lunedì 27 ottobre 2014

Outlook: Disabilitare opzione Scarica cartelle condivise e Scarica cartella Preferite di Cartelle pubbliche tramite registro


Le opzioni Scarica cartelle condivise e Scarica cartella Preferite di Cartelle pubbliche permettono di scaricare in locale, all'interno del file .OST quando outlook funziona in cached mode, il contenuto delle cartelle aggiuntive e la cartella Preferite delle cartelle pubbliche.
Se da una parte questo consente di consultare il contenuto delle caselle anche offline, dall'altra può far crescere il file OST spropositatamente. Per disabilitare tali opzioni tramite registro è possibile procedere nel seguente modo:


  • Accedere all'editor di registro (regedit.exe)
  • In Outlook 2010 posizionarsi su
    [HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\Windows Messaging Subsystem\Profiles\<nome_profilo_posta>]
    in Outlook 2013 posizionarsi su
    [HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\15.0\Outlook\Profiles\<nome_profilo_posta>]
  • Cercare il valore DWORD 00036601 e assegnargli i seguenti valori in base a ciò che si intende abilitare/disabilitare

    Valore  Scarica cartelle condivise    Scarica cartella Preferite di Cartelle pubbliche  
    84 11 00 00  Disabilitata Disabilitata
    84 19 00 00  Abilitata Disabilitata
    84 1d 00 00  Abilitata Abilitata
    84 15 00 00  Disabilitata Abilitata

Scarica cartelle condivise e Scarica cartella Preferite di Cartelle pubbliche
FIG 1 - Scarica cartelle condivise e Scarica cartella Preferite di Cartelle pubbliche

martedì 21 ottobre 2014

Windows Quick Tip: Disabilitare Aero Shake in Windows 7, Windows 8 e Windows 8.1

Con l'introduzione di Aero a partire da Windows Vista sono stati implementati diversi accorgimenti, alcuni solo estetici, che rendono più interattiva l'interfaccia di Windows.
Tra le funzionalità introdotte troviamo Aero Shake una funzione che ci consente di ridurre tutte le finestre tranne quella di nostro interesse: basta scuotere con il mouse la finestra che vogliamo tenere attiva e tutte le altre verranno minimizzate. 
In questo articolo mostrerò come disabilitare Aero Shake sia tramite chiavi di registro che tramite Criteri di gruppo.

Per disabilitare Aero Shake tramite chiavi di registro:
  • Accedere all'editor di registro e posizionarsi su 
    HKEY_CURRENT_USER\Software\Policies\Microsoft\Windows
  • Creare un valore DWORD (32-bit), rinominarlo in NoWindowMinimizingShortcuts e valorizzarlo 1.
Per abilitare nuovamente la funzionalità basta eliminare il valore  NoWindowMinimizingShortcuts oppure valorizzarlo a 0.

Di seguito è possibile scaricare i file .reg per abilitare/disabilitare Aero Shake.
DOWNLOAD


Aero Shake si può disabilitare anche con l'Editor Criteri di gruppo locali (per le versioni di Windows Professional e superiori)
  • Da Start->Esegui (Windows + R) digitare gpedit.msc e premere invio
  • Dall'interfaccia dell'Editor posizionarsi su Configurazione utente -> Modelli Amministrativi ->Active Desktop
  • Cliccare 2 volte su Disattiva movimento del mouse per riduzione a icona finestre Aero Shake quindi disattivare/attivare la funzione selezionando l'apposita opzione.

Editor Criteri di gruppo locali
FIG 1 - Editor Criteri di gruppo locali

lunedì 20 ottobre 2014

Windows Quick Tip: Disabilitare l'avvio rapido in Windows 8 e Windows 8.1

A partire da Windows 8 è stata introdotta una nuova funzionalità all'interno del Sistema Operativo Microsoft con l'intento di velocizzarne l'avvio: avvio rapido. Molti avranno notato che il nuovo Sistema Operativo impiega pochi secondi per avviarsi. Questa nuova funzionalità presenta, tuttavia, diversi punti a sfavore.
Con l'avvio rapido attivato quando si spegne il PC in realtà lo si mette in uno stato di sospensione: i driver, le impostazioni, i file e il registro vengono mantenuti in memoria in modo tale che all'avvio successivo non debbano essere cercati e caricati. Sappiamo bene che in alcuni casi per ovviare a qualche anomalia/blocco del sistema operativo si procede allo spegnimento e riaccensione della postazione. Con l'avvio rapido attivato non otterremmo l'effetto sperato.
Nel caso di dual boot (in particolare con una partizione condivisa fra i 2 sistemi) o nel caso di interruzione dell'alimentazione durante la "sospensione" indotta dall'opzione avvio veloce si potrebbe provocare anche la corruzione dei dati. Quest'ultimo aspetto è probabilmente quello più inquietante. 

Per disattivare l'opzione avvio veloce possiamo procedere con i seguenti passaggi:
  • Premiamo Windows + X e dal menu selezioniamo la voce Opzioni di spegnimento;
  • sul lato sinistro della nuova finestra selezioniamo Specifica comportamento pulsanti di alimentazione
  • Clicchiamo su Modifica le impostazioni attualmente non disponibili

Modifica le impostazioni attualmente non disponibili
FIG 1 - Modifica le impostazioni attualmente non disponibili

  • Scorriamo nella parte inferiore della finestra e togliamo la spunta alla voce Attiva avvio rapido
Attiva avvio rapido
FIG 2 - Attiva avvio rapido
Per disabilitare l'avvio veloce tramite chiavi di registro è possibile procedere nel seguente modo
  • Accedere all'editor di registro e posizionarsi su
    HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\Session Manager\Power
  • Creare, se non presente, un valore DWORD nominarlo HiberbootEnabled e valorizzarlo a 0
Per abilitare l'avvio rapido basta valorizzare HiberbootEnabled a 1

Di seguito è possibile scaricare i file .reg per abilitare e disabilitare l'avvio rapido
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mercoledì 15 ottobre 2014

Dare nuova vita ai vecchi iPhone e iPod Touch

Apple continua ad aggiornare il suo iOS. Nella corsa all'evoluzione del sistema operativo iOS sono rimasti fuori i vecchi device della casa della mela. Per chi volesse dar nuova vita ai vecchi dispositivi Apple può provare ad installare Whited00r 7 che promette l'esperienza d'uso e l'aspetto di iOS 7 anche sui vecchi device. Whited00r 7 può essere scaricato da www.whited00r.com e al momento i dispositivi supportati sono iPhone 2G, iPhone 3GiPod Touch 1GiPod Touch 2G MBiPod Touch 2G MC.
Una volta scaricata la versione di Whited00r 7 per Windows relativa al proprio dispositivo basta scompattare il file zip ed eseguire il file RedSn0w.exe contenuto al suo interno. Nella finestra di RedSn0w cliccare sul pulsante Extra quindi su Pwned DFU ed seguire le istruzioni mostrate a video. L'operazione porta il dispositivo in modalità Pwned DFU (schermo nero). A questo punto avviare iTunes e, tenendo premuto il tasto Shift sulla tastiera, cliccare su Ripristina. Selezionare il file con estensione .ipsw contenuto nella cartella dove è stato scompattato il file zip e attendere che Whited00r venga installato quindi procedere al riavvio del dispositivo.

Windows Quick Tip: Velocizzare l'anteprima della barra delle applicazioni tramite registro


Per velocizzare l'anteprima che viene mostrata quando ci spostiamo con il mouse sulle icone delle applicazioni presenti nella taskbar possiamo agire tramite il registro di configurazione.

  • Avviare l'editor del registro (regedit.exe)
  • Posizionarsi su
    HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Explorer\Advanced
  • Creare un nuovo valore DWORD, nominarlo in ExtendedUIHoverTime e valorizzarlo a 100 (valore decimale)
Affinché le modifiche diventino effettive è necessario riavviare il sistema.
L'operazione funziona su Windows 7, Windows 8 e Windows 8.1

Dal seguente link è possibile scaricare il file .reg
DOWNLOAD

martedì 14 ottobre 2014

Windows Quick Tip: WinSxS. Ridurre le dimensioni del Component Store

A partire da Windows Vista, le varie parti del sistema operativo vengono gestite tramite un nuovo metodo basato sulla "componentizzazione". Mentre in precedenza le varie parti del sistema operativo Microsoft venivano descritte da file con estensione .inf, nelle nuove versioni ogni aggiornamento/componente è composto da diversi tipi di file: file binari, un file catalogo e un file XML contenente le operazioni necessarie per l'installazione. Anche le impostazioni di sicurezza sono state spostate all'interno del Registro di configurazione permettendo la gestione dei componenti sotto forma di gruppi anziché operare su parti singole sparse all'interno del file system. Tutti questi elementi sono contenuti all'interno della cartella C:\Windows\WinSxS che viene anche definita Component Store. Tale percorso rappresenta l'unica posizione dove i componenti del sistema operativo esistono fisicamente, mentre tutte le altre istanze sono solo puntatori ad essa.
Alla luce di quanto sopra descritto possiamo immaginare il motivo delle dimensioni ingenti della cartella WinSxS: oltre a contenere tutti i componenti del sistema operativo, contiene anche una copia di riserva dei file interessati ai vari aggiornamenti facendo lievitare ancora di più le dimensioni.
Come se tutto ciò non bastasse, la cartella potrebbe anche contenere componenti inutilizzati: a partire da Windows Vista, l'intera struttura del sistema operativo viene copiata integralmente dal supporto di installazione senza che vengano selezionati solo i componenti necessari al funzionamento sull'hardware dove si sta procedendo all'installazione. Se da un lato vengono copiati anche componenti non necessari, dall'altro questa soluzione porta il vantaggio che in caso di modifica della configurazione non viene richiesto il supporto di installazione.
Il Component Store pone rimedio anche ad alcuni problemi di consistenza che affliggevano le vecchie versioni di Windows. Nelle versioni precedenti di Windows, quando si installava un aggiornamento che prevedeva la presenza di una specifica versione precedente, potevamo riscontrare problemi di compatibilità. Con la nuova gestione del Component Store l'installazione di ogni componente/aggiornamento comporta anche l'installazione automatica di tutti i file delle versioni precedenti necessari alla corretta esecuzione dell'operazione. Un'altro problema a cui la nuova gestione pone rimedio è quello delle disinstallazioni fuori sequenza che si verifica quando l'ordine di rimozione è diverso da quello di installazione. Nelle edizioni precedenti di Windows queste operazioni potevano lasciare il sistema in una condizione inconsistente rendendolo instabile. 

Possiamo ridurre le dimensioni della cartella WinSxS a scapito della possibilità di ricostruire le versioni precedenti del sistema operativo dopo la rimozione di qualche componente. Ad es. possiamo rimuovere i vecchi file aggiornati dal Service Pack.
Il comando per effettuare l'operazione varia a seconda del sistema operativo:

Windows Vista SP1
Vsp1cln.exe

Windows Vista SP2
Compcln.exe

Windows 7 e successivi
dism /online /cleanup-image /spsuperseded /hidesp
il comando dism può essere utilizzato anche per rimuovere componenti/aggiornamenti specifici.

lunedì 13 ottobre 2014

Windows Quick Tip: Ripristinare Windows 8/8.1 senza DVD

A partire da Windows 8, Microsoft ha introdotto nuove e interessanti funzionalità per il ripristino del computer e per riportarlo alle impostazioni di fabbrica. Windows 8 offre un sistema di sincronizzazione delle impostazioni, delle App e dei Documenti che ci farà risparmiare fatica e ore di lavoro. Dalla procedura di sincronizzazione rimangono tuttavia escluse le applicazioni Desktop che vanno reinstallate a mano al termine del ripristino. Per raggiungere le funzioni di ripristino e reinstallazione di Windows 8/8.1 possiamo procedere nel seguente modo

  • Accedere alla Charm bar (WIN+C)
  • Selezionare "Impostazioni" quindi "Modifica impostazioni PC"
  • Selezionare "Aggiorna e ripristina" quindi cliccare su "Ripristino"
Aggiorna e ripristina
FIG 1 - Aggiorna e ripristina


Utilizzando queste funzioni ad alcuni utenti potrebbe essere richiesto l'inserimento del DVD di installazione del sistema operativo. Se non vogliamo che ci venga richiesto ogni volta il DVD del sistema operativo possiamo copiare i file all'interno di una cartella sul disco fisso seguendo i passaggi che mostrerò di seguito.

  • Creare una cartella nella root del disco fisso. Ad es. sul disco C: creare una cartella e rinominarla in Win-DVD
  • Inserire il DVD di installazione di Windows. All'interno del DVD accedere alla cartella "Sources" e copiare il file "Install.wim" nella cartella sul disco fisso precedentemente creata
  • Aprire il prompt dei comandi con diritti di amministratore: da windows 8.1 cliccare con il tasto destro del mouse sul logo di windows e dal menu contestuale selezionare "Prompt dei comandi (amministratore)"
  • digitare il seguente comando 
    reagentc.exe /setosimage /path C:\Win-DVD /target C:\Windows /Index 1

A questo punto la procedura è completa.

venerdì 10 ottobre 2014

Outlook Quick Tip: Regola per la gestione di email inviate "per conto di" (send on behalf)


Nella creazione di una regola per gestire email inviate "per conto di" (send on behalf) una casella non basta utilizzare la condizione "inviato da". In questi casi è necessario utilizzare la condizione "con parole specifiche nell'intestazione del messaggio".
Per conoscere le parole specifiche da indicare all'interno della regola è conveniente fare riferimento all'intestazione (Header) di un messaggio che si intende gestire con la regola.
In Outlook 2010/2013:
  • Aprire il messaggio;
  • Dal menu File selezionare Proprietà
  • In Intestazione internet: , a seconda di come viene implementato il send on behalf e l'intestazione del messaggio, possiamo trovare uno dei seguenti campi da copiare all'interno della regola
    X-Sender: <indirizzo_email>
    envelope-from=<indirizzo_email>
    From: "Display Name" <indirizzo_email>
La regola che andremo a costruire sarà simile a come mostrato di seguito.


Tipo di regola:
applica la regola all'arrivo di un messaggio

Condizione:
con parole specifiche nell'intestazione del messaggio
ad es: From: "INFO_CONTOSO" <info@contoso.com>

Azione:
sposta il messaggio nella cartella <nome cartella>

Regola per la gestione di email inviate "per conto di"
FIG 1 - Regola per la gestione di email inviate "per conto di"

giovedì 9 ottobre 2014

Visualizzare i driver caricati da Windows: DriverView


Tutti sappiamo cos’è un driver: un piccolo software che permette alla CPU di comunicare correttamente con le periferiche. DriverView è una piccola utility di pochi KB prodotta da NirSoft che consente di elencare i driver caricati sulla macchina. Anche se tale operazione è possibile anche con le funzioni di Windows, DriverView è più veloce e fornisce maggiori informazioni. Oltre al nome del driver, DriverView visualizza l’indirizzo in memoria, il tipo di driver, una breve descrizione se disponibile, la versione, la società di appartenenza, il percorso e il nome del file ecc.

Il tool non richiede installazione e una volta avviato compare quasi istantaneamente l’elenco dei driver caricati sulla macchina. L’interfaccia è un pò spartana ma funzionale. È possibile salvare il report in formato HTML, cercare maggiori informazioni sul driver tramite Google, evidenziare i driver non forniti da Microsoft oppure evidenziare quelli prodotti da terzi.


Il tool può essere scaricato da www.nirsoft.net/utils/driverview.html dove è possibile trovare sia la versione a 32 che a 64 bit. Dalla stessa pagina è possibile scaricare anche la lingua italiana.


Nirsoft DriverView
FIG 1 - Nirsoft DriverView