martedì 7 marzo 2023

Windows Server 2022: Impostare il fuso orario

L'impostazione del fuso orario fa parte del processo di provisioning del server e si tratta di un'operazione fondamentale per il suo corretto funzionamento. É possibile impostare il server sul fuso orario in cui ci si trova o sul fuso orario di un ufficio aziendale situato altrove. Come per l'attivazione di Windows Server, è possibile impostare il fuso orario utilizzando la GUI, PowerShell o, sui Server Core, SConfig. In questo articolo verranno mostrati tutti e tre metodi.


Impostazione Fuso Orario tramite GUI

L'impostazione del Fuso Orario tramite GUI può essere eseguita solo sui server dotati di Desktop Experience.

In Server Manager, selezionare Server locale nel menu a sinistra quindi cliccare sul collegamento ipertestuale accanto a Fuso orario. Il fuso orario potrebbe essere già impostato correttamente per la propria zona.
Server Manager, Server locale
FIG 1 - Server Manager, Server locale
Fare clic sul pulsante Modifica fuso orario.
Data e ora
FIG 2 - Data e ora
Selezionare il fuso orario da impostare dall'elenco a discesa. Se il fuso orario è in un'area che utilizza l'ora legale, lasciare selezionata la casella Imposta automaticamente l'ora legale. Se non si utilizza l'ora legale, assicurarsi che la casella non sia selezionata.
Impostazioni fuso orario
FIG 3 - Impostazioni fuso orario
Fare clic su OK per uscire dalla finestra di dialogo Impostazioni fuso orario, quindi fare nuovamente clic su OK per uscire dalla finestra di dialogo Data e ora.


Impostazione Fuso Orario tramite PowerShell

L'aspetto positivo nell'utilizzare PowerShell per impostare il fuso orario è che funziona sia sulle versioni di Windows Server con Desktop Experience che sulle versioni Server Core. Il comando da utilizzare è
Set-TimeZone -Id <Id_del_fuso_orario>
in cui al parametro ID va passato l'identificativo (ID) del fuso orario che si intende impostare. 
Ad Esempio, per impostare il fuso orario su Europa occidentale (UTC+01:00) Amsterdam, Berlino, Berna, Roma, Stoccolma, Vienna il comando sarà
 Set-TimeZone -Id "W. Europe Standard Time"  
Impostazione fuso orario con Set-TimeZone
FIG 4 - Impostazione fuso orario con Set-TimeZone
Per conoscere gli ID dei fusi orari disponibili, è possibile utilizzare il comando
 Get-TimeZone -ListAvailable  
Elenco fusi orari disponibili
FIG 5 - Elenco fusi orari disponibili
Per visualizzare il fuso orario attualmente impostato, il comando da utilizzare è
 Get-TimeZone  
Fuso orario corrente
FIG 6 - Fuso orario corrente


Impostazione Fuso Orario tramite Sconfig

SConfig, l'utility di configurazione integrata in Windows Server Core, consente agli amministratori di configurare in modo semplice il fuso orario utilizzando un menu basato sul testo e senza ricorrere a conoscenze di scripting.

Dall'utilità SConfig, digitare 9 seguito da invio per accedere alle impostazioni di Data e ora.
SConfig
FIG 7 - SConfig
Da questo punto in poi i passaggi sono analoghi a quelli visti per la configurazione tramite GUI. Fare clic sul pulsante Modifica fuso orario.
Data e ora
FIG 8 - Data e ora
Selezionare il fuso orario da impostare dall'elenco a discesa. Se il fuso orario è in un'area che utilizza l'ora legale, lasciare selezionata la casella Imposta automaticamente l'ora legale. Se non si utilizza l'ora legale, assicurarsi che la casella non sia selezionata.
Impostazioni fuso orario
FIG 9 - Impostazioni fuso orario
Fare clic su OK per uscire dalla finestra di dialogo Impostazioni fuso orario, quindi fare nuovamente clic su OK per uscire dalla finestra di dialogo Data e ora.





domenica 5 marzo 2023

Windows Server 2022: Attivazione prodotto

Una delle prime cose da fare dopo l'installazione del sistema operativo Windows Server è attivarlo con un codice prodotto valido. È possibile farlo attraverso l'interfaccia desktop, tramite PowerShell o tramite SConfig nel caso di versioni Core. 

Attivazione tramite GUI

Nelle versioni Windows Server 2022 con desktop experience, l'attivazione può essere eseguita tramite interfaccia grafica con pochi click.

Da Server Manager, cliccare sul link Server locale presente nel riquadro di navigazione. Cliccare sul link Non attivato accanto a ID prodotto.
ID prodotto, non attivato
FIG 1 - ID prodotto, non attivato
Si aprirà automaticamente una finestra di dialogo che richiede l'immissione di un Product Key. Immettere il codice prodotto e fare clic su Successivo.
Immetti un codice Product Key
FIG 2 - Immetti un codice Product Key
Cliccare su Attiva per attivare il prodotto con il Product Key specificato.
Attiva Windows
FIG 3 - Attiva Windows

Attivazione tramite PowerShell

L'attivazione tramite PowerShell può essere eseguita sia su versioni di Windows Server 2022 dotati di desktop experience sia su versioni Core. L'attivazione avviene mediante l'utilizzo dello script Windows Server License Manager (slmgr.vbs).

Avviare una finestra PowerShell. Nelle versioni Core digitare 15 seguito da invio per selezionare l'opzione Esci dalla riga di comando (PowerShell).

Lo script slmgr.vbs può essere utilizzato con diversi parametri. I parametri utilizzati in quest'articolo sono -ipk e -ato. Il parametro -ipk viene utilizzato per l'installazione dei codici prodotto, mentre il parametro -ato viene utilizzato per specificare l'attivazione online. Per installare il product key necessario per la propria versione di Windows Server 2022, utilizzate il seguente comando con il parametro -ipk. Sostituire <productkey> con il codice di licenza di 25 caratteri, compresi i trattini.
slmgr.vbs -ipk <productkey>
Una finestra di dialogo indicherà se il codice prodotto è stato installato correttamente. Fare clic su OK.
Installazione Product Key
FIG 4 - Installazione Product Key

Dopo l'installazione della chiave di licenza, si utilizza lo stesso script con il parametro -ato per eseguire l'attivazione online della copia di Windows. Il comando seguente consente di effettuare l'attivazione online della copia di Windows:
slmgr.vbs -ato
Se l'attivazione è andata a buon fine, viene visualizzata una finestra di dialogo che indica la corretta attivazione del prodotto.


Attivazione tramite SConfig

L'attivazione tramite SConfig può essere eseguita sulle versioni Core di Windows Server 2022.

Da SConfig digitare 11 e premere invio per selezionare l'opzione Attivazione di Windows.
Sconfig, Attivazione di Windows
FIG 5 - Sconfig, Attivazione di Windows
Nel menu successivo, digitare 3 seguito da invio per Installa il codice Product Key
Installa il codice Product Key
FIG 6 - Installa il codice Product Key

Immettere il Product Key di 25 caratteri (inclusi i trattini) e premere invio.
Immetti il codice Product Key
FIG 7 - Immetti il codice Product Key
Un messaggio avvisa della corretta installazione del codice prodotto. Premere invio per ritornare alla schermata principale (FIG 5).
Codice Product Key Installato
FIG 8 - Codice Product Key Installato

Selezionare nuovamente 11 quindi 2 Attiva Windows. Dopo qualche secondo un messaggio avvisa della corretta attivazione di Windows Server 2022.





venerdì 3 marzo 2023

Windows Server 2022: Server Manager, Windows Admin Center e attività post installazione

La prima schermata che si presenta al logon di Windows Server 2022 con Desktop Experience è quella di Server Manager. Server Manager è stato introdotto per la prima volta da Microsoft in Windows Server 2008 ed è stato notevolmente aggiornato nel corso degli anni. A partire da Windows Server 2012, Server Manager supporta la gestione remota e la gestione di più server imponendosi come punto di partenza per la maggior parte delle attività di configurazione da eseguire sui server dotati di Desktop Experience.
Server Manager presenta un'area centrale per eseguire tutte le operazioni di configurazione del server oltre ad un pratico menu per gestire tutti i ruoli e le funzionalità installate. Oltre alla gestione del server locale, Server Manager può essere utilizzato anche per la gestione di server remoti (fino ad un massimo di 100). I server remoti devono essere aggiunti a Server Manager prima di poter essere gestiti inoltre potrebbe essere necessario aprire alcune porte del firewall per consentire la piena funzionalità. Sui server remoti sarà possibile eseguire comandi/script PowerShell, eseguire attività di gestione di base, connettersi tramite Remote Desktop Protocol (RDP), ecc.
Server Manager
FIG 1 - Server Manager

Server Manager può essere utilizzato per gestire lo stesso sistema operativo su cui è installato, nonché sistemi operativi più vecchi ma non può gestire server con una versione più recente del sistema operativo. Ad esempio, un server che esegue Server Manager su Windows Server 2019 non può gestire un server con Windows Server 2022.

Alcune delle funzioni più utilizzate di Server Manager sono:
  • Gestione di server locali e remoti;
  • Gestione dei ruoli e delle funzionalità sui server (per installare/rimuovere i ruoli e le funzionalità, sul sistema di destinazione deve essere in esecuzione almeno Windows Server 2012);
  • Avvio di strumenti di gestione come Windows PowerShell e gli snap-in MMC;
  • Esaminare gli eventi, i dati sulle prestazioni e i risultati dell'analizzatore di best practice.

Se si lavora su un sistema Server Core, Server Manager non è disponibile e al suo posto si potrà utilizzare, invece, l'utilità SConfig per la configurazione iniziale. Naturalmente, è possibile utilizzare Server Manager per amministrare i sistemi Server Core da remoto, con una piccola configurazione iniziale. 

Windows Admin Center

Windows Admin Center è un nuovo strumento di gestione dei server Windows su cui Microsoft sta investendo molto. Si tratta di uno strumento gratuito utilizzabile per gestire i sistemi on-premises e i sistemi in Azure. Windows Admin Center è accessibile attraverso il browser e consente di eseguire quasi tutte le attività amministrative attraverso la stessa interfaccia: può essere utilizzato per amministrare Windows Server 2022, 2019, 2016, 2012R2 e 2012 con il supporto completo di tutte le funzionalità. Per impostazione predefinita, Windows Admin Center utilizza la porta TCP 6516, quindi è necessario abilitarla sui firewall dei server.
Windows Admin Center
FIG 2 - Windows Admin Center

Per installare Windows Admin Center basta scaricare il pacchetto Microsoft Installer (MSI) dal sito web di Microsoft Windows Admin Center (www.microsoft.com/en-us/cloud-platform/windows-admin-center)e installarlo con pochi click. Prima di procedere all'installazione è opportuno valutare se installarlo su un client desktop o su un server. Generalmente si consiglia di installarlo su un client desktop (Windows 10 o successivi) se l'intenzione è quello di provarlo o nel caso in cui si gestiscono solo pochi server. Per sfruttare a pieno le potenzialità di Windows Admin Center, è consigliabile installarlo su un server (Windows Server 2016 o successivi) che non sia un controller di dominio: l'installazione di Windows Admin Center su un controller di dominio non è supportata.
Per gestire i server più vecchi, come Windows Server 2012 e Windows Server 2012 R2, è necessario prima installare Windows Management Framework 5.1 su ciascuno di essi.
Quando si installa Windows Admin Center su un client desktop come Windows 10, viene installato in modalità Desktop, il che significa che vi si accede utilizzando https://localhost:6516 (Localhost si riferisce all'indirizzo di loopback locale di un sistema, al quale si può accedere anche con l'indirizzo IP 127.0.0.1). Quando Windows Admin Center viene installato su un server, viene installato in modalità gateway a cui si accede con il nome del server nell'URL (ad esempio, https://nome-server). In questo caso non è necessario specificare il numero di porta. La modalità Desktop è tipicamente utilizzata da un singolo amministratore di sistema, a differenza della modalità Gateway, che è disponibile per un numero maggiore di dipendenti.

Gli unici browser attualmente supportati per l'accesso a Windows Admin Center sono Microsoft Edge e Google Chrome.

Alcune delle caratteristiche più interessanti di Windows Admin Center sono:
  • Gestione centralizzata dei server;
  • Integrazione con Azure per gestire le risorse on-premises e cloud dalla stessa console;
  • Strumenti di gestione dei cluster integrati;
  • Showscript, che consente di visualizzare gli script PowerShell eseguiti per svolgere le attività amministrative.

Installazione di Windows Admin Center

L'installazione di Windows Admin Center è molto semplice. I passaggi indicati di seguito sono relativi all'installazione di Windows Admin Center su un server Windows Server 2022 (non controller di dominio). Una volta scaricato l'MSI dal link sopra indicato, basta eseguire un doppio click sul file per ritrovarsi sulla prima schermata del Wizard che ci guiderà nell'installazione (FIG 3). Dopo aver letto le condizioni di licenza, per proseguire, è necessario accettarle selezionando la casella Accetta le condizioni e cliccando su Avanti.
Windows Admin Center, Condizioni di Licenza
FIG 3 - Windows Admin Center, Condizioni di Licenza
Nella schermata successiva veniamo informati sull'invio dei dati diagnostici a Microsoft che verranno utilizzati per migliorare il prodotto, risolvere eventuali problemi e migliorare la sicurezza. Possiamo decidere se inviare solo i dati diagnostici obbligatori oppure anche quelli facoltativi. Selezionare l'opzione desiderata e cliccare su Avanti per proseguire.
Invia dati di diagnostica a Microsoft
FIG 4 - Invia dati di diagnostica a Microsoft

Nel passo successivo possiamo indicare se utilizzare Microsoft Update per verificare la disponibilità di aggiornamenti per Windows e altri prodotti Microsoft, incluso Windows Admin Center. Selezionata l'opzione desiderata cliccare su Avanti.
Installazione aggiornamenti tramite Microsoft Update
FIG 5 - Installazione aggiornamenti tramite Microsoft Update
L'installazione di Windows Admin Center su Windows Server avviene in modalità gateway. La finestra in FIG 6 mostra l'inizio della configurazione dell'endpoint gateway. Cliccare su Avanti per proseguire.
Configura endpoint gateway
FIG 6 - Configura endpoint gateway

Lasciare attive le impostazioni proposte e cliccare su Avanti.
Installazione Windows Admin Center
FIG 7 - Installazione Windows Admin Center

In questa fase viene richiesto di indicare la porta di comunicazione (di default 443) e il certificato SSL da utilizzare per la connessione a Windows Admin Center. Per quanto riguarda il certificato possiamo utilizzare un certificato in nostro possesso già installato sul computer oppure generarne uno autofirmato valido per 30 giorni. Se non disponiamo di un certificato SSL, lasciare attiva l'opzione Genera un certificato SSL autofirmato e cliccare su Installa.
Impostazione porta di comunicazione e certificato SSL
FIG 8 - Impostazione porta di comunicazione e certificato SSL

L'installazione di Windows Admin Center su server è terminata. Cliccare su Fine. Per connettersi da un'altro PC l'URL da utilizzare sarà del tipo https://nome-server:porta come indicato in FIG 9.
Fine installazione
FIG 9 - Fine installazione


Impostazioni di default e attività post installazione di Windows Server 2022

Quando Windows Server 2022 viene installato per la prima volta, ci sono alcune impostazioni che vengono create o impostate di default. In genere, si tratta di elementi da modificare successivamente come l'impostazione del nome del server, l'impostazione di un indirizzo IP, l'associazione del server a un dominio e così via. In tabella sono raccolti alcuni di questi valori.

Impostazione Descrizione
Nome Computer
Si tratta di un nome generato casualmente che inizia con WIN- e seguito da una serie di caratteri alfanumerici casuali (WIN-<randomstring>). Il nome deve essere modificato in base agli standard di denominazione della propria organizzazione. L'operazione di cambio nome richiede il riavvio del sistema.
Indirizzo IP
Per impostazione predefinita, il nuovo server tenta di contattare un server DHCP per ricevere automaticamente un indirizzo IP. Se nell'infrastruttura in cui verrà inserito il server è già presente un server DHCP è possibile lasciare l'impostazione di default. In caso contrario è necessario impostare un indirizzo IP statico.
Dominio o Workgroup
Per impostazione predefinita Windows Server 2022 viene configurato come appartenente ad un gruppo di lavoro denominato WORKGROUP. Se si tratta di un server indipendente, questa impostazione può andare bene. Se il server deve essere unito a un dominio, è necessario modificare questa impostazione. Per farlo è necessario riavviare il sistema.
Windows Update
Di default gli aggiornamenti vengono scaricati automaticamente, ma non vengono installati finché l'utente non li autorizza.
Microsoft Defender Firewall
Nello stato predefinito, Microsoft Defender Firewall ha un profilo pubblico e uno privato. Le funzionalità principali necessarie al funzionamento del sistema operativo sono consentite automaticamente. Il profilo di dominio apparirà se il server viene unito al dominio.
Microsoft Defender Antivirus
La scansione in tempo reale di virus/malware e attiva di default e impedisce l'installazione e/o l'esecuzione di malware sul server. Per impostazione predefinita, inoltre, è abilitato anche l'invio automatico di file campioni per l'analisi da parte di Microsoft.
Ruoli e funzionalità
Alcuni ruoli e caratteristiche sono abilitati in partenza per consentire le funzionalità di base del server. È importante notare che la selezione di un ruolo o di una funzione non significa che il ruolo nel suo complesso sia installato.
Remote Management
La gestione remota è attiva di default. Consente di gestire il server da PowerShell in remoto. Consente inoltre alle applicazioni o ai comandi che richiedono Windows Management Instrumentation (WMI) di gestire il server.
Remote Desktop
Per impostazione predefinita il remote desktop è disabilitato. Attivandolo permetterà agli utenti di connettersi al desktop del server da remoto. Gli utenti possono essere abilitati individualmente o per gruppi di sicurezza.


Le attività principali che fanno parte del processo di configurazione da eseguire dopo l'installazione di un nuovo server, possono essere sintetizzate in:
  • Attivare Windows Server 2022;
  • Impostate la data, l'ora e il fuso orario;
  • Modificare il nome del computer;
  • Aggiungere al dominio (se esiste un dominio a cui aderire);
  • Configurare la rete;
  • Configurare il server per ricevere gli aggiornamenti di Windows;
  • Aggiungere ruoli e funzionalità;
  • Configurare il sistema operativo Windows Server per l'amministrazione remota;
  • Configurare il firewall di Windows Server.

Nei prossimi articoli approfondiremo l'argomento mostrando diverse configurazioni da eseguire post installazione di Windows Server 2022.






mercoledì 1 marzo 2023

Windows Server 2022: "Nome condivisione già in uso nel server" nella configurazione della cartella di installazione remota in WDS

Nell'articolo Windows Server 2022: Installazione di Windows Server 2022 tramite rete con Windows Deployment Services è stato mostrato come installare e configurare Windows Deployment Services (WDS). 
Se la configurazione della cartella di installazione remota non va a buon fine e appare il messaggio Nome condivisione già in uso nel server (FIG 1) è possibile risolvere con pochi passaggi.
WDS, Configurazione cartella di installazione remota. Nome condivisione già in uso nel server
FIG 1 - WDS, Configurazione cartella di installazione remota. Nome condivisione già in uso nel server


Avviare una finestra PowerShell come amministratore ed eseguire il comando
 net share REMINST /delete  
che eliminerà la share REMINST. Terminata l'operazione sarà possibile configurare correttamente WDS.

Elimina share REMINST
FIG 2 - Elimina share REMINST



lunedì 27 febbraio 2023

Windows Server 2022: Installazione di Windows Server 2022 tramite rete con Windows Deployment Services

Servizi di distribuzione Windows, Windows Deployment Services (WDS), è un ruolo del server che consente di distribuire immagini di sistema su più computer scegliendo la scheda di interfaccia di rete come dispositivo di avvio. In ambienti con un grande numero di client, WDS può rivelarsi estremamente utile consentendo ad un amministratore di installare da remoto il sistema operativo Windows su macchine che eseguono il boot da un adattatore di rete che supporta PXE (Preboot Execution Environment). 

L'installazione del ruolo WDS è molto semplice e si può scegliere di installarlo come server indipendente o di integrarlo con Active Directory. Per il suo funzionamento WDS richiede:
  • Un dominio Active Directory Domain Services;
  • Un server DHCP attivo per l'assegnazione degli indirizzi IP ai client;
  • Un server DNS;
  • Una partizione NTFS in cui verranno salvare le immagini di avvio e di installazione.
Il server WDS va successivamente configurato specificando l'immagine di avvio da utilizzare (boot.wim) contenente il Windows Preinstallation Environment (WinPE) e il file di installazione (install.wim). Entrambi i file si trovano all'interno del supporto di installazione del sistema operativo (nel nostro caso Windows Server 2022) generalmente all'interno della cartella Sources.

Per completezza, in quest'articolo verranno mostrati prima i passaggi per installare e configurare Windows Deployment Services e successivamente l'installazione di Windows Server 2022 tramite rete.


Installazione di Windows Deployment Services (Servizi di distribuzione Windows)

L'installazione di WDS in ambiente Windows Server 2019 e Windows Server 2022 può essere eseguita seguendo i passaggi mostrati di seguito.

Da Server Manager, nella sezione Dashboard, cliccare su Aggiungi ruoli e funzionalità.
Server Manager
FIG 1 - Server Manager
Verrà aperta la finestra del Wizard che ci guiderà nell'aggiunta di nuove funzionalità. Cliccare sempre su Avanti fino alla sezione Ruoli server.
Aggiunta guidata ruoli e funzionalità, Operazioni preliminari
FIG 2 -  Aggiunta guidata ruoli e funzionalità, Operazioni preliminari

Tipo di installazione
FIG 3 - Tipo di installazione

Selezione dei server di destinazione
FIG 4 - Selezione dei server di destinazione

Selezionare Windows Deployment Services dalla lista dei ruoli.
Selezione ruoli server
FIG 5 - Selezione ruoli server
Una finestra di dialogo ci chiede se intendiamo aggiungere le funzionalità necessarie per Windows Deployment Services. Cliccare sul pulsante Aggiungi funzionalità.
Aggiungi funzionalità
FIG 6 - Aggiungi funzionalità

Cliccare sempre su Avanti fino a raggiungere la sezione Conferma.
Ruoli server
FIG 7 - Ruoli server

Funzionalità
FIG 8 - Funzionalità

Servizi di distribuzione Windows
FIG 9 - Servizi di distribuzione Windows

Servizi ruolo
FIG 10 - Servizi ruolo
Cliccare su Installa.
Conferma selezioni per l'installazione
FIG 11- Conferma selezioni per l'installazione
Al termine dell'installazione cliccare su Chiudi.
Installazione completata
FIG 12 - Installazione completata


Configurazione di Windows Deployment Services (Servizi di distribuzione Windows)

Adesso che il ruolo è stato installato bisogna procedere alla sua configurazione. Bisogna indicare il file di avvio e il file di installazione che si desidera utilizzare. Vediamo passo passo i passaggi da eseguire.

Da Server Manager cliccare sul menu Strumenti e selezionare Servizi di distribuzione Windows.
Server Manager, Strumenti
FIG 13 - Server Manager, Strumenti
Nel riquadro di sinistra, espandere la voce Server. Un messaggio avvisa che il server non è configurato. Cliccare con il tasto destro del mouse sul server e selezionare Configura Server per avviare il Wizard che ci guiderà nella configurazione.
Servizi di distribuzione Windows
FIG 14 - Servizi di distribuzione Windows
Nella prima schermata del Wizard ci viene chiesto di verificare che i seguenti requisiti siano soddisfatti:
  • Il server è membro (o domain controller) di un dominio di Servizi Active Directory;
  • Nella rete è presente un server DHCP attivo;
  • Nella rete è presente un server DNS attivo;
  • Nel server è presente una partizione NTFS in cui verranno archiviate le immagini da distribuire.
Una volta accertato che i requisiti sono soddisfatti, per continuare cliccare su Avanti.
Configurazione guidata Servizi di distribuzione Windows, Prima di iniziare
FIG 15 - Configurazione guidata Servizi di distribuzione Windows, Prima di iniziare
Nella schermata successiva possiamo decidere se il server WDS dovrà essere integrato con Active Directory o dovrà essere un server autonomo. Lasciare selezionata l'opzione Integrato con Active Directory e cliccare su Avanti.
Opzioni di  installazione
FIG 16 - Opzioni di  installazione
Immettere il percorso della cartella di installazione remota che conterrà le immagini di avvio, le immagini di installazione, i file di avvio PXE e gli strumenti di gestione di Servizi di distribuzione Windows. Generalmente è preferibile dedicare una partizione su un disco fisico diverso da quella in cui risiede il sistema operativo, in caso contrario verrà mostrato un messaggio di avviso come quello di  FIG 18 in cui ci viene chiesto se continuare comunque. Inserito il percorso nell'apposita casella, cliccare su Avanti per proseguire.
Percorso cartella di installazione remota
FIG 17 - Percorso cartella di installazione remota

Avviso relativo al volume di sistema
FIG 18 - Avviso relativo al volume di sistema
Se sul server in cui stiamo configurando WDS è in esecuzione anche il servizio DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) selezionare entrambe le caselle (Non eseguire l'ascolto sulle porte DHCP e DHCPv6 e la casella Configura opzioni DHCP per proxy DHCP). Cliccare su Avanti.
Server DHCP proxy
FIG 19 - Server DHCP proxy
Nella schermata successiva dobbiamo specificare i computer client a cui il server dovrà rispondere. I client noti sono quelli configurati come client pre-installazione. Selezioniamo Rispondi a tutti i computer client (conosciuti e sconosciuti) e la casella Richiedi approvazione dell'amministratore per i computer sconosciuti. Con quest'ultima opzione attiva, i computer sconosciuti dovranno essere approvati dall'amministratore utilizzando il nodo Periferiche in sospeso nello snap-in. Una volta approvati i computer verranno aggiunti all'elenco dei client pre-installazione. Cliccare su Avanti per proseguire.
Impostazioni iniziali server PXE
FIG 20 - Impostazioni iniziali server PXE
Come visibile in FIG 21, la configurazione è terminata ma il servizio non è stato avviato in quanto non ha risposto alla richiesta di avvio nel tempo previsto. Dovremmo avviare il servizio manualmente. Cliccare su Fine per terminare il Wizard.
Stato attività
FIG 21 - Stato attività
Per avviare manualmente il servizio, cliccare con il tasto destro del mouse sul nome del server e dal menu contestuale selezionare Tutte le attività quindi Avvia.
Avvia Servizi di distribuzione Windows
FIG 22 - Avvia Servizi di distribuzione Windows
Una finestra di dialogo ci avviserà che i Servizi di distribuzione Windows sono avviati. Cliccare su OK. Nella finestra principale l'icona verde sul server indica che i servizi sono in esecuzione (FIG 24).
Servizi di distribuzione Windows avviati
FIG 23 - Servizi di distribuzione Windows avviati
Servizi di distribuzione Windows avviati
FIG 24 - Servizi di distribuzione Windows avviati
Prima di procedere andiamo a verificare, in Esplora file, la cartella di installazione remota che abbiamo specificato nei passi precedenti (FIG 17). Clicchiamo con il tasto destro del mouse sulla cartella (RemoteInstall) e selezioniamo Proprietà. Nella scheda Condivisione vediamo che la cartella è condivisa con il nome reminst. All'interno della cartella sono state create diverse sottocartelle.
Proprietà cartella installazione remota
FIG 25 - Proprietà cartella installazione remota

Condivisione cartella di installazione remota
FIG 26 - Condivisione cartella di installazione remota

Sottocartelle della cartella di installazione remota
FIG 27 - Sottocartelle della cartella di installazione remota
Il prossimo passo consiste nell aggiungere a WDS l'immagine di avvio (boot.wim) e l'immagine di installazione (install.wim) che vogliamo distribuire. Le immagini vanno prelevate dal supporto di installazione (generalmente si trovano all'interno della cartella Sources). Dalla finestra Servizi di distribuzione Windows, cliccare su Immagini d'avvio con il tasto destro del mouse quindi selezionare la voce Aggiungi immagine d'avvio.
Aggiungi immagine d'avvio
FIG 28 - Aggiungi immagine d'avvio
Cliccare sul pulsante Sfoglia, quindi selezionare il file boot.wim dalla cartella Sources del supporto di installazione di Windows Server 2022. Cliccare su Apri.
File immagine di avvio
FIG 29 - File immagine di avvio

Selezione del file di avvio boot.wim
FIG 30 - Selezione del file di avvio boot.wim
Cliccare su Avanti per proseguire.
File immagine di avvio boot.wim
FIG 31 - File immagine di avvio boot.wim
Nella finestra successiva i campi Nome immagine e Descrizione immagine risultano già valorizzate con la stringa Microsoft Windows Setup (amd64). Volendo possiamo modificare la stringa con una più descrittiva ad es. Microsoft Windows Server 2022 Setup (amd64) prima di cliccare su Avanti.
Metadati immagine
FIG 32 - Metadati immagine
Nella finestra di Riepilogo ci viene mostrata l'immagine selezionata. Cliccare su Avanti.
Riepilogo
FIG 33 - Riepilogo
Dopo pochi secondi l'operazione viene portata a termine. L'immagine di avvio selezionata è stata aggiunta al server. Cliccare su Fine.
Immagine d'avvio aggiunta al server
FIG 34 - Immagine d'avvio aggiunta al server
Ritornando alla console noteremo che l'immagine di boot viene visualizzata tra quelle disponibili.
Immagini d'avvio
FIG 35 - Immagini d'avvio
In maniera analoga procediamo con l'immagine di installazione. Cliccare, con il tasto destro del mouse, su Immagini di installazione. A questo punto abbiamo 2 possibilità:
  • Creare prima un gruppo di immagini in cui caricare le immagini di installazione;
  • Aggiungere un'immagine di installazione.
Selezionare Aggiungi immagine di installazione.
Aggiungi immagine di installazione
FIG 36 - Aggiungi immagine di installazione
Trattandosi della nostra prima immagine ci viene chiesto di creare un gruppo. Per il nome del gruppo viene proposto di default ImageGroup1. Modifichiamo il nome in modo da avere maggiori informazioni sul tipo di immagini contenute (ad es. GruppoWindowsServer2022), lasciamo selezionata l'opzione Crea un gruppo di immagini con il nome seguente e cliccare su Avanti.
Gruppo immagini
FIG 37 - Gruppo immagini
Cliccare sul pulsante Sfoglia e selezionare il file install.wim dalla cartella Sources del supporto di installazione di Windows Server 2022 quindi cliccare su Apri.
File immagine di installazione
FIG 38 - File immagine di installazione
Selezione del file immagine di installazione install.wim
FIG 39 - Selezione del file immagine di installazione install.wim
Cliccare su Avanti.
File immagine di installazione install.wim
FIG 40 - File immagine di installazione install.wim
L'immagine che abbiamo specificato consente di installare 4 versioni di Windows Server 2022: Windows Server 2022 Standard (desktop experience), Window Server 2022 Standard (Core), Windows Server 2022 Datacenter (desktop experience) e Windows Server 2022 (Core). Lasciare tutto selezionato e cliccare su Avanti.
Immagini di installazione disponibili
FIG 41 - Immagini di installazione disponibili
La finestra di Riepilogo ci mostra le immagini selezionate. Cliccare su Avanti. A questo punto il wizard provvederà a copiare l'immagine di installazione selezionata dal supporto alla cartella locale sul server.
Riepilogo file immagine di installazione
FIG 42 - Riepilogo file immagine di installazione
L'immagine di installazione selezionata è stata aggiunta al server. Cliccare su Fine.
Operazione completata, le immagini sono state aggiunte al server
FIG 43 - Operazione completata, le immagini sono state aggiunte al server
Come visibile in FIG 44, è stato creato il gruppo di immagini contenente le immagini delle varie versioni del nostro Windows Server 2022.
Servizi di distribuzione Windows, immagini di installazione caricate all'interno del gruppo
FIG 44 - Servizi di distribuzione Windows, immagini di installazione caricate all'interno del gruppo
La configurazione base di WDS è terminata. Adesso possiamo utilizzare WDS per l'installazione da rete di Windows Server 2022 su altri server.


Installazione di Windows Server 2022 tramite rete con Windows Deployment Services

Spostarsi sulla postazione su cui si intende installare Windows Server 2022 (il cui adattatore di rete supporta il PXE) ed eseguire il boot da rete.
WDS Boot Manager
FIG 45 - WDS Boot Manager
Verrà caricata l'immagine di avvio dal server WDS.
Caricamento immagine di avvio
FIG 46 - Caricamento immagine di avvio
Un messaggio ci avvisa che WDS verrà parzialmente deprecato. Cliccare su Avanti per proseguire.
Avviso di deprecazione
FIG 47 - Avviso di deprecazione
Da questo punto in poi, i passaggi da seguire sono del tutto analoghi a quelli visti per una nuova installazione ad eccezione di qualche dettaglio nell'interfaccia. Ci viene chiesto di specificare le impostazioni locali e il layout tastiera da utilizzare durante l'installazione. Generalmente le impostazioni proposte sono quelle corrette. Cliccare su Avanti.
Impostazioni locali e layout tastiera
FIG 48 - Impostazioni locali e layout tastiera
Viene richiesto di inserire utenza e password per connettersi al dominio e procedere con l'installazione.
Nome utente e password per connessione al dominio
FIG 49 - Nome utente e password per connessione al dominio
Windows Server 2022 può essere installato in quattro diverse versioni: versione Standard Core, versione Standard con Desktop Experience, versione Datacenter Core e versione Datacenter con Desktop Experience. Le versioni Desktop Experience (esperienza desktop) sono dotate di interfaccia grafica (GUI) simile a quella che già conosciamo in Windows 10. Le altre versioni, invece, installano solo il sistema operativo senza alcuna interfaccia grafica e sono conosciute come versioni Core. Selezionare la versione di Windows Server 2022 che si desidera installare. Nel nostro caso selezioniamo la versione Windows Server 2022 Datacenter (non quella Core) e clicchiamo su Avanti.
Seleziona il sistema operativo da installare
FIG 50 - Seleziona il sistema operativo da installare
Il passo successivo consiste nel predisporre/selezionare il disco e la partizione in cui Windows Server 2022 verrà installato. In questo caso, trattandosi di nuova installazione e disponendo di un disco dedicato al sistema operativo, non abbiamo particolari esigenze sull'impostazione di partizioni di dimensioni personalizzate. Selezionare Spazio non allocato e cliccare su Avanti per lasciare alla procedura guidata di installazione il compito della creazione delle partizioni. In questo modo si passa direttamente alla copia dei file e all'installazione. 
Se il server utilizza un firmware UEFI verranno create tre partizioni:
  1. Partizione di sistema EFI (EFI system partition). La partizione è di circa 100MB e contiene i file necessari al processo di avvio di Windows Server 2022.
  2. Microsoft Reserved (MSR) partizione riservata di circa 16MB.
  3. Partizione di Boot (Boot partition). La partizione occupa il restante spazio su disco e contiene i file del sistema operativo e il file di paging.
Se il server utilizza il firmware BIOS verranno create solo due partizioni:
  1. Partizione di sistema (System partition) di circa 100MB contenente i tool di recovery e i file necessari al boot del sistema operativo. 
  2. Partizione di Boot (Boot partition) che occupa il restante spazio del disco e contiene i file di Windows Server 2022 e il file di paging.
Selezione partizione per l'installazione
FIG 51 - Selezione partizione per l'installazione

Copia dei file e installazione
FIG 52 - Copia dei file e installazione
Al termine della copia e dell'installazione dei file dovremmo configurare alcune impostazioni del sistema operativo come Paese, Lingua e layout tastiera. Anche in questo caso, le impostazioni proposte sono generalmente corrette e comunque modificabili con pochi click. Cliccare su Avanti (o sull'icona in basso a sinistra per configurare tali impostazioni in un momento successivo).
Impostazioni di base
FIG 53 - Impostazioni di base
In questa fase è possibile procedere all'inserimento del Product Key (generalmente fornito nell'email di conferma ricevuta dopo l'acquisto di una copia digitale del sistema operativo) per l'attivazione del prodotto. Se si sta reinstallando il sistema operativo, se si intende provare Windows Server 2022 prima dell'attivazione o se si intende comunque attivarlo in seguito, cliccare sull'icona in basso a sinistra. In caso contrario digitare nell'apposita casella il Product Key relativo alla versione del sistema operativo selezionata precedentemente e cliccare sul pulsante Avanti.
Product Key
FIG 54 - Product Key
Leggere le condizioni di licenza e cliccare su Accetta per accettarle e proseguire.

Condizioni di Licenza
FIG 55 - Condizioni di Licenza
Infine viene richiesto di inserire e confermare la password per l'utente Administrator. Digitare una password complessa contenente lettere maiuscole/minuscole, numeri e qualche carattere speciale (opzionale). La password va digitata due volte nelle apposite caselle quindi cliccare su Fine.

Password utente Administrator
FIG 56 - Password utente Administrator
L'installazione è terminata.

Schermata di blocco
FIG 57 - Schermata di blocco