martedì 24 giugno 2025

MS Word: Generare testo casuale

Durante la fase iniziale della creazione di un documento, sia esso un articolo, una relazione tecnica o una bozza progettuale, è prassi comune definire una struttura di base. Questo approccio consente di avere una visione d’insieme chiara e organizzata del contenuto, individuando fin da subito le sezioni chiave da sviluppare. La semplice aggiunta di intestazioni può bastare in alcuni casi, ma una pianificazione più avanzata può trarre beneficio dall’inserimento di testo segnaposto. Questo permette di valutare la distribuzione degli elementi, la lunghezza complessiva del documento e il suo impatto visivo finale.

Per questa esigenza esistono numerosi strumenti, sia online che integrati nei software di scrittura. I generatori di testo casuale disponibili sul web rappresentano una soluzione rapida e versatile: basta una semplice ricerca per accedere a servizi che permettono di generare contenuti fittizi in base a parametri specifici, come il numero di paragrafi o la lunghezza delle frasi. I generatori più sofisticati offrono opzioni di personalizzazione avanzate, ideali per chi desidera un controllo preciso sulla struttura del testo.

Tuttavia, se si utilizza Microsoft Word per Windows, è possibile evitare del tutto il passaggio al browser: il programma integra nativamente funzionalità per generare testo casuale direttamente all’interno del documento, senza necessità di plug-in o componenti aggiuntivi.

Comandi Rapidi in Microsoft Word

  • =rand()
    Digitando =rand() e premendo Invio su una nuova riga, Word inserisce automaticamente un paragrafo di testo casuale, generalmente tratto dalla guida introduttiva del programma stesso.È possibile personalizzare l’output utilizzando due parametri: =rand(paragrafi, frasi)Ad esempio, =rand(3,5) genererà tre paragrafi composti da cinque frasi ciascuno.

  • =lorem()
    Per generare testo nel classico stile Lorem Ipsum, ampiamente utilizzato in ambito tipografico e grafico, basta usare =lorem(). Anche in questo caso è possibile indicare il numero di paragrafi e frasi con la stessa sintassi: =lorem(paragrafi, frasi).

  • =rand.old()
    Questo comando genera un pangramma, ovvero una frase che include tutte le lettere dell’alfabeto almeno una volta. È utile per testare font, layout e rendering di testo. Nella versione inglese il testo visualizzato è "The quick brown fox jumps over the lazy dog" mentre nella versione italiana di Word, l’output viene sostituito con il celebre incipit dell’Iliade: "Cantami, o Diva, del pelide Achille…", perdendo così la funzione originale del comando. 


MS Word, Lorem ipsum
FIG 1 - MS Word, Lorem ipsum







lunedì 23 giugno 2025

Google Easter Egg: Super Mario Bros

Nel settembre 2015, Google ha celebrato il 30° anniversario del leggendario gioco Super Mario Bros con un divertente e nostalgico Easter egg interattivo.

Per scovare l'Easter egg, basta cercare su Google le parole chiave Super Mario Bros o Super Mario Brothers. Immediatamente, un piccolo blocco con il punto interrogativo (il classico Question Mark Block) apparirà nei risultati di ricerca, di solito all'interno del pannello delle informazioni o a lato dello schermo.

Cliccando sull'icona del blocco, si attiva un'animazione e l'inconfondibile suono della moneta, proprio come se Mario stesso lo colpisse nel gioco. Ad ogni click, compaiono delle monete virtuali sullo schermo, accompagnate dal loro caratteristico tintinnio.



sabato 21 giugno 2025

Windows 11: Ripristino menu contestuale classico

Il menu contestuale di Windows, accessibile con un clic destro su file o cartelle, è da sempre uno strumento fondamentale per una rapida gestione delle operazioni più comuni: copiare, incollare, rinominare, comprimere e molto altro. Con il rilascio di Windows 11, Microsoft ha introdotto un profondo rinnovamento del design dell'interfaccia utente, che ha interessato anche il menu contestuale, rendendolo più snello e, a detta di molti utenti, meno intuitivo e funzionale rispetto alla versione precedente di Windows 10. Questa semplificazione ha generato un certo malcontento tra chi è abituato alla completezza del vecchio menu.

Windows 11 permette di visualizzare il menu contestuale classico cliccando sulla voce "Mostra altre opzioni" che compare in fondo al nuovo menu. Tuttavia, questa azione deve essere ripetuta ogni volta, il che può risultare tedioso nell'uso quotidiano.

Per gli utenti che desiderano ripristinare il menu contestuale completo in modo definitivo, è possibile intervenire direttamente nel Registro di sistema di Windows. Questa operazione richiede una certa cautela, poiché modifiche errate al Registro possono compromettere la stabilità del sistema operativo. È sempre consigliabile creare un punto di ripristino del sistema prima di procedere con modifiche al Registro.


Seguire questi passaggi per ripristinare il menu contestuale di Windows 10 in modo permanente su Windows 11:
  • Avviare l'Editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio).
  • Posizionarsi sulla seguente chiave di registro  
    HKEY_CURRENT_USER\SOFTWARE\CLASSES\CLSID
  • Nella riquadro di destra dell'Editor del registro, cliccare con il tasto destro del mouse su un'area vuota e, dal menu contestuale, selezionare Nuovo->Chiave.

    Creazione chiave {86ca1aa0-34aa-4e8b-a509-50c905bae2a2}
    FIG 1 - Creazione chiave {86ca1aa0-34aa-4e8b-a509-50c905bae2a2}

  • Rinominare la nuova chiave in {86ca1aa0-34aa-4e8b-a509-50c905bae2a2}
  • Cliccare, con il tasto destro del mouse, sulla chiave appena creata quindi selezionare Nuovo->Chiave
  • A questa nuova chiave assegnare il nome InprocServer32

    Creazione chiave InprocServer32
    FIG 2 - Creazione chiave InprocServer32

  • Con la chiave InprocServer32 selezionata (nella colonna di sinistra), spostare l'attenzione alla finestra di destra. Eseguire un doppio clic sulla voce "(Predefinito)" (o "Default" se la lingua del sistema è inglese). Si aprirà una piccola finestra di dialogo. Non inserire alcun valore. Cliccare semplicemente su OK per chiudere la finestra, confermando un valore vuoto.

    Predefinito
    FIG 3 - Predefinito

  • A questo punto terminare e riavviare il processo explorer.exe da Gestione attività oppure riavviare il computer per applicare la modifica

Una volta applicata la modifica, un clic destro su qualsiasi file o cartella mostrerà il menu contestuale completo e familiare di Windows 10, senza la necessità di selezionare "Mostra altre opzioni". Questa modifica può migliorare significativamente la produttività per gli utenti che preferiscono la completezza del menu contestuale classico.

Per ripristinare il menu contestuale di default di Windows 11, basterà eliminare la chiave {86ca1aa0-34aa-4e8b-a509-50c905bae2a2} e riavviare il sistema.

Ripristino menu contestuale classico tramite Terminale

L'operazione può essere eseguita anche tramite Terminale:
  • Cliccare, con il tasto destro del mouse, sul pulsante Start e selezionare Terminale;
  • Eseguire il seguente comando per attivare il menu contestuale classico 
    reg.exe add "HKCU\Software\Classes\CLSID\{86ca1aa0-34aa-4e8b-a509-50c905bae2a2}\InprocServer32" /f /ve
  • Quindi riavviare il processo explorer.exe o riavviare il sistema
Creazione chiave di registro da Terminale
FIG 4 - Creazione chiave di registro da Terminale


Per ripristinare il menu contestuale di default di Windows 11 eseguire da Terminale il comando
reg.exe delete "HKCU\Software\Classes\CLSID\{86ca1aa0-34aa-4e8b-a509-50c905bae2a2}" /f
e riavviare il sistema.





martedì 17 giugno 2025

Android: Blocco delle Pubblicità con AdGuard DNS

Nell'attuale panorama digitale, l'onnipresenza della pubblicità online rappresenta una delle principali sfide per l'ottimizzazione dell'esperienza utente su dispositivi mobili. L'inserimento pervasivo di annunci, spesso accompagnati da tracker invasivi, non solo degrada le prestazioni dei dispositivi e consuma risorse di rete, ma solleva anche significative questioni in termini di privacy e sicurezza. Questo articolo esplora l'implementazione del blocco delle pubblicità su piattaforma Android attraverso la configurazione di un Domain Name System (DNS) privato, in particolare utilizzando i servizi di AdGuard DNS con il protocollo DNS-over-TLS (DoT).

Il Ruolo Critico del DNS nella Navigazione Mobile

Il DNS è l'infrastruttura fondamentale che traduce i nomi di dominio leggibili dall'uomo (es. www.example.com) in indirizzi IP numerici (es. 192.0.2.1) necessari per la comunicazione tra dispositivi sulla rete Internet. Tradizionalmente, le query DNS sono state trasmesse in chiaro, rendendole vulnerabili a intercettazioni, spoofing e manipolazioni.

L'introduzione di DNS-over-TLS (RFC 7858) ha rappresentato un progresso significativo. DoT cripta le query DNS utilizzando Transport Layer Security (TLS) sulla porta 853, fornendo così integrità dei dati, autenticazione e riservatezza. Android, a partire dalla versione 9 (Pie), ha integrato il supporto nativo per il DNS privato basato su DoT, consentendo agli utenti di specificare un server DNS di loro scelta che operi con questo protocollo crittografato.


AdGuard DNS: Soluzione per il Filtering a Livello di Rete

AdGuard DNS è un servizio DNS pubblico che implementa funzionalità di filtering a livello di risoluzione dei nomi. Mantenendo una blacklist aggiornata di domini noti per ospitare pubblicità, tracker, siti di phishing e malware, AdGuard DNS è in grado di bloccare le richieste a tali domini prima che i contenuti raggiungano il dispositivo dell'utente. Questo approccio basato sul DNS offre diversi vantaggi rispetto ai blocchi basati su host file locali o estensioni browser:

  1. Copertura Onnicomprensiva: Il blocco avviene a livello di sistema operativo, estendendosi a tutte le applicazioni installate sul dispositivo, non solo ai browser web.
  2. Efficienza delle Risorse: Poiché il filtering avviene a livello di server DNS, non sono necessarie applicazioni aggiuntive o processi in background sul dispositivo Android, riducendo l'impronta sulle risorse di sistema (CPU, RAM, batteria).
  3. Miglioramento della Privacy: Intercettando le richieste a domini di tracking noti, AdGuard DNS contribuisce significativamente a proteggere la privacy dell'utente dalla profilazione comportamentale.
  4. Aumento della Velocità di Caricamento: La mancata risoluzione dei domini pubblicitari riduce il numero di richieste HTTP/S e il volume di dati da scaricare, accelerando il caricamento delle pagine web e il funzionamento delle applicazioni.


Tipologie di Server AdGuard DNS per Diverse Esigenze

AdGuard offre configurazioni DNS distinte per adattarsi a specifiche esigenze di utilizzo:

  • dns.adguard-dns.com (Default Server): Questo endpoint è progettato per un blblico equilibrato di pubblicità, tracker e domini malevoli. È la scelta raccomandata per la maggior parte degli utenti che desiderano un'esperienza di navigazione pulita senza eccessive restrizioni.
  • unfiltered.adguard-dns.com (Non-filtering Server): Questo server fornisce una risoluzione DNS pura, senza alcun filtro. È utile per scopi di diagnostica, per verificare se un problema di connettività è correlato al blocco di AdGuard, o in scenari in cui una completa trasparenza è richiesta.
  • family.adguard-dns.com (Family Protection Server): Oltre alle funzionalità di blocco standard, questo server include un filtro per i contenuti per adulti e abilita la Safe Search e la Safe Mode sui motori di ricerca e piattaforme compatibili (es. YouTube). È ideale per ambienti familiari e per garantire una navigazione sicura per i minori.


Procedura di Configurazione su Android (Android 9+):

La configurazione di un DNS privato su Android è un processo intuitivo, che sfrutta la funzionalità nativa di DNS-over-TLS.

  1. Accesso alle Impostazioni di Rete: Navigare in Impostazioni > Rete e Internet (o Connessioni, a seconda della versione di Android e dell'interfaccia utente personalizzata del produttore).
  2. Selezione DNS Privato: Individuare l'opzione DNS privato. Questa potrebbe essere situata in una sottosezione come Avanzate o Altre impostazioni di connessione.
  3. Configurazione del Nome Host: Selezionare l'opzione Nome host del provider DNS privato.
  4. Inserimento dell'Endpoint: Digitare l'indirizzo del server AdGuard DNS desiderato (es., dns.adguard-dns.com) e confermare.

    DNS privato
    FIG 1 - DNS privato

Una volta salvata la configurazione, il sistema operativo Android inizierà immediatamente a reindirizzare tutte le query DNS al server AdGuard specificato, implementando il blocco desiderato.


Considerazioni Operative e Potenziali Conflitti:

  • Compatibilità VPN: L'uso di una Virtual Private Network (VPN) può sovrascrivere le impostazioni DNS di sistema, a seconda della configurazione della VPN stessa. Molte applicazioni VPN offrono la possibilità di specificare un DNS personalizzato all'interno delle loro impostazioni, permettendo di mantenere i benefici di AdGuard DNS anche con una VPN attiva.
  • False Positive: Sebbene raro, il blocco aggressivo di alcuni domini potrebbe occasionalmente portare a "falsi positivi", dove contenuti legittimi vengono erroneamente bloccati. In tali scenari, è possibile utilizzare il server unfiltered.adguard-dns.com per scopi diagnostici o segnalare il problema ai gestori di AdGuard DNS per una revisione della blacklist.
  • Performance: L'utilizzo di un DNS privato può in alcuni casi introdurre una leggera latenza aggiuntiva nella risoluzione dei nomi, a seconda della distanza geografica dal server DNS e della qualità della connessione. Tuttavia, i benefici in termini di velocità di caricamento delle pagine (dovuti al blocco degli annunci) tendono a compensare ampiamente questa potenziale latenza.




sabato 14 giugno 2025

Windows: Eliminare la cronologia delle cartelle recenti di Esplora file

Esplora File, uno strumento onnipresente e fondamentale per ogni utente Windows, incorpora una funzionalità di archiviazione automatica delle cartelle aperte di recente, simile alla cronologia di navigazione dei browser come Microsoft Edge. Questa caratteristica, progettata per facilitare un accesso rapido e intuitivo alle directory più frequentate, si rivela estremamente utile nell'uso quotidiano, velocizzando le operazioni e migliorando l'efficienza. Tuttavia, con il passare del tempo, un elenco eccessivamente lungo di percorsi recenti può trasformarsi da risorsa a ostacolo, diventando disordinato e meno funzionale. Inoltre, la persistenza di questa cronologia può sollevare preoccupazioni significative in termini di privacy, rivelando abitudini e accessi a directory sensibili a chiunque abbia accesso al computer.

Eliminare la cronologia delle cartelle recenti

Mantenere Esplora File pulito, ordinato e sicuro è un'operazione semplice che richiede pochi passaggi.

Windows 10:

  1. Aprire Esplora File.
  2. Cliccare sulla scheda Visualizza nel menu superiore.
  3. Selezionare Opzioni.
  4. Nella finestra di dialogo che si apre, nella sezione Privacy della scheda Generale, cliccare su Cancella per eliminare l'intera cronologia delle cartelle recenti.
    Windows 10, Opzioni cartella
    FIG 1 - Windows 10, Opzioni cartella

Windows 11:

  1. Aprire Esplora File.
  2. Cliccare sui tre puntini orizzontali (Visualizza altre info) nella barra degli strumenti per accedere al menu contestuale.
  3. Selezionare Opzioni.
  4. Nella finestra di dialogo che si apre, nella sezione Privacy scheda Generale, cliccare su Cancella accanto a Cancella cronologia di Esplora File.

    Windows 11, Opzioni cartella
    FIG 2 - Windows 11, Opzioni cartella

Disattivazione Completa della Registrazione

Per coloro che desiderano una maggiore riservatezza e preferiscono disattivare completamente la registrazione delle cartelle e dei file visitati, è possibile intervenire sulle impostazioni di visibilità.

Windows 10:

Nella stessa finestra delle Opzioni cartella (raggiungibile come descritto sopra) deselezionare le voci

  • Mostra file usati di recente in Accesso rapido
  • Mostra cartelle usate di recente in Accesso rapido

Windows 10, Opzioni cartella, Privacy
FIG 3 - Windows 10, Opzioni cartella, Privacy


Windows 11:

Anche qui, le opzioni sono state leggermente rietichettate per maggiore intuitività:

  • Deselezionate la voce Mostra file usati di recente.
  • Deselezionate la voce Mostra cartelle usate di frequente.
  • Per un livello di riservatezza ancora maggiore, è consigliabile disabilitare anche la voce Mostra i file da Office.com, che potrebbe esporre l'accesso a documenti recenti legati alla suite Office.
Windows 11 - Opzioni cartella, Privacy
FIG 4 - Windows 11, Opzioni cartella, Privacy








mercoledì 11 giugno 2025

Windows: Confrontare due cartelle

Confrontare due cartelle può essere utile in molteplici situazioni: verificare le differenze tra backup, individuare file mancanti o duplicati, o analizzare modifiche tra due versioni di una directory. L'operazione può essere eseguita in molteplici modi. In questo articolo verranno mostrati solo alcuni modi semplici.

Confronto visivo con Esplora File di Windows

Un metodo semplice e immediato per confrontare due cartelle è utilizzare l’opzione Proprietà in Esplora file. Questo approccio consente di avere rapidamente una panoramica dei principali attributi di ciascuna cartella, come:
  • Numero di file;
  • Dimensioni totali;
  • Numero di sottocartelle;
  • Data di creazione.
I passaggi da eseguire sono :
  1. Aprire Esplora file cliccando sull'apposito collegamento o premendo la combinazione di tasti WIN+E.
  2. Individuare la prima cartella da confrontare. Cliccare con il pulsante destro del mouse sulla cartella e selezionare ProprietàLasciare aperta la finestra Proprietà della prima cartella.
  3. Ripetere il procedimento per la seconda cartella.
  4. Affianca le due finestre Proprietà per confrontare facilmente le informazioni.
Proprietà cartelle
FIG 1 - Proprietà cartelle


Questo metodo presenta il vantaggio di essere rapido e intuitivo, ideale per confronti veloci e non richiede l'installazione di software aggiuntivi. Tuttavia non fornisce dettagli sui file specifici, come nomi o contenuti differenti.


Confronto con il Prompt dei Comandi
Per chi preferisce un approccio più tecnico, il Prompt dei comandi offre una soluzione efficace tramite il comando robocopy. Questo metodo permette di confrontare due cartelle analizzando le differenze tra i file senza eseguire alcuna copia.

Procedura:
  1. Aprire il Prompt dei comandi cercandolo nel menu Start.
  2. Digitare ed eseguire il comando seguente, sostituendo Cartella1 e Cartella2 con i percorsi effettivi delle cartelle che si intende confrontare: 
    robocopy "Cartella1" "Cartella2" /L /NJH /NJS /NP /NS 
    /L: Simula l’operazione senza copiare file. 
    /NJH: Nasconde l’intestazione. 
    /NJS: Nasconde il riepilogo. 
    /NP: Disattiva la visualizzazione della percentuale. 
    /NS: Nasconde le dimensioni dei file.
Robocopy
FIG 1 - Robocopy
Il Prompt dei comandi mostrerà un elenco delle differenze tra le due cartelle. L'utilizzo di tale comando non richiede l'installazione di software aggiuntivi ed è l'ideale per chi preferisce lavorare con la riga di comando. L'output può risultare poco intuitivo per gli utenti meno esperti



Per un'analisi dettagliata e visiva è necessario ricorrere a strumenti di terze parti come il software Open Source WinMerge. Questo software consente di confrontare due cartelle e visualizzare le differenze nei minimi dettagli.




lunedì 19 maggio 2025

Windows 11 24H2

Con l'arrivo dell'aggiornamento 24H2, Windows 11 conferma la sua vocazione di piattaforma innovativa, orientata alla sicurezza, alla produttività e all'integrazione tra dispositivi. Questo aggiornamento annuale introduce miglioramenti significativi che spaziano dall'integrazione di funzionalità AI avanzate a una maggiore ottimizzazione tecnica, consolidando la posizione di Microsoft nel settore dei sistemi operativi desktop.

Dal lancio di Windows 11 nell’ottobre 2021, Microsoft ha adottato un ciclo di sviluppo annuale per il sistema operativo, assicurando un flusso costante di miglioramenti e innovazioni. Con la fine del supporto per Windows 10 prevista per ottobre 2025, Windows 11 rappresenta ormai il pilastro centrale della strategia di Microsoft. L’aggiornamento 24H2 consolida questa posizione, offrendo un mix di ottimizzazioni tecniche e nuove funzionalità che pongono le basi per una piattaforma più sicura, performante e versatile.

In quest'articolo faremo una panoramica sulle novità presenti in questo nuovo aggiornamento.

Miglioramenti Tecnici e Ottimizzazione del Kernel

Uno degli interventi più significativi è la riscrittura di parti del kernel di Windows 11 utilizzando il linguaggio Rust. L’inizio della migrazione del codice del kernel da C a Rust rappresenta un cambio di paradigma nella progettazione del sistema operativo, con l'obiettivo di migliorare la sicurezza e le prestazioni riducendo le vulnerabilità legate alla gestione della memoria. Rust, noto per la sua affidabilità e sicurezza intrinseca, consente una gestione più efficiente delle risorse hardware, rafforzando la stabilità complessiva del sistema. Si tratta di un un linguaggio di programmazione moderno, sviluppato nel 2010, che ha, tra i suoi punti di forza principali, un sistema di gestione della memoria basato sui concetti di ownership e borrowing che elimina errori comuni come i buffer overflow, i puntatori dangling e il use-after-free. Un altro elemento distintivo di Rust è la sua gestione avanzata della concorrenza, che permette di sviluppare codice multi-thread in modo più sicuro rispetto al C. Grazie a strumenti sofisticati e costrutti pensati per prevenire errori di sincronizzazione, Rust garantisce applicazioni stabili e performanti, ottimizzando l’uso dei core della CPU. Sul fronte delle prestazioni, Rust non solo eguaglia il C, ma in alcuni casi lo supera, generando codice nativo altamente ottimizzato che migliora l’efficienza e riduce al minimo il consumo di risorse hardware.
Tuttavia, la transizione verso Rust non è priva di sfide. Microsoft ha optato per un approccio graduale, iniziando con la riscrittura di alcune componenti del kernel per poi ampliare progressivamente l’adozione del linguaggio. Questo processo, benché lungo, è fondamentale per garantire la compatibilità e la stabilità del sistema operativo. L’obiettivo finale è una migrazione completa del kernel, un’impresa ambiziosa che richiederà anni, ma che promette di trasformare Windows in una piattaforma più moderna e robusta.
Sebbene il processo sia ancora nelle fasi iniziali, i risultati già osservati con l’aggiornamento Windows 11 24H2 dimostrano che la direzione intrapresa è promettente.

Un altro passo avanti è l'ottimizzazione per i dispositivi basati su architettura Arm, un settore di mercato in forte espansione su cui Microsoft ha dimostrato di voler investire significativamente, con l'obiettivo di contrastare l'ascesa della piattaforma integrata di hardware e software sviluppata da Apple. Grazie al layer di emulazione Prism, il sistema operativo migliora la compatibilità con le applicazioni x86 e x64, rendendo l'esperienza utente più fluida anche su hardware non convenzionale. Inoltre, il supporto ufficiale per Wi-Fi 7 posiziona Windows 11 all'avanguardia nell'adozione delle tecnologie di rete.

I requisiti hardware di base per Windows 11 rimangono invariati rispetto alle versioni precedenti: sono supportati processori Intel di settima generazione, AMD Ryzen di seconda generazione o successivi, insieme al supporto per TPM (Trusted Platform Module) e Secure Boot. Tuttavia, alcune funzionalità avanzate, in particolare quelle basate sull’intelligenza artificiale, come Windows Recall, sono disponibili esclusivamente sui PC Copilot+, che necessitano di una NPU (Neural Processing Unit) dedicata.

Per i dispositivi ARM di vecchia generazione, l’aggiornamento a Windows 11 24H2 introduce un requisito specifico: è necessario un processore ARM v8.1 o successivo, escludendo modelli più datati come lo Snapdragon 835


Ottimizzazioni in Windows Update

Microsoft continua a perfezionare Windows Update per ridurre i tempi di inattività e rendere il processo di aggiornamento più fluido, meno invasivo e più sicuro.

Una delle novità più rilevanti è l’introduzione del hotpatching per i client Windows. Questa funzionalità consente di applicare aggiornamenti di sicurezza e correzioni di bug senza richiedere il riavvio del sistema, riducendo drasticamente le interruzioni per gli utenti. Sebbene questa tecnologia non venga utilizzata per tutti gli aggiornamenti, si rivela particolarmente utile per quelli di sicurezza out-of-band, rilasciati in situazioni di emergenza. Grazie al hotpatching, gli aggiornamenti vengono applicati in background, rendendo l’intero processo quasi invisibile per l’utente.

Un’altra innovazione significativa è il supporto per i checkpoint integrati in Windows Update. Anche se Microsoft non ha ancora rilasciato tutti i dettagli tecnici, si prevede che questa funzione permetterà di creare automaticamente un punto di ripristino completo prima dell’installazione di un aggiornamento. In caso di problemi, gli utenti potranno facilmente tornare a una versione precedente del sistema operativo, migliorando la sicurezza e la tranquillità durante l’aggiornamento.

Oltre al hotpatching e ai checkpoint, Microsoft sta perfezionando le patch incrementali, che riducono la quantità di dati scaricati e velocizzano l’installazione degli aggiornamenti rendendo il processo di aggiornamento più rapido e meno invasivo.


Innovazioni nell'Interfaccia Utente e nell'Esperienza d'Uso

Windows 11 24H2 introduce importanti miglioramenti anche nell'interfaccia utente in termini di funzionalità e personalizzazione e nell'integrazione con dispositivi mobili.

L’app Impostazioni di Windows include ora nuove opzioni legacy per il mouse, come la configurazione della direzione di scorrimento e la possibilità di attivare o disattivare la precisione avanzata direttamente dalle impostazioni. 

Con l’app Phone Link, ora integrata direttamente nel menu Start, Microsoft punta a rendere lo smartphone un’estensione del sistema operativo Windows, semplificando l'accesso alle sue funzioni direttamente dal desktop. Questa funzione, al momento disponibile solo per dispositivi Android, consente di monitorare informazioni chiave del proprio smartphone, come il livello della batteria, lo stato della connessione, i messaggi e le chiamate recenti, senza dover accedere fisicamente al dispositivo.  Il supporto per iPhone non è disponibile ma l’azienda di Redmond ha annunciato che questa funzionalità arriverà in futuro, ampliando le possibilità di integrazione. Pur non raggiungendo ancora l’interconnessione profonda che Apple può garantire nel proprio ecosistema chiuso, con questa ultima release Windows ha fatto enormi progressi.

Il menu Start, spesso criticato al lancio di Windows 11 per la sua incompletezza, continua a ricevere aggiornamenti per migliorare funzionalità e usabilità. Le novità introdotte in questa release riflettono un approccio più ponderato e orientato al feedback degli utenti, con l’obiettivo di offrire un'esperienza più intuitiva e personalizzabile.

Anche la barra delle applicazioni ha ricevuto una serie di aggiornamenti, con particolare attenzione all’area della tray, situata nell’angolo inferiore destro dello schermo. L’interfaccia è stata semplificata per migliorare la leggibilità e il design, con modifiche come l’eliminazione dell’indicatore AM/PM nelle regioni che utilizzano il formato orario a 12 ore e la rimozione dell’anno dalla visualizzazione della data.

Queste opzioni sono gestibili tramite le impostazioni (Impostazioni > Data/ora e lingua > Data e ora > Mostra ora e data nella barra delle applicazioni), anche se alcune novità non sono ancora disponibili in tutte le lingue, tra cui l’italiano. Inoltre, l’icona della campanella, che indica la modalità Non disturbare, ora appare solo quando la funzione è attiva, contribuendo a un design più pulito e minimalista.

Tra le altre migliorie, Microsoft ha introdotto la possibilità di trascinare le icone delle applicazioni fissate dal menu Start direttamente nella barra delle applicazioni. Sebbene questa funzionalità sembri un dettaglio banale, rappresenta un ulteriore passo verso una maggiore personalizzazione, colmando una lacuna rimasta inspiegabilmente irrisolta per anni.

Il pannello delle Impostazioni Rapide è stato completamente rinnovato, introducendo un design più moderno e funzionale, ispirato ai principali sistemi operativi mobili come Android e iOS. La nuova struttura, ora organizzata in pagine scorrevoli, consente di accedere rapidamente a tutte le opzioni disponibili senza dover navigare in menu complessi o perdere tempo con operazioni ripetitive.
Il nuovo layout consente di riorganizzare le icone trascinandole e posizionandole nella griglia ma è stata rimossa la possibilità di nascondere completamente le opzioni inutilizzate: tutte le funzionalità disponibili sono ora visibili nel pannello. Per ridurre l’ingombro visivo, gli utenti possono relegare le impostazioni meno utilizzate verso il basso della griglia. Questa scelta di design punta a offrire un’esperienza più coerente, ma potrebbe scontentare alcuni utenti avanzati che preferiscono un controllo più approfondito sulla configurazione del sistema.

Un piccolo dettaglio degno di nota riguarda l’animazione dell’icona Wi-Fi. Durante la connessione a una rete, l’icona mostra un’animazione dinamica che indica il progresso, eliminando la necessità di aprire il pannello delle impostazioni dedicate o affidarsi ai tooltip del cursore. Sebbene si tratti di un dettaglio apparentemente marginale, questo aggiornamento contribuisce a rendere l’interfaccia più intuitiva e in linea con le aspettative degli utenti moderni.

In Esplora File, con l’aggiornamento 24H2,  Microsoft introduce una serie di novità progettate per semplificare l’esperienza utente, ampliare le capacità native di gestione degli archivi compressi e rafforzare l’integrazione con dispositivi mobili, in particolare Android. Una delle prime modifiche che salta subito all’occhio riguarda l'aggiunta di etichette testuali accanto alle icone dei comandi principali, come Taglia, Copia, Rinomina, Condividi ed Elimina. Questa scelta supera l’approccio esclusivamente iconografico di Windows 11, che, pur essendo elegante, poteva risultare poco intuitivo per gli utenti meno esperti o per chi si avvicinava per la prima volta all’interfaccia. Con le etichette, i comandi diventano immediatamente riconoscibili, migliorando l’usabilità senza sacrificare l’estetica.
Un’importante novità tecnica è il supporto nativo per formati di compressione come TAR e 7z, che si affianca allo storico ZIP. In passato, Esplora File limitava la creazione di archivi al solo formato ZIP, costringendo gli utenti a ricorrere a software di terze parti per gestire altri tipi di file compressi. Ora, con l'aggiornamento, è possibile creare e aprire archivi 7z e TAR direttamente dall’interfaccia di Esplora File, ampliando le capacità native del sistema operativo.
Tuttavia, manca ancora il supporto per la protezione degli archivi con password, una funzionalità cruciale per chi gestisce dati sensibili. Inoltre, l’interfaccia avanzata per personalizzare i parametri di compressione non è completamente ottimizzata per la modalità scura, creando un’incoerenza visiva per chi utilizza il dark mode.
L’integrazione tra Windows e dispositivi mobili compie un ulteriore salto in avanti grazie alla funzionalità Phone Link (Collegamento al telefono in italiano). Esplora File ora consente di navigare direttamente nel file system di uno smartphone Android senza bisogno di cavi o applicazioni di terze parti. Gli utenti possono copiare, spostare ed eliminare file dal telefono come farebbero con qualsiasi altro dispositivo connesso al PC.

L’aggiornamento 24H2 introduce anche una serie di migliorie minori che contribuiscono a rendere l’utilizzo di Esplora File più agevole e versatile:
  • Duplicazione delle Schede
    Ora è possibile duplicare le schede aperte con un semplice clic destro, agevolando il confronto o il trasferimento di file tra directory diverse.
  • Modifica dei Metadati Immagine
    Gli utenti possono modificare direttamente i metadati di immagini PNG, come titoli o tag, tramite il menu contestuale, senza necessità di software aggiuntivi.
  • Visualizzazione Condivisi
    Una nuova sezione nella home di Esplora File raccoglie automaticamente i file condivisi tramite applicazioni e servizi integrati, offrendo un accesso centralizzato per la collaborazione.
  • Gestione Migliorata dei Breadcrumb
    La barra degli indirizzi ora consente di trascinare file tra cartelle utilizzando i breadcrumb, semplificando ulteriormente lo spostamento rapido dei documenti.

L'Intelligenza Artificiale 

In Windows 11 24H2, Copilot, l’assistente basato sull’intelligenza artificiale di Microsoft, diventa un'applicazione standalone e appare come un'icona dedicata sulla barra delle applicazioni, offrendo agli utenti maggiore libertà: è possibile ridimensionarne la finestra, spostarla o persino disinstallarla. Si tratta di una scelta forzata sia per rispettare il feedback degli utenti, sia per l’esigenza di Microsoft di conformarsi alle normative sulla concorrenza.  Tuttavia con questa modifica il senso di integrazione nativa tra Copilot e Windows ne esce ridimensionato. Ora, l’assistente si presenta più come un chatbot esterno basato su tecnologie web (ospitate su Microsoft Edge) che come un elemento profondamente integrato nel sistema operativo.
La capacità di controllo del sistema operativo da parte di Copilot è stata notevolmente ridotta: nelle versioni precedenti, Copilot consentiva di eseguire comandi diretti, come aprire applicazioni, modificare impostazioni o attivare funzionalità mentre ora l’assistente si limita a fornire istruzioni testuali su come procedere manualmente.


Windows Copilot+ e Recall

Il panorama tecnologico sta vivendo una trasformazione significativa grazie all’integrazione di soluzioni avanzate di intelligenza artificiale (AI) nei dispositivi di uso quotidiano. In questo contesto, Copilot+ si distingue come una delle innovazioni più promettenti, sfruttando le Neural Processing Unit (NPU) per offrire funzionalità esclusive che migliorano sia la produttività sia l’esperienza multimediale. Questa evoluzione si basa sull’elaborazione locale, che garantisce prestazioni più rapide e una maggiore sicurezza dei dati rispetto alle soluzioni basate sul cloud.

Le NPU, unità di elaborazione neurali dedicate, rappresentano il cuore di Copilot+. Queste componenti hardware specializzate consentono di eseguire operazioni di machine learning in modo efficiente, riducendo i tempi di elaborazione e migliorando l’esperienza utente. Grazie a questa architettura, Copilot+ è in grado di offrire funzionalità avanzate, come l’analisi in tempo reale di grandi volumi di dati e l’ottimizzazione delle attività quotidiane.

Una delle funzionalità più discusse è Windows Recall, uno strumento che promette di rivoluzionare il modo in cui gli utenti interagiscono con i propri dispositivi. Windows Recall utilizza Windows Copilot Runtime e registra le attività svolte sul PC attraverso screenshot acquisiti automaticamente a intervalli regolari, creando un registro visivo delle operazioni eseguite. L’obiettivo è facilitare il recupero di informazioni, mediante un sistema di ricerca semantica avanzata, e migliorare la gestione del flusso di lavoro, offrendo una sorta di "macchina del tempo" digitale.
La funzionalità ha suscitato forti preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati. Microsoft assicura che i dati raccolti da Windows Recall vengono crittografati e archiviati solo localmente, inoltre un’icona visibile nella barra delle applicazioni indica quando Windows Recall è attivo e c'è la possibilità di escludere specifiche applicazioni o siti web dalla raccolta dati.
Nonostante questi accorgimenti, le controversie hanno spinto Microsoft a posticipare più volte il rilascio di Windows Recall. La funzionalità è stata rimossa dalla versione iniziale di Windows 11 24H2 e sarà resa disponibile solo nelle build di anteprima per gli utenti del programma Windows Insider.

Altre funzionalità interessanti introdotte grazie a Copilot+ e alla presenza delle NPU sono Live Captions, CoCreator per Microsoft Paint, Advanced Studio Effects e AutoSR (Automatic Super Resolution), che promettono di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con i nostri dispositivi.

Live Captions (Sottotitoli in tempo reale) sfrutta la potenza delle NPU per generare trascrizioni istantanee di contenuti audio. Questa tecnologia, che opera anche in assenza di connessione internet, rappresenta un passo avanti importante per l’accessibilità, offrendo un supporto prezioso per utenti con difficoltà uditive o in contesti multilingue.

CoCreator per Microsoft Paint, uno strumento di generazione di immagini basato su prompt testuali. A differenza delle soluzioni web-based, CoCreator sfrutta le capacità di elaborazione locale delle NPU, garantendo maggiore velocità, sicurezza e flessibilità

Advanced Studio Effects migliora l’aspetto durante le videochiamate attraverso una serie di filtri avanzati, che regolano automaticamente parametri come luminosità, messa a fuoco e nitidezza. Tra le funzionalità più apprezzate vi sono:
  • Miglioramento dell’illuminazione
    Adatta la luminosità per un’immagine più chiara e definita.
  • Skin smoothing
    Leviga la pelle per un aspetto più uniforme.
  • Sfocatura dello sfondo
    Preserva la privacy in ambienti non ideali.
  • Mantenimento dell’inquadratura
    Riquadra automaticamente il soggetto, anche in movimento.
  • Correzione del contatto visivo
    Simula uno sguardo diretto con l’interlocutore.
AutoSR (Automatic Super Resolution). Un’altra innovazione degna di nota è AutoSR, progettata per ottimizzare la qualità visiva dei videogiochi, in particolare quelli meno recenti. Questa tecnologia sfrutta le NPU per aumentare la risoluzione delle texture e migliorare il frame rate, offrendo un’esperienza di gioco più fluida e dettagliata.
AutoSR opera analizzando in tempo reale il flusso video generato dal gioco e utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale per generare nuovi pixel, riducendo gli artefatti visivi e aumentando il livello di dettaglio. Inoltre, la funzione è in grado di interpolare fotogrammi aggiuntivi, migliorando la fluidità dell’azione e riducendo scatti e rallentamenti.

AutoSR non è l’unica tecnologia di questo tipo sul mercato. Soluzioni analoghe, come DLSS (Deep Learning Super Sampling) di Nvidia, FSR (FidelityFX Super Resolution) di AMD e XeSS (Xe Super Sampling) di Intel, hanno già dimostrato il loro valore nel migliorare l’esperienza di gioco. Tuttavia, l’introduzione di AutoSR da parte di Microsoft potrebbe spingere verso una maggiore standardizzazione e interoperabilità tra le diverse piattaforme, a beneficio degli utenti finali.


Altre novità

Supporto per sfondi HDR
Una delle novità più visibili è il supporto per gli sfondi HDR, che offre un’esperienza visiva più immersiva su monitor compatibili. Grazie alla gamma dinamica elevata, gli sfondi HDR permettono di visualizzare colori più vivaci, contrasti più profondi e dettagli più definiti rispetto alle immagini standard. Per sfruttare questa funzionalità, è necessario utilizzare immagini in formato JXR, che supportano la codifica delle informazioni HDR

Supporto Bluetooth LE e Voice Focus
L’aggiornamento migliora anche il supporto ai sistemi acustici Bluetooth LE (Low Energy), offrendo un’esperienza audio più stabile e personalizzabile. Gli utenti possono ora gestire con maggiore precisione le impostazioni audio, inclusi preset, suoni ambientali e opzioni di miglioramento del suono, direttamente dal proprio PC.

Voice Focus
Un’altra novità rilevante è la Messa a fuoco della voce (Voice Focus), una funzione che utilizza l’intelligenza artificiale per ridurre il rumore di fondo durante le videochiamate e le registrazioni. Inizialmente disponibile solo su dispositivi dotati di NPU, come i PC Copilot+, questa funzionalità è stata ottimizzata per essere compatibile anche con processori tradizionali di Intel e AMD. 

Sviluppo e produttività (sudo, Dev Drive e risparmio energetico)
Per gli sviluppatori e gli utenti avanzati, l’introduzione del comando sudo rappresenta una svolta significativa. Questo strumento, già familiare agli utenti di Linux e macOS, consente di eseguire comandi e programmi con privilegi elevati senza dover aprire preventivamente il terminale come amministratore. La funzione, disattivata per impostazione predefinita, può essere abilitata nelle impostazioni di sistema, semplificando notevolmente la gestione delle attività amministrative.

Un altro miglioramento rivolto agli sviluppatori è l’introduzione del Block Cloning nei Dev Drive, ambienti di archiviazione ottimizzati basati sul file system ReFS. Questa tecnica consente di creare copie di file di grandi dimensioni in modo significativamente più veloce, riducendo i tempi di compilazione e migliorando l’efficienza del flusso di lavoro, specialmente quando si gestiscono grandi volumi di dati.

Sul fronte della gestione energetica, Windows 11 24H2 introduce una nuova modalità chiamata Risparmio energia, che sostituisce la precedente modalità di Risparmio Batteria. A differenza di quest’ultima, disponibile solo sui laptop, la nuova opzione è accessibile anche su PC fissi, permettendo a tutti gli utenti di ridurre i consumi e l’impatto ambientale. La modalità agisce riducendo l’attività dei servizi in background, diminuendo la luminosità dello schermo e, in alcuni casi, riducendo la velocità di clock del processore.

Widget e app unificate
Gli utenti possono ora scegliere quali widget visualizzare nella schermata di blocco e modificarne l’ordine. Questa flessibilità migliora l’esperienza utente, rendendo più semplice l’accesso alle informazioni più rilevanti.

Per quanto riguarda l’integrazione delle applicazioni, Windows 11 24H2 propone un’app unificata per Microsoft Teams, che combina le funzioni precedentemente separate in due applicazioni distinte. Gli utenti possono ora gestire account personali e professionali da un’unica interfaccia, ricevere notifiche più dettagliate e partecipare alle riunioni senza dover ripetere l’accesso.

Cancellazione generativa e modifica dello sfondo
L’app Foto riceve un importante aggiornamento basato sull’intelligenza artificiale, con l’introduzione della cancellazione generativa e della modifica dello sfondo. La prima utilizza l’AI per rimuovere elementi indesiderati dalle immagini, come imperfezioni o oggetti di disturbo, semplificando il processo di editing. La seconda permette di aggiungere effetti di sfocatura o rimuovere completamente lo sfondo da un’immagine con pochi clic, rendendo più semplice la creazione di ritratti o l’isolamento di soggetti per progetti creativi.


Funzionalità aggiornate e applicazioni rimosse

Outlook
L’aggiornamento 24H2 di Windows 11 introduce una serie di cambiamenti significativi che puntano a modernizzare il sistema operativo, ma non senza suscitare perplessità tra gli utenti. Tra le novità più rilevanti spicca l’arrivo della nuova applicazione Outlook, destinata a sostituire le precedenti app preinstallate Mail e Calendario.

Questa nuova versione di Outlook è stata concepita come una piattaforma unificata per la gestione di e-mail, calendario e contatti, e rappresenta un passo preliminare verso l’intenzione di Microsoft di sostituire anche la versione classica di Outlook in futuro. Tuttavia, nonostante le aspettative, l’app non si discosta molto dall’interfaccia web di Outlook.com. Si tratta di un’applicazione essenziale che copre le funzionalità base, ma che non riesce a offrire un’esperienza significativamente migliore rispetto alle soluzioni precedenti.

Il nuovo Outlook soffre inoltre di limitazioni evidenti: la sua derivazione web penalizza la fluidità e l’usabilità, rendendolo macchinoso nell’utilizzo quotidiano. Questo rappresenta un passo indietro rispetto alle già modeste applicazioni che va a sostituire, e pone dubbi sull’effettiva capacità del software di garantire una gestione ottimale per un aspetto ormai fondamentale in qualsiasi sistema operativo moderno. L’idea di unificare e semplificare l’esperienza utente è apprezzabile, ma l’esecuzione lascia spazio a miglioramenti.

Microsoft Store
Tra le modifiche introdotte con il 24H2, troviamo anche un restyling del Microsoft Store. L’interfaccia ora separa chiaramente la libreria delle applicazioni, gli aggiornamenti e i download. Questa nuova suddivisione mira a semplificare la gestione del software installato, rendendo più intuitivo il controllo delle app disponibili per l’installazione o di quelle già presenti sul dispositivo che necessitano di aggiornamenti. 

Applicazioni rimosse
Con questo aggiornamento, Microsoft ha deciso di rimuovere diverse applicazioni preinstallate, considerate ormai superflue o obsolete. Tra i software abbandonati spiccano alcuni "grandi classici" come l’editor di testo WordPad e l’assistente vocale Cortana, quest’ultima rimpiazzata dalla più avanzata soluzione Copilot. Anche le applicazioni Mail e Calendario lasciano il posto alla nuova app Outlook, mentre altre, come Mappe, People e Film e TV, sono state eliminate senza alternative dirette o ridotte alla possibilità di essere scaricate opzionalmente dallo Store.