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giovedì 11 maggio 2023

Windows Server 2022:Introduzione alle Storage Area Network (SAN)

Per anni, l'archiviazione locale sul server è stata la soluzione principale per l'archiviazione dei dati. Tuttavia, questa soluzione presentava diversi problemi e limiti. Innanzitutto, non era tollerante ai guasti (a meno che non si usasse il RAID, con l'eccezione del RAID 0) inoltre, non era facilmente scalabile e la capacità di archiviazione era limitata al numero di dischi che potevano essere inseriti all'interno del server.

Per ovviare a questi limiti furono introdotti gli array di unità. Questi array consentivano di avere vassoi di dischi espandibili, che potevano essere utilizzati per il mirroring di altri vassoi o per l'utilizzo di RAID per la tolleranza ai guasti.  Gli array di unità necessitavano di una rete in grado di supportare la crescente quantità di dati che vi venivano immessi. Così è nata la Storage Area Network (SAN). 
Una Storage Area Network (SAN) è una rete, o parte di una rete, ad alta velocità di trasmissione costituita esclusivamente da dispositivi di memorizzazione di massa (anche di tipi e tecnologie differenti). Lo scopo di una SAN è quella di fornire un'infrastruttura di storage condivisa (disponibile per qualsiasi computer connesso ad essa), affidabile, scalabile e facile da gestire per l'archiviazione dei dati. Per la comunicazione all'interno di una SAN vengono utilizzati diversi protocolli. I protocolli attualmente più diffusi e utilizzati negli ambienti aziendali sono FCP (Fibre Channel Protocol) ed iSCSI (Internet SCSI).

iSCSI
Il protocollo di comunicazione iSCSI (Internet Small Computer System Interface) è stato creato per consentire a dispositivi di storage di comunicare su una rete IP. Il protocollo permette di inviare comandi a dispositivi di memoria SCSI fisicamente collegati a server e/o altri dispositivi remoti (come ad esempio NAS o SAN). Ciò consente di utilizzare dispositivi di storage remoti come se fossero dispositivi locali. 
Per la comunicazione il client utilizza un driver, detto initiator, per inviare all'host dove sono fisicamente ospitati i dischi, detto target, i comandi che consentono di leggere e scrivere il disco virtuale. L'initiator tipicamente si identifica tramite un codice alfanumerico, detto IQN (acronimo inglese di "iSCSI Qualified Name") al quale può essere associata una policy di accesso basata sull'indirizzo IP mittente.
Per garantire la sicurezza dei dati, iSCSI supporta l'autenticazione e la crittografia. L'autenticazione può essere basata su CHAP (Challenge Handshake Authentication Protocol) o su IPsec (Internet Protocol Security), mentre la crittografia può essere basata su IPSec o SSL (Secure Sockets Layer).
L'iSCSI è diventato il preferito dalle piccole e medie imprese perché l'azienda poteva utilizzare l'infrastruttura di rete esistente per supportare il traffico di storage (a differenza della SAN Fibre Channel, che richiede hardware dedicato come HBA FC, switch FC, ecc.). Questo ha reso l'iSCSI un investimento iniziale più contenuto, perché non era necessario acquistare schede e switch speciali per supportare il tipo di traffico. L'azienda aveva semplicemente bisogno di un dispositivo di archiviazione iSCSI e poteva utilizzare l'iSCSI. Il protocollo iSCSI, infatti, incapsula i comandi SCSI in un pacchetto TCP (Transmission Control Protocol) quindi i dati vengono successivamente trasferiti a destinazione attraverso il tradizionale cablaggio Ethernet.

Fibre Channel
Fibre Channel è ancora il più popolare tra i due protocolli, soprattutto per la velocità e l'affidabilità. Inizialmente utilizzato principalmente nel campo dei supercomputer, è diventato il tipo di connessione standard per le Storage Area Network nell'enterprise storage. Richiede l'acquisto di schede di rete e switch speciali per supportare il protocollo Fibre Channel. Sebbene Fibre Channel offra trasferimenti di dati veloci, è limitato dalla distanza, molto più di quanto non lo sia iSCSI. Nonostante la connotazione comune del suo nome, il segnale Fibre Channel può andare sia su cavi di rame UTP che su cavi a fibra ottica. Ovviamente per maggiori prestazioni è necessario utilizzare la connessione in fibra ottica.

Per ottenere il meglio dai due mondi, sono disponibili dispositivi di storage in grado di supportare sia iSCSI e Fibre Channel.