mercoledì 20 febbraio 2019

Kali Linux: Installare TeamViewer da terminale

Da quando TeamViewer, il noto software per il controllo remoto, è stato rilasciato per le versioni Linux Debian e Ubuntu è possibile installarlo facilmente anche su Kali Linux.
La versione di TeamViewer per Linux è scaricabile da https://www.teamviewer.com/en/download/linux/ scegliendo tra la versione a 32 e quella a 64 bit.
Kali Linux, TeamViewer
FIG 1 - Kali Linux, TeamViewer

Di seguito verranno mostrati i comandi da eseguire per installare la versione a 64 bit di TeamViewer su Kali Linux tramite terminale:
  • Da terminale utilizzare il seguente comando wget per scaricare il pacchetto di installazione
    wget https://download.teamviewer.com/download/linux/teamviewer_amd64.deb

    Kali Linux, wget TeamViewer
    FIG 2 - Kali Linux, wget TeamViewer
  • Procedere con l'installazione eseguendo il comando
    dpkg -i teamviewer_amd64.deb

    Kali Linux, installazione pacchetto teamviewer
    FIG 3 - Kali Linux, installazione pacchetto teamviewer
  • Terminata l'installazione eseguire
    apt -f install
    per installare anche eventuali dipendenze dei pacchetti;
    Kali Linux, installazione dipendenze tramite apt -f install
    FIG 4 - Kali Linux, installazione dipendenze tramite apt -f install
  • Eseguire TeamViewer lanciando il comando
    teamviewer

    Kali Linux, avvio TeamViewer
    FIG 5 - Kali Linux, avvio TeamViewer
  • Nel caso in cui venga visualizzato il messaggio Teamviewer daemon not running eseguire il comando
    teamviewer --daemon enable




martedì 19 febbraio 2019

Windows 10: Immagine account utente

Windows 10, come tutti i sistemi operativi moderni dotati di interfaccia grafica, consente di attribuire un'immagine personalizzata all'account dell'utente. 
Per attribuire un'immagine al proprio account:
  • Avviare l'app Impostazioni (WIN+I) quindi cliccare su Account;
    Windows 10, Impostazioni - Account
    FIG 1 - Windows 10, Impostazioni - Account
  • Selezionare la sezione Le tue info quindi creare/impostare l'immagine desiderata tramite la fotocamera o selezionandola da un file in locale.

    FIG 2 - Windows 10, Le tue info
Windows gestirà autonomamente il taglio dell'immagine se questa supera le dimensioni di 448 pixel per lato, pertanto è meglio assicurarsi che l'immagine desiderata non venga compromessa dall'operazione (ad esempio preparandola prima utilizzando apposite applicazioni per l'editing delle immagini).
Anche se la schermata Le tue info (FIG 2) visualizza solo le ultime 3 immagini utilizzate, Windows archivia tutte le immagini di profilo (anche quelle non più utilizzate) all'interno della cartella %AppData%\Microsoft\Windows\AccountPictures.
Accedendo a tale cartella è possibile eliminare le immagini di profilo non più utilizzate oppure, eseguendo un doppio click su un'immagine e cliccando sul pulsante Cambia nella finestra di conferma, si può riassegnare una vecchia immagine all'account utente.
Windows 10, Riassegnare una vecchia immagine all'account utente
FIG 3 - Windows 10, Riassegnare una vecchia immagine all'account utente





lunedì 18 febbraio 2019

Kali Linux: Visualizzare e modificare l'hostname da terminale

L'hostname (o host name) è il nome identificativo assegnato ad un dispositivo (host) all'interno di una rete e può essere composto da lettere, cifre e trattini. Generalmente agli host all'interno di una rete vengono assegnati nomi significativi che ne lasciano intuire il ruolo e spesso anche la posizione e il sistema operativo. In questo articolo mostrerò come visualizzare l'hostname delle propria postazione, come modificarlo temporaneamente, come modificarlo in maniera permanente e come assegnare un hostname randomico ad ogni avvio.


Visualizzare l'hostname

Per visualizzare il nome della propria postazione in Kali Linux basta eseguire da terminale il comando
hostname
Kali Linux, visualizzare l'hostname della propria postazione
FIG 1 - Kali Linux, visualizzare l'hostname della propria postazione



Modificare temporaneamente l'hostname

Per modificare temporaneamente il nome host si può far seguire al comando hostname il nome da assegnare
Ad es.
hostname PC1
Kali Linux, modificare temporaneamente l'hostname
FIG 2 - Kali Linux, modificare temporaneamente l'hostname





Modificare in maniera permanente l'hostname

Per assegnare permanentemente un nuovo nome host è necessario modificare i file hostname e host presenti nella directory /etc.
  • Da terminale digitare il comando leafpad /etc/hostname
    Kali Linux, aprire il file hostname utilizzando l'editor di testo leafpad
    FIG 3 - Kali Linux, aprire il file hostname utilizzando l'editor di testo leafpad
  • Sostituire il nome host visualizzato con quello desiderato quindi salvare e chiudere la finestra dell'editor;
    Kali Linux, modificare il file hostname utilizzando l'editor di testo leafpad
    FIG 4 - Kali Linux, modificare il file hostname utilizzando l'editor di testo leafpad
  • Ritornati alla finestra del terminale eseguire il comando leafpad /etc/hosts
    Kali Linux, aprire il file hosts utilizzando l'editor di testo leafpad
    FIG 5 - Kali Linux, aprire il file hosts utilizzando l'editor di testo leafpad
  • Sovrascrivere il vecchio nome host con quello desiderato quindi salvare e chiudere la finestra dell'editor;
    Kali Linux, modificare il file hosts utilizzando l'editor di testo leafpad
    FIG 6 - Kali Linux, modificare il file hosts utilizzando l'editor di testo leafpad
  • Riavviare il sistema digitando il comando reboot da terminale;
    Kali Linux, reboot del sistema
    FIG 7 - Kali Linux, reboot del sistema




Assegnare un hostname casuale ad ogni avvio del sistema

Per fare in modo che ad ogni avvio venga assegnato un nome casuale al nostro host è necessario creare uno script nella cartella /usr/bin/ e richiamarlo ad ogni avvio di sistema.

  • Creare un file vuoto nella cartella /usr/bin/ nominandolo rndhostname.sh digitando da terminale il seguente comando
    touch /usr/bin/rndhostname.sh
  • Aprire il file appena creato tramite l'editor di testo leafpad con il comando
    leafpad /usr/bin/rndhostname.sh

    Kali Linux, creazione file vuoto e avvio dell'editor leafpad
    FIG 8 - Kali Linux, creazione file vuoto e avvio dell'editor leafpad
  • Incollare il seguente script all'interno dell'editor quindi chiudere l'editor dopo aver salvato il file
    #!/bin/bash
    cp -n /etc/hosts{,.old}
    idomainname=$(domainname -i)
    fdomainname=$(domainname -f)
    newhn=$(cat /dev/urandom | tr -dc 'A-Za-z0-9' | head -c7)
    echo $newhn > /etc/hostname
    mv /etc/hosts /etc/hosts.old
    echo "127.0.0.1 localhost" > /etc/hosts
    echo "$idomainname  $fdomainname    $newhn" >> /etc/hosts
    echo "# The following lines are desirable for IPv6 capable hosts" >> /etc/hosts
    echo "::1     localhost ip6-localhost ip6-loopback" >> /etc/hosts
    echo "ff02::1 ip6-allnodes" >> /etc/hosts
    echo "ff02::2 ip6-allrouters" >> /etc/hosts
    service hostname.sh stop
    sleep 1
    service hostname.sh start
    service networking stop
    sleep 1
    service networking start
    service network-manager stop
    sleep 1
    service network-manager start
    xhost +$newhn
    exit
    

    Lo script assegna un nome randomico composto da 7 caratteri alfanumerici (tr -dc 'A-Za-z0-9' | head -c7). Modificando opportunamente la seguente riga all'interno del codice
    newhn=$(cat /dev/urandom | tr -dc 'A-Za-z0-9' | head -c7)
    possiamo impostare una diversa lunghezza e scegliere un range diverso di caratteri da utilizzare nel nome host.
    Kali Linux, script per la generazione casuale e assegnazione del nome host
    FIG 9 - Kali Linux, script per la generazione casuale e assegnazione del nome host
  • Forniamo allo script i permessi di esecuzione con il comando
    chmod +x /usr/bin/rndhostname.sh

    Kali Linux, aggiungere i permessi di esecuzione al file
    FIG 10 - Kali Linux, aggiungere i permessi di esecuzione al file 
  • Per fare in modo che lo script venga eseguito ad ogni avvio utilizzeremo crontab. Da terminale eseguire il comando
    crontab -e
    Kali Linux, crontab
    FIG 11 - Kali Linux, crontab
  • Di default il file crontab verrà aperto con l'editor di testo nano. Posizionarsi alla fine del file e aggiungere la seguente riga
    @reboot /usr/bin/rndhostname.sh 
    Kali Linux, modifica crontab per l'avvio dello script ad ogni boot
    FIG 12 - Kali Linux, modifica crontab per l'avvio dello script ad ogni boot
  • Salvare la modifica (CTRL+O) e premere invio per accettare il nome del file proposto e che sovrascriverà il file cronotab, quindi uscire dall'editor nano tramite la combinazione di tasti CTRL+X. Da questo momento ad ogni avvio verrà generato e assegnato un nuovo hostname casuale.





mercoledì 13 febbraio 2019

Windows 10: Modificare il layout di Esplora file tramite scorciatoie da tastiera

La visualizzazione dei file in Esplora file può essere facilmente modificata agendo tramite il menu Visualizza della finestra e selezionando il Layout di proprio gradimento dall'apposita sezione. In basso a destra della finestra ci sono anche due icone che permettono di impostare velocemente la visualizzazione Dettagli, con informazioni relative alla data di ultima modifica e dimensione del file, e Icone grandi.


Windows 10, Menu Visualizza di Esplora file
FIG 1 - Windows 10, Menu Visualizza di Esplora file


Esplora file consente di impostare 8 tipi di visualizzazione sia tramite GUI sia tramite la combinazione CTRL+SHIFT seguita da un numero compreso tra 1 e 8:
CTRL+SHIFT+1     Icone molto grandi
CTRL+SHIFT+2    Icone grandi
CTRL+SHIFT+3    Icone medie
CTRL+SHIFT+4    Icone piccole
CTRL+SHIFT+5    Elenco
CTRL+SHIFT+6    Dettagli
CTRL+SHIFT+7    Riquadri
CTRL+SHIFT+8    Contenuto






martedì 12 febbraio 2019

MS Exchange: Visualizzare le categorie definite su una casella di posta tramite EMS

Tramite le categorie colore è possibile raggruppare, organizzare e identificare rapidamente gli elementi di posta di proprio interesse. E' possibile scegliere tra un insieme di categorie predefinite o crearne di personalizzate e assegnare più categorie colore ad un singolo elemento di posta.

Per visualizzare le categorie colore definite su una mailbox tramite EMS (Exchange Management Shell) si utilizza il cmdlet Get-MessageCategory. La sintassi del comando è la seguente
Get-MessageCategory -Mailbox <userID o indirizzo_mailbox>

Ad es.
Get-MessageCategory -Mailbox GLUBRANO

Get-MessageCategory -Mailbox giovanni.lubrano@contoso.com

L'output del comando visualizzerà tutte le categorie definite sulla mailbox specificata e sarà analogo a quello visualizzato in FIG 1 dove si evidenzia il campo Name che rappresenta il nome assegnato alla categoria e il campo Color che rappresenta il codice identificativo del colore.

Get-MessageCategory, visualizzare le categorie definite sulla mailbox
FIG 1 - Get-MessageCategory, visualizzare le categorie definite sulla mailbox




giovedì 7 febbraio 2019

Windows 10: Impostare lo screen saver

Con l'abbandono degli schermi Crt (a tubo catodico) in favore di quelli LCD (a cristalli liquidi) lo screen saver ha perso la sua funzione principale tuttavia può essere ancora utile per bloccare l'accesso alla postazione dopo un periodo di inattività (ad esempio quando ci si allontana dal PC) o semplicemente per ravvivare un po' lo schermo. Per abilitare lo screen saver in Windows 10:

  • Avviare l'app Impostazioni (WIN+I) quindi cliccare su Personalizzazione;
    Windows 10, Impostazioni - Personalizzazione
    FIG 1 - Windows 10, Impostazioni - Personalizzazione
  • Selezionare la sezione Schermata di blocco e cliccare su Impostazioni screen saver;
    Windows 10, Schermata di blocco - Impostazioni screen saver
    FIG 2 - Windows 10, Schermata di blocco - Impostazioni screen saver
  • A questo punto è possibile impostare lo screen saver di proprio gradimento e agire su varie impostazioni come il tempo di inattività prima che venga attivato, se si desidera tornare sulla schermata di accesso al ripristino, modificare le impostazioni di risparmi energetico.
    Windows 10, Impostazioni screen saver
    FIG 3 - Windows 10, Impostazioni screen saver



L'applet Impostazioni screen saver può essere raggiunta anche digitando il comando
C:\Windows\system32\rundll32.exe shell32.dll,Control_RunDLL desk.cpl,ScreenSaver,@ScreenSaver
da una finestra del prompt dei comandi.





mercoledì 6 febbraio 2019

Microsoft Font Maker

Microsoft Font Maker è un'app scaricabile gratuitamente da Microsoft Store che consente di trasformare la scrittura personale in un font per computer. 


Microsoft Store, Microsoft Font Maker
FIG 1 - Microsoft Store, Microsoft Font Maker
L'app è pensata per gli utenti Windows 10 che dispongono di un dispositivo, come i tablet della serie Surface, capace di accettare l'input tramite penna. L'app è disponibile soltanto in lingua inglese ma il suo utilizzo è molto semplice.
Avviata l'app l'utente è guidato attraverso 3 fasi che conducono alla creazione di un font con la propria calligrafia.
Nella prima fase viene richiesto di inserire a mano tutti i caratteri e simboli principali nelle rispettive caselle. Terminata l'operazione si passa alla fase successiva cliccando su Next.
Microsoft Font Maker, Fase 1 Scrittura di caratteri e simboli
FIG 2 - Microsoft Font Maker, Fase 1 Scrittura di caratteri e simboli

Nella seconda fase l'utente deve scrivere a mano 3 brevi frasi indicate dall'app al fine di analizzare la spaziatura e le legature tra i caratteri.
Microsoft Font Maker, Fase 2 Scrittura di frasi
FIG 3 - Microsoft Font Maker, Fase 2 Scrittura di frasi

Nella terza e ultima fase l'utente è chiamato ad agire su un testo d'esempio per modificare le dimensioni dei caratteri, gli spazi tra i caratteri e quelli tra le parole.
Microsoft Font Maker, Fase 3 Modifica dimensione, spazio tra i caratteri e tra le parole
FIG 4 - Microsoft Font Maker, Fase 3 Modifica dimensione, spazio tra i caratteri e tra le parole

Il progetto può essere salvato, cliccando su Save, in qualsiasi momento per poi essere ripreso in un secondo tempo. Al termine delle 3 fasi, tramite il pulsante Create, è possibile generare un font in formato True Type che può essere installato all'interno del PC e utilizzato in altri software compatibili.