mercoledì 2 agosto 2017

Google Chrome: Abilitare il protocollo Quick UDP Internet Connections

QUIC (Quick UDP Internet Connections) è un protocollo di rete sperimentale sviluppato da Google che agisce a livello di trasporto. Il nuovo protocollo presenta una serie di vantaggi rispetto ad altri protocolli come bassa latenza, migliore gestione della banda, maggiore velocità, controllo della congestione del traffico e fornisce una protezione analoga a quella fornita dai protocolli TLS/SSL.
Per attivare il protocollo QUIC in Chrome:
  • Aprire il browser e digitare chrome://flags nella barra degli indirizzi seguito da invio;
  • Scorrere l'elenco e individuare la voce Experimental QUIC protocol. Nel relativo menu a discesa è possibile Abilitare/Disabilitare l'utilizzo del protocollo all'interno del browser.
  • Una volta abilitato il protocollo cliccare sul pulsante Riavvia ora che appare all'interno del browser per riavviare Chrome e rendere effettiva la modifica.

Chrome, Experimental QUIC protocol
FIG 1 - Chrome, Experimental QUIC protocol




martedì 1 agosto 2017

Windows: Il lettore CD/DVD non viene rilevato dal sistema e non appare in Esplora file

Possono esserci svariate ragioni per le quali il lettore/masterizzatore CD/DVD non viene rilevato dal sistema operativo e non compare in Esplora file. Il presente articolo affronta solo una parte dei possibili casi ma può essere d'aiuto nel risolvere quelli più frequenti.


1. Verifica BIOS

La prima operazione da fare è quella di verificare se l'unità ottica viene rilevata dal BIOS e verificare che non sia stata disabilitata. Le voci all'interno del BIOS variano in base al produttore e dal tipo di BIOS quindi non è possibile fornire in dettaglio le voci da verificare e per i meno esperti è consigliabile consultare il manuale della scheda madre.
Se l'unità non viene rilevata dal BIOS allora il problema non è del sistema operativo ma potrebbe trattarsi di un problema hardware. In questi casi è consigliabile:
  • Verificare che il cavo dati (SATA/PATA) e il cavo di alimentazione siano correttamente collegati;
  • Verificare se all'avvio del sistema il led dell'unità si accende e se premendo il pulsante di apertura il carrello viene espulso. Se non si accende alcun led e il carrello non si apre è probabile che l'unità non sia alimentata o sia guasta. Provare a collegare l'unità ad un'altro cavo di alimentazione;
  • Sostituire il cavo dati;
  • Collegare il cavo dati ad un altro connettore presente su scheda madre.

Nel caso in cui l'unità venga rilevata correttamente dal BIOS è possibile proseguire con le altre verifiche.


2. Verificare se da Gestione disco l'unità CD/DVD viene visualizzata

  • Avviare Gestione disco (WIN+R e digitare diskmgmt.msc seguito da invio);
  • Se l'unità non viene visualizzata in Gestione disco procedere con le verifiche successive in caso contrario verificare che l'unità disponga di una lettera assegnata. Per assegnare una lettera all'unità da Gestione disco, basta cliccarci su con il tasto destro del mouse e selezionare Cambia lettera e percorso di unità.

Windows, Gestione disco
FIG 1 - Windows, Gestione disco


3. Utilizzare lo strumento Risoluzione dei problemi

  • Premere la combinazione di tasti WIN+R e nella finestra di dialogo Esegui digitare control seguito da invio;
  • Selezionare la visualizzazione per Icone piccole;
  • Cliccare su Risoluzione dei problemi;
  • Nella sezione Hardware e suoni cliccare su Configurare un dispositivo e seguire la procedura guidata.
Windows, Risoluzione dei problemi
FIG 2 - Windows, Risoluzione dei problemi


4. Verificare che l'unità non sia disattivata da Gestione dispositivi

L'unità potrebbe essere stata disattivata da Gestione dispositivi. Per verificarlo:
  • Premere la combinazione di tasti WIN+R e nella finestra di dialogo Esegui digitare devmgmt.msc seguito da invio;
  • Espandere la voce Unità DVD/CD-ROM e verificare che l'unità non sia stata disattivata. Per riattivarla basta cliccarci su con il tasto destro del mouse e selezionare Attiva dal menu contestuale.

Windows, Gestione dispositivi
FIG 3 - Windows, Gestione dispositivi


5. Aggiornare/Reinstallare il driver dell'unità

Verificare sul sito web del produttore dell'unità se esiste un driver aggiornato e procedere alla sua installazione seguendo le istruzioni fornite sul sito.
Provare a reinstallare il driver procedendo come indicato di seguito
  • Premere la combinazione di tasti WIN+R e nella finestra di dialogo Esegui digitare devmgmt.msc seguito da invio;
  • Espandere la voce Unità DVD/CD-ROM quindi cliccare, con il tasto destro del mouse, sulle unità DVD/CD visualizzate e selezionare Disinstalla dispositivo;
  • Riavviare il sistema. Al riavvio i driver verranno automaticamente reinstallati.

Windows, Gestione dispositivi - Disinstalla dispositivo
FIG 4 - Windows, Gestione dispositivi - Disinstalla dispositivo


6. Reinstallare i driver IDE/ATAPI

Sul sito del produttore della scheda madre, verificare se ci sono driver aggiornati e procedere alla loro installazione.
  • Avviare Gestione dispositivi (WIN+R e digitare devmgmt.msc seguito da invio);
  • Dal menu Visualizza selezionare Mostra dispositivi nascosti;
  • Espandere la sezione Controller IDE ATA/ATAPI;
  • Cliccare con il tasto destro del mouse su ciascun controller e sugli ATA Channel 0 e 1 e selezionare Disinstalla dispositivo.
  • Riavviare il sistema.

Windows, Controller IDE ATA/ATAPI
FIG 5 - Windows, Controller IDE ATA/ATAPI


7. Eliminare i valori corrotti nel registro di sistema

  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'editor del registro di sistema;
  • Posizionarsi sulla chiave
    HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\Class\{4D36E965-E325-11CE-BFC1-08002BE10318}
  • Eliminare, se presenti, i valori UpperFilters e LowerFilters;
  • Riavviare il sistema.
Windows, Regedit UpperFilters
FIG 6 - Windows, Regedit UpperFilters


8. Creare la chiave di registro EnumDevice1

  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'editor del registro di sistema;
  • Posizionarsi sulla chiave
    HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\atapi
  • All'interno della chiave atapi creare una nuova sottochiave e rinominarla in Controller0;
  • Posizionarsi sulla chiave appena creata. Creare un nuovo valore DWORD (32-bit), rinominarlo in EnumDevice1 e valorizzarlo ad 1;
  • Riavviare il sistema.
Windows, Regedit - EnumDevice1
FIG 7 - Windows, Regedit - EnumDevice1





giovedì 27 luglio 2017

Windows 10: Attivare il Tema Scuro tramite le Impostazioni, registro di sistema e PowerShell

Il tema scuro di Windows 10 consente di impostare un sfondo scuro per i menu e le App supportate. Il tema scuro può essere attivato/disattivato in diversi modi: tramite il menu Impostazioni, tramite il registro di sistema oppure tramite comandi PowerShell.
Windows 10, Tema Chiaro (default)
FIG 1 - Windows 10, Tema Chiaro (default)

Windows 10, Tema scuro
FIG 2 - Windows 10, Tema scuro



Attivare/Disattivare il tema scuro tramite il menu Impostazioni

  • Dal menu Impostazioni (WIN+I) selezionare Personalizzazione;
  • Nell'elenco presente sulla sinistra della finestra, cliccare su Colori quindi scorrere le opzioni fino alla voce Scegli la modalità predefinita dell'app da cui è possibile scegliere lo sfondo chiaro o scuro per le app.

Windows 10, Selezione modalità Chiaro/Scuro dell'app
FIG 3 - Windows 10, Selezione modalità Chiaro/Scuro dell'app


Attivare/Disattivare il tema scuro tramite registro

  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'editor del registro di sistema;
  • Posizionarsi sulla chiave 
    HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Themes\Personalize
  • Creare un nuovo valore DWORD rinominarlo in AppsUseLightTheme e assegnargli valore per attivare il tema scuro;
  • Per ripristinare il tema chiaro basta eliminare il valore AppsUseLightTheme.
Windows 10, Attivazione/Disattivazione tema scuro tramite registro di sistema
FIG 4 - Windows 10, Attivazione/Disattivazione tema scuro tramite registro di sistema



Attivare/Disattivare il tema scuro PowerShell

Per abilitare il tema scuro tramite PowerShell eseguire il comando
New-ItemProperty -Path HKCU:\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Themes\Personalize -Name AppsUseLightTheme -Value 0 -Type Dword -Force

Per disabilitare il tema scuro eseguire
Remove-ItemProperty -Path HKCU:\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Themes\Personalize -Name AppsUseLightTheme

Windows 10, Attivare il tema scuro tramite PowerShell
FIG 5 - Windows 10, Attivare il tema scuro tramite PowerShell




Windows 10: Abilitare/Disabilitare luce notturna in Windows 10 Creators Update

In Windows 10 Creators Update è stata introdotta la funzione Luce notturna che consente di modificare la temperatura dei colori su schermo in modo da diminuire la luce blu nelle ore notturne. 
Per attivarla è possibile procedere tramite Impostazioni->Sistema->Schermo. Attivando la funzionalità e cliccando sul collegamento Impostazioni luce notturna è possibile impostare la temperatura del colore desiderata e a che ora attivare/disattivare tale modalità.
Impostazioni Schermo, Luce notturna
FIG 1 - Impostazioni Schermo, Luce notturna
Impostazione ora e temperatura colore Luce notturna
FIG 2 - Impostazione ora e temperatura colore Luce notturna





lunedì 24 luglio 2017

Windows 10: Ripristinare 'Apri finestra di comando qui' dopo l'aggiornamento a Creator Updates

Nell'articolo Windows Quick Tip: Accesso rapido al prompt dei comandi all'interno di una cartella viene mostrata una scorciatoia per richiamare il prompt dei comandi da una cartella tramite la voce Apri finestra di comando qui.
Con il passaggio a Creators Update di Windows 10 il comando è stato sostituito da Apri finestra PowerShell qui. Ovviamente l'obbiettivo di Microsoft è quello di abbandonare il prompt dei comandi in favore di una shell più completa come quella di PowerShell.

Per ripristinare la funzione precedente:
  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'editor del registro di sistema;
  • Posizionarsi sulla chiave 
    HKEY_CLASSES_ROOT\Directory\Background\shell\cmd
  • La chiave è protetta pertanto prima di poter modificare i valori al suo interno è necessario acquisire l'accesso completo. Cliccare con il tasto destro del mouse sulla chiave cmd e, dal menu contestuale selezionare Autorizzazioni;
    Autorizzazione chiave cmd
    FIG 1 - Autorizzazione chiave cmd
  • Cliccare sul pulsante Avanzate;
    Autorizzazioni per cmd, Avanzate
    FIG 2 - Autorizzazioni per cmd, Avanzate
  • Cliccare sul collegamento Cambia relativo al proprietario della chiave;
    Cambia Proprietario chiave cmd
    FIG 3 - Cambia Proprietario chiave cmd
  • Nel campi Immettere il nome dell'oggetto da selezionare, digitare Administrators quindi cliccare sul pulsante Controlla nomi e confermare con OK;
    Selezione del nuovo proprietario della chiave cmd
    FIG 4 - Selezione del nuovo proprietario della chiave cmd
  • Chiudere la finestra Impostazioni avanzate di sicurezza per cmd cliccando su OK;
  • Selezionare Administrators nell'elenco Utenti e gruppi e spuntare la voce Consenti accanto a Controllo Completo quindi confermare cliccando su OK;
    Controllo completo al gruppo Administrators
    FIG 5 - Controllo completo al gruppo Administrators
  • Ora cliccare con il tasto destro sul valore HideBasedOnVelocityId e selezionare la voce Rinomina. Rinominare il valore in ShowBasedOnVelocityId.

    Rinomina del valore HideBasedOnVelocityId in ShowBasedOnVelocityId
    FIG 6 - Rinomina del valore HideBasedOnVelocityId in ShowBasedOnVelocityId
Adesso dal menu contestuale verranno visualizzati sia Apri finestra di comando qui che Apri finestra PowerShell qui.
Apri finestra di comando qui
FIG 7 - Apri finestra di comando qui



venerdì 21 luglio 2017

Windows 10: Abilitare BitLocker sull'unità di sistema

Introdotto a partire dalle versioni Enterprise e Ultimate di Windows Vista, BitLocker è una funzionalità inclusa nei sistemi operativi Microsoft che consente la protezione dei dati tramite cifratura con algoritmo AES.

Per abilitare la cifratura di un'unità di sistema con BitLocker:
  • Aprire Esplora file;
  • Cliccare su Questo PC;
  • Cliccare, con il tasto destro del mouse, sull'unità di sistema (generalmente C:) che si intende cifrare e, dal menu contestuale, selezionare la voce Attiva BitLocker.

Attiva BitLocker sull'unità di sistema
FIG 1 - Attiva BitLocker sull'unità di sistema

Per la cifratura BitLocker utilizza il chip TPM (Trusted Platform Module) presente sulla scheda madre. Nel caso in cui tale chip non fosse presente, nell'attivare BitLocker verrà visualizzato il messaggio mostrato in FIG 2.
Impossibile utilizzare TPM (Trusted Platform Module)
FIG 2 - Impossibile utilizzare TPM (Trusted Platform Module)

In questi casi è necessario effettuare un ulteriore passaggio agendo tramite l'Editor Criteri di gruppo:
  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare gpedit.msc seguito da invio per aprire l'Editor criteri di gruppo locali;
  • Nell’elenco ad albero, presente sulla sinistra, raggiungere la sezione Criteri Computer locale->Configurazione computer->Modelli amministrativi->Componenti di Windows->Crittografia unità BitLocker->Unità del sistema operativo;

    Editor criteri di gruppo locali, Richiedi autenticazione aggiuntiva all’avvio
    FIG 3 - Editor criteri di gruppo locali, Richiedi autenticazione aggiuntiva all’avvio
  • Nei criteri elencati nella parte destra della finestra, aprire Richiedi autenticazione aggiuntiva all’avvio con un doppio click, selezionare l'opzione Attivata e spuntare la voce Consenti BitLocker senza un TPM compatibile quindi confermare su OK.
    Attiva criterio Richiedi autenticazione aggiuntiva all’avvio
    FIG 4 - Attiva criterio Richiedi autenticazione aggiuntiva all’avvio
Il chip TPM viene utilizzato per cifratura e decifratura dei dati, se non presente bisogna scegliere se utilizzare una password da inserire ad ogni avvio oppure una pendrive che dovrà essere sempre inserita nel sistema per consentirne l'avvio. 
La cifratura dell'unità può richiedere diverso tempo. L'operazione viene eseguita in background e viene portata a termine automaticamente.

Tramite il criterio Richiedi autenticazione aggiuntiva all’avvio è possibile specificare un ulteriore fattore di autenticazione in aggiunta al TPM come un PIN (con una lunghezza compresa tra 6 e 20 cifre), oppure una pendrive contenente la chiave di decifratura. In questo caso è possibile rendere obbligatorio uno dei due elementi aggiuntivi selezionando la voce Richiedi al posto di Consenti dai relativi menu a discesa oppure renderli obbligatori entrambi selezionando, dalla casella Configurazione chiave e PIN, la voce Richiedi chiave e PIN di avvio con il TPM.


Richiedi chiave e PIN di avvio con il TPM
FIG 5 - Richiedi chiave e PIN di avvio con il TPM


domenica 16 luglio 2017

Ransomare Petya: Rilasciata la master key

L'autore o gli autori del ransomware Petya hanno rilasciato la master key per decriptare i dati cifrati da tutte le versioni del malware che includono:

  • Prima versione di Petya (teschio bianco su sfondo rosso visualizzato al boot del sistema);
  • Seconda versione di Petya che include il ransomware Mischa (teschio verde su sfondo nero);
  • Terza versione conosciuta come GoldenEye (teschio giallo su sfondo nero).

Schermata visualizzata al boot dalla prima versione di Petya
FIG 1 - Schermata visualizzata al boot dalla prima versione di Petya

La master key è stata rilasciata dall'utente Janus attraverso Twitter e può essere scaricata da Mega.nz
Tweet dell'utente Janus che annuncia il rilascio della master key
FIG 2 - Tweet dell'utente Janus che annuncia il rilascio della master key

Anton Ivanov, ricercatore di sicurezza di Kaspersky, ha verificato e confermato la validità della chiave.



Il ransomware Petya non va confuso con NotPetya che, anche se è nato modificando la versione originale del ransomware Petya, è stato creato da un'altro gruppo e adotta una routine di cifratura diversa.