mercoledì 28 febbraio 2018

Windows 10: Rimuovere la cartella Oggetti 3D da Questo PC

Con la versione Fall Creators Update di Windows 10, in Questo PC di Esplora file è apparsa una nuova cartella chiamata Oggetti 3D.
Tale cartella dovrebbe raccogliere i progetti realizzati con Paint 3D e i modelli per la stampa tridimensionale.
Windows 10, Cartella Oggetti 3D in Questo PC
FIG 1 - Windows 10, Cartella Oggetti 3D in Questo PC

Per non mostrare più la cartella Oggetti 3D in Questo PC è possibile procedere tramite l'editor di registro di sistema:
  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'editor del registro di sistema;
  • Posizionarsi sulla chiave
    HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Explorer\MyComputer\NameSpace
  • Eliminare la chiave {0DB7E03F-FC29-4DC6-9020-FF41B59E513A};
  • In caso di Windows a 64 bit è necessario eliminare la chiave anche dalla seguente posizione
    HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Wow6432Node\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Explorer\MyComputer\NameSpace

Dopo le modifiche la cartella Oggetti 3D sparirà dalla vista Questo PC di Esplora file ma sarà sempre accessibile tramite le cartelle dell'utente.

Windows 10, Cartella Oggetti 3D
FIG 2 - Windows 10, Cartella Oggetti 3D

Dal seguente link è possibile scaricare i file .reg per abilitare/disabilitare la visualizzazione della cartella Oggetti 3D in Questo PC.
DOWNLOAD




martedì 27 febbraio 2018

MS Exchange: Disattivare conferma di lettura dei messaggi letti su dispositivi che usano Exchange ActiveSync

I dispositivi mobili che utilizzano Microsoft Exchange ActiveSync all'apertura del messaggio inviano automaticamente la conferma di lettura, se richiesta dal mittente, senza richiedere alcuna conferma all'utente. Tale comportamento può rappresentare un problema per diversi motivi, ad esempio per lo spam (in pratica il mittente saprà che si tratta di un indirizzo esistente e attivo), per questioni legali o semplicemente perché non si vuol far sapere al mittente di aver letto il messaggio.

Con Microsoft Exchange 2016 è finalmente possibile intervenire su tale comportamento e disabilitare l'invio automatico della conferma di lettura:
  • Accedere alla casella di posta tramite OWA (Outlook on the Web);
  • Cliccare sull'icona dell'ingranaggio (menu Impostazioni) e selezionare Opzioni;

    Opzioni di Outlook on the Web
    FIG 1 - Opzioni di Outlook on the Web
  • Sul lato sinistro, espandere il menu Generale quindi cliccare su Dispositivi mobili;
  • Selezionare l'opzione Non inviare le conferme di lettura per i messaggi letti su dispositivi che usano Exchange ActiveSync.

    Non inviare le conferme di lettura per i messaggi letti su dispositivi che usano Exchange ActiveSync
    FIG 2 - Non inviare le conferme di lettura per i messaggi letti su dispositivi che usano Exchange ActiveSync






lunedì 26 febbraio 2018

SAN: Download Firmware aggiornati per HPE MSA

HPe (Hewlett-Packard Enterprise) ha messo a disposizione degli utenti un nuovo sito per il download dei Firmware aggiornati degli array per lo storage dati della famiglia HPE MSA: MSA 2050/2052, MSA 1050, MSA 2040/2042/1040 e MSA P2000 G3.


HPe MSA 2050
FIG 1 - HPe MSA 2050

Il Firmware aggiornato per tali prodotti può essere scaricato da: https://hpe.com/storage/MSAFirmware


Sito Web Firmware HPE MSA
FIG 2 - Sito Web Firmware HPE MSA


Hewlett-Packard Enterprise fornisce anche un video con le istruzioni su come utilizzare il sito Web per la ricerca del Firmware del proprio apparato.







lunedì 19 febbraio 2018

VSTO: Creare un componente aggiuntivo per l'installazione di un payload

VSTO (Visual Studio Tools for Office) è un insieme di strumenti di sviluppo disponibili sotto forma di runtime e di add-in di Visual Studio che consente alle versioni di MS Office 2003 e successive di  ospitare il .NET Framework Common Language Runtime (CLR) e permettere la realizzazione di funzionalità attraverso .NET.
I componenti aggiuntivi VSTO possono essere installati, nel proprio profilo, anche dagli utenti che non dispongono di privilegi amministrativi ed eseguiti ad ogni avvio dell'applicazione MS Office per cui sono stati realizzati (ad es. Excel). Tale comportamento rappresenta un grosso problema per la sicurezza. L'add-in può essere creato in modo che venga avviato un payload (una routine malevola). In questi casi AppLocker, nella sua configurazione di default, non blocca l'esecuzione del codice.

Vediamo come creare un add-in VSTO in Visual Studio.
  • Avviare Visual Studio e creare un nuovo progetto. Dal menu File selezionare Nuovo quindi Progetto;
    Visual Studio, Nuovo Progetto
    FIG 1 - Visual Studio, Nuovo Progetto
  • Alla richiesta di selezionare il modello da utilizzare, selezionare Visual C# quindi Office/SharePoint;
    Visual Studio, Progetto in Visual C# - Office/SharePoint
    FIG 2 - Visual Studio, Progetto in Visual C# - Office/SharePoint
  • Se nel sistema non è già installato verrà richiesto di installare Office Developer Tools (FIG 2). Eseguire un doppio click su Installa progetti Office Developer Tools, attendere il download e seguire le istruzioni a video per portare a termine l'installazione di tale componente.
    Visual Studio, Installazione Office Developer Tools
    FIG 3 - Visual Studio, Installazione Office Developer Tools
  • Terminata l'installazione di Office Developer Tools avviare nuovamente Visual Studio, creare un nuovo progetto Visual C# quindi selezionare Office/SharePoint. Selezionare per quale applicazione MS Office si intende sviluppare il componente aggiuntivo (in questo articolo è stato selezionata l'opzione Componente aggiuntivo VSTO per Word 2013 e 2016), assegnare un nome al progetto e confermare cliccando sul pulsante OK.
    Visual Studio, selezione componente aggiuntivo da creare
    FIG 4 - Visual Studio, selezione componente aggiuntivo da creare
  • A questo punto Visual Studio provvederà a creare il template del nostro add-in. Per fare in modo che al caricamento del componente aggiuntivo venga eseguita una particolare operazione, bisogna modificare la funzione ThisAddIn_Startup. Aggiungendo il seguente codice, come mostrato anche in FIG 5, all'avvio del componente aggiuntivo verrà avviata la calcolatrice.
    System.Diagnostics.Process proc = new System.Diagnostics.Process();
    proc.StartInfo.FileName = @"c:\windows\system32\calc.exe";
    proc.Start();
    Visual Studio, Modifica della funzione ThisAddIn_Startup per richiamare un file eseguibile (calc.exe)
    FIG 5 - Visual Studio, Modifica della funzione ThisAddIn_Startup per richiamare un file eseguibile (calc.exe)
  • Dal menu Progetto selezionare Proprietà;
    Visual Studio, Proprietà progetto
    FIG 6 - Visual Studio, Proprietà progetto
  • Nella sezione Applicazione impostare il .NET Framework da utilizzare;
    Visual Studio, Framework di destinazione
    FIG 7 - Visual Studio, Framework di destinazione
  • Selezionare la sezione Firma. Firmare i manifesti ClickOnce con un certificato valido consente la distribuzione e l'installazione attraverso la tecnologia ClickOnce di Microsoft. Firmare i manifesti con un certificato non valido, d'altra parte, potrebbe impedire l'installazione/esecuzione del payload attraverso ClickOnce. Si può testare tale comportamento firmando i manifesti con un certificato autofirmato cliccando su Crea certificato di prova... e confermando cliccando su OK senza immettere alcuna password.
    Visual Studio, Firma manifesti ClickOnce
    FIG 8 - Visual Studio, Firma manifesti ClickOnce
  • Selezionare Pubblica. In tale sezione è possibile impostare le opzioni per la distribuzione del pacchetto come ad esempio la versione, prerequisiti, dipendenze ecc. In Percorso pubblicazione specificare un path lasciando tutto il resto impostato come di default, quindi cliccare sul pulsante Pubblica.
    Visual Studio, Pubblica componente aggiuntivo
    FIG 9 - Visual Studio, Pubblica componente aggiuntivo
  • Nella cartella Release del progetto, verranno generati i file del componente aggiuntivo. Per procedere all'installazione basta eseguire il file con estensione .VSTO.
    File componente aggiuntivo VSTO
    FIG 10 - File componente aggiuntivo VSTO
  • Terminata l'installazione, avviando MS Word verrà caricato anche il componente aggiuntivo che, a sua volta,  provvederà ad avviare la calcolatrice.
    VSTO, all'avvio di MS Word e dell'add-in viene avviata la calcolatrice
    FIG 11 - VSTO, all'avvio di MS Word e dell'add-in viene avviata la calcolatrice


venerdì 16 febbraio 2018

MS Office: Disabilitare il Dynamic Data Exchange

Da molti anni MS Office integra la tecnologia DDE (Dynamic Data Exchange) un sistema di comunicazione interprocesso pensato per lo scambio di informazioni tra le applicazioni della suite. Tale tecnologia di recente viene utilizzata per scopi malevoli da malware piuttosto insidiosi. La vulnerabilità riguarda una particolare funzione di DDE che si occupa di aggiornare le informazioni collegate quando il documento viene aperto. Agendo tramite le impostazioni delle applicazioni di MS Office è possibile disabilitare l'aggiornamento automatico incidendo in modo marginale sull'usabilità della tecnologia DDE
L'operazione che verrà indicata di seguito per MS Word dovrà essere ripetuta per ciascuna delle altre applicazioni del pacchetto MS Office.

  • Avviare MS Word, dal menu File selezionare Opzioni;

    MS Word, Opzioni
    FIG 1 - MS Word, Opzioni
  • Selezionare, sul lato sinistro della finestra, la voce Impostazioni avanzate;
  • Sul lato destro, scorrere fino alla sezione Generale quindi rimuovere la spunta alla voce Aggiorna collegamenti automatici all'apertura;

    MS Word, Aggiorna collegamenti automatici all'apertura
    FIG 2 - MS Word, Aggiorna collegamenti automatici all'apertura
  • Confermare la modifica cliccando sul pulsante OK.


martedì 13 febbraio 2018

MS Office Quick Tip: Integrare i font all'interno di un documento

Quando si distribuisce un documento di MS Office, in particolare di Word e PowerPoint, bisogna tener conto dei font utilizzati all'interno dello stesso. Quando i programmi della suite MS Office non trovano nel sistema i tipi di caratteri utilizzati nel documento, provvedono a sostituirli con font disponibili. Tale sostituzione può stravolgere l'impostazione e l'aspetto del documento/presentazione rendendola confusa. Una soluzione consiste nell'integrare all'interno del documento i font utilizzati:
  • Aprire il file con la relativa applicazione di MS Office;
  • Cliccare sul menu File e selezionare la voce Opzioni;

    MS Word, Opzioni
    FIG 1 - MS Word, Opzioni
  • Sul lato sinistro della finestra selezionare Salvataggio;
  • Sul lato destro della finestra, scorrere l'elenco fino ad individuare la sezione Fedeltà nella condivisione (in PowerPoint la sezione sarà Mantieni fedeltà nella condivisione della presentazione seguente);
  • Attivare l'opzione Incorpora caratteri nel file. É possibile attivare anche le opzioni sottostanti che permettono di specificare se includere l'intero set di caratteri oppure solo i caratteri utilizzati nel documento. Confermare la modifica cliccando sul pulsante OK.

    MS Word, Incorpora caratteri nel file
    FIG 2 - MS Word, Incorpora caratteri nel file



lunedì 12 febbraio 2018

Plop Boot Manager: Avviare il sistema da USB anche se non supportato dal BIOS

Su PC molto datati potrebbe non essere possibile impostare da BIOS il boot da USB. Per ovviare a questa mancanza è necessario affidarsi a tool di terze parti come all'ottimo Plop Boot Manager.
Plop Boot Manager è un boot manager, sviluppato Elmar Hanlhofer, che integra i driver delle unità ottiche e USB consentendo l'accesso all'hardware e il boot da tali periferiche anche senza l'aiuto del BIOS.
Il boot manager può essere avviato da Floppy disk, da CD/DVD, da rete oppure installato direttamente su Hard Disk (non richiede alcuna partizione aggiuntiva).
Plop Boot Manager può essere scaricato dal seguente link
DOWNLOAD

Una volta scompattato il file .zip troveremo diversi file e cartelle che ci consentono di avviare il boot manager da diversi supporti oppure installarlo direttamente sul PC. 
Plop Boot Manager, file
FIG 1 - Plop Boot Manager, file



Creazione Floppy Disk

Il file plpbt.img contiene l'immagine di un disco floppy. Il file non va copiato direttamente sul floppy ma vanno utilizzati appositi programmi, come ad es RawWrite, per riportare i dati presenti nel file immagine nei corrispondenti settori del disco floppy.
Con RawWrite, una volta selezionato il floppy drive e il file immagine basta cliccare su Write e attendere il termine del processo.
RawWrite, Creare un floppy disk per l'avvio di Plop Boot Manager
FIG 2 - RawWrite, Creare un floppy disk per l'avvio di Plop Boot Manager



Creazione di un CD/DVD

Il file plpbt.iso è l'immagine di un CD e può essere masterizzato su CD/DVD utilizzando un qualsiasi programma di masterizzazione come Nero Burning Rom, ImgBurn, o CDBurnerXP.



Installazione all'interno del MBR

Per installare il boot manager all'interno del MBR, eseguire, come amministratore, il file batch InstallToMBR presente nella cartella Windows di Plop Boot Manager. Il batch provvederà a creare una entry all'interno del boot menu di Windows. All'avvio del sistema selezionare, dal menu che appare, Install the plop Boot Manager to the MBR.

Per rimuovere la voce dal boot menu di Windows è necessario eseguire come amministratore il file plpbt4win.exe presente nella stessa directory. In FIG 3 sono visibili le operazioni eseguibili. Con "l" ("L" minuscola) si ha l'elenco delle voci del boot menu di Windows e relativo ID. Per eliminare una voce dal menu basta digitare "r" seguito dall'ID (ad es. r 2).
Plop Boot Manager, Installazione all'interno del MBR
FIG 3 - Plop Boot Manager, Installazione all'interno del MBR


Avvio tramite PXE

PXE (Preboot Execution Environment) è un metodo per eseguire il boot del computer utilizzando una connessione di rete ed il supporto di un server. Per avviare il Plop Boot Manager tramite PXE è necessario verificare che la scheda di rete del computer supporti PXE, procurarsi i file di Plop Linux e predisporre un server DHCP e TFTP.

Scaricare il file ploplinux-pxeboot.zip quindi estrarlo in C:\. Verrà creata la cartella c:\tftpboot.
Scaricare e scompattare il file ploplinux-4.3.3-x86_64.zip quindi copiare il contenuto della cartella ploplinux-4.3.3 all'interno della cartella c:\tftpboot\ploplinux-netboot\. A questo punto avremo una struttura come la seguente
c:\tftpboot\
           \ploplinux-netboot\
                          \boot.msg
                          \memtest
                          \menu.c32
                          \spash.png
                          \vesamenu.c32
                          \pxelinux.0
                          \ploplinux\
                                    \bin\
                                    \bin.sqfs
                                    \etc.tgz
                                    \lib.sqfs
                                    \opt\
                                    \ploplinux.version
                                    \pxelinux.cfg\
                                                 \default
                                    \syslinux\
                                             \kernel\
                                                    \bzImage
                                                    \initramfs.gz
                                              \plop\
                                                   \plpbt.bin
                                                   \plpinstc.com



Per quanto riguarda il server TFTP e DHCP è possibile utilizzare TFTP64 installandolo su un PC della stessa rete.
Una volta avviato abilitare il server DHCP e TFTP
TFTPD64, Abilitazione server DHCP e TFTP
FIG 4 - TFTPD64, Abilitazione server DHCP e TFTP

Nella scheda relativa al server TFTP impostare come Base Directory il percorso c:\tftpboot e abilitare Option negotiation e Translate Unix file names.

TFTPD64, TFTP server
FIG 5 - TFTPD64, TFTP server

Nella scheda DHCP inserire 10.0.0.100 nella casella IP pool start address e in Boot File inserire \ploplinux-netboot\pxelinux.0
TFTPD64, DHCP server
FIG 6 - TFTPD64, DHCP server





Plop Boot Manager avvio

All'avvio di Plop Boot Manager viene visualizzata una schermata analoga a quella mostrata di FIG 7 che permette di selezionare da quale dispositivo eseguire il boot.
Plop Boot Manager, menu di avvio
FIG 7 - Plop Boot Manager, menu di avvio