lunedì 14 giugno 2021

Windows Server 2019: Configurazione Server DHCP

Nell'articolo precedente è stato mostrato come installare il Server DHCP. Di seguito verranno mostrati i passi per la sua configurazione:
  • Da Server Manager cliccare sul menu Strumenti e selezionare DHCP.
    Server Manager
    FIG 1 - Server Manager

  • È possibile distribuire Indirizzi IP versione 4 e versione 6. In questo articolo lavoreremo con gli indirizzi IPv4. Cliccare sul nome del server per espandere l'alberatura quindi selezionare IPv4. Viene suggerito di creare un ambito (o scope). Un ambito è un intervallo di indirizzi IP assegnato ai computer che richiedono un indirizzo IP dinamico.
    DHCP
    FIG 2 - DHCP

  • Cliccare, con il tasto destro del mouse, su IPv4 e selezionare Nuovo ambito.
    Nuovo ambito
    FIG 3 - Nuovo ambito

  • Verrà avviata la Creazione guidata ambito. Cliccare su Avanti per proseguire.
    Creazione guidata ambito
    FIG 3 - Creazione guidata ambito

  • Il passo successivo consiste nell'assegnare un nome all'ambito. Nella casella Nome digitare il nome che si intende assegnare all'ambito (ad es. Rete Locale) e cliccare su Avanti.
    Nome ambito
    FIG 4 - Nome ambito

  • A questo punto bisogna specificare l'intervallo di indirizzi IP dell'ambito. In FIG 5 è stato specificato l'intervallo 192.168.1.50 - 192.168.1.254. È importante lasciare un intervallo di indirizzi libero per computer e dispositivi che richiedono un indirizzo IP fisso. Come Subnet mask lasciamo quella proposta e clicchiamo su Avanti.
    Intervallo indirizzi IP
    FIG 5 - Intervallo indirizzi IP

  • Nella finestra successiva possiamo definire IP o intervalli di IP da escludere (non verranno distribuiti dal server). Ad esempio, supponiamo di voler escludere dalla distribuzione gli indirizzi IP che vanno da 192.168.1.100 a 192.168.1.120. Nelle apposite caselle digitare l'intervallo da escludere e cliccare su Aggiungi. Cliccare su Avanti per proseguire.
    Esclusioni
    FIG 6 - Esclusioni

  • In questo passo è necessario definire il periodo di concessione dell'indirizzo IP. La durata del lease  specifica per quanto tempo ad un client viene assegnato un indirizzo IP prima che sia necessario rinnovare la concessione.  Per reti mobili, composte prevalentemente da computer portatili e dispositivi mobili, è consigliabile utilizzare un periodo di lease più breve. Analogamente, per reti composte da postazioni fisse si consiglia di utilizzare un periodo di lease più lungo. Per default viene proposta una durate del lease di 8 giorni. Cliccare su Avanti.
    Durata lease
    FIG 7 - Durata lease

  • Nella finestra successiva ci viene richiesto se vogliamo configurare le altre opzioni DHCP come gli indirizzi del gateway, indirizzi DNS e le impostazioni WINS da distribuire. Lasciare selezionata l'opzione Sì, configurare le opzioni adesso e cliccare su Avanti.
    Configura opzioni DHCP
    FIG 8 - Configura opzioni DHCP

  • Specificare, se disponibile, l'indirizzo del gateway da assegnare ai client tramite il DHCP  e cliccare su Aggiungi. Cliccare su Avanti per procedere con il passo successivo.
    Router (gateway predefinito)
    FIG 9 - Router (gateway predefinito)

  • In questa fase possiamo specificare i server DNS. Come visibile in FIG 10, viene già proposto il nostro server DNS. Per aggiungere un nuovo DNS, come ad esempio il DNS di Google 8.8.8.8, digitare l'indirizzo IP nell'apposita caselle e cliccare su Aggiungi. Terminata la configurazione, cliccare su Avanti.
    Nome dominio e server DNS
    FIG 10 - Nome dominio e server DNS

  • In questo caso non abbiamo la necessità di specificare Server WINS. Cliccare su Avanti.
    Server WINS
    FIG 11 - Server WINS

  • Se si intende attivare subito l'ambito, lasciare selezionata l'opzione Sì, attiva l'ambito adesso e cliccare su Avanti.

    Attiva ambito
    FIG 12 - Attiva ambito

  • Cliccare su Fine per terminare la configurazione dell'ambito.
    Completamento della Creazione guidata ambito
    FIG 13 - Completamento della Creazione guidata ambito





mercoledì 2 giugno 2021

Windows Server 2019: Installazione Server DHCP

Un server DHCP è un server di rete che fornisce e assegna automaticamente indirizzo IP, gateway predefinito e altri parametri di rete ai dispositivi client. Si basa sul protocollo standard noto come Dynamic Host Configuration Protocol o DHCP per rispondere alle richieste di trasmissione dei client.
Un server DHCP invia automaticamente i parametri di rete richiesti dai client per comunicare correttamente in rete. Senza di esso, l'amministratore di rete deve impostare manualmente ogni client che si unisce alla rete, il che diventa impraticabile per le reti di grandi dimensioni. I server DHCP di solito assegnano a ogni client un indirizzo IP dinamico unico che cambia quando il lease del client per quell'indirizzo IP è scaduto.

Installazione Server DHCP

  • Da Server Manager, nella sezione Dashboard, cliccare su Aggiungi ruoli e funzionalità.
    Server Manager
    FIG 1 - Server Manager

  • Verrà aperta la finestra del Wizard che ci guiderà nell'aggiunta di nuove funzionalità. Cliccare sempre su Avanti fino alla sezione Ruoli server.
    Aggiunta guidata ruoli e funzionalità
    FIG 2 - Aggiunta guidata ruoli e funzionalità, Operazioni preliminari

    Tipo di installazione
    FIG 3 - Tipo di installazione
    Selezione dei server
    FIG 4 - Selezione dei server

  • Selezionare Server DHCP.
    Ruoli server
    FIG 5 - Ruoli server

  • Nella finestra di dialogo che appare, cliccare su Aggiungi funzionalità.
    Aggiungi funzionalità
    FIG 6 - Aggiungi funzionalità

  • Cliccare sempre su Avanti fino a raggiungere la sezione Conferma.
    Ruoli server
    FIG 7 - Ruoli server

    Funzionalità
    FIG 8 - Funzionalità

    Server DHCP
    FIG 9 - Server DHCP

  • Cliccare su Installa.
    Conferma
    FIG 10 - Conferma

  • Cliccare su Completa configurazione DHCP.
    Risultati, Completa configurazione DHCP
    FIG 11 - Risultati, Completa configurazione DHCP

  • Cliccare su Avanti.
    Descrizione
    FIG 12 - Descrizione

  • In questa schermata possiamo specificare le credenziali da utilizzare per autorizzare il server DHCP in Servizi di dominio Active Directory. Lasciare selezionata l'opzione proposta e cliccare su Commit.
    Autorizzazione
    FIG 13 - Autorizzazione

  • Cliccare su Chiudi.
    Riepilogo
    FIG 14 - Riepilogo


L'installazione del Server DHCP è completa. Nel prossimo articolo verrà mostrato come configurarlo e come creare uno scope.





sabato 29 maggio 2021

Windows Server 2019: Configurazione Server di inoltro (DNS Forwarding)

In questo articolo vedremo come configurare un server di inoltro. Il server d'inoltro (DNS forwarder) è un server DNS che può essere utilizzato per la risoluzione delle query che i server DNS interni alla nostra rete non sono in grado di risolvere. In pratica la query, relativa a nomi DNS esterni, viene inoltrata ad un server DNS al di fuori della rete. Il server d'inoltro manterrà in cache le risoluzioni delle query recenti velocizzando la risoluzione degli stessi nomi effettuate da altri host della rete e riducendo il traffico DNS esterno al minimo

Configurazione Server d'inoltro

  • Posizioniamoci sul nostro server DNS (server1dc). Da Server Manager cliccare su Strumenti e selezionare DNS.
    Server Manager
    FIG 1 - Server Manager

  • Cliccare, con il tasto destro del mouse, su Server1DC e selezionare Proprietà.
    Gestore DNS
    FIG 2 - Gestore DNS

  • Selezionare la scheda Server d'inoltro.
    Gestore DNS, Proprietà Server
    FIG 3 - Gestore DNS, Proprietà Server

  • Nella scheda Server d'inoltro, selezionare il primo indirizzo IP dall'elenco (si tratta di configurazioni di default del server) e cliccare sul pulsante Modifica.
    Server d'inoltro
    FIG 4 - Server d'inoltro

  • Selezionare uno alla volta gli indirizzi IP proposti e cliccare su Elimina.
    Indirizzi IP server d'inoltro
    FIG 5 -  Indirizzi IP server d'inoltro

  • Aggiungiamo gli indirizzi IP dei server. Ad es. digitiamo l'indirizzo 1.1.1.1 seguito da invio per aggiungere il DNS di Cloudflare. Allo stesso modo possiamo aggiungere il server DNS di Google digitando 8.8.8.8 seguito da invio. Una volta inseriti i server DNS desiderati, cliccare su OK per chiudere la finestra.
    Modifica indirizzi IP server d'inoltro
    FIG 6 - Modifica indirizzi IP server d'inoltro


  • Cliccare su OK.

    Nuovi server d'inoltro
    FIG 7 - Nuovi server d'inoltro







mercoledì 26 maggio 2021

Scoprire il proprietario di un numero telefonico

A chi non è mai capitato di ricevere una chiamata da un numero non registrato in rubrica e di voler sapere a chi appartiene?
Per scoprirlo ci sono diverse strade. 

Un primo tentativo può essere effettuato ricercando il numero tramite Google. Generalmente, se si tratta di numeri di aziende o call center, con Google ci sono buone possibilità di trovare informazioni sul numero.

Tellows è una community dove è possibile trovare dettagli su numeri di telefono segnalati da milioni di utenti di diversi paesi. Il servizio è usufruibile sia tramite web che tramite App. Ottimo per scovare se il numero appartiene a un call center.
Tellows
FIG 1 - Tellows


Si tratta di un servizio, disponibile sia tramite web che tramite App, che consente di ottenere informazioni sul nome che c'è dietro al numero che si sta verificando. Ci sono buone possibilità di trovare il numero privato che si sta cercando. Per usufruire del servizio è necessario eseguire il logon con l'account Google o Microsoft e autorizzare l'App all'accesso ai propri contatti. In questo modo l'App acquisisce informazioni sui numeri telefonici e nominativi dei nostri contatti alimentando il proprio database. Proprio per questo il mio consiglio è quello di utilizzarlo con un account di "servizio".
Sync.me
FIG 2 - Sync.me



Il funzionamento è analogo a quello di Sync.me. Anche in questo caso vale lo stesso consiglio: non utilizzare il servizio con il proprio account principale.
Truecaller
FIG 3 - Truecaller







venerdì 21 maggio 2021

Microsoft OneDrive: Errore 0x8004de40

Già da un po' di tempo alcuni utenti OneDrive stanno riscontrando problemi di accesso al servizio visualizzando i seguenti messaggi:
Impossibile effettuare login a OneDrive – Errore 0x8004de40
L’accesso è stato interrotto o non è riuscito. Prova ad accedere di nuovo. (Codice errore: 0x8004de40).

Generalmente l'errore 0x8004de40 indica che l'applicazione OneDrive non è in grado di connettersi ad Internet ma, come indicato dallo stessa Microsoft, può anche essere causato da problemi di connettività di Azure Active Directory (Azure AD). 

Di recente Microsoft ha fornito un workaround per tutti gli utenti che stanno riscontrando gli errori 0x8004de40 quando tentano di accedere ai loro account OneDrive.

Workaround per Windows 10
  • Verificare se la postazione è connessa correttamente ad Internet e che non ci siano Firewall che blocchino la comunicazione di OneDrive con l'esterno.
  • Riavviare il sistema.
Se il problema persiste anche dopo aver eseguito i precedenti passaggi è necessario scollegare/ricollegare il dispositivo da Azure AD:
  • Avviare il Prompt dei comandi come amministratore.
  • Digitare il seguente comando seguito da invio per disconnettere il dispositivo da Azure AD
    dsregcmd /leave
  • Sempre la prompt dei comandi eseguire allo stesso modo il comando per il join ad Azure AD 
    dsregcmd /join
  • Riavviare il sistema ed effettuare il login a OneDrive.

Windows 10, DSREG
FIG 1 - Windows 10, DSREG






mercoledì 19 maggio 2021

Windows Server 2019: Reverse DNS

Sul server DNS, la Zona di ricerca diretta viene utilizzata per convertire il nome dell'host nel corrispondente indirizzo IP. La Zona di ricerca inversa fa esattamente l'opposto: partendo dall'indirizzo IP del host ne recupera il nome. La Zona di ricerca inversa è molto importante soprattutto in quelle infrastrutture dove sono presenti server email.

Testiamo la configurazione della Zona di ricerca inversa

  • Da una macchina del dominio avviare il prompt dei comandi;
  • Digitare il comando nslookup seguito da invio;
  • Come visibile dall'output del comando, viene identificato l'indirizzo IP del server DNS ma non il suo nome (che nel nostro caso è Server1DC). Questo accade perché la Zona di ricerca inversa non è configurata.
    nslookup
    FIG 1 - nslookup

  • Dal prompt di nslookup effettuiamo una nuova ricerca. Digitare
    server2dc.mycompany.local 
    e premere invio. Anche in questo caso viene mostrato l'indirizzo IP del server DNS ma non il suo nome e viene individuato l'indirizzo IP del server2dc.
    nslookup server2dc.mycompany.local
    FIG 2 - nslookup server2dc.mycompany.local


Configurazione della Zona di ricerca inversa

  • Per configurare la Zona di ricerca inversa, posizioniamoci sul nostro server DNS (server1dc). Da Server Manager cliccare su Strumenti e selezionare DNS.
    Server Manager
    FIG 3 - Server Manager

  • Cliccare, con il tasto destro del mouse, su Zone di ricerca inversa e selezionare Nuova zona.
    Gestore DNS
    FIG 4 - Gestore DNS

  • Verrà mostrata la prima finestra del Wizard che ci guiderà nella creazione della zona di ricerca inversa. Cliccare su Avanti per proseguire.
    Creazione guidata nuova zona
    FIG 5 - Creazione guidata nuova zona

  • Lasciare selezionata l'opzione Zona primaria e cliccare su Avanti.

    Tipo di zona
    FIG 6 - Tipo di zona

  • Nella finestra successiva lasciare selezionata l'opzione In tutti i server DNS eseguiti nei controller di dominio del dominio seguente: mycompany.local e cliccare su Avanti.
    Ambito di replica zona Active Directory
    FIG 7 - Ambito di replica zona Active Directory

  • Selezionare l'opzione Zona di ricerca inversa IPv4 e cliccare su Avanti.
    Nome della zona di ricerca inversa
    FIG 8 - Nome della zona di ricerca inversa, Zona di ricerca inversa IPv4

  • All'interno della casella ID della rete digitare l'indirizzo IP della rete (nel nostro caso 192.268.1) e cliccare su Avanti per proseguire.
    Nome della zona di ricerca inversa, ID della rete
    FIG 9 - Nome della zona di ricerca inversa, ID della rete

  • Lasciare selezionata l'opzione Consenti soltanto aggiornamenti dinamici sicuri (Consigliato per Active Directory) e cliccare su Avanti.
    Aggiornamento dinamico
    FIG 10 - Aggiornamento dinamico

  • Cliccare su Fine per completare la configurazione della zona di ricerca inversa.
    Completamento della Creazione guidata nuova zona
    FIG 11 - Completamento della Creazione guidata nuova zona

  • Selezionare la zona di ricerca inversa appena creata. Cliccarci su con il tasto destro del mouse e selezionare Nuovo puntatore (PTR).
    Nuovo puntatore (PTR)
    FIG 12 - Nuovo puntatore (PTR)

  • Nella casella Indirizzo IP host digitare l'indirizzo del nostro server DNS (192.168.1.121), in Nome host digitare SERVER1DC.mycompany.local e cliccare su ok.
    Nuovo record di risorse
    FIG 13 - Nuovo record di risorse

Un altro modo per creare puntatori nella zona di ricerca inversa consiste nell'agire su quelli presenti nella Zona di ricerca diretta.
  • Nella finestra Gestore DNS espandere la Zona di ricerca diretta.  Cliccare su mycompany.local. Cliccare con il tasto destro su uno dei record elencati nel lato destro della finestra (ad es. Server2DC) quindi selezionare, dal menu contestuale, la voce Proprietà.
    Proprietà record Host(A)
    FIG 14 - Proprietà record Host(A)
  • Nella finestra delle proprietà del record, selezionare la casella Aggiorna record puntatore record associato (PTR) e cliccare su OK.

    Aggiorna record puntatore record associato (PTR)
    FIG 15 -Aggiorna record puntatore record associato (PTR)

  • In questo modo verrà aggiornato/creato il puntatore ptr nella zona di ricerca inversa. Ripetere la stessa procedura per la creazione degli altri puntatori.
    Puntatore record associato (PTR)
    FIG 16 - Puntatore record associato (PTR)


Adesso, andando a testare la Zona di ricerca inversa con nslookup come fatto in precedenza, noteremo che questa volta, insieme all'indirizzo IP, verrà riportato anche il nome host. 
Test zona di ricerca inversa, nslookup
FIG 17 - Test zona di ricerca inversa, nslookup