venerdì 3 luglio 2015

MS Exchange: Disabilitare una regola di posta in arrivo impostata sulla casella tramite EMS

Tramite Exchange Management Shell (EMS) è possibile disabilitare le regole di posta in arrivo definite sulla casella utilizzando il cmdlet Disable-InboxRule:
Disable-InboxRule -Mailbox <casella_di_posta> -Identity <nome_regola>

Il parametro Mailbox, oltre all'indirizzo della casella di posta, accetta anche l'Alias, il Display Name, il Dominio\account o il Distinguished Name (DN). Il parametro Identity, invece, è indispensabile e va indicato il nome della regola che si intende disabilitare.

ad es.
Disable-InboxRule -Mailbox GLUBRANO -Identity "Mailing List"
Disable-InboxRule -Mailbox giovanni.lubrano@contoso.com -Identity "Mailing List"


Disable-InboxRule
FIG 1 - Disable-InboxRule

Per evitare che appaia ogni volta la richiesta di conferma e forzare la disabilitazione della regola bisogna utilizzare i parametri Confirm e Force
Disable-InboxRule -Mailbox <casella_di_posta> -Identity <nome_regola> -Confirm:$false -Force

ad es.
Disable-InboxRule -Mailbox GLUBRANO -Identity "Mailing List" -Confirm:$false -Force

Per disabilitare tutte le regole presenti sulla casella di posta è possibile utilizzare il piping dei cmdlet Get-InboxRuleDisable-InboxRule:

Get-InboxRule -Mailbox <casella_di_posta>| Disable-InboxRule -Confirm:$false -Force

ad es.
Get-InboxRule -Mailbox GLUBRANO | Disable-InboxRule -Confirm:$false -Force


MS Word Quick Tip: Creare un elenco puntato tramite scorciatoia da tastiera

In MS Word è possibile creare un nuovo elenco puntato sfruttando la combinazione di tasti CTRL+SHIFT+L


MS Word elenco puntato tramite CTRL+SHIFT+L
FIG 1 - MS Word elenco puntato tramite CTRL+SHIFT+L

giovedì 2 luglio 2015

MS Excel Quick Tip: Aggiungere una riga o una colonna vuota tramite tastiera in MS Excel 2010-2013

Per aggiungere una riga o una colonna in MS Excel (2010-2013) tramite la tastiera è necessario attivare la modalità compatibilità che abilita le scorciatoie da tastiera delle precedenti versioni del programma. Per abilitare tale modalità è necessario premere la combinazione ALT+I (anche non contemporaneamente). Il popup mostrato in FIG 1 indicherà che la funzione è attiva.
FIG 1 - Excel ALT+I

A questo punto per aggiungere una nuova riga premere R mentre per aggiungere una nuova colonna premere C. Per annullare premere ESC.
Se le righe/colonne da aggiungere sono più di una, si può ripetere la combinazione oppure premere il tasto F4 che ripete l'ultimo comando eseguito.

mercoledì 1 luglio 2015

Windows Quick Tip: Visualizzare l'elenco dei driver tramite prompt dei comandi

Per visualizzare l'elenco dei driver presenti sulla workstation è possibile lanciare il comando driverquery dal prompt dei comandi


driverquery
FIG 1 - driverquery
Per maggiori informazioni possiamo lanciare il comando con l'opzione /V come indicato di seguito
driverquery /v

data la mole di informazioni visualizzate con l'opzione /v, possiamo salvare l'output in un file con il seguente comando

driverquery /v >drivers.txt

Aprendo il file con un editor di testo, avremo maggiori informazioni per ciascun driver presente sulla macchina.
driverquery /v
FIG 2 - driverquery /v
Se non si intende utilizzare il prompt dei comandi è possibile utilizzare tool di terze parti come l'ottimo DriverView della Nirsoft di cui ho parlato nell'articolo: Visualizzare i driver caricati da Windows: DriverView



martedì 23 giugno 2015

Windows Quick Tip: Network Connectivity Status Indicator

A partire da Windows Vista e Windows Server 2008, Microsoft ha introdotto una nuova funzionalità che avvisa gli utenti in caso di problemi di accesso ad Internet con il messaggio Connettività Limitata. Tale funzione prende il nome di Network Connectivity Status Indicator (NCSI) e fa parte del servizio Network Location Awareness (NLA) che ha il compito di determinare il tipo di rete a cui la workstation è connessa.

Quando viene rilevata una connessione di rete, NCSI esegue le seguenti verifiche:
  • Esegue una query del DNS per il sito www.msftncsi.com
  • Esegue una richiesta HTTP GET per il contenuto del file http://www.msftncsi.com/ncsi.txt. Il file contiene la stringa Microsoft NCSI
  • Esegue una query del DNS per dns.msftncsi.com aspettandosi come risultato l'indirizzo IP 131.107.255.255

Questo processo prende il nome di Active probing. Se le verifiche terminano con successo allora NCSI indica che la workstation dispone di un accesso ad Internet altrimenti appare un messaggio di connettività limitata e un icona triangolare gialla con punto esclamativo sulla connessione di rete.

Per maggiori dettagli sul funzionamento di NCSI possiamo fare riferimento al link: https://technet.microsoft.com/en-us/library/cc766017%28v=WS.10%29.aspx

Come indicato da Microsoft sulla pagina sopra indicata, la comunicazione con il server NCSI non viene criptata inoltre i log di IIS su www.msftncsi.com contengono informazioni relative all'accesso in particolare data, ora e indirizzo IP. Questo può far storcere il naso a più di un esperto di sicurezza.

Disabilitare NCSI tramite registro di sistema
La stessa Microsoft ci indica un modo per impedire a NCSI di collegarsi ad Internet agendo tramite il registro di sistema:
  • Dal registro di sistema (regedit.exe) accedere alla chiave
    HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\NlaSvc\Parameters\Internet
    qui sono contenute le impostazioni di NCSI tra cui sito da contattare (www.msftncsi.com), server DNS (dns.msftncsi.com) con relativo IP (131.107.255.255)
  • Modificare il valore EnableActiveProbing impostandolo a 0
  • Riavviare il sistema operativo
NCSI Registro di sistema
FIG 1 - NCSI Registro di sistema

Disabilitare NCSI tramite group policy
Se intendiamo inibire l'accesso ad Internet da parte di NCSI agendo tramite l policy:
  • Da Start-> Esegui (WIN+R) digitare gpedit.msc
  • Posizionarsi su Configurazione computer->Modelli amministrativi->Sistema->Gestione comunicazioni Internet->Impostazioni di comunicazione Internet
  • Attivare la voce Disattiva test attivi dell'indicatore di stato della connettività di rete Windows

NCSI Group Policy
FIG 2 - NCSI Group Policy


Volendo possiamo creare un nostro server da utilizzare con NCSI. una volta salvato il file ncsi.txt sul nostro server possiamo modificare le impostazioni NCSI tramite registro di sistema o tramite group policy

Impostare un server personale per NCSI  tramite registro di sistema
  • Dal registro di sistema posizionarsi sulla chiave HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\NlaSvc\Parameters\Internet  e modificare i seguenti valori: 
    ActiveWebProbeHost sostituire www.msftncsi.com con l'indirizzo web host che si intende utilizzare. 

    ActiveWebProbeHostV6 se si utilizza IPv6 è necessario modificare anche tale valore, valorizzandolo con l'indirizzo IPv6 del nostro server. 
    ActiveDnsProbeContent valorizzarlo con l'indirizzo IP del server DNS relativo al dominio che si sta utilizzando. 
    ActiveDnsProbeContentV6 assegnargli il valore dell'indirizzo IPv6 del server DNS relativo al dominio che si sta utilizzando.
    EnableActiveProbing assicurarsi che EnableActiveProbing è valorizzato ad 1.
Impostare un server personale per NCSI  tramite group policy
  • Eseguire gpedit.msc
  • posizionarsi su Configurazione computer->Modelli amministrativi->Rete->Indicatore stato connettività di rete
  • Modificare le seguenti voci
    Specifica indirizzo host probe DNS aziendale 
    Questa impostazione dei criteri consente di specificare l'indirizzo previsto del nome host utilizzato per il probe DNS 
    Specifica nome host probe DNS aziendale 
    Questa impostazione dei criteri consente di specificare il nome host di un PC notoriamente connesso alla rete aziendale. 
    Specifica elenco prefissi di sito aziendali 
    Questa impostazione dei criteri consente di specificare l'elenco dei prefissi di siti aziendali IPv6 da monitorare per la connettività aziendale. 
    Specifica URL probe sito Web aziendale 
    Questa impostazione dei criteri consente di specificare l'URL del sito Web aziendale su cui viene eseguito un probe attivo. 
    Specifica URL per determinazione percorso di dominio 
    Questa impostazione dei criteri consente di specificare l'URL HTTPS URL del sito Web aziendale utilizzato dai client per determinare il percorso corrente del dominio (vale a dire, se il computer si trova all'interno o all'esterno della rete aziendale). 


lunedì 22 giugno 2015

Kali Linux: Host discovering tramite Nmap

In questo nuovo articolo riguardante Kali Linux illustrerò come effettuare un semplice host discovering per trovare host attivi in una rete utilizzando l'utilissimo e versatile Nmap.

Se interessa solo verificare le postazioni attive all'interno della rete possiamo utilizzare l'opzione -sn di Nmap. Tale tecnica è conosciuta anche come ping scan ed è tra le meno invadenti consentendo una prima mappatura della rete senza attrarre molta attenzione da parte degli amministratori.

Spesso questa funzionalità di Nmap viene utilizzata anche dagli amministratori di sistema per verificare gli host disponibili sulla rete o tenere sotto osservazione la disponibilità di un server. In questo caso si parla di ping sweep che risulta più affidabile di un ping all'indirizzo broadcast in quanto molti host non rispondono alle richieste di questa categoria.

L'opzione -sn invia un pacchetto ICMP (Internet Control Message Protocoldi tipo echo request, un pacchetto TCP SYN alla porta 443, un pacchetto TCP ACK alla porta 80 e un pacchetto ICMP di tipo timestamp request.

Per effettuare la scansione dei primi 10 ip della rete 192.168.0.0 possiamo utilizzare il comando
nmap -sn 192.168.0.0-9


Nmap -sn
FIG 1 - Nmap -sn
Come è possibile vedere dalla FIG 1, Nmap fornisce informazioni sugli host che hanno risposto mettendo in evidenza l'IP, il MAC address e il produttore della scheda di rete.

Per maggiori dettagli nei risultati possiamo aggiungere l'opzione -v
nmap -sn 192.168.0.0-9 -v

venerdì 19 giugno 2015

Kali Linux: MAC address spoofing con Macchanger

Il MAC address, acronimo che sta per  Media Access Controlconosciuto anche come indirizzo fisico, è un codice di 48 bit che viene assegnato in modo univoco dal produttore ad ogni scheda di rete (ethernet o Wi-Fi) prodotta al mondo e viene utilizzato dal livello datalink per accedere al livello fisico secondo lo standard ISO/OSI.
I 48 bit (6 byte) del MAC address sono suddivisi in 12 cifre esadecimali: le prime 6 cifre individuano il produttore e vengono dette OUI (Organizationally Unique Identifier), mentre le altre 6 rappresentano il numero di serie della scheda. Generalmente l'indirizzo MAC viene scritto suddividendo le cifre in 6 ottetti separati da un trattino (es. E0-3F-49-A0-67-2C).

Dopo questa breve premessa vediamo come modificare il MAC address utilizzando macchanger in Kali Linux.

Il primo passo è quello di disabilitare l'interfaccia di rete a cui si intende modificare il MAC address. Nei comandi mostrati di seguito andremo ad agire sull'interfaccia eth0, ovviamente nel caso in cui volessimo intervenire su una diversa interfaccia basta sostituire eth0 con il nome dell'interfaccia desiderata. 
Dalla finestre terminale digitare il seguente comando
ifconfig eth0 down
Se non viene effettuato questo passaggio, tentando di assegnare un nuovo MAC address può essere visualizzato il messaggio di errore
ERROR: Can’t change MAC: interface up or not permission: Cannot assign requested address

Per modificare il MAC address con uno nuovo generato in maniera casuale, eseguire il comando
macchanger -r eth0

Macchanger mostrerà 3 MAC address: Permanent, Current e New
  • Permanent
    Il MAC address Permanent è quello che viene ripristinato al riavvio del sistema e può essere forzato manualmente eseguendo, dalla finestra terminale, il comando
    macchanger --permanent eth0
  • Current
    Rappresenta il MAC address attualmente in uso.
  • New
    Indica il nuovo MAC address. Se è stato eseguito il comando macchanger -r eth0 vedremo il nuovo MAC address che verrà assegnato all'interfaccia di rete.
Macchanger
FIG 1 - Macchanger

É possibile impostare uno specifico MAC address tramite il comando
macchanger -m [MAC Address] eth0
dove al posto di [MAC Address] va indicato il nuovo MAC address da assegnare all'interfaccia. Il nuovo MAC va indicato suddividendo le cifre in 6 ottetti separati da ":" ad es.
macchanger -m E0:3F:49:A1:68:C0 eth0

Una volta modificato il MAC address è necessario riattivare l'interfaccia di rete eseguendo
ifconfig eth0 up

Per visualizzare l'attuale MAC address impostato sull'interfaccia  digitare
macchanger --show eth0

ATTENZIONE:
Danneggiare un sistema informatico (anche da remoto) rappresenta un reato penale. Le informazioni presenti in quest'articolo vanno utilizzate solo per testare/verificare sistemi di cui si è titolari. Declino ogni responsabilità civile e penale derivante da un utilizzo non legale delle informazioni presentate in questo articolo a solo scopo didattico.