppo, per visualizzare il comando PowerShell che c'è dietro l'operazione, basta cliccare sull'apposita icona per espandere la sezione CRONOLOGIA DI WINDOWS POWERSHELL (FIG 1).
Centro di amministrazione di Active Directory, Cronologia di Windows PowerShell
FIG 1 - Centro di amministrazione di Active Directory, Cronologia di Windows PowerShell

All'interno della sezione viene visualizzato il comando PowerShell eseguito per la creazione del gruppo (FIG 2).
Cronologia di Windows PowerShell, New-ADGroup
FIG 2 - Cronologia di Windows PowerShell, New-ADGroup

Dare un occhiata alla CRONOLOGIA DI WINDOWS POWERSHELL presente nel Centro di amministrazione di Active Directory può essere utile per imparare i comandi di PowerShell e relative sintassi.
Nella parte alta della sezione CRONOLOGIA DI WINDOWS POWERSHELL ci sono diversi campi:
  • CercaCon il campo di ricerca è possibile cercare qualsiasi cmdlet all'interno della cronologia PowerShell History. Basta digitare le prime lettere, e il riquadro restringerà i risultati della ricerca.
  • Avvia attività e Termina attività. Per raggruppare i comandi è possibile cliccare su Avvia attività prima di effettuare qualsiasi operazione in ADAC e assegnare un nome al gruppo di comandi. Una volta eseguiti i comandi da inserire all'interno dell'attività cliccare su Termina attività. (FIG 3)
  • Cancella tutto. Elimina la cronologia
  • Mostra tutto. Attivando tale opzione vengono mostrate tutte le operazioni eseguite all'interno del Centro di amministrazione di Active Directory. Se deselezionata, verranno mostrate solo le operazioni che effettuano modifiche in Active Directory.

Cronologia di Windows PowerShell, Avvia attività
FIG 3 - Cronologia di Windows PowerShell, Avvia attività