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mercoledì 19 febbraio 2020

MS Outlook Quick Tip: Impostazioni del registro di sistema relative alla gestione dei messaggi contenenti richieste di conferma di lettura

Quando si riceve un'email contenente una richiesta di conferma di lettura MS Outlook, per default, chiede all'utente se inviare il messaggio di  conferma. 


Microsoft Outlook, Richiesta invio conferma di lettura
FIG 1 - Microsoft Outlook, Richiesta invio conferma di lettura

Per modificare tale comportamento è possibile agire tramite le opzioni del client di posta:
  • Dal menu File di Outlook selezionare Opzioni;
  • Sul lato sinistro selezionare Posta;
  • Scorrere fino alla sezione Verifica;
  • Selezionare uno dei tre comportamenti predefiniti quando si riceve un messaggio con una richiesta in conferma di lettura:
    Invia sempre la conferma di lettura

    Non inviare mai una conferma di lettura

    Chiedi ogni volta se inviare una conferma di lettura
    Microsoft Outlook, Gestione messaggio contenente richiesta conferma lettura
    FIG 2 - Microsoft Outlook, Gestione messaggio contenente richiesta conferma lettura


L'operazione può essere eseguita anche tramite il registro di sistema:
  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare regedit seguito da invio per avviare l'Editor del registro di sistema;
  • Posizionarsi sulla chiave
    HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\XX.0\Outlook\Options\Mail 
    Al posto di XX va indicata la versione di Office (16 per Office 2016, 15 per Office 2013, 14 per Office 2010, 13 per Office 2007) 
  • Creare, se non presente, un valore DWORD (32 bit) e nominarlo Receipt Response;
  • Cliccare due volte sul valore appena creato e, nella casella Dati valore, digitare un valore compreso tra 0 e 2 in base all'opzione che si intende attivare:
    0 = Invia sempre la conferma di lettura
    1 = Non inviare mai una conferma di lettura
    2 = Chiedi ogni volta se inviare una conferma di lettura
    Editor del Registro di sistema, valore Receipt Response
    FIG 3 - Editor del Registro di sistema, valore Receipt Response
  • Riavviare Outlook per applicare la modifica.





domenica 17 novembre 2019

Windows Quick Tip: Diventare proprietari di un file/directory tramite il menu contestuale

Può capitare che un file bloccato dal sistema non consenta l'accesso o la modifica neanche da parte dell'amministratore. In questi casi l'amministratore di sistema può ripristinare l'accesso diventando il proprietario del file. L'operazione può essere eseguita sia tramite GUI (tasto destro del mouse sul file, selezionare Proprietà quindi cliccare sulla scheda Sicurezza, pulsante Avanzate) sia tramite prompt dei comandi attraverso il comando takeown.
Windows 10, Modificare il proprietario di un file
FIG 1 - Windows 10, Modificare il proprietario di un file

Se ci troviamo spesso a dover acquisire la proprietà di un file o di una directory può essere utile aggiungere un'apposita voce all'interno del menu contestuale. Per farlo basta aggiungere le seguenti chiavi/valori al registro di sistema


Windows Registry Editor Version 5.00

[HKEY_CLASSES_ROOT\*\shell\runas]
@="Diventa Proprietario"
"NoWorkingDirectory"=""

[HKEY_CLASSES_ROOT\*\shell\runas\command]
@="cmd.exe /c takeown /f \"%1\" && icacls \"%1\" /grant administrators:F"
"IsolatedCommand"="cmd.exe /c takeown /f \"%1\" && icacls \"%1\" /grant administrators:F"

[HKEY_CLASSES_ROOT\Directory\shell\runas]
@="Diventa Proprietario"
"NoWorkingDirectory"=""

[HKEY_CLASSES_ROOT\Directory\shell\runas\command]
@="cmd.exe /c takeown /f \"%1\" /r /d y && icacls \"%1\" /grant administrators:F /t"
"IsolatedCommand"="cmd.exe /c takeown /f \"%1\" /r /d y && icacls \"%1\" /grant administrators:F /t"


Le chiavi di registro sopra indicate aggiungono la voce Diventa Proprietario al menu contestuale che appare quando si clicca con il tasto destro del mouse su un file o su una cartella. Selezionando tale opzione vengono eseguiti i comandi takeown e icacls che consentono all'amministratore del sistema di acquisire la proprietà del file o della cartella (compreso il suo contenuto) e disporre dei permessi full-access.


Windows, menu contestuale Diventa Proprietario
FIG 2 - Windows, menu contestuale Diventa Proprietario


Dal seguente link è possibile scaricare il file .reg che aggiunge al registro di sistema le chiavi/valori sopra riportati. Basta cliccare due volte sul file .reg per importarlo all'interno del registro di sistema (non è necessario riavviare il sistema per rendere effettive le modifiche).
DOWNLOAD





domenica 20 ottobre 2019

Windows Quick Tip: Scaricare e installare diverse versioni del .NET Framework

Il .NET Framework  è un ambiente di esecuzione runtime della piattaforma .NET ed è costituito dal Common Language Runtime, che fornisce la gestione della memoria e altri servizi di sistema, e da un'ampia libreria di classi, che consente ai programmatori di sfruttare codice per tutte le aree principali dello sviluppo di applicazioni.
Nel corso del tempo il numero di versioni dei pacchetti .NET Framework disponibili per utenti e sviluppatori è andato moltiplicandosi. Ogni versione del framework offre funzioni e librerie specifiche e non è detto che una versione più recente sia retrocompatibile con quelle precedenti. Dunque un programma progettato per funzionare con una specifica versione di .NET Framework potrebbe non funzionare se sul sistema è installata una versione più aggiornata.
L'ultima versione del .NET Framework è parte integrante del sistema operativo Windows e viene aggiornata tramite Windows Update. Se si ha la necessità di installare una vecchia versione o una versione specifica del .NET Framework è possibile recuperarla tramite la pagina https://dotnet.microsoft.com/download/dotnet-framework.
Download versioni .NET Framework
FIG 1 - Download versioni .NET Framework


Per ciascuna versione di .NET Framework è possibile scaricare un installer web, un installer offline (che non necessita di connessione ad Internet durante l'installazione), pacchetti di traduzione dell'interfaccia e altri download accessori.





lunedì 14 ottobre 2019

Digispark, Modificare l'immagine di sfondo di Windows

Nei precedenti articoli Creare una Rubber Ducky economica con una scheda Digispark e Digispark, modificare il file HOSTS in Windows 10 
sono state mostrare alcune delle operazioni effettuabili con un dispositivo Digispark di pochi euro.
In questo articolo la scheda Digispark verrà programmata in modo che esegua il download di un'immagine da remoto e la imposti come sfondo di Windows.
Digispark Kickstarter
FIG 1 - Digispark Kickstarter

L'immagine che verrà scaricata è la seguente:
Digispark, sostituzione Wallpaper
FIG 2 - Digispark, sostituzione Wallpaper


Per i dettagli sulle caratteristiche della scheda Digispark e informazioni sulla programmazione e predisposizione dell'IDE Arduino rimando al primo articolo.

Per la programmazione del dispositivo:
  • Scaricare il file Digispark_WallPaper.zip dal seguente link DOWNLOAD
  • Scompattare il file e cliccare 2 volte sul file Digispark_WallPaper.INO per aprirlo nell'IDE Arduino;
  • Cliccare sul tasto carica per compilare e caricare il programma sul dispositivo. Quando richiesto, collegare la scheda Digispark e attendere il caricamento del programma.
Digispark, Programmazione tramite IDE Arduino
FIG 3 - Digispark, Programmazione tramite IDE Arduino


Di seguito il codice del programma:
#include "KeyboardIT.h"

void setup() {
}


void loop() {
  DigiKeyboard.sendKeyStroke(0);
  //mostra desktop
  DigiKeyboard.sendKeyStroke(KEY_D, MOD_GUI_LEFT);
  DigiKeyboard.delay(1000);
  // start->Esegui
  DigiKeyboard.sendKeyStroke(KEY_R, MOD_GUI_LEFT);
  DigiKeyboard.delay(1000);
  DigiKeyboard.print("powershell");
  DigiKeyboard.sendKeyStroke(KEY_ENTER);
  DigiKeyboard.delay(3000);
  DigiKeyboard.print("$client = new-object System.Net.WebClient");
  DigiKeyboard.sendKeyStroke(KEY_ENTER);
  DigiKeyboard.delay(1000);
  //Download immagine
  DigiKeyboard.print("$client.DownloadFile(\"https://1.bp.blogspot.com/
    -Gb4Ku1gaFao/XZ-PbzlCj3I/AAAAAAAAEc0/3uSk9g8fBvY3qKmdHf0OZg6FhfmV7xoEACLcBGAsYHQ/s1600/Wallpaper_Wile.jpg\" , \"Wile.jpg\")");
  DigiKeyboard.sendKeyStroke(KEY_ENTER);
  DigiKeyboard.delay(3000);
  //sostituzione Wallpaper
  DigiKeyboard.print("reg add \"HKCU\\Control Panel\\Desktop\" /v WallPaper /d \"%USERPROFILE%\\Wile.jpg\" /f"); 
  DigiKeyboard.sendKeyStroke(KEY_ENTER);
  DigiKeyboard.delay(3000);
  DigiKeyboard.print("RUNDLL32.EXE USER32.DLL,UpdatePerUserSystemParameters ,1 ,True");
  DigiKeyboard.sendKeyStroke(KEY_ENTER);
  DigiKeyboard.delay(1000);
  DigiKeyboard.print("exit");
  DigiKeyboard.sendKeyStroke(KEY_ENTER);
  for(;;){ /*empty*/ }
}






giovedì 27 giugno 2019

MS Office: Ridurre le dimensioni di una presentazione PowerPoint in Office 2016/2019

Quando si creano presentazioni con molte immagini o elementi multimediali, il file di PowerPoint può raggiungere dimensioni elevate. Per ridurre le dimensioni di una presentazione:
  • Aprire il file PowerPoint che si intende comprimere con Office 2016/2019;
  • Dal menu File selezionare Salva con nome;
  • Cliccare su Sfoglia per selezionare il percorso dove si intende salvare il file;
    PowerPoint 2016, Salva con nome
    FIG 1 - PowerPoint 2016, Salva con nome
  • Cliccare sul pulsante Strumenti e selezionare dall'elenco la voce Comprimi immagini...;
    PowerPoint 2016, Salva con nome, Strumenti
    FIG 2 - PowerPoint 2016, Salva con nome, Strumenti
  • Nella finestra di dialogo che appare assicurarsi che l'opzione Applica solo a questa immagine sia disabilitata, lasciare attiva l'opzione Elimina aree ritagliate dalle immagini e selezionare il tipo di risoluzione desiderato. Per ridurre le dimensioni al minimo selezionare Posta elettronica (96 ppi): le dimensioni del documento vengono ridotte al minimo per la condivisione.
    PowerPoint, Comprimi immagini
    FIG 3 - PowerPoint, Comprimi immagini
  • Cliccare su OK quindi su Salva.








martedì 25 giugno 2019

Windows Quick Tip: Eseguire il backup dei driver installati

Ci sono circostanze in cui può essere utile salvare i driver installati sul PC in modo da poterli riutilizzare in un momento successivo, ad esempio dopo la reinstallazione del sistema operativo. Windows (Windows 10, 8 e 7) permette di effettuare un backup dei driver installati attraverso il comando dism e senza ricorrere all'utilizzo di software di terze parti:
  • Avviare il prompt dei comandi come amministratore
  • Eseguire il seguente comando 
    dism /online /export-driver /destination:"C:\BackupDrivers"
    dove al posto di C:\BackupDrivers va indicata la cartella dove si intende salvare il backup dei driver.
Windows, backup dei driver installati
FIG 1 - Windows, backup dei driver installati






domenica 2 giugno 2019

Windows Quick Tip: Avviare un programma in una finestra massimizzata

Quando viene avviata un'applicazione questa viene aperta per default in una finestra di dimensioni standard. Per forzare l'avvio dell'applicazione in una finestra a tutto schermo  (ad eccezione della barra delle applicazioni) si può creare un collegamento al suo eseguibile e modificarne le impostazioni.
Creato/individuato il collegamento all'applicazione, cliccarci su con il tasto destro del mouse e selezionare la voce Proprietà. Nella casella a discesa Esegui, selezionare l'opzione Ingrandita e cliccare su OK per salvare la nuova impostazione.
Avviare applicazione in una finestra ingrandita tramite un collegamento
FIG 1 - Avviare applicazione in una finestra ingrandita tramite un collegamento


Per quanto riguarda le proprietà dei collegamenti presenti nella barra delle applicazioni, occorre cliccare con il tasto destro del mouse sull'icona quindi sul nome del programma (sempre con il tasto destro) e infine selezionare Proprietà dal menu contestuale.

Proprietà collegamento presente sulla barra delle applicazioni
FIG 2 - Proprietà collegamento presente sulla barra delle applicazioni





martedì 9 aprile 2019

PowerShell: Visualizzare lo stato dei servizi di Windows

Per visualizzare i servizi di Windows tramite Powershell si può utilizzare il cmdlet Get-Service


Sintassi

Get-Service [[-Name] <String[]>] [-DependentServices] [-RequiredServices] [-Include <String[]>] [-Exclude <String[]>]

Get-Service [-DependentServices] [-RequiredServices] -DisplayName <String[]> [-Include <String[]>] [-Exclude <String[]>]

Get-Service [-DependentServices] [-RequiredServices] [-Include <String[]>] [-Exclude <String[]>] [-InputObject <ServiceController[]>]



Parametri


-DependentServices
Visualizza solo i servizi che dipendono dal servizio specificato.

-DisplayName
Permette di specificare, come un array di stringhe, il nome o i nomi dei servizi da ricercare. Sono consentiti i caratteri Wildcards.

-Exclude
Permette di specificare, come un array di stringhe, il nome o i nomi dei servizi da escludere dall'operazione. Sono consentiti i caratteri Wildcards.

-Include
Permette di specificare, come un array di stringhe, il nome o i nomi dei servizi da includere nell'operazione. Sono consentiti i caratteri Wildcards.

-InputObject
Specifica gli oggetti ServiceController che rappresentano i servizi da visualizzare. 

-Name
Specifica i nomi dei servizi da ricercare. Sono consentiti i caratteri Wildcards.

-RequiredServices
Mostra i servizi da cui dipende il servizio specificato.



Esempi


Esempio 1
Get-Service
Visualizza tutti i servizi sul computer:  stato, nome servizio e display name.

Esempio 2
Get-Service "LanMan*" 
Visualizza tutti i servizi presenti sulla postazione il cui nome inizia per "LanMan".

Esempio 3
Get-Service -Displayname "*rete*"
Visualizza tutti i servizi presenti sulla postazione il cui display name contiene la parola "rete".
PowerShell, Get-Service visualizzazione servizi con un particolare display name
FIG 1 - PowerShell, Get-Service visualizzazione servizi con un particolare display name

Esempio 4
Get-Service | Where-Object {$_.Status -eq "Stopped"}
Visualizza tutti i servizi che sono arrestati (in stato Stopped).

Esempio 5
Get-Service | Where-Object {$_.Status -eq "Running"}
Visualizza l'elenco dei servizi attivi (in stato Running).

Esempio 6
Get-Service | Sort-Object status
Elenca i servizi ordinandoli per il campo Status crescente. Attenzione, non si tratta di ordine alfabetico infatti i servizi in stato Stopped vengono visualizzati prima di quelli che sono in stato Running. Questo accade perché il campo Status è un'enumerazione: Stopped ha valore 1 mentre Running ha valore 4.

Esempio 7
"LanMan*" | Get-Service
Il comando visualizza tutti i servizi presenti sulla postazione il cui nome inizia per "LanMan" come visto per l'Esempio 2. Questo esempio dimostra che è possibile passare il nome del servizio a Get-Service tramite il pipe.

Esempio 8
Get-Service -Name "win*" -Exclude "WinRM"
Visualizza tutti i servizi presenti sulla postazione il cui nome inizia per "win" ad esclusione del servizio WinRM.

Esempio 9
Get-Service | Where-Object {$_.DependentServices} |  Format-List -Property Name, DependentServices, @{ Label="NoOfDependentServices"; Expression={$_.dependentservices.count} }
Il comando visualizza, per ciascun servizio presente sulla postazione, il nome dei servizi dipendenti e il loro numero.
PowerShell, Get-Service visualizzazione servizi e relative dipendenze
FIG 2 - PowerShell, Get-Service visualizzazione servizi e relative dipendenze

Esempio 10
Get-Service "WinRM" -RequiredServices
Il comando visualizza i servizi da cui dipende WinRM.





lunedì 8 aprile 2019

PowerShell: Disabilitare temporaneamente le schede di rete attive

Chi lavora nel campo IT può trovarsi nella situazione di essere connesso ad un computer da remoto (ad esempio tramite desktop remoto) e doverlo scollegare/ricollegare alla rete. Disabilitando manualmente la scheda di rete tramite GUI, la connessione verrebbe bruscamente terminata impedendo la riconnessione al computer.
Un modo semplice per evitare di essere tagliati fuori in maniera permanente consiste nel disabilitare temporaneamente le schede di rete connesse tramite il seguente comando PowerShell

$nic = Get-WmiObject Win32_NetworkAdapter | Where-Object {($_.NetEnabled -eq $true) -and ($_.PhysicalAdapter -eq $true) -and (($_.AdapterTypeID -eq 0) -or ($_.AdapterTypeID -eq 9))};$nic.disable();$nic.enable()

Il comando agisce su tutte le connessioni di rete attive (sia connessioni Wi-Fi che wired) e provvede a disattivarle e a riattivarle subito dopo.


PowerShell, Disabilita/Abilita connessioni di rete
FIG 1 - PowerShell, Disabilita/Abilita connessioni di rete




mercoledì 3 aprile 2019

Windows Quick Tip: Gestione nomi utente e password archiviati

Quando il computer si connette ad un dispositivo della propria rete locale che richiede user e password, Windows tenta di accedervi utilizzando le credenziali con cui l'utente ha eseguito il logon al sistema. Se tali credenziali non funzionano, Windows tenta di reperirle tra quelle memorizzate localmente e, nel caso in cui non vengano trovate o non risultino valide, il sistema operativo richiederà all'utente di inserirle tramite un'apposita finestra di dialogo.
Se, dopo aver inserito le credenziali, viene selezionata la casella memorizza credenziali presente nella stessa finestra, queste verranno memorizzate e archiviate localmente e riutilizzate da Windows per i futuri accessi alla risorsa.

Per visualizzare l'archivio delle user e password memorizzate localmente, dalla finestra di dialogo Esegui (WIN+R) digitare il comando
rundll32.exe keymgr.dll, KRShowKeyMgr seguito da invio.
Windows, Gestione nomi utente e password archiviati
FIG 1 - Windows, Gestione nomi utente e password archiviati

Dalla finestra Gestione nomi utente e password archiviati è possibile effettuare/ripristinare un backup delle credenziali memorizzate, modificarle, eliminarle o aggiungerne di nuove.





martedì 2 aprile 2019

Windows Quick Tip: Disinstallare/Installare un aggiornamento da riga di comando tramite WUSA

Nell'articolo PowerShell: Visualizzare  gli hotfix installati sul pc locale o su un pc remoto è stato mostrato come elencare gli hotfix/aggiornamenti installati sul computer. Per disinstallare/installare un particolare aggiornamento sul computer è possibile utilizzare, da riga di comando, WUSA (Windows Update Standalone Installer) il Programma di installazione Windows Update autonomo.

Il file Wusa.exe si trova nella cartella %windir%\System32 e può essere utilizzato sia per disinstallare un'hotfix/aggiornamento sia per installare pacchetti di aggiornamento MSU


Sintassi


wusa /extract: [/log:]
wusa [/quiet] [/norestart | /warnrestart: | /promptrestart | /forcerestart] [/log:]
wusa / uninstall  < | /kb:> [/quiet] [/norestart | /warnrestart: | /promptrestart | /forcerestart ][/log:]



Parametri


/?, /h, /help
Visualizzano la guida.

/quiet
Tramite tale parametro WUSA.exe viene eseguito in modalità silente (non interattiva).

/norestart
Impedisce a Wusa.exe di eseguire il riavvio del computer. L'opzione /norestart viene ignorata se l'opzione /quiet non è presente. 

/uninstall
Disinstalla il pacchetto o il numero KB specificato.

/kb
Specifica il pacchetto da disinstallare tramite il relativo numero KB. Può essere passato solo insieme all'opzione /uninstall.

/extract
Wusa.exe estrae il contenuto del pacchetto in una cartella di destinazione.

/warnrestart
Quando questa opzione viene combinata con l'opzione /quiet, Wusa.exe visualizza una richiesta all'utente prima di eseguire un riavvio per le operazioni di installazione e disinstallazione.


/forcerestart
Quando questa opzione viene combinata con l'opzione /quiet, Wusa.exe chiude in modo forzato l'applicazione e quindi esegue un riavvio.




Esempi


Esempio 1
wusa.exe /uninstall /kb:4489899 /quiet /norestart
Disinstalla il pacchetto KB4489899 in maniera silente e senza riavviare il sistema.
Windows, Disinstallare un'aggiornamento tramite wusa.exe
FIG 1 - Windows, Disinstallare un'aggiornamento tramite wusa.exe

Esempio 2 
wusa.exe Windows6.0-KB928439-x86.msu /quiet /norestart
Installa il pacchetto Windows6.0-KB928439-x86.msu in maniera silente e senza riavviare il sistema.

Esempio 3
wusa.exe /uninstall /kb:4489899 /quiet /forcerestart
Disinstalla il pacchetto KB4489899 in maniera silente e forza il riavvio del sistema al termine della disinstallazione.




lunedì 1 aprile 2019

PowerShell: Visualizzare gli hotfix installati sul pc locale o su un pc remoto

Con il termine hotfix si intende un singolo pacchetto cumulativo, composto da uno o più file, che include delle informazioni per risolvere un bug o un problema di sicurezza in un determinato prodotto software. Un hotfix, dunque, non è altro che una sorta di aggiornamento rapido rilasciato per rimediare ad un problema software il più velocemente possibile. Per visualizzare gli hotfix installati localmente o su un computer remoto è possibile utilizzare il cmdlet Get-HotFix.

Il cmdlet consente di visualizzare tutti gli hotfix/aggiornamenti installati sul computer locale o su computer remoti tramite Windows Update, Microsoft Update, Windows Server Update Service oppure aggiornamenti installati manualmente dagli utenti.


Sintassi


Get-HotFix [[-Id] <String[]>] [-Description <String[]>] [-ComputerName <String[]>] [-Credential <PSCredential>] [<CommonParameters>]




Parametri


-ComputerName
Il parametro consente di indicare un computer remoto. Se il parametro non viene specificato, il cmdlet agisce sul computer locale. Al parametro può essere passato il nome NetBIOS, l'indirizzo IP oppure il FQDN (Fully Qualified Domain Name).

-Credential
Per default il cmdlet viene eseguito con le credenziali dell'account che lancia il comando. Attraverso il parametro -Credential è possibile specificare un'account diverso.

-Description
Consente di ricercare un hotfix in base a una o più parole contenute nella sua descrizione. Sono consentiti caratteri Wildcards. 

-ID
In alternativa al parametro -Description, consente di ricercare un hotfix tramite il proprio ID. Il parametro non consente caratteri Wildcards. Se i parametri -Description e -ID non vengono specificati, la ricerca restituirà tutti gli hotfix.



Esempi


Esempio 1
Get-HotFix
Restituisce tutti gli hotfix/aggiornamenti installati sul computer locale.
PowerShell, Get-HotFix
FIG 1 - PowerShell, Get-HotFix

Esempio 2
Get-HotFix -Description "Security*" -ComputerName "Server01", "Server02"
Visualizza tutti gli hotfix la cui descrizione inizia con la parola Security installati sui server Server01 e Server02.

Esempio 3
Get-Content "ElencoWKS.txt" | ForEach { if (!(Get-HotFix -Id "KB4489899" -ComputerName $_)) { Add-Content $_ -Path "WKS-senza-KB4489899.txt" }}
Per ogni computer elencato all'interno del file ElencoWKS.txt viene verificato se ha installato aggiornamento KB4489899 e, in caso negativo, il nome della postazione viene aggiunto all'elenco contenuto nel file WKS-senza-KB4489899.txt.

Esempio 4
(Get-HotFix | sort installedon)[-1]
Il comando restituisce l'ultimo aggiornamento installato sul computer locale: ordina tutti gli hotfix per data di installazione quindi seleziona dall'array l'ultimo item (l'hotfix più recente).

Esempio 5
Get-Hotfix | Where-Object { $_.HotfixID -like "KB448*" } | Sort-Object InstalledOn
Restituisce tutti gli hotfix che hanno l'ID che inizia per KB448 ordinandoli per data di installazione.
PowerShell, Get-HotFix ricerca di una KB tra gli aggiornamenti installati
FIG 2 - PowerShell, Get-HotFix ricerca di una KB tra gli aggiornamenti installati





mercoledì 27 marzo 2019

PowerShell: Disabilitare il risparmio energetico sulle schede di rete

Quando il PC entra in modalità sospensione/ibernazione, Windows disabilita tutte le periferiche non necessarie per risparmiare energia comprese le schede di rete. Tale comportamento può causare malfunzionamenti quando si riprende la sessione di lavoro: ad es. la scheda di rete potrebbe non riattivarsi.
Una soluzione a questo tipo di problemi consiste nell'impedire al sistema operativo di spegnere le schede di rete per risparmiare energia. 


Disabilitare il risparmio energetico sulla scheda di rete tramite GUI

  • Premere la combinazione di tasti WIN+R per aprire la finestra di dialogo Esegui e digitare devmgmt.msc seguito da invio per avviare Gestione dispositivi;

    Gestione dispositivi
    FIG 1 - Gestione dispositivi
  • Espandere la sezione Schede di rete ed eseguire un doppio click sulla scheda di rete su cui si intende disabilitare il risparmio energetico;
  • Nella finestra delle Proprietà, selezionare la scheda Risparmio energia quindi rimuovere la spunta alla voce Consenti al computer di spegnere il dispositivo per risparmiare energia e confermare cliccando sul pulsante OK.
    Proprietà scheda di rete
    FIG 2 - Proprietà scheda di rete



Disabilitare il risparmio energetico sulle schede di rete tramite PowerShell


Nello script PowerShell andremo a verificare le proprietà delle schede di rete presenti nel registro di sistema al seguente percorso
HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\Class\{4D36E972-E325-11CE-BFC1-08002BE10318}
All'interno delle sottochiavi del registro andremo a verificare la proprietà *ifType per individuare le schede di rete Wi-Fi (con *ifType=6) e le schede di rete Ethernet (con *ifType=71). Per tali schede il risparmio energetico verrà disattivato valorizzando la proprietà PnPCapabilities a 18 in esadecimale (24 in decimale).
Lo script, oltre a visualizzare l'output a video, genera un file di log DisablePowerSavingNIC.log che è possibile consultare successivamente anche dopo aver chiuso la finestra di PowerShell.
Script DisablePowerSavingNIC.ps1
FIG 3 - Script DisablePowerSavingNIC.ps1
Lo script può essere scaricato dal seguente link
DOWNLOAD

Terminata l'esecuzione, l'output sarà simile a quello mostrato in FIG 4 ed è necessario procedere al riavvio del sistema affinché le modifiche siano applicate.
Output script PowerShell DisablePowerSavingNIC.ps1
FIG 4 - Output script PowerShell DisablePowerSavingNIC.ps1




domenica 24 marzo 2019

MS Office 365 for Business: Riparare Office da riga di comando tramite OfficeClickToRun

Per riparare l'installazione di MS Office 365 è possibile procedere tramite Programmi e funzionalità (appwiz.cpl) di Windows oppure tramite riga di comando utilizzando OfficeClickToRun.


Ripristino Office 365
FIG 1 - Ripristino Office 365

Il percorso di OfficeClickToRun.exe può variare in base alla versione di Office 365/Windows utilizzata e il comando da lanciare per procedere ad una riparazione rapida sarà simile al seguente:
"%ProgramFiles%\Common Files\Microsoft Shared\ClickToRun\OfficeClickToRun.exe" scenario=Repair platform=x86 culture=it-it forceappshutdown=True RepairType=QuickRepair DisplayLevel=False

Ovviamente i parametri da passare a OfficeClickToRun vanno personalizzati in base alle proprie esigenze e configurazione. Di seguito un dettaglio sui parametri utilizzabili e i possibili valori:

Parametro Valori Note
scenario Repair Indica che si intende procedere alla riparazione di Office.
Parametro Necessario
platform x86
x64
Specifica la versione di Office che si intende riparare.
x86 per la versione a 32 bit
x64 per la versione a 64 bit
Parametro Necessario
culture ll-cc Specifica la lingua della versione di Office installata. Se sono installate più lingue basta specificarne solo una.
Per la versione inglese di Office il valore sarà en-us per quella in italiano il valore da indicare è it-it.
Parametro Necessario
forceappshutdown True
False
Se impostato su True verranno chiuse tutte le applicazioni Office prima che venga avviata la riparazione. Se le applicazioni Office sono aperte e il parametro non è specificato o settato su False, allora la riparazione fallirà.
Parametro Opzionale
RepairType QuickRepair
FullRepair
Permette di specificare se si intende procedere con un Ripristino Rapido (QuickRepair) o con il Ripristino online (FullRepair).
Con il Ripristino online tutte le applicazioni Office saranno reinstallate e verranno sovrascritte tutte le impostazioni fatte nel file configuration.xml.
Parametro Opzionale
DisplayLevel True
False
Se impostato su True verranno visualizzate le finestre relative al ripristino. Impostando tale parametro su False il ripristino avverrà in maniera silente .
Parametro Opzionale





giovedì 21 febbraio 2019

Windows 10: Modificare il MAC address

Il MAC address, acronimo che sta per  Media Access Control e conosciuto anche come indirizzo fisico, è un codice di 48 bit che viene assegnato in modo univoco dal produttore ad ogni scheda di rete (ethernet o Wi-Fi) prodotta al mondo e viene utilizzato dal livello datalink per accedere al livello fisico secondo lo standard ISO/OSI.

I 48 bit (6 byte) del MAC address sono suddivisi in 12 cifre esadecimali: le prime 6 cifre individuano il produttore e vengono dette OUI (Organizationally Unique Identifier), mentre le altre 6 rappresentano il numero di serie della scheda. Generalmente l'indirizzo MAC viene scritto suddividendo le cifre in 6 ottetti separati da un trattino (es. E0-3F-49-A0-67-2C).

Per visualizzare rapidamente i MAC address delle schede di rete presenti nel sistema, è possibile eseguire dal prompt dei comandi
getmac /v /fo list 
Windows 10, visualizzare i MAC address delle schede di rete
FIG 1 - Windows 10, visualizzare i MAC address delle schede di rete

L'output del comando fornisce le seguenti informazioni per ciascuna scheda di rete presente nel sistema:
  • Nome connessione
    Indica il nome della connessione di rete
  • Scheda di rete
    Indica il modello di scheda di rete
  • Indirizzo fisico
    Indica il MAC address
  • Nome del trasporto
    Identifica il GUID (Globally Unique Identifier) della scheda di rete.

Per modificare il MAC address da Windows:
  • Avviare Gestione dispositivi (WIN+R e digitare devmgmt.msc seguito da invio);
  • Da Gestione dispositivi espandere la sezione Schede di rete, individuare la periferica di proprio interesse quindi cliccarci su con il tasto destro del mouse e selezionare Proprietà dal menu visualizzato;
    Windows 10, Gestione dispositivi, Schede di rete
    FIG 2 - Windows 10, Gestione dispositivi, Schede di rete
  • Nella finestra relativa alle proprietà della periferica, cliccare sulla scheda Avanzate;
  • Dall'elenco delle proprietà selezionare Indirizzo rete. Al suo posto potremmo trovare la voce Locally Administered MAC Address o Network Address. Se non troviamo nessuna delle voci sopra riportare allora il driver della scheda di rete non consente la modifica del MAC address.
  • Nell'apposita casella della sezione Valore inserire un MAC address valido senza trattini o segni di punteggiatura (ad es. volendo inserire il MAC 00:50:56:C0:00:01 va inserito il valore 005056C00001) e confermare cliccando sul pulsante OK.
    Windows 10, Proprietà scheda di rete
    FIG 3 - Windows 10, Proprietà scheda di rete


In alternativa è possibile utilizzare uno dei tanti software che consentono la modifica del MAC address in ambiente Windows come il tool gratuito Technitium MAC Address Changer.
Technitium MAC Address Changer
FIG 4 - Technitium MAC Address Changer



giovedì 27 dicembre 2018

PowerShell: Attivazione/Disattivazione delle funzionalità Windows

Per attivare i componenti opzionali di Windows 10 generalmente si procede in questo modo:

  • Avviare l'app Impostazioni (WIN+I) quindi cliccare su App;
    Windows 10, Impostazioni
    FIG 1 - Windows 10, Impostazioni
  • Selezionare la sezione App e funzionalità e scorrere in fondo all'elenco;
  • Cliccare sul collegamento Programmi e funzionalità;
    Windows 10, App e funzionalità
    FIG 2 - Windows 10, App e funzionalità
  • Nella finestra che appare, cliccare su Attivazione o disattivazione delle funzionalità Windows presente sulla sinistra della finestra;
    Windows 10, Programmi e funzionalità
    FIG 3 - Windows 10, Programmi e funzionalità
  • Attivare o disattivare l'opzione desiderata e confermare cliccando sul pulsante OK.
    Funzionalità Windows
    FIG 4 - Funzionalità Windows

Le funzionalità di Windows possono essere attivate o disattivate anche tramite i seguenti comandi PowerShell:
Enable-WindowsOptionalFeature –Online –FeatureName <NomeFunzione>

Disable-WindowsOptionalFeature –Online –FeatureName <NomeFunzione>

I nomi delle funzionalità da passare al parametro -FeatureName possono essere recuperati tramite il comando PowerShell
Get-WindowsOptionalFeature -Online
da eseguire con i privilegi di amministratore. Il comando restituisce, oltre al nome della funzionalità, anche il suo stato: attivata o disattivata.
PowerShell, Get-WindowsOptionalFeature
FIG 5 - PowerShell, Get-WindowsOptionalFeature


Esempi
Per attivare il client Telnet da PowerShell il comando è
Enable-WindowsOptionalFeature -Online -FeatureName TelnetClient 
mentre per disattivarlo
Disable-WindowsOptionalFeature -Online -FeatureName TelnetClient 
per visualizzarne lo stato
Get-WindowsOptionalFeature -Online -FeatureName TelnetClient 


PowerShell, Enable-WindowsOptionalFeature
FIG 6 - PowerShell, Enable-WindowsOptionalFeature