sabato 21 aprile 2018

Copiare le impostazioni dei programmi tramite CloneApp

Quando si reinstalla Windows il lavoro più lungo e odioso consiste nel ripristinare tutti i programmi e relative impostazioni sul nuovo sistema. Uno strumento utile in questo contesto è CloneApp: un utility gratuita che consente di eseguire un backup delle impostazioni di tutti i programmi più popolari installati su Windows per un successivo ripristino sul medesimo sistema oppure su altre postazioni.

L'applicazione viene fornita in versione portable pertanto non necessita di installazione. Per avviare l'applicazione è consigliabile cliccare con il tasto destro del mouse sull'eseguibile cloneapp.exe e selezionare Esegui come amministratore.

Una volta avviato CloneApp basterà selezionare le applicazioni di proprio interesse dall'apposito elenco e cliccare su Backup per eseguire una copia dei file di configurazione, impostazioni e chiavi di registro di sistema delle applicazioni selezionate. 


CloneApp, Backup
FIG 1 - CloneApp, Backup

In maniera del tutto analoga si procede al ripristino delle impostazioni cliccando su Restore. Per ripristinare le impostazioni su un altro PC basterà copiare l'intera cartella di CloneApp contenente i backup, avviare l'applicazione, selezionare le impostazioni da recuperare e cliccare su Restore per avviare il processo.

Cliccando su PreviewCloneApp mostra l'elenco delle cartelle che saranno oggetto di backup.

Con un click su Select Installed, CloneApp esegue una scansione del sistema selezionando automaticamente tutti i programmi supportati e installati.

Per default il backup di ciascun programma viene memorizzato in una cartella separata. Agendo tramite il Control Panel è possibile modificare diverse impostazioni e attivare la compressione 7z.
CloneApp, Control Panel
FIG 2 - CloneApp, Control Panel

Non tutte le applicazioni sono supportate: al momento CloneApp supporta circa 250 applicazioni. L'elenco aggiornato delle applicazioni supportate, in continua crescita, può essere visualizzato da QUI.

Selezionando un'applicazione dall'apposito elenco e cliccando su Edit plug-in (FIG 3) è possibile modificare le impostazioni di backup oppure creare un nuovo plug-in, partendo da uno già esistente, per effettuare il backup di un'applicazione non supportata (FIG 4).
CloneApp, Edit plug-in
FIG 3 - CloneApp, Edit plug-in


CloneApp, Save as new plug-in
FIG 4 - CloneApp, Save as new plug-in

CloneApp può essere scaricato dal sito della Mirinsoft.

L'applicazione supporta anche ulteriori plug-in che ne estendono le funzionalità. Al momento il produttore mette a disposizione un solo plug-in scaricabile da QUI che consente il backup di Product Key e codici di registrazione dei programmi installati.





lunedì 9 aprile 2018

Facebook: Visualizzare informazioni dettagliate utilizzando Graph Search

Nel gennaio del 2013 Facebook ha introdotto il tool Graph Search, un motore di ricerca semantico interno al social network basato sul grafo sociale in grado di ricercare contenuti come entità, foto, luoghi, post, commenti, like, pagine seguite e altro. Le potenzialità del tool lo rendevano alquanto inquietante e le sue funzioni sono state riviste da Facebook a distanza di un anno dalla sua introduzione. 

Al momento, Graph Search non è disponibile in italiano ma basta agire nel menu Impostazioni di Facebook e selezionare la lingua English (US) per provare alcune funzionalità di questo strumento. Le ricerche vengono effettuate inserendo apposite stringhe all'interno della barra di ricerca.
Ad esempio:

My female friends
Visualizza tutti i nostri amici di sesso femminile.

My friends who live near <nome di una città>
Visualizza tutti i nostri amici che vivono nei pressi della città specificata.

Pages similar to <nome di una pagina>
Visualizza pagine che per contenuto sono simili alla pagina specificata.

Graph Search è molto più di questo e può essere sfruttato per visualizzare maggiori informazioni su un utente. Facebook ha limitato notevolmente le potenzialità di tale strumento tuttavia è possibile ancora effettuare ricerche semantiche all'interno del social network utilizzando siti come http://graph.tips in cui basterà specificare l'UserName dell'utente, nell'apposito campo, per visualizzare le foto fatte, quelle in cui è taggato, posti visitati, post, like, ecc. Per ricavare l'UserName di un utente da utilizzare su graph.tips basta visitare il suo profilo. Nella barra di indirizzi del browser verrà visualizzata una stringa simile a "https://www.facebook.com/JohnDoe" dove JohnDoe rappresenta l'UserName da inserire nell'apposito campo del sito http://graph.tips. Una volta aggiunto l'UserName dell'utente è possibile selezionare, dalle apposite caselle (FIG 2), l'informazione che si intende ricercare.
Graph Search Generator (http://graph.tips), inserimento UserName
FIG 1 - Graph Search Generator (http://graph.tips), inserimento UserName
Graph Search Generator (http://graph.tips), Definizione ricerca
FIG 2 - Graph Search Generator (http://graph.tips), Definizione ricerca 









giovedì 5 aprile 2018

Cloudflare 1.1.1.1: il DNS più veloce del web e attento alla privacy

La nota società statunitense Cloudflare, specializzata nel content delivery network, performance e sicurezza su Internet, ha ufficializzato il proprio servizio DNS 1.1.1.1 veloce, sicuro e attento alla privacy.
Il servizio DNS offerto da Cloudflare risulta il più veloce del web inoltre rende difficile al proprio provider di tracciare i siti visitati. Gli indirizzi IP degli utenti non vengono archiviati e i log relativi alle query vengono cancellati entro 24 ore. Al fine di garantire la massima privacy, il servizio supporta sia DNS-over-TLS sia DNS-over-HTTPS.


Prestazioni del DNS di Cloudflare
FIG 1 - Prestazioni del DNS di Cloudflare

Oltre all'indirizzo 1.1.1.1 del DNS primario, Cloudflare fornisce anche l'indirizzo 1.0.0.1 relativo al DNS secondario. I rispettivi indirizzi IPv6 dei due DNS sono: 2606:4700:4700::1111 e 2606:4700:4700::1001

Per ulteriori dettagli e informazioni sul servizio e su come impostare i server DNS sul proprio sistema è possibile consultare la pagina https://1.1.1.1





mercoledì 21 marzo 2018

MS Word Quick Tip: Eliminare le linee orizzontali create dalla sostituzione automatica

Microsoft Word, l'editor di testi del pacchetto Office, mette a disposizione degli utenti numerose funzioni di sostituzione automatica di parole e caratteri. Ad es. iniziando una riga con un trattino (-) e uno spazio, Word provvede a trasformare automaticamente la riga attuale nel primo elemento di un elenco puntato.
Inserendo tre trattini (---) all'inizio di una riga e premendo il tasto invio, MS Word provvederà a sostituirli con una riga orizzontale che occupa l'intera larghezza del foglio.
La riga creata dalla sostituzione automatica di MS Word non è un oggetto aggiunto al testo bensì una proprietà di formattazione del paragrafo soprastante pertanto non è selezionabile con il mouse e non può essere cancellata tramite i tasti Canc o Backspace presenti sulla tastiera. Per eliminare la riga:
  • Spostare il cursore nella riga di testo immediatamente precedente alla linea orizzontale da eliminare;
  • Nella barra multifunzione, cliccare sulla freccia presente a lato del pulsante Bordi;
  • Selezionare la voce Nessun bordo dal menu a discesa.

    MS Word, eliminare la linea orizzontale
    FIG 1 - MS Word, eliminare la linea orizzontale



martedì 20 marzo 2018

MS Exchange: Visualizzare la configurazione di trasporto dell'intera infrastruttura

Per visualizzare la configurazione delle impostazioni di trasporto globali applicate all'interno della propria organizzazione si utilizza il cmdlet Get-TransportConfig.
Il cmdlet va eseguito da Exchange Management Shell (EMS). 

La sintassi del comando è la seguente:
Get-TransportConfig [-Identity <OrganizationIdParameter>] [-DomainController <Fqdn>]



Esempi


Esempio 1
Get-TransportConfig
Se eseguito su un Mailbox Server visualizzerà la configurazione di trasporto globale mentre nel caso venga eseguito su un server di Trasporto Edge verrà visualizzata la configurazione di trasporto del solo computer locale.
MS Exchange, Get-TransportConfig
FIG 1 - MS Exchange, Get-TransportConfig


Esempio 2
Get-TransportConfig |Select MaxReceiveSize
Eseguito su un Mailbox Server visualizza la dimensione massima per i messaggi ricevuti impostato per l'intera organizzazione.






mercoledì 7 marzo 2018

Android: Visualizzare informazioni nascoste

Per visualizzare informazioni nascoste del proprio smartphone Android basta digitare, nell'app utilizzata per telefonare, la sequenza 
*#*#4636#*#*
Oltre all'IMEI, alle informazioni sulla batteria e alle statistiche di utilizzo vengono visualizzate numerose informazioni dettagliate sul dispositivo, SIM e connessioni.


Android, Informazioni dettagliate dispositivo e statistiche
FIG 1 - Android, Informazioni dettagliate dispositivo e statistiche

Informazioni dettagliate dispositivo
FIG 2 - Android, Informazioni dettagliate dispositivo





martedì 6 marzo 2018

Outlook Quick Tip: Verificare la data e ora di modifica di un'email

In alcune contesti può essere utile verificare la data e ora di modifica di un particolare messaggio. 


Il client di posta Microsoft Outlook, con le impostazioni di default, non visualizza tale informazione. Per visualizzare la data e ora di modifica di un'email in Outlook si può selezionarla nella sezione elenco messaggi di Outlook e premere la combinazione di tasti ALT+Invio (FIG 1).
MS Outlook, Data e ora di modifica del messaggio
FIG 1 - MS Outlook, Data e ora di modifica del messaggio

Per aggiungere tale informazione in una colonna della sezione elenco messaggi in modo che sia sempre visibile:
  • Dal menu Visualizza cliccare su Aggiungi colonne;
    MS Outlook, Aggiungi colonne
    FIG 2 - MS Outlook, Aggiungi colonne
  • Dalla casella Seleziona colonne disponibili da selezionare Campi data/ora;
  • Nella casella Colonne disponibili selezionare Modificato quindi cliccare sul tasto Aggiungi;

    MS Outlook, Aggiungere la colonna "Modificato"
    FIG 3 - MS Outlook, Aggiungere la colonna "Modificato"
  • Cliccando sui pulsanti Sposta su e Sposta giù è possibile modificare l'ordine delle colonne;
  • Cliccare su OK per rendere effettiva la modifica.





lunedì 5 marzo 2018

MS Exchange: Creare una cartella all'interno della propria mailbox tramite EMS

MS Exchange mette a disposizione il cmdlet New-MailboxFolder per la creazione di cartelle nella propria mailbox tramite Exchange Management Shell (EMS). Tale cmdlet non può essere utilizzato dagli amministratori per la creazione di cartelle su altre mailbox al di fuori di quella personale.

La sintassi del comando è la seguente:
New-MailboxFolder  -Parent <MailboxFolderIdParameter> -Name <String>


Parametri principali


Parent
Al parametro Parent va passata la mailbox e la cartella nella quale si intende creare la nuova cartella. Nel caso in cui la cartella padre non venga specificata, il cmdlet crea la nuova cartella nella root della casella. Se il nome della cartella padre contiene spazi va racchiuso tra apici. La mailbox può essere indicata tramite il nome, il Display Name, l'Alias, il Distinguished Name, l'indirizzo di posta o Id utente.

Name
Il  parametro Name consente di specificare il nome da assegnare alla nuova cartella. Nel caso in cui il nome contenga spazi va racchiuso tra apici.



Esempi


Esempio 1
Per creare una nuova cartella nella root della mailbox si può utilizzare il comando
New-MailboxFolder -Parent GLUBRANO -Name Personal
Dove GLUBRANO indica la mailbox e Personal rappresenta il nome da assegnare alla nuova cartella.


Esempio 2
Per creare una nuova cartella all'interno di una cartella già esistente si può utilizzare il comando
New-MailboxFolder -Parent GLUBRANO:\"Posta in arrivo" -Name Personal
Come si evince dal comando, al parametro Parent viene passata la mailbox e il nome della cartella padre, racchiuso tra apici in quanto contiene spazi, in cui creare la nuova cartella Personal.

New-MailboxFolder, creare una nuova cartella all'interno della mailbox
FIG 1 - New-MailboxFolder, creare una nuova cartella all'interno della mailbox




venerdì 2 marzo 2018

MS Exchange: Verificare la versione di Exchange in esecuzione nella propria organizzazione

In un organizzazione può rivelarsi utile conoscere le versioni di MS Exchange in esecuzione sui server al fine di allineare/aggiornare i sistemi.
Per visualizzare il numero di build per le versioni di MS Exchange 2013/2016 in esecuzione sulla propria infrastruttura si può utilizzare il cmdlet Get-ExchangeServer in Exchange Management Shell (EMS).

Il comando da eseguire per visualizzare i server Exchange con relativa versione è il seguente:
Get-ExchangeServer | Format-List Name, Edition, AdminDisplayVersion


Visualizzare il numero di build dei server MS Exchange
FIG 1 - Visualizzare il numero di build dei server MS Exchange

Per visualizzare un elenco riepilogativo con tutti gli attributi di tutti i server Exchange presenti nell'infrastruttura si utilizza il comando
Get-ExchangeServer | Format-List


Per visualizzare le informazioni su uno specifico server Exchange, al cmdlet Get-ExchangeServer va passato il parametro Identity seguito dal nome del server di proprio interesse
Get-ExchangeServer -Identity SrvExc01 | Format-List