martedì 17 settembre 2019

Kali Linux: Introduzione a HPing3

HPing3 è un assemblatore/analizzatore di pacchetti TCP/IP a riga di comando. Oltre a supportare i protocolli TCP, UDP, ICMP e RAW-IP dispone di molte altre caratteristiche come la modalità traceroute e la possibilità di inviare file attraverso un canale "nascosto". Si tratta di un tool molto versatile che consente un controllo accurato su ogni flag del pacchetto.

Viene utilizzato per diversi scopi e contesti tra cui:
- Scansione avanzata porte:
- Test di firewall;
- Test di rete con l'utilizzo di diversi protocolli;
- Path MTU discovery
- Traceroute avanzato;
- Individuazione sistema operativo remoto (OS FingerPrinting);
- Individuazione tempo di attività di un sistema remoto;
- Controllo stack TCP/IP


HPing3 è già incluso in Kali Linux. Per visualizzare le opzioni e le modalità messe a disposizione del tool basta lanciare il seguente comando da terminale
hping3 -h 
usage: hping3 host [options]
  -h  --help      show this help
  -v  --version   show version
  -c  --count     packet count
  -i  --interval  wait (uX for X microseconds, for example -i u1000)
      --fast      alias for -i u10000 (10 packets for second)
      --faster    alias for -i u1000 (100 packets for second)
      --flood    sent packets as fast as possible. Don't show replies.
  -n  --numeric   numeric output
  -q  --quiet     quiet
  -I  --interface interface name (otherwise default routing interface)
  -V  --verbose   verbose mode
  -D  --debug     debugging info
  -z  --bind      bind ctrl+z to ttl           (default to dst port)
  -Z  --unbind    unbind ctrl+z
      --beep      beep for every matching packet received
Mode
  default mode     TCP
  -0  --rawip      RAW IP mode
  -1  --icmp       ICMP mode
  -2  --udp        UDP mode
  -8  --scan       SCAN mode.
                   Example: hping --scan 1-30,70-90 -S www.target.host
  -9  --listen     listen mode
IP
  -a  --spoof      spoof source address
  --rand-dest      random destionation address mode. see the man.
  --rand-source    random source address mode. see the man.
  -t  --ttl        ttl (default 64)
  -N  --id         id (default random)
  -W  --winid      use win* id byte ordering
  -r  --rel        relativize id field          (to estimate host traffic)
  -f  --frag       split packets in more frag.  (may pass weak acl)
  -x  --morefrag   set more fragments flag
  -y  --dontfrag   set don't fragment flag
  -g  --fragoff    set the fragment offset
  -m  --mtu        set virtual mtu, implies --frag if packet size > mtu
  -o  --tos        type of service (default 0x00), try --tos help
  -G  --rroute     includes RECORD_ROUTE option and display the route buffer
  --lsrr           loose source routing and record route
  --ssrr           strict source routing and record route
  -H  --ipproto    set the IP protocol field, only in RAW IP mode
ICMP
  -C  --icmptype   icmp type (default echo request)
  -K  --icmpcode   icmp code (default 0)
      --force-icmp send all icmp types (default send only supported types)
      --icmp-gw    set gateway address for ICMP redirect (default 0.0.0.0)
      --icmp-ts    Alias for --icmp --icmptype 13 (ICMP timestamp)
      --icmp-addr  Alias for --icmp --icmptype 17 (ICMP address subnet mask)
      --icmp-help  display help for others icmp options
UDP/TCP
  -s  --baseport   base source port             (default random)
  -p  --destport   [+][+] destination port(default 0) ctrl+z inc/dec
  -k  --keep       keep still source port
  -w  --win        winsize (default 64)
  -O  --tcpoff     set fake tcp data offset     (instead of tcphdrlen / 4)
  -Q  --seqnum     shows only tcp sequence number
  -b  --badcksum   (try to) send packets with a bad IP checksum
                   many systems will fix the IP checksum sending the packet
                   so you'll get bad UDP/TCP checksum instead.
  -M  --setseq     set TCP sequence number
  -L  --setack     set TCP ack
  -F  --fin        set FIN flag
  -S  --syn        set SYN flag
  -R  --rst        set RST flag
  -P  --push       set PUSH flag
  -A  --ack        set ACK flag
  -U  --urg        set URG flag
  -X  --xmas       set X unused flag (0x40)
  -Y  --ymas       set Y unused flag (0x80)
  --tcpexitcode    use last tcp->th_flags as exit code
  --tcp-mss        enable the TCP MSS option with the given value
  --tcp-timestamp  enable the TCP timestamp option to guess the HZ/uptime
Common
  -d  --data       data size                    (default is 0)
  -E  --file       data from file
  -e  --sign       add 'signature'
  -j  --dump       dump packets in hex
  -J  --print      dump printable characters
  -B  --safe       enable 'safe' protocol
  -u  --end        tell you when --file reached EOF and prevent rewind
  -T  --traceroute traceroute mode              (implies --bind and --ttl 1)
  --tr-stop        Exit when receive the first not ICMP in traceroute mode
  --tr-keep-ttl    Keep the source TTL fixed, useful to monitor just one hop
  --tr-no-rtt     Don't calculate/show RTT information in traceroute mode
ARS packet description (new, unstable)
  --apd-send       Send the packet described with APD (see docs/APD.txt)




Per visualizzare il manuale eseguire il comando
man hping3

Il protocollo di rete TCP (Transmission Control Protocol) fa parte del livello di trasporto e si occupa del controllo della trasmissione tra mittente e destinatario rendendola affidabile. La procedura utilizzata per instaurare in modo affidabile una connessione TCP tra due host è chiamata three-way handshake. Il nome deriva dalla necessità di scambiare tre messaggi tra il mittente e il destinatario al fine di stabilire una connessione affidabile.
  • Nel primo messaggio il client (mittente) invia un pacchetto TCP con flag SYN al server (destinatario) sulla porta dove si ritiene quest'ultimo in ascolto;
  • Se sulla porta in questione il server è realmente in ascolto, risponderà con un pacchetto con i flag SYN e ACK attivi (SYN/ACK);
  • Il client confermerà l'avvenuta connessione inviando al server un pacchetto con il flag ACK attivo.

TCP, Three-way Handshake
FIG 1 - TCP, Three-way Handshake

Tramite hping3 è possibile simulare il three-way handshake utilizzando un comando come il seguente 
hping3 -S -p 80 -c 1 server
-S indica l'invio di un pacchetto SYN.
-p Consente di specificare la porta di destinazione del pacchetto. In questo caso è stata specificata la porta 80 generalmente utilizzata nei server web.
-c Permette di specificare quanti pacchetti inviare. Nel comando sopra indicato viene inviato un solo pacchetto.
server Al suo posto va indicato l'indirizzo IP del server o il suo nome.
HPing3, Avvio three-way handshake tramite pacchetto SYN
FIG 2 - HPing3, Avvio three-way handshake tramite pacchetto SYN

Dalla risposta del server (FIG 2) possiamo recuperare informazioni utili:
  • flag=SA indica che i flag TCP sono attivi e il server ci ha risposto con SYN/ACK (la seconda fase della procedura three-way handshake).
  • TTL=64 Il campo TTL (Time To Live), della dimensione di un byte, fa parte del header IP ed è un meccanismo che determina il tempo di vita di un pacchetto. Quando un pacchetto viene inviato, tale campo viene valorizzato con un valore compreso tra 1 e 255. Ad ogni salto (router che il pacchetto attraversa) il valore TTL viene decrementato di una unità. Quanto il valore TTL diventa 0, il pacchetto viene cancellato e al mittente viene inviato un pacchetto ICMP di avviso del tipo Time Exceeded. Generalmente gli apparati di rete assegnano a TTL il valore 255, i sistemi GNU/Linux (e anche molti altri sistemi *nix) assegnano il valore 64 mentre i sistemi Windows valorizzano tale campo a 128.

Il tool HPing3 è molto versatile e di seguito vengono mostrati alcuni degli utilizzi più comuni.


Trasferire file tramite HPing3

Per trasferire un file tramite HPing3 è necessario che sia il mittente che il destinatario dispongano del tool installato.
Sulla postazione del destinatario è necessario indicare a HPing3 di rimanere in ascolto. Tale operazione si esegue lanciando il seguente comando da terminale
hping3 --listen 192.168.1.11 -I eth0 --sign IDMSG1
--listen indica che la postazione è in ascolto. L'IP da passare al parametro è quello della postazione locale che deve rimanere in ascolto (destinatario).
--sign permette di specificare una firma per il messaggio. 

Sulla postazione del mittente è possibile inviare il file tramite il comando
hping3 192.168.1.11 --icmp --sign IDMSG1 -d 100 -c 1 --file file.txt
L'indirizzo IP passato a HPing3 è quello del destinatario.
La firma passata a --sign deve essere uguale a quella definita sulla postazione del destinatario.
L'opzione -d indica la dimensione dei dati.
All'opzione --file va passato il nome del file da inviare.



Test ICMP

Il seguente comando esegue un normale ping verso la destinazione specificata
hping3 -1 google.com
HPing3, invio pacchetto ICMP (ping)
FIG 3 - HPing3, invio pacchetto ICMP (ping)



Traceroute tramite ICMP

HPing3 consente di eseguire un traceroute verso un target specifico utilizzando pacchetti ICMP e incrementando ogni volta di 1 il valore TTL. L'output del comando è simile a quello fornito da utility come tracert (in ambiente Windows) o traceroute (in ambiente Linux). L'opzione -V imposta un output dettagliato.
hping3 --traceroute -V -1 google.com

Il traceroute può essere eseguito anche verso una specifica porta.
hping3 --traceroute -V -S -p 80  google.com





Verifica porta tramite l'invio di un pacchetto Syn

Il comando è analogo a quello visto all'inizio di tale articolo
hping3 -V -S -p 80 server
Possiamo anche indicare, tramite l'opzione -s, la porta locale da cui far eseguire la scansione
hping3 -V -S -p 80 -s 4060 server



Chiudere la comunicazione tramite un pacchetto FIN

In una connessione TCP un pacchetto con flag FIN attivo viene utilizzato per avviare la routine di chiusura della connessione. Tramite il seguente comando e l'opzione -F è possibile inviare tale pacchetto ad un destinatario. Se non viene ricevuta alcuna risposta la porta è aperta. Nel caso di Firewall generalmente si riceve un pacchetto con i flag RST+ACK che indica la porta chiusa.
hping3 -c 1 -V -p 80 -s 4060 -F server


Xmas Scan

Con Xmas Scan viene impostato il numero di sequenza TCP a 0 e vengono attivati i flag URGPSH FIN all'interno del pacchetto. Se la porta TCP del destinatario è chiusa viene inviato un pacchetto TCP RST in risposta. Se la porta è aperta, il destinatario scarta il pacchetto TCP Xmas e non invia alcuna risposta.
hping3 -c 1 -V -p 80 -s 4060 -M 0 -UPF server



ACK Scan

Questo tipo di scansione può essere utilizzata per verificare la raggiungibilità di un dispositivo in rete quando il ping è bloccato. Nel caso la porta sia aperta si dovrebbe ricevere in risposta un pacchetto RST.
hping3 -c 1 -V -p 80 -s 4060 -A server


Null Scan

Con questo tipo di scansione viene impostato il numero sequenziale a 0 e nessun flag è attivo all'interno del pacchetto. Il pacchetto inviato prende il nome di TCP NULL. Se la porta TCP del destinatario è chiusa si riceve in risposta il pacchetto TCP RST. Se la porta è aperta il pacchetto TCP NULL viene scartato e non viene inviata alcuna risposta.
hping3 -c 1 -V -p 80 -s 4060 -Y server



Smurf Attack

Si tratta di un tipo di attacco DoS (denial-of-service). Il sistema destinatario viene inondato di messaggi ping inviati tramite uno spoofed broadcast.
hping3 -1 --flood -a IP_VITTIMA INDIRIZZO_BROADCAST


DOS Land Attack

Anche in questo caso siamo di fronte ad un attacco di tipo DoS. Si invia un numero elevato di pacchetti di una certa dimensione nel minor tempo possibile e con il flag SYN attivo.
hping3 -V -c 1000000 -d 120 -S -w 64 -p 445 -s 445 --flood --rand-source IP_VITTIMA
--flood: invia i pacchetti il più velocemente possibile e senza attendere una risposta.
--rand-source: permette di inviare pacchetti che sembrano provenire da IP diversi. Generalmente utilizzata per mettere in difficoltà i firewall.
-V  Verbose.
-c --count: numero di pacchetti da inviare.
-d --data: dimensione dei dati.
-S --syn: imposta il flag SYN attivo.
-w --win: winsize (default 64).
-p --destport: porta di destinazione.
-s --baseport: porta da cui viene inviato il pacchetto (default random).





martedì 20 agosto 2019

MS Word Quick Tip: Modificare la dimensione dei caratteri da tastiera

In MS Word per incrementare/ridurre la dimensione dei caratteri senza staccare le mani dalla tastiera è possibile utilizzare le seguenti combinazioni di tasti:

CTRL+SHIFT+>
Per incrementare la dimensione dei caratteri.


CTRL+<
Per ridurre la dimensione dei caratteri.

MS Word, dimensione carattere
FIG 1 - MS Word, dimensione carattere


Sulle tastiere con layout US i segni di maggiore (>) e minore (<) occupano tasti diversi pertanto le combinazioni per incrementare e ridurre la dimensione dei caratteri sono rispettivamente
CTRL+SHIFT+> CTRL+SHIFT+<






lunedì 12 agosto 2019

Individuare l'indirizzo IP di uno smartphone tramite IPLogger

Per individuare l'indirizzo IP e altre informazioni di uno smartphone (o di altri dispositivi) di una persona esistono diversi metodi, uno di questi prevede l'utilizzo del Web Tool IPLogger.
Si tratta di un sito Web che permette di generare un link di tracciamento da inviare alla vittima:
  • Accedere alla pagina https://iplogger.org;
  • Cliccare su URL & Image Shortener;
    IPLogger, URL & Image Shortener
    FIG 1 - IPLogger, URL & Image Shortener
  • Nell'apposita casella digitare l'indirizzo di una pagina web a cui la vittima verrà reindirizzata quando clicca sul link (ad es. https://giovannilubrano.blogspot.com) e cliccare sul pulsante Shorten;
    IPLogger, Link Shorten
    FIG 2 - IPLogger, Link Shorten
  • A questo punto ci troveremo dinanzi alla schermata mostrata in FIG 3 con i seguenti campi
    - Your IPLogger link for collecting statistics
    E' la riga contenente il link da inviare alla vittima (ad es. tramite WhatsApp).
    - You may edit target redirection URL
    E' la pagina a cui la vittima verrà reindirizzata quando clicca sul link.
    - Select a domain name that will be used in your IPLogger link
    Consente di modificare il dominio del link in modo da renderlo meno riconoscibile.
    - Your IPLogger link for displaying 100 IPs without recording data into database
    Visualizza l'elenco degli IP delle ultime 100 visite.
    - Link for viewing statistics
    Link per visualizzare informazioni sul dispositivo della vittima (IP, device, sistema operativo, browser, ecc).
    - IPLogger ID (Required for accessing logger statistics!!!)
    ID per la visualizzazione delle statistiche.
    IPLogger, Information
    FIG 3 - IPLogger, Information
  • Colleghiamoci alla pagina indicata nel campo Link for viewing statistics. Quando la vittima cliccherà sul collegamento verranno visualizzate informazioni sul dispositivo come l'indirizzo IP, il provider, posizione (approssimativa), Sistema Operativo, tipo e nome dispositivo, tipo di browser e versione, ecc.

    IPLogger, Logged IP
    FIG 4 - IPLogger, Logged IP

Per camuffare ulteriormente il link da inviare alla vittima è possibile "accorciarlo" ulteriormente attraverso altri servizi come bitly.com.



ATTENZIONE:
Danneggiare un sistema informatico (anche da remoto) rappresenta un reato penale. Le informazioni presenti in quest'articolo vanno utilizzate solo per testare/verificare sistemi di cui si è titolari. Declino ogni responsabilità civile e penale derivante da un utilizzo non legale delle informazioni presentate in questo articolo a solo scopo didattico.






venerdì 9 agosto 2019

Google Chrome: Forzare il Dark Mode

Con la versione Chrome 74 è stato finalmente introdotto il supporto alla modalità scura (Dark Mode) del browser di Google. Impostando la modalità scura di Windows il browser Chrome si adatterà automaticamente.
Nel caso in cui Chrome non sincronizzi automaticamente il suo dark mode con quello delle app native di Windows o nel caso in cui si voglia impostare comunque la modalità scura per il browser di Google senza convertire le altre app del sistema è possibile procedere con un semplice trucco:
  • Cliccare con il tasto destro del mouse sul collegamento a Google Chrome (se il collegamento si trova nella barra delle applicazioni bisogna tenere premuto il tasto SHIFT mentre si clicca su con il tasto destro del mouse) e selezionare Proprietà;
  • Selezionare la scheda Collegamento;
  • Nella casella Destinazione aggiungere il parametro --force-dark-mode facendo attenzione ad inserire uno spazio iniziale in modo da separare il parametro dal resto della stringa;
    Windows 10, Proprietà collegamento Google Chrome
    FIG 1 - Windows 10, Proprietà collegamento Google Chrome
  • Salvare la modifica cliccando sul pulsante OK.

Utilizzando il collegamento modificato Chrome verrà avviato nella modalità scura indipendentemente dalle impostazioni o dal tema di Windows.
Google Chrome Dark Mode
FIG 2 - Google Chrome Dark Mode








giovedì 8 agosto 2019

Windows 10: Visualizzare le App installate in una finestra di Esplora file

In Windows 10 per visualizzare in una finestra di Esplora file tutte le App installate nel sistema è possibile utilizzare il comando shell AppsFolder:
  • Cliccare, con il tasto destro del mouse, sull'icona Start e seleziona Esegui dal menu contestuale (in alternativa premere la combinazione di tasti WIN+R);
  • Nella finestra di dialogo Esegui, digitare ed eseguire il comando
    shell:AppsFolder
    Windows 10, comando Shell AppsFolder
    FIG 1 - Windows 10, comando Shell AppsFolder

Nella nuova finestra che appare verranno mostrate tutte le applicazioni installate in ordine alfabetico. Cliccando con il tasto destro del mouse su un'icona è possibile aggiungere/rimuovere l'applicazione alla barra dello start o procedere alla disinstallazione.

Windows 10, Elenco applicazioni in Esplora file
FIG 2 - Windows 10, Elenco applicazioni in Esplora file






mercoledì 7 agosto 2019

Windows 10: Azzerare il contatore degli screenshot

Windows 10 dispone di una comoda funzione che permette di catturare il contenuto dell'intero schermo (screenshot) e salvarlo direttamente in un file in formato PNG. Tale funzione è accessibile tramite la combinazione di tasti WIN+Stamp.
Lo screenshot viene salvato all'interno della cartella Immagini\Screenshot (%UserProfile%\Pictures\Screenshots) e il nome assegnato al file segue il modello Screenshot (X).png dove, al posto della X, c'è un numero che viene incrementato in maniera progressiva ad ogni salvataggio.
Tale numero viene salvato all'interno del registro di sistema e ciò permette a Windows di "ricordare" il successivo valore da utilizzare.
Windows 10, ScreenShot
FIG 1 - Windows 10, ScreenShot

Per resettare tale valore è possibile agire tramite il registro di sistema:
  • Eliminare/spostare/rinominare gli screenshot presenti nella cartella Immagini\Screenshot;
  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'editor del registro di sistema;
  • Posizionarsi su
    Computer\HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Explorer
    (in alternativa copiare/incollare il percorso all'interno della barra di navigazione di Regedit);
  • Modificare il valore DWORD ScreenshotIndex inserendo 1 nel campo Dati valore.
    Windows 10, ScreenshotIndex
    FIG 2 - Windows 10, ScreenshotIndex

La modifica avrà effetto immediato e il successivo screenshot verrà salvato con il nome Screenshot (1).png.

Dal seguente link è possibile scaricare il file .reg per impostare il valore di ScreenshotIndex ad 1:
DOWNLOAD





venerdì 2 agosto 2019

HTTP, P2P e WebRTC leak

Nell'articolo Verifica DNS Leak ho già parlato dei leak relativi ai DNS. Un concetto simile può essere applicato anche alle richieste HTTP, P2P e WebRTC.

Per verificare se su propri dispositivi le richieste HTTP e quelle relative alle reti P2P soffrono di problemi di leak basta eseguire il test sui seguenti siti https://www.doileak.com e https://ipleak.net.


www.doileak.com
FIG 1 - www.doileak.com


ipleak.net
FIG 2 - ipleak.net

WebRTC è un protocollo utilizzato dai browser per stabilire una connessione punto a punto con il server per ricevere e trasmettere stream audio/video. Questo tipo di connessioni possono bypassare il tunnel VPN (attraverso il quale passa il normale flusso dati) e svelare il reale indirizzo IP dell'utente. Anche per quanto riguarda i WebRTC leak è possibile verificare se il proprio browser è vulnerabile utilizzando il test presente su https://www.doileak.com.

Un altro tipo di leak potenzialmente pericoloso è quello che riguarda i browser di Microsoft: Internet Explorer e Edge. Tali browser, infatti, possono comunicare all'esterno informazioni sensibili come il nome utente e l'hash della password di Windows. Tali informazioni non solo facilitano la violazione dell'account, nel caso di password piuttosto semplici, tramite attacchi di brute force ma rappresentano "un'impronta digitale" che consente di tracciare l'utente anche attraverso Tunnel VPN. Per verificare questa vulnerabilità basta visitare la pagina https://msleak.perfect-privacy.com. Il sito è sicuro ma, contenendo uno script che individua ed estrae informazioni personali attraverso il browser, potrebbe essere bloccato da qualche antivirus/antimalware.
msleak.perfect-privacy.com
FIG 3 - msleak.perfect-privacy.com