Premendo la combinazione di tasti SHIFT+F10 quando Windows 10 sta effettuando un'aggiornamento ad una nuova Build, viene aperto una CLI (command-line interface) con i privilegi di SYSTEM. Tramite tale command-line è possibile avere pieno accesso al disco della workstation anche se protetto da BitLocker.
Durante l'update di Windows 10, infatti, il sistema operativo provvede a disabilitare BitLocker mentre Windows PE (Preinstallation Environment) installa una nuova immagine del sistema.
Un malintenzionato può forzare il sistema ad effettuare l'aggiornamento e, tramite SHIFT+F10, accedere all'intero contenuto del disco o rendere la propria utenza Amministratore del sistema.
La versione Windows 10 LTSB (Long time Servicing Branch) non sembra affetta da tale vulnerabilità.
La vulnerabilità è stata scoperta dall'esperto di sicurezza Sami Laiho e Microsoft sta lavorando ad una fix per sistemare il problema.
SCCM (System Center Configuration Manager) può bloccare l'accesso alla CLI durante l'update se sulle postazioni viene creato un file con nome DisableCMDRequest.tag all'interno della directory %windir%\Setup\Scripts\.
mercoledì 30 novembre 2016
venerdì 25 novembre 2016
MS Word Quick Tip: Aggiungere il comando Calcola alla barra di accesso rapido
MS Word integra un comando per analizzare le espressioni inserite come testi all'interno del documento. Per aver a portata di click il comando può essere utile posizionarlo all'interno della barra di accesso rapido procedendo nel seguente modo:
- Da MS Word cliccare sulla freccia che punta verso il basso all'interno della barra di accesso rapido e, dal menu che appare, selezionare la voce Altri comandi...;
FIG 1 - MS Word, Barra di accesso rapido, Altri comandi... - Nella casella a discesa nominata Scegli comandi da, selezionare la voce Tutti i comandi;
- Nell'elenco sottostante sono elencati tutti i comandi in ordine alfabetico. Selezionare il comando Calcola e cliccare sul pulsante Aggiungi, quindi confermare l'operazione cliccando su OK;
FIG 2 - MS Word, Aggiungere il comando Calcola alla barra di accesso rapido - A questo punto all'interno della barra di accesso rapido apparirà una nuova icona a forma di un cerchio;
FIG 3 - MS Word, barra di accesso rapido con comando Calcola - Per utilizzare il comando basta selezionare l'espressione aritmetica presente all'interno del documento e cliccare sul pulsante appena aggiunto alla barra. Il risultato sarà visualizzato all'interno della barra di stato di MS Word.
FIG 4 - MS Word, risultato del calcolo
giovedì 24 novembre 2016
Windows 10: Abilitare percorsi lunghi
Fin dai tempi di Windows 95, Microsoft ha imposto un limite sulla massima lunghezza dei percorsi in Windows. Tale imposizione non è dovuta ad un limite intrinseco del file system utilizzato bensì ad una decisione arbitraria. In Windows 10 è possibile abilitare i percorsi lunghi (rimuovendo il limite massimo di 260 caratteri) seguendo le indicazioni riportate di seguito.
La modifica può provocare problemi di compatibilità con applicazioni a 32bit obsolete.
Cliccando sul link di seguito è possibile scaricare i file .reg per abilitare/disabilitare i percorsi lunghi in Windows 10.
DOWNLOAD
- Assicurarsi che il sistema operativo sia aggiornato;
- Avviare l'editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio);
- Posizionarsi su
HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\FileSystem - Individuare il valore LongPathsEnabled. Eseguire un doppio click sull’elemento e, nella casella Dati valore, sostituire il valore 0 con 1.
- Riavviare il sistema per rendere la modifica effettiva.
La modifica può provocare problemi di compatibilità con applicazioni a 32bit obsolete.
Cliccando sul link di seguito è possibile scaricare i file .reg per abilitare/disabilitare i percorsi lunghi in Windows 10.
DOWNLOAD
FIG 1 - Windows 10, abilitare percorsi lunghi tramite LongPathsEnabled |
Etichette:
HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\FileSystem,
limite lunghezza,
LongPathsEnabled,
Microsoft,
path,
percorsi,
regedit,
Windows 10
mercoledì 23 novembre 2016
Android: Resettare Google Play Services e Google Play Store
Può capitare che sui dispositivi Android non si riesca più ad installare nuove APP dal Play Store nonostante lo spazio libero disponibile. In questi casi la prima operazione da eseguire per tentare di risolvere il problema consiste nel resettare alcuni componenti del sistema Android legati al download delle nuove applicazioni come Google Play Services e Google Play Store.
Per effettuare il reset di tali componenti, accedere alla finestra Impostazioni e posizionarsi sulla pagina contenente le informazioni delle APP installate.
Scorrere l'elenco e cercare Google Play Store. All'interno della pagina contenente le informazioni di Google Play Store è disponibile un pulsante che permette di disinstallare gli aggiornamenti dell'APP.
Terminata la disinstallazione degli aggiornamenti di Google Play Store, ritornare alla schermata precedente e cercare Google Play Services. In questo caso è sufficiente procedere alla cancellazione della cache tramite l'apposito tasto.
Per effettuare il reset di tali componenti, accedere alla finestra Impostazioni e posizionarsi sulla pagina contenente le informazioni delle APP installate.
Scorrere l'elenco e cercare Google Play Store. All'interno della pagina contenente le informazioni di Google Play Store è disponibile un pulsante che permette di disinstallare gli aggiornamenti dell'APP.
FIG 1 - Android, informazioni su Google Play Store |
Terminata la disinstallazione degli aggiornamenti di Google Play Store, ritornare alla schermata precedente e cercare Google Play Services. In questo caso è sufficiente procedere alla cancellazione della cache tramite l'apposito tasto.
FIG 2 - Android, informazioni su Google Play Services |
venerdì 18 novembre 2016
Windows 10: Resettare Cortana tramite PowerShell
Per resettare e ripristinare Cortana a seguito di un malfunzionamento è possibile agire tramite PowerShell.
Avviare PowerShell come amministratore: Dal menu Start ricercare PowerShell quindi cliccare sul collegamento con il tasto destro del mouse, selezionare Esegui come amministratore e accettare al messaggio del UAC (Controllo dell'account utente).
Registrare Cortana eseguendo il comando
Get-AppXPackage -Name Microsoft.Windows.Cortana | Foreach {Add-AppxPackage -DisableDevelopmentMode -Register "$($_.InstallLocation)\AppXManifest.xml"}
La registrazione provvede a resettare e ripristinare l'APP Cortana.
Avviare PowerShell come amministratore: Dal menu Start ricercare PowerShell quindi cliccare sul collegamento con il tasto destro del mouse, selezionare Esegui come amministratore e accettare al messaggio del UAC (Controllo dell'account utente).
FIG 1 - Windows 10: Avviare PowerShell come amministratore |
Get-AppXPackage -Name Microsoft.Windows.Cortana | Foreach {Add-AppxPackage -DisableDevelopmentMode -Register "$($_.InstallLocation)\AppXManifest.xml"}
La registrazione provvede a resettare e ripristinare l'APP Cortana.
FIG 2 - Windows 10: Reset Cortana tramite PowerShell |
martedì 15 novembre 2016
Windows 10: Abilitare la shell Bash su Windows 10 Anniversary Update
Una delle novità introdotte (in maniera definitiva) in Windows 10 Anniversary Update è la shell Bash caposaldo di molte distribuzioni Linux. Questa nuova funzione sarà prevalentemente apprezzata dagli utenti più evoluti che utilizzano anche l'ambienta Unix/Linux.
La shell Bash è stata inserita in Windows 10 come componente opzionale e non è attiva di default; per abilitarla:
Prima di poter completare l'installazione della shell Bash è necessario abilitare la Modalità sviluppatore:
Una volta abilitata la modalità sviluppatore si procede all'installazione di Ubuntu on Windows:
A questo punto possiamo utilizzare i classici comandi della shell Unix/Linux come ls, cp, rm e anche utilizzare una versione specifica del package manager Apt.
Dalla shell Bash possiamo lanciare i seguenti 2 comandi per aggiornare tutti i pacchetti installati alle versioni più recenti
sudo apt-get update
sudo apt-get upgrade
La shell Bash consente di creare script che possono essere avviati anche dal Prompt dei comandi utilizzando il comando
bash -c "/path/to/script.sh"
La shell Bash è stata inserita in Windows 10 come componente opzionale e non è attiva di default; per abilitarla:
- Accedere alla finestra Programmi e funzionalità (WIN+R e digitare Appwiz.cpl seguito da invio);
FIG 1 - Esegui, Appwiz.cpl - Nella finestra Programmi e funzionalità cliccare sul link Attivazione o disattivazione delle funzionalità di Windows presente sul lato sinistro;
FIG 2 - Windows 10, Attivazione o disattivazione delle funzionalità Windows - Nella finestra Funzionalità Windows, spuntare la voce Sottosistema Windows per Linux e confermare cliccando su OK;
FIG 3 - Windows 10, Sottosistema Windows per Linux - Verrà richiesto di riavviare il sistema. Cliccare su Riavvia ora per procedere con il riavvio.
Prima di poter completare l'installazione della shell Bash è necessario abilitare la Modalità sviluppatore:
- Dal menu Start selezionare Impostazioni e cliccare su Aggiornamento e sicurezza;
FIG 4 - Windows 10, Impostazioni - Aggiornamento e sicurezza - Cliccare sul link Per sviluppatori presente sul lato sinistro della finestra, quindi, sul lato destro, abilitare la voce Modalità sviluppatore;
FIG 5 - Windows 10, Modalità sviluppatore - Alla richiesta di conferma relativa all'attivazione cliccare su Si.
FIG 6 - Windows 10, Conferma attivazione modalità sviluppatore
Una volta abilitata la modalità sviluppatore si procede all'installazione di Ubuntu on Windows:
- Avviare il prompt dei comandi (WIN+R e digitare cmd seguito da invio);
- Digitare ed eseguire il comando Bash;
- Al primo avvio verrà chiesto di installare Ubuntu on Windows. Confermare digitando S seguito da invio. Verrà avviato il download dei componenti dal Windows store.
FIG 7 - Windows 10, installazione Ubuntu on Windows - Al termine del download verrà richiesto di inserire un nuovo nome utente UNIX (ad es. possiamo inserire root).
FIG 8 - Windows 10, Nuovo nome utente Unix
A questo punto possiamo utilizzare i classici comandi della shell Unix/Linux come ls, cp, rm e anche utilizzare una versione specifica del package manager Apt.
Dalla shell Bash possiamo lanciare i seguenti 2 comandi per aggiornare tutti i pacchetti installati alle versioni più recenti
sudo apt-get update
sudo apt-get upgrade
FIG 9 - Aggiornare i pacchetti con apt-get update e apt-get upgrade |
La shell Bash consente di creare script che possono essere avviati anche dal Prompt dei comandi utilizzando il comando
bash -c "/path/to/script.sh"
lunedì 14 novembre 2016
Windows Quick Tip: Visualizzare informazioni su un file WIM (Windows Imaging)
Il formato Windows Imaging (WIM) è un formato dell'immagine disco basata su file sviluppato dalla Microsoft per distribuire i suoi sistemi operativi. Il primo sistema operativo ad essere distribuito in tale formato è stato Windows Vista.
Sui supporti di installazione dei sistemi operativi Microsoft il file WIM è generalmente nominato in install.wim e si trova all'interno della cartella Sources. É facilmente riconoscibile sia dall'estensione .WIM sia dalla sua dimensione (si tratta del file più grande presente all'interno del supporto).
Per recuperare o modificare le informazioni contenute nei file WIM viene utilizzato il Deployment Image Service and Management Tool (DISM).
Tra le informazioni visualizzabili tramite DISM troviamo il nome del sistema operativo, versione, architettura, dimensione e data di creazione del file WIM.
Per visualizzare tali informazioni basta eseguire pochi e semplici passaggi:
Sui supporti di installazione dei sistemi operativi Microsoft il file WIM è generalmente nominato in install.wim e si trova all'interno della cartella Sources. É facilmente riconoscibile sia dall'estensione .WIM sia dalla sua dimensione (si tratta del file più grande presente all'interno del supporto).
Per recuperare o modificare le informazioni contenute nei file WIM viene utilizzato il Deployment Image Service and Management Tool (DISM).
Tra le informazioni visualizzabili tramite DISM troviamo il nome del sistema operativo, versione, architettura, dimensione e data di creazione del file WIM.
Per visualizzare tali informazioni basta eseguire pochi e semplici passaggi:
- Avviare il Prompt dei comandi (come amministratore);
- Eseguire il comando
Dism /Get-WimInfo /WimFile:X:\sources\install.wim /index:1
ovviamente sostituendo a X:\sources\install.wim il percorso e il nome del file .wim che si intende analizzare.
FIG 1 - DISM, visualizzare informazioni su file WIM |
giovedì 10 novembre 2016
PowerShell: Mandare in stampa determinati file presenti in una cartella
Per mandare in stampa un determinato file utilizzando PowerShell è possibile utilizzare il comando
Start-Process -FilePath <path_e_nome_file> –Verb Print
Ad es. per stampare il file c:\temp\list.pdf il comando da eseguire è
Start-Process -FilePath c:\temp\list.pdf –Verb Print
Il file verrà aperto, mandato in stampa sulla stampante predefinita e quindi verrà chiuso.
Per stampare tutti i file PDF contenuti nella cartella c:\temp\
Dir c:\temp\*.pdf | Foreach-Object { Start-Process -FilePath $_.FullName –Verb Print }
In caso di file di solo testo si può scegliere di utilizzare i cmdlet Get-Content e Out-Printer
Get-Content c:\temp\list.txt | Out-Printer
Start-Process -FilePath <path_e_nome_file> –Verb Print
Ad es. per stampare il file c:\temp\list.pdf il comando da eseguire è
Start-Process -FilePath c:\temp\list.pdf –Verb Print
Il file verrà aperto, mandato in stampa sulla stampante predefinita e quindi verrà chiuso.
Per stampare tutti i file PDF contenuti nella cartella c:\temp\
Dir c:\temp\*.pdf | Foreach-Object { Start-Process -FilePath $_.FullName –Verb Print }
FIG 1 - PowerShell, stampare tutti i file PDF presenti in una cartella |
In caso di file di solo testo si può scegliere di utilizzare i cmdlet Get-Content e Out-Printer
Get-Content c:\temp\list.txt | Out-Printer
PowerShell: Visualizzare il tipo di avvio e lo stato dei servizi di sistema utilizzando Get-WMIObject
Per visualizzare lo stato dei servizi di Windows e il relativo tipo di avvio impostato è possibile utilizzare il cmdlet di PowerShell Get-WMIObject.
Da PowerShell eseguire il comando
Get-WMIObject Win32_Service | Select-Object Name, StartMode, State
Se si intende visualizzare le informazioni relative ad un solo servizio possiamo filtrare il risultato con Where {$_.name -eq "Nome_Servizio"}.
Ad es. volendo visualizzare il tipo di avvio e lo stato del servizio Spooler eseguiamo il comando
Get-WMIObject Win32_Service | Where {$_.name -eq "Spooler"} | Select-Object Name, StartMode, State
In modo analogo è possibile visualizzare solo i servizi in esecuzione utilizzando il filtro Where {$_.state -eq "Running"}
Get-WMIObject Win32_Service | Where {$_.state -eq "Running"} | Select-Object Name, StartMode, State
oppure quelli che hanno impostato come tipo di avvio Automatico con Where {$_.StartMode -eq "Auto"}
Get-WMIObject Win32_Service | Where {$_.StartMode -eq "Auto"} | Select-Object Name, StartMode, State
Per utilizzare più condizioni nello stesso comando basta utilizzare -and. Ad es., lanciando il seguente comando uniamo le 2 condizioni viste precedentemente e verranno mostrati tutti i servizi in esecuzione che hanno impostato come tipo di avvio Automatico
Get-WMIObject Win32_Service | Where {$_.state -eq "Running" -and $_.StartMode -eq "Auto"} | Select-Object Name, StartMode, State
Per visualizzare le informazioni relative ai servizi di una macchina remota, basta utilizzare il parametro -Computer specificando il nome o l'indirizzo IP della postazione. Ad es. volendo verificare il servizio Spooler sulla postazione Server1 il comando da utilizzare è il seguente:
Get-WMIObject Win32_Service -Computer Server1 | Where {$_.name -eq "Spooler"} | Select-Object Name, StartMode, State
Da PowerShell eseguire il comando
Get-WMIObject Win32_Service | Select-Object Name, StartMode, State
Se si intende visualizzare le informazioni relative ad un solo servizio possiamo filtrare il risultato con Where {$_.name -eq "Nome_Servizio"}.
Ad es. volendo visualizzare il tipo di avvio e lo stato del servizio Spooler eseguiamo il comando
Get-WMIObject Win32_Service | Where {$_.name -eq "Spooler"} | Select-Object Name, StartMode, State
FIG 1 - PowerShell, visualizzare il tipo di avvio e lo stato di un servizio |
In modo analogo è possibile visualizzare solo i servizi in esecuzione utilizzando il filtro Where {$_.state -eq "Running"}
Get-WMIObject Win32_Service | Where {$_.state -eq "Running"} | Select-Object Name, StartMode, State
oppure quelli che hanno impostato come tipo di avvio Automatico con Where {$_.StartMode -eq "Auto"}
Get-WMIObject Win32_Service | Where {$_.StartMode -eq "Auto"} | Select-Object Name, StartMode, State
Per utilizzare più condizioni nello stesso comando basta utilizzare -and. Ad es., lanciando il seguente comando uniamo le 2 condizioni viste precedentemente e verranno mostrati tutti i servizi in esecuzione che hanno impostato come tipo di avvio Automatico
Get-WMIObject Win32_Service | Where {$_.state -eq "Running" -and $_.StartMode -eq "Auto"} | Select-Object Name, StartMode, State
Per visualizzare le informazioni relative ai servizi di una macchina remota, basta utilizzare il parametro -Computer specificando il nome o l'indirizzo IP della postazione. Ad es. volendo verificare il servizio Spooler sulla postazione Server1 il comando da utilizzare è il seguente:
Get-WMIObject Win32_Service -Computer Server1 | Where {$_.name -eq "Spooler"} | Select-Object Name, StartMode, State
mercoledì 9 novembre 2016
Windows Quick Tip: Visualizzare informazioni sulla scheda madre utilizzando WMIC
Tramite WMIC (Windows Management Instrumentation
Command-line) è possibile visualizzare informazioni sulla scheda madre del
sistema. Per farlo basta lanciare il seguente comando dal Prompt dei comandi
WMIC baseboard get Manufacturer, Model, Name, PartNumber,
serialnumber
Per visualizzare le informazioni della scheda madre di
workstation/server remoti, basta aggiungere a WMIC il parametro /Node: indicando il nome della worstation/server remoto:
WMIC /node:<nome_wks> baseboard get Manufacturer,
Model, Name, PartNumber, serialnumber
ad es., supponiamo di volere visualizzare le informazioni
della scheda madre del server Server1, il comando da eseguire sarà
WMIC /node:Server1 baseboard get Manufacturer, Model, Name,
PartNumber, serialnumber
martedì 8 novembre 2016
Windows Quick Tip: Disabilitare il riavvio automatico in caso di errori di sistema (BSOD)
Per impostazione di default, Windows si riavvia
automaticamente quando si verifica un errore di sistema con schermata blu (BSOD
- blue screen of death). Prima di riavviarsi, il sistema provvede a generare file di dump contenenti dettagli sull'errore consentendo in questo modo ai sistemisti l'analisi del problema. Può capitare che l'operazione sia talmente veloce da non permettere di leggere il
messaggio a video oppure, in alcuni casi, il file di dump non viene creato rendendo difficile la ricerca della causa scatenante dell'errore. In questi casi può essere utile disabilitare il riavvio automatico a seguito di
errori di sistema procedendo nel seguente modo:
- Accedere alla finestra Proprietà del sistema (WIN+R e
digitare SystemPropertiesAdvanced seguito da invio);
FIG 1 - SystemPropertiesAdvanced - Nella scheda Avanzate cliccare sul pulsante Impostazioni
presente nella sezione Avvio e ripristino;
FIG 2 - Proprietà del sistema - Rimuovere la spunta alla voce Riavvia automaticamente
presente nella sezione Errori di sistema e cliccare su OK per confermare
l'impostazione.
FIG 3 - Riavvia automaticamente - Riavviare il sistema per rendere effettiva la modifica.
Da questo momento in poi al verificarsi di un errore di
sistema con conseguente schermata blu, il sistema non verrà riavviato
automaticamente.
Windows 10: Disabilitare la visualizzazione dell'immagine di sfondo nella schermata di logon
Nella schermata di logon, Windows 10 visualizza un'immagine di sfondo che può essere rimossa agendo tramite l'editor del registro di sistema:
Al successivo riavvio del sistema l'immagine di sfondo non sarà più visualizzata.
Per ripristinare la visualizzazione del wallpaper, basta eliminare il valore DisableLogonBackgroundImage.
Dal seguente link è possibile scaricare i file .reg per disabilitare/abilitare la visualizzazione dell'immagine di sfondo nella schermata del logon.
DOWNLOAD
- Avviare l'editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio);
- Posizionarsi su
HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\System - Creare, nel caso in cui non fosse già presente, un nuovo Valore DWORD (32 bit), assegnargli il nome DisableLogonBackgroundImage e settarlo a 1.
FIG 1 - Windows 10, Immagine di sfondo nella schermata di logon |
Al successivo riavvio del sistema l'immagine di sfondo non sarà più visualizzata.
FIG 2 - Windows 10, Immagine di sfondo rimossa dalla schermata di logon |
Per ripristinare la visualizzazione del wallpaper, basta eliminare il valore DisableLogonBackgroundImage.
Dal seguente link è possibile scaricare i file .reg per disabilitare/abilitare la visualizzazione dell'immagine di sfondo nella schermata del logon.
DOWNLOAD
lunedì 7 novembre 2016
Windows Quick Tip: Velocizzare l'apertura dei menu agendo tramite il registro di sistema
Le ultime versioni di Windows sono abbastanza snelle e veloci nella visualizzazione degli elementi a video ma la reattività può essere ulteriormente migliorata agendo tramite il registro di sistema. In questo articolo mostrerò come velocizzare la visualizzazione dei menu. É possibile eseguire l'operazione indicata su tutte le versioni di Windows da XP, Vista, Windows 7, 8, 8.1 e 10.
- Avviare l'editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio);
- Posizionarsi su
HKEY_CURRENT_USER\Control Panel\Desktop - Creare, se non presente, un nuovo Valore stringa, rinominarlo in MenuShowDelay e assegnargli un valore compreso tra 0 e 600 (il valore di default è 400). Il valore indica il ritardo, espresso in millisecondi, nella visualizzazione del menu pertanto a valori più bassi corrisponde una maggiore velocità.
FIG 1 - Windows, velocizzare la visualizzazione dei menu |
Windows 10: Aumentare la trasparenza della Barra delle Applicazioni tramite registro di sistema
In Windows 10 è possibile aumentare la trasparenza della Barra delle Applicazioni agendo tramite il registro di sistema:
Per ripristinare l'impostazione di default basta eliminare il valore UseOLEDTaskbarTransparency creato.
Dal link che segue è possibile scaricare i file .reg per aumentare e ripristinare la trasparenza della Barra delle Applicazioni
DOWNLOAD
- Avviare l'editor del registro di sistema (WIN+R e digitare regedit seguito da invio);
- Posizionarsi su
HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Explorer\Advanced - Creare, nel caso in cui non fosse già presente, un nuovo Valore DWORD 32 bit), assegnargli il nome UseOLEDTaskbarTransparency e settarlo a 1.
FIG 1 - Windows 10, Aumentare la trasparenza della Barra delle Applicazioni |
Per ripristinare l'impostazione di default basta eliminare il valore UseOLEDTaskbarTransparency creato.
Dal link che segue è possibile scaricare i file .reg per aumentare e ripristinare la trasparenza della Barra delle Applicazioni
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