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venerdì 8 giugno 2018

Kali Linux: Eseguire la scansione delle vulnerabilità delle applicazioni web con WMAP

Originariamente sviluppato a partire dal tool SQLMap, WMAP è un potente strumento che consente di verificare eventuali vulnerabilità di applicazioni web tramite il Framework Metasploit.
Si tratta di uno scanner di vulnerabilità di applicazioni web integrato in Metasploit. In questo articolo verranno mostrati i passi da seguire per verificare la presenza di eventuali vulnerabilità di un server web. A tale scopo verrà utilizzata la distribuzione Kali Linux che integra tutti gli strumenti necessari.

ATTENZIONE:
Danneggiare un sistema informatico (anche da remoto) rappresenta un reato penale. Le informazioni presenti in quest'articolo vanno utilizzate solo per testare/verificare sistemi di cui si è titolari. Declino ogni responsabilità civile e penale derivante da un utilizzo non legale delle informazioni presentate in questo articolo a solo scopo didattico.


Prima di procedere è consigliabile aggiornare tutti i pacchetti installati in Kali Linux alle versioni più recenti lanciando i seguenti 2 comandi da terminale
sudo apt-get update
sudo apt-get upgrade

WMAP utilizza il database PostgreSQL di Metasploit per memorizzare i risultati della scansione pertanto, prima di avviarlo, è necessario attivare/verificare la connessione al database. 
Avviare il servizio postgresql tramite il seguente comando da terminale
sudo service postgresql start
quindi inizializzare il database eseguendo il comando
sudo msfdb init
Avvio del servizio PostgreSQL e inizializzazione del database
FIG 1 - Avvio del servizio PostgreSQL e inizializzazione del database
Terminata l'inizializzazione del database, avviare la console Metasploit eseguendo
sudo msfconsole
Avvio della console Metasploit Framework
FIG 2 - Avvio della console Metasploit Framework
All'interno della console Metasploit Framework caricare il plugin WMAP digitando
load wmap
Caricamento del plugin WMAP nella console Metasploit Framework
FIG 3 - Caricamento del plugin WMAP nella console Metasploit Framework
Per poter effettuare la scansione delle vulnerabilità è necessario, tramite wmap_sites e lo switch -a, definire il sito da verificare specificandone l'URL/IP
Ad esempio, supponendo che il server web da verificare abbia indirizzo 192.168.0.10 si utilizza il comando
wmap_sites -a http://192.168.0.10


Definizione siti con wmap_sites
FIG 4 - Definizione siti con wmap_sites
E' possibile specificare più siti. Per visualizzare l'elenco dei siti definiti si utilizza il comando
wmap_sites -l
Visualizzare l'elenco dei siti definiti
FIG 5 - Visualizzare l'elenco dei siti definiti
A questo punto bisogna impostare il sito web come target utilizzando lo switch -t con l'URL/IP o lo switch -d con l'ID. L'ID è quello visualizzato dall'output del comando wmap_sites -l come visibile in FIG 5.
Ad es:
wmap_targets -t http://192.168.0.10
wmap_targets -d 0
oppure, per testare un particolare URL del sito
wmap_targets -t http://192.168.0.10/administrator/index.php


Definizione target con wmap_targets
FIG 6 - Definizione target con wmap_targets

Anche con wmap_targets è possibile utilizzare lo switch -l per visualizzare l'elenco dei target definiti
wmap_targets -l

Eseguire il comando 
wmap_run -t
per visualizzare/predisporre l'elenco dei moduli che verranno utilizzati per la scansione del sistema target definito.
Visualizzare i moduli abilitati con wmap_run
FIG 6 - Visualizzare i moduli abilitati con wmap_run
Per lanciare la scansione del sistema target, eseguire il comando
wmap_run -e
La scansione completa del sistema potrebbe impiegare diverso tempo quindi pazientate.
Esecuzione scansione del sistema target
FIG 7 - Esecuzione scansione del sistema target
Al termine della scansione utilizzare il seguente comando da terminale per visualizzare l'elenco delle vulnerabilità riscontrate
vulns
Visualizzare l'elenco delle vulnerabilità riscontrate
FIG 8 - Visualizzare l'elenco delle vulnerabilità riscontrate
Le vulnerabilità individuate saranno evidenziate tramite l'identificatore CVE (Common Vulnerabilities and Exposures). Per verificare la disponibilità di eventuali exploit basterà effettuare una ricerca su google o su www.exploit-db.com.