mercoledì 9 luglio 2025

Windows 11: Errore "L’account Microsoft è già presente"

In ambiente Windows (in particolare Windows 10 e 11), gli utenti del sistema operativo possono essere creati in due distinte modalità: come account locale e come account Microsoft. Entrambe le configurazioni consentono l'accesso al sistema operativo, ma presentano differenze sostanziali in termini di funzionalità disponibili, sincronizzazione dei dati e implicazioni sulla privacy. Prima di affrontare il problema del messaggio "L'account Microsoft è già presente" è opportuno capire la differenza tra i due tipi di account.

Account Locale:
L'account locale rappresenta la modalità classica di un profilo utente in Windows. Questo tipo di account è intrinsecamente legato al singolo dispositivo e non richiede una connessione Internet persistente né una registrazione online. I suoi principali vantaggi risiedono nella sua semplicità d'uso, nella maggiore riservatezza e in un controllo più granulare sui dati dell'utente, che non vengono sincronizzati con i server remoti di Microsoft.
Tuttavia, l'adozione di un account locale comporta delle limitazioni significative nell'accesso alle funzionalità moderne dell'ecosistema Windows. Non è possibile, ad esempio, usufruire della sincronizzazione automatica delle impostazioni tra più dispositivi, accedere ai servizi cloud come OneDrive, utilizzare app dal Microsoft Store o integrare fluidamente il profilo con servizi online quali Outlook e Office. Questo lo rende meno adatto per gli utenti che operano in un ambiente multipiattaforma o che necessitano di un accesso costante ai servizi online di Microsoft.

Account Microsoft: 
Al contrario, l'account Microsoft è un profilo online associato a un indirizzo email, spesso parte del dominio Microsoft (ad esempio, @outlook.com, @hotmail.com, @live.com). L'accesso a Windows tramite un account Microsoft sblocca una vasta gamma di servizi integrati e funzionalità avanzate. Le impostazioni personalizzate, i file, le applicazioni installate, le preferenze del desktop e persino le password possono essere sincronizzate senza soluzione di continuità su più dispositivi. Inoltre, si ottiene accesso diretto ai servizi cloud di Microsoft, al backup automatico, al Microsoft Store e a una migliore integrazione con strumenti di produttività come Teams, OneDrive e la suite Office 365.
D'altro canto, l'utilizzo di un account Microsoft implica una maggiore trasmissione di dati e preferenze a Microsoft, sollevando legittime preoccupazioni in termini di privacy per alcuni utenti che preferiscono mantenere i propri dati il più possibile offline.



Con il rilascio di Windows 11, Microsoft ha introdotto un cambiamento sostanziale nel processo di installazione del sistema operativo. A partire dalla versione 22H2, è stata resa obbligatoria l'associazione a un account Microsoft per completare la configurazione iniziale sia per l'edizione Home che per la Pro, le varianti più diffuse tra utenti privati e professionisti. Durante l'installazione, viene richiesta una connessione Internet e l'autenticazione con un account Microsoft esistente o la creazione di uno nuovo, prima di poter procedere con la configurazione del sistema e l'accesso al desktop.
Questa mossa strategica da parte di Microsoft mira a consolidare ulteriormente l'integrazione dell'ecosistema cloud, ma ha generato critiche da parte di coloro che prediligono la flessibilità e la privacy offerte da un account locale. In precedenza, l'edizione Pro consentiva ancora la creazione di un account locale durante l'installazione, un'opzione ora rimossa se il dispositivo è connesso a Internet. Sebbene esistano metodi non ufficiali per aggirare questo vincolo – come la disconnessione dalla rete durante l'installazione – si tratta di pratiche non garantite e soggette a modifiche in futuri aggiornamenti. Le edizioni Enterprise ed Education, progettate per ambienti aziendali e scolastici, mantengono una maggiore flessibilità nella fase di installazione, inclusa la possibilità di configurare account locali.


Risolvere l'errore "L'Account Microsoft è già presente"
Tra le problematiche più frequenti nella gestione degli account Windows, l'errore "L'account Microsoft è già presente" si distingue per la sua frustrante opacità. Questo messaggio compare tipicamente quando si tenta di associare un account Microsoft a un profilo utente che risulta già in uso sul dispositivo, anche se non appare tra gli account attivi nelle impostazioni. La situazione è spesso paradossale, in quanto può manifestarsi anche dopo operazioni legittime, come il ritorno a un account Microsoft precedentemente disconnesso o la conversione temporanea di un profilo in account locale.

Account già presente
FIG 1 - Account già presente



La causa più probabile di questo comportamento anomalo è la persistenza dell'account Microsoft nel database utenti del sistema operativo, anche dopo che è stato apparentemente rimosso o convertito. In altre parole, l'account continua a esistere nell'archivio del sistema, impedendone una nuova associazione.
Per diagnosticare questa persistenza, è possibile utilizzare la console avanzata per la gestione di utenti e gruppi locali. Accedendo al menu Start e digitando lusrmgr.msc, si aprirà lo strumento dove, nella sezione Utenti, è possibile visualizzare l'elenco completo dei profili riconosciuti dal sistema. Spesso, il vecchio account Microsoft è ancora presente, identificato non tramite indirizzo email ma con un nome utente generico, facilmente confondibile con altri profili locali.
lusrmgr, utenti e gruppi locali
FIG 2 - lusrmgr, utenti e gruppi locali


Per confermare l'identità dell'account "fantasma", è consigliabile utilizzare PowerShell. Aprendo PowerShell dal menu Start e digitando il comando:
Get-LocalUser -Name 'NomeUtente' | Select PrincipalSource

sostituendo 'NomeUtente' con il nome visualizzato in lusrmgr.msc, si otterrà l'origine del profilo. Se il risultato include la dicitura MicrosoftAccount (FIG 3), è confermata la presenza residua dell'account Microsoft nel sistema.
MicrosoftAccount
FIG 3 - MicrosoftAccount

La soluzione a questo problema consiste nella rimozione manuale dell'account residuo dal sistema. Prima di procedere, è fondamentale eseguire un backup completo del sistema per prevenire qualsiasi perdita di dati o configurazioni. Una volta completato il backup, si può tornare alla console Utenti e gruppi locali (lusrmgr.msc), selezionare il profilo corrispondente all'account Microsoft persistente e rimuoverlo tramite il menu contestuale (clic destro sull'elemento e selezionare "Elimina"). È cruciale assicurarsi di cancellare l'account corretto per evitare di compromettere l'accesso al sistema.
lusrmgr, Elimina account
FIG 4 - lusrmgr, Elimina account







martedì 8 luglio 2025

Windows 11: Modificare il comportamento del tasto Stamp

Per decenni, il tasto "Stamp" (spesso etichettato come "PrtSc", "Prnt Scrn" o "Print Screen") è stato il metodo predefinito per acquisire l'intero schermo in Windows. Una  una singola pressione del tasto copiava l'intero schermo negli appunti di sistema. Da lì, l'immagine poteva essere incollata in qualsiasi applicazione che supportava l'input di immagini, come Paint, Word, Photoshop o un client di posta elettronica. 

In Windows 11, il comportamento predefinito del tasto "Stamp" è stato modificato. Nella configurazione predefinita di Windows 11, la pressione del solo tasto "Stamp" aprirà lo Strumento di cattura (Snipping Tool). Questa modifica mira a fornire agli utenti strumenti di editing e ritaglio immediati anziché la semplice copia negli appunti.

Premendo la combinazione di tasti Alt+Stamp viene catturata solo la finestra attualmente attiva e copiata negli appunti. Questa è una funzionalità estremamente utile per isolare specifiche applicazioni o finestre di dialogo.

Con la combinazione WIN+Stamp viene salvato automaticamente uno screenshot dell'intero schermo nella cartella "Immagini\Screenshot" dell'utente, senza richiedere un'azione di incollaggio manuale. Questa combinazione è ideale per acquisizioni rapide e multiple.

Per ripristinare il funzionamento classico del tasto "Stamp" è possibile procedere sia tramite le impostazioni di Windows sia tramite registro di sistema.

Ripristino comportamento classico del tasto "Stamp" tramite GUI
  • Accedere alle Impostazioni di Windows (WIN+I).
  • Selezionare Accessibilità quindi cliccare su Tastiera.

    Accessibilità, Tastiera
    FIG 1 - Accessibilità, Tastiera

  • Disattivare l'impostazione "Usa il tasto Stamp per aprire l'acquisizione dello schermo".

    Usa il tasto Stamp per aprire l'acquisizione dello schermo
    FIG 2 - Usa il tasto Stamp per aprire l'acquisizione dello schermo



Ripristino comportamento classico del tasto "Stamp" tramite Editor del Registro di Sistema
  • Aprire l'Editor del Registro di Sistema: Premere Win+R, digitare regedit e premere Invio.
  • Navigare al percorso: Espandere le chiavi fino a raggiungere
    HKEY_CURRENT_USER\Control Panel\Keyboard
  • Creare o Modificare il Valore DWORD:
    Se PrintScreenKeyForSnippingEnabled non esiste, fare clic con il tasto destro del mouse sullo spazio vuoto nel pannello di destra, selezionare Nuovo -> Valore DWORD (32 bit). Nominarlo PrintScreenKeyForSnippingEnabled.
    Se PrintScreenKeyForSnippingEnabled esiste già, fare doppio clic su di esso.
  • Impostare il Dato Valore: Nella finestra di modifica, assicurarsi che "Dati valore" sia impostato su 0  (per 0 non fa differenza che la Base selezionata sia Esadecimale o Decimale). Cliccare OK.

    PrintScreenKeyForSnippingEnabled
    FIG 3 -PrintScreenKeyForSnippingEnabled

  • Chiudere l'Editor del Registro di Sistema.






lunedì 7 luglio 2025

Windows 11: Ancoraggio finestre (Snap Layout)

Nell'attuale panorama digitale, la gestione simultanea di molteplici applicazioni rappresenta una sfida comune per professionisti e utenti. Il frequente passaggio tra finestre può infatti compromettere l'efficienza e la fluidità del flusso di lavoro. Per mitigare questa problematica, Microsoft ha implementato una funzionalità avanzata, nota come Snap Layouts, concepita per rivoluzionare l'organizzazione dello spazio di lavoro digitale e semplificare l'interazione con diverse applicazioni.

Gli Snap Layouts offrono un approccio sistematico alla suddivisione dello schermo, consentendo agli utenti di allocare aree specifiche per ciascuna applicazione aperta. Questa metodologia trasforma il multitasking, rendendolo intrinsecamente più efficiente e intuitivo. Invece di dover ridimensionare manualmente le finestre o alternare continuamente il contesto, gli utenti possono visualizzare e interagire contemporaneamente con diverse interfacce, ottimizzando così la produttività.

Le configurazioni disponibili sono diverse per adattarsi a ogni esigenza. La disposizione più comune prevede una divisione dello schermo a metà, dedicando ciascuna sezione a un'applicazione distinta. Per scenari che richiedono una maggiore granularità, è possibile optare per una suddivisione in quattro quadranti, ciascuno occupante un quarto dello schermo. Un'ulteriore flessibilità è offerta dalla possibilità di allocare un terzo dello schermo a una finestra e i restanti due terzi a un'altra, adattandosi a flussi di lavoro più complessi.


Abilitazione e Personalizzazione
Sebbene gli Snap Layouts siano generalmente attivi per impostazione predefinita, è consigliabile verificarne l'abilitazione per assicurarsi di sfruttarne appieno le potenzialità. Il percorso per la configurazione è intuitivo: tramite un clic destro sul pulsante Start, si accede all'app Impostazioni. Successivamente, selezionando la scheda Sistema nel menu laterale e navigando alla sezione Multitasking, si troverà l'interruttore "Ancoraggio finestre". Assicurarsi che questo interruttore sia attivato è il primo passo.

Espandendo il menu "Ancoraggio finestre" si rivelano una serie di opzioni di personalizzazione, che permettono agli utenti di affinare l'esperienza in base alle proprie necessità operative. È possibile, ad esempio, disattivare funzionalità specifiche che non si allineano con le proprie preferenze, garantendo così un ambiente di lavoro su misura.
Ancoraggio finestre
FIG 1 - Ancoraggio finestre




Interazione e Flusso di Lavoro con gli Snap Layouts
Per avvalersi di questa funzionalità, il processo è lineare. Una volta aperte le applicazioni desiderate, esistono diverse modalità per attivare la selezione degli Snap Layouts:
  • Scorciatoia da tastiera
    La combinazione Win+Z apre direttamente la finestra di selezione dei layout.
  • Interazione con la barra del titolo
    Passando il cursore sul pulsante di ingrandimento/ripristino (il secondo da destra sulla barra del titolo di qualsiasi finestra aperta) si accede alla medesima schermata.
  • Trascinamento intuitivo
    Trascinando una finestra verso la parte superiore centrale dello schermo si attiverà un'anteprima delle opzioni di ancoraggio.

Una volta visualizzate le configurazioni disponibili, l'utente può selezionare quella più idonea al numero di finestre attive. Dopo aver effettuato la scelta, Windows ridimensionerà e posizionerà automaticamente la finestra attiva nell'area designata. Successivamente, si procederà a collocare le altre finestre aperte nelle sezioni rimanenti. Nel caso in cui si tenti di posizionare una finestra in un'area già occupata, il sistema richiederà una nuova allocazione per la finestra precedentemente assegnata, garantendo l'integrità del layout.
Snap Layouts
FIG 2 - Snap Layouts



Gestione dei Gruppi Snap
Le finestre organizzate tramite Snap Layouts formano un "gruppo Snap". Una caratteristica distintiva di questa funzionalità è che la chiusura di un'applicazione all'interno di un gruppo non influisce sulle altre, preservando l'integrità del resto del layout. Per rimuovere un'applicazione da una disposizione, è sufficiente fare clic sul pulsante di chiusura o sul pulsante di ingrandimento/ripristino. Se un'applicazione viene ridotta a icona, al successivo ripristino tornerà automaticamente nella posizione precedentemente assegnata, mantenendo la coerenza del contesto.

È importante notare che se una finestra viene ingrandita a schermo intero e successivamente ridotta con il pulsante di ripristino, non tornerà automaticamente alla disposizione Snap precedente. Sarà necessario riassegnarla manualmente a una delle sezioni dello schermo seguendo la procedura iniziale.


Vantaggi e Scenari di applicazione
L'implementazione degli Snap Layouts contribuisce significativamente a migliorare la produttività e l'organizzazione del lavoro, facilitando un multitasking fluido ed efficiente. Questa funzionalità si rivela particolarmente vantaggiosa in numerosi contesti professionali:
  • Videoconferenze: Consente di gestire contemporaneamente la chiamata e le note, o documenti correlati.
  • Ricerca e analisi: Permette di affiancare finestre con fonti diverse, ottimizzando la comparazione e l'elaborazione delle informazioni.
  • Comunicazione integrata: Facilita la chat o la gestione delle e-mail mentre si svolgono altre attività operative.

Per gli utenti che dispongono di monitor di grandi dimensioni, gli Snap Layouts rappresentano un'opzione eccezionalmente efficace per massimizzare l'utilizzo dello spazio a disposizione, trasformando un ampio schermo in un ambiente di lavoro altamente strutturato e dinamico. L'adozione di questa funzionalità si traduce in un notevole incremento dell'efficienza operativa e in una riduzione della "fatica da switch" tra applicazioni.






venerdì 4 luglio 2025

Hound: Raccolta Remota di Coordinate GPS e Dati Dispositivo

Nel mondo digitale iperconnesso in cui viviamo, dispositivi come smartphone, tablet e PC sono diventati strumenti indispensabili per quasi tutte le nostre attività. Se da un lato questa costante connettività porta a notevoli vantaggi, dall'altro comporta anche grandi rischi: ogni dispositivo può diventare una porta d'accesso per i cybercriminali che, grazie a tecniche sempre più sofisticate, riescono a localizzare e monitorare gi spostamenti della vittima in tempo reale senza che questa se ne accorga. Oltre alla posizione possono essere raccolti dati come l'indirizzo IP, il browser utilizzato, il sistema operativo e la risoluzione dello schermo. Incrociando tali informazioni con le abitudini online della vittima (siti visitati, contenuti preferiti, orari, ecc) è possibile creare un profilo dettagliato della sua identità digitale.

In questo contesto si inserisce Hound (https://github.com/techchipnet/hound), uno strumento open-source progettato per ottenere in maniera semplice e remota le coordinate GPS esatte di un dispositivo target, insieme a un set informativo completo sul sistema. Questo articolo esplorerà le sue capacità, le implicazioni e le considerazioni etiche legate al suo utilizzo.


Una piattaforma completa di Data Gathering
Hound non si limita alla sola rilevazione delle coordinate GPS utilizzando un server PHP ma è in grado di raccogliere in modo automatico un'ampia gamma di informazioni sul dispositivo remoto, incluse:
  • Coordinate GPS(latitudine e longitudine)
  • Modello del dispositivo
  • Sistema operativo in uso
  • Numero di core della CPU
  • Risoluzione dello schermo
  • User agent del browser
  • Indirizzo IP pubblico
  • Nome del browser
  • Informazioni sull'ISP

Questi dati vengono acquisiti tramite la semplice apertura di un link da parte dell'utente target, rendendo il processo di raccolta estremamente veloce, silenzioso e immediato. L'approccio minimalista ma efficace di Hound permette agli operatori di ottenere preziose informazioni in tempo reale senza bisogno di software complessi o configurazioni avanzate.


Installazione e utilizzo di Hound
Di seguito verranno mostrati i passaggi per l'installazione di Hound su una distribuzione Kali Linux.

Per poter operare, Hound richiede la presenza di alcuni componenti fondamentali sul sistema. Nello specifico, la sua architettura si basa su un web server PHP per la gestione delle interazioni remote, mentre wget e unzip sono necessari per il download e l'estrazione dei file relativi a Cloudflare, un componente spesso utilizzato per la risoluzione DNS e la protezione del traffico web. Per installare tali componenti, eseguire il seguente comando dalla finestra terminale eseguita come root
apt-get -y install php unzip git wget
Installa dipendenze
FIG 1 - Installa dipendenze


Per installare ed avviare Hound eseguire i seguenti comandi da terminale
git clone https://github.com/techchipnet/hound
cd hound
bash hound.sh
git clone
FIG 2 - git clone


All'avvio di Hound viene chiesto se utilizzare il tunnel Cloudflare (l'opzione è impostata di default su YES).  Digitare Y e premere invio. L'utilizzo del tunnel Cloudflare consente una connessione sicura tra il proprio server e la rete Cloudflare evitando di dover aprire porte sul firewall e configurare un ip pubblico.
Hound
FIG 3 - Hound


Dopo aver risposto affermativamente all'utilizzo del tunnel Cloudflare, Hound procederà al download dei file necessari, avviare il server PHP e il servizio di tunneling. Completate queste fasi, verrà mostrato un link (Direct link) che rappresenta l'url da inviare alla potenziale vittima.
Hound, Direct link
FIG 4 - Hound, Direct link


Solitamente l'URL viene camuffata prima di essere inviata. I cybercriminali impiegano una varietà di metodi avanzati per nascondere i link malevoli, facendoli apparire legittimi e quindi più propensi a ingannare gli utenti ignari. Una tecnica prevalente prevede la manipolazione del DNS, dove gli aggressori compromettono la configurazione DNS di un dominio apparentemente autentico. Ciò consente loro di reindirizzare subdolamente gli utenti a un sito web dannoso senza che la vittima se ne accorga.

Per un camuffamento più semplice ma comunque efficace, vengono frequentemente utilizzati servizi di accorciamento URL come Bitly o TinyURL. Sfruttando queste piattaforme ampiamente riconosciute, un URL lungo e sospetto può essere trasformato in un link conciso e apparentemente innocuo come, ad esempio, bit.ly/Test-Intelligenza.

Il link ingannevole viene poi spesso distribuito sotto le spoglie di un servizio benefico, come uno strumento basato sull'intelligenza artificiale progettato per localizzare contatti nelle vicinanze. Questa tattica di ingegneria sociale mira a persuadere la vittima a concedere permessi, come la condivisione della posizione. Fondamentale è che, anche se l'utente rifiuta queste autorizzazioni esplicite, il semplice accesso al link mascherato può esporre dati preziosi all'aggressore. Aprendo il link, la vittima visualizzerà il messaggio indicato in FIG 5.
Messaggio visualizzato
FIG 5 - Messaggio visualizzato


In caso di esecuzione riuscita, l'aggressore ottiene l'accesso a una vasta gamma di informazioni sulla vittima come coordinate GPS, tipo di browser, specifiche del dispositivo, indirizzo IP, risoluzione dello schermo, ecc.
Hound, Information Gathering Report
FIG 6 - Hound, Information Gathering Report


Utilizzi Legittimi e Riflessioni Etiche
Sebbene Hound sia uno strumento potente e accessibile, è fondamentale ricordare che il suo utilizzo deve sempre avvenire nel rispetto della privacy altrui e delle normative vigenti. Come qualsiasi strumento di raccolta dati, è indispensabile ottenere il consenso esplicito degli utenti coinvolti. L'intento di questo articolo è puramente informativo e rivolto a un pubblico professionale consapevole dei rischi e delle responsabilità connesse all'uso di tali strumenti.






giovedì 3 luglio 2025

MS Outlook: La copia delle riunioni non è consentita

A partire da MS Outlook versione 2311 Build 17029.20000, la copia delle riunioni non è più supportata. Gli utenti che tenteranno di copiare una riunione dal calendario si imbatteranno nel messaggio: "La copia delle riunioni non è supportata."
La copia delle riunioni non è supportata
FIG 1 - La copia delle riunioni non è supportata

Non si tratta di un errore, ma di una modifica deliberata da parte del team di Outlook che ha implementato questo blocco per affrontare una serie di problematiche di vecchia data.

La pratica di copiare gli eventi è stata a lungo sconsigliata come "best practice" documentata. Le azioni eseguite su eventi copiati hanno dimostrato di produrre risultati imprevedibili, portando a confusioni, incongruenze e potenziali problemi di sincronizzazione tra i partecipanti. Questi "effetti collaterali" possono includere:
  • Incoerenze di sincronizzazione: Gli eventi copiati potrebbero non aggiornarsi correttamente per tutti i partecipanti in caso di modifiche.
  • Problemi con le risposte RSVP: La gestione delle risposte "Accetta", "Rifiuta", "Suggerisci pianificazione alternativa" può diventare problematica.
  • Conflitti di calendario: La presenza di eventi duplicati o inconsistenti può generare confusione nella pianificazione.
  • Difficoltà nella gestione delle eccezioni: Modifiche a eventi ricorrenti potrebbero non propagarsi correttamente agli eventi copiati.
Per mitigare questi rischi e garantire un'esperienza utente più stabile e prevedibile, il team di Outlook ha deciso di bloccare proattivamente la funzionalità di copia. Questa mossa riflette un impegno verso una maggiore affidabilità e integrità dei dati del calendario.

Sebbene il blocco della copia possa richiedere un leggero aggiustamento nelle abitudini degli utenti, le alternative consigliate promuovono una migliore gestione degli eventi:
  • Creare un nuovo evento: Per replicare un evento esistente con modifiche minime, la creazione di un nuovo evento e la ricompilazione dei dettagli è il metodo più sicuro. Questo garantisce che tutte le proprietà dell'evento siano correttamente inizializzate e sincronizzate.
  • Modificare l'evento originale: Se l'intento è modificare un evento esistente, è fondamentale farlo direttamente sull'originale per garantire che tutte le parti coinvolte ricevano gli aggiornamenti.

Per gli utenti che, per motivi specifici e consapevoli dei rischi, necessitano di riabilitare temporaneamente la copia degli eventi, Microsoft ha messo a disposizione una chiave di registro non legata a policy:

[HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\16.0\Outlook\Options\Calendar]
"EnableMeetingCopy"=DWORD:1

Per eseguire la modifica nel registro:
  • Aprire l'Editor del Registro di Sistema: Premere Win+R, digitare regedit e premere Invio.
  • Navigare al percorso: Espandere le chiavi fino a raggiungere
    HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\16.0\Outlook\Options\Calendar
  • Creare o Modificare il Valore DWORD:
    Se EnableMeetingCopy non esiste, fare clic con il tasto destro del mouse sullo spazio vuoto nel pannello di destra, selezionare Nuovo -> Valore DWORD (32 bit). Nominarlo EnableMeetingCopy.
    Se EnableMeetingCopy esiste già, fare doppio clic su di esso.
  • Impostare il Dato Valore: Nella finestra di modifica, assicurarsi che "Dati valore" sia impostato su (per 1 non fa differenza che la Base selezionata sia Esadecimale o Decimale). Cliccare OK.
  • Chiudere l'Editor del Registro di Sistema e riavviare Outlook.

È fondamentale sottolineare che l'attivazione di questa chiave è a discrezione e rischio dell'utente. Come ribadito dal team di Outlook, l'utilizzo di eventi copiati può portare a problemi imprevisti e il supporto tecnico di Outlook non fornirà assistenza per problemi derivanti da eventi creati tramite copia. In caso di problematiche dopo la riabilitazione di questa funzionalità, la raccomandazione è di eliminare l'evento copiato e di creare un nuovo evento da zero.




mercoledì 2 luglio 2025

MS Outlook: Gestire le Risposte Automatiche ricorrenti

Nel mondo professionale odierno, la gestione efficiente della comunicazione è fondamentale. Le risposte automatiche ("Fuori Ufficio" o "Out of Office") sono uno strumento prezioso per informare i mittenti della propria assenza, ma spesso si desidera una soluzione più flessibile delle impostazioni standard di Outlook, specialmente per assenze ricorrenti in giorni specifici della settimana. Sebbene Outlook non offra una funzionalità diretta per programmare risposte automatiche con ricorrenza settimanale, è possibile ovviare a questa limitazione sfruttando le regole personalizzate.

Questo articolo esplorerà un metodo efficace per configurare risposte automatiche che si attivano solo in determinati giorni della settimana, basandosi sull'utilizzo delle regole di Outlook. Questa soluzione è stata testata e si è dimostrata funzionante per esigenze di ricorrenza settimanale.

Outlook



Configurazione di una Regola per Risposte Automatiche Ricorrenti
La chiave per implementare questa funzionalità risiede nella creazione di una regola in Outlook che intercetti le email in arrivo in un giorno specifico della settimana e attivi una risposta predefinita. Di seguito i passaggi per configurare una regola personalizzata:
  • In Outlook, cliccare su File->Gestisci regole e avvisi (o Home-> Regole-> Gestisci regole e avvisi).

    Regole e avvisi
    FIG 1 - Regole e avvisi

  • Nella finestra "Regole e avvisi", cliccare su Nuova regola....
  • Scegliere l'opzione Applica regola ai messaggi ricevuti e cliccare su Avanti.

    Applica regola ai messaggi ricevuti
    FIG 2 - Applica regola ai messaggi ricevuti

  • Selezionare la casella Con parole specifiche nell'intestazione del messaggio quindi cliccare sulla scritta blu parole specifiche. Si aprirà una nuova finestra.

    Con parole specifiche nell'intestazione del messaggio
    FIG 3 - Con parole specifiche nell'intestazione del messaggio

  • In questa finestra, digitare l'abbreviazione di tre lettere del giorno della settimana (in inglese) in cui si desidera attivare la risposta automatica (es. Mon, Tue, Wed, Thu, Fri, Sat, Sun). Cliccare Aggiungi. per aggiungere l'abbreviazione all'Elenco di ricerca. Se si intende aggiungere un altro giorno digitare l'abbreviazione corrispondente nell'apposita casella e cliccare su Aggiungi. Al termine cliccare su OK

    Parola o frase da cercare nell'intestazione
    FIG 4 - Parola o frase da cercare nell'intestazione

  • Clicca Avanti per proseguire.

    Con parole specifiche nell'intestazione del messaggio
    FIG 5 - Con parole specifiche nell'intestazione del messaggio

  • Selezionare la casella Imposta risposta del server utilizzando un messaggio specifico quindi cliccare sulla scritta blu un messaggio specifico. Si aprirà una nuova finestra di composizione email (senza destinatario, CC o CCN).
    Imposta risposta del server utilizzando un messaggio specifico
    FIG 6 - Imposta risposta del server utilizzando un messaggio specifico

  • Compilare l'oggetto e il corpo del messaggio con il testo desiderato per la risposta. Una volta completato il messaggio, cliccare su Salva e chiudi.

    Messaggio
    FIG 7 - Messaggio

  • Clicca Avanti per proseguire nella configurazione della regola.

    Creazione guidata regola
    FIG 8 - Creazione guidata regole

  • Nella schermata successiva è possibile impostare eventuali eccezioni alla regola (ad esempio per email provenienti da un particolare mittente). Se non si ha bisogno di specifiche eccezioni, cliccare su Avanti.

    Eccezioni
    FIG 9 - Eccezioni

  • Nell'ultima schermata, è possibile rivedere tutte le impostazioni della regola. Assegnare un nome significativo alla regola (es. "Risposta automatica Lunedì-Venerdì"). Assicurarsi che la casella Attiva regola sia selezionata. Cliccare su Fine per salvare e attivare la regola quindi su OK per chiudere la finestra Regole e avvisi.

    Completare la creazione della regola
    FIG 10 - Completare la creazione della regola


Conclusioni
Questa soluzione è ideata specificamente per una ricorrenza settimanale fissa. Non è adatta per date specifiche o periodi di tempo irregolari.


Sfruttare le regole di Outlook per gestire le risposte automatiche "Fuori Ufficio" in giorni specifici della settimana offre una soluzione pratica e personalizzabile per una comunicazione più efficace. Sebbene richieda una configurazione manuale iniziale, il beneficio di automatizzare queste risposte per schemi ricorrenti può migliorare significativamente la gestione del tempo e delle aspettative dei contatti.





martedì 1 luglio 2025

WhatsApp: Aggiungere Microsoft Copilot

Per disporre dell'IA di Microsoft Copilot sempre a portata di mano è possibile aggiungerla a WhatsAppCopilot in WhatsApp non è una funzione nativa dell’app, ma un "contatto virtuale" gestito via WhatsApp Business API. Funziona in modo analogo a qualsiasi altra chat: scrivi, invii immagini o messaggi vocali e Copilot risponde. Supporta oltre 40 lingue e offre fino a 30 scambi al giorno.

Per aggiungere Microsoft Copilot a WhatsApp procedere con i seguenti passaggi:
  • Accedere al sito ufficiale Copilot (www.microsoft.com/it-it/microsoft-copilot/for-individuals/social?form=MA13ZF).

    Sito Copilot
    FIG 1 - Sito Copilot

  • Usando la fotocamera dello smartphone, scansionare il QR code mostrato sulla pagina web e relativo a WhatsApp.
  • Aprire il link che verrà automaticamente proposto. 

    Apri link
    FIG 2 - Apri link

  • All'apertura del link, il sistema individuerà la presenza di un account WhatsApp sullo smartphone. Cliccare sul pulsante Continua e vai alla chat.

    Continua e vai alla chat
    FIG 3 - Continua e vai alla chat

  • Verrà mostrato l'utente Copilot e verremmo inviati a iniziare la chat inviando il messaggio Hi Copilot. Una volta inviato il messaggio verrà visualizzato un link con le condizioni di utilizzo e l'informativa sulla privacy.

    Hi Copilot
    FIG 4 - Hi Copilot

  • Per aggiungere Copilot ai contatti, nella schermata della chat, cliccare sui 3 puntini in alto a destra e selezionare Aggiungi ai contatti.

    Aggiungi ai contatti
    FIG 5 - Aggiungi ai contatti



In alternativa, aggiungere il numero +1 877‑224‑1042 su WhatsApp e avviare la chat.